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Kolles: La HRT sopravviverà alla stagione del debutto

Kolin Kolles team boss della HRT' date=' la scuderia spagnola che voci del paddock vogliono sull’orlo del collasso economico, ha minimizzato i problemi e chiarito la situazione.

Le voci erano partite durante il weekend di Monza quando circolava la notizia che il team non aveva ancora pagato la fornitura dei propulsori Cosworth.

Kolles, durante un’intervista per l’Equipe ha detto: “Abbiamo discusso il nostro budget in Italia ed è stato approvato. Abbiamo ancora bisogno di completare determinati obiettivi, ma non c’è motivo di preoccupazione. L’accordo con il nostro motorista prevede il salto alla fine della stagione. Credo che HRT sia in forma migliore rispetto ad altri, vedremo chi finirà la stagione e chi no e soprattutto chi sarà al via del prossimo mondiale. Sono abituato a queste voci, quando ero in Midland tutti dicevano la stessa cosa e credevano che non saremmo sopravvissuti”.

Ultimamente la scuderia è stata avvicinata alla Epsilon Euskadi per una possibile fusione ma si è parlato anche di una collaborazione con la Toyota per lo sviluppo della vettura 2011. Jacky Eeckelaert, coordinatore tecnico del team, non smentisce del tutto: “Quella della Toyota è una questione delicata a cui rispondere. È vero ci sono stati dei contatti, ma io non credo che accadrà per il 2011. Mentre per quanto riguarda la fusione con la Epsilon, non sono a conoscenza di nulla”.

21 settembre 2010

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Mercedes ottimista sullo sviluppo della vettura 2011

Ross Brawn, team principal della Mercedes GP, conferma che i suoi uomini stanno facendo un ottimo lavoro sulla vettura che correrà nel 2011 – come dichiarato in confidenza – la squadra vorrebbe eliminare i punti deboli del progetto che hanno ostacolato non poco lo svolgimento della stagione corrente.

Il quartier generale della Mercedes GP, Brackley è andato a dare uno sguardo approfondito sulla stagione attuale, osservando come la sua W01 ha completamente fallito i suoi obiettivi non riuscendo a produrre abbastanza velocità (e quindi non riuscendo ad essere competitiva) da permettere a Nico Rosberg o a Michael Schumacher di vincere almeno una gara, finora.

Tuttavia, con gli sforzi del team concentrati sul prossimo anno, Brawn dice che ha avuto segnali incoraggianti dai quali può evincere che i problemi e i punti deboli affiorati nella vettura 2010 sono stati eliminati.

“Ho già visto vetture nate un anno prima del loro debutto, e quando questa vetture [W01] nacque, noi eravamo concentrati su molte altre cose come la sopravvivenza del team in F1, stavamo anche provando a vincere il campionato e non ci siamo concentrati abbastanza sul progetto futuro” ha dichiarato Brawn.

“Ma quella è la macchina che adesso ci ritroviamo.

“Comunque, non è una situazione che si ripresenterà il prossimo anno. La nostra nuova vettura è già a buon punto e ho la possibilità di studiarne diverse aree che il team sta migliorando.

“Così posso dire di capire le ragioni per cui ci troviamo indietro quest’anno, ma conosco quello che stiamo facendo per essere in una posizione migliore l’anno prossimo. Vedremo.”

Ross Brawn è convinto, poi, che un fattore determinante sulle prestazioni sarà l’adattamento delle monoposto 2011 alle nuove coperture fornite dalla Pirelli.

“Le caratteristiche del pneumatico italiano saranno di vitale importanza per il team Mercedes, poiché Schumacher ha dovuto confrontarsi non senza difficoltà con la natura piuttosto precaria dei pneumatici Bridgestone di quest’anno.

“Abbiamo un ottimo gruppo fornitore di gomme, e noi stiamo lavorando sodo accanto alla Daimler e agli esperti della Daimler su come migliorare questo lato della vettura” ha continuato Brawn.

“Penso che sarà interessante osservare come i prossimi pneumatici Pirelli si adatteranno allo stile di guida di Michael. Noi non stiamo affatto costruendo la nuova vettura attorno a Michael, siamo provando a elaborare un tipo di vettura che risulti priva di tutti i punti deboli che hanno avuto le nostre due monoposto attuali.

“Principalmente ci stiamo concentrando sul come i nuovi pneumatici influenzeranno considerevolmente le caratteristiche della nuova vettura. La potenza delle coperture anteriori, la natura essenziale dei pneumatici e l’adattamento della vettura. Tutto lo sviluppo sarà legato più ai pneumatici che alla vettura.”

L’ottimismo di Brawn sull’idea che la vettura sarà competitiva nel 2011 è rispecchiato anche dal boss della Mercedes-Benz, Norbert Haugh che è convinto che le circostanze attuali e future indicano un progressivo miglioramento.

“Sono assolutamente convinto che con dedizione e lavorando sodo noi raggiungeremo i nostri obiettivi” ha commentato. Stiamo lavorando insieme come ci si aspetterebbe da una squadra e stiamo facendo del nostro meglio per essere lì a lottare il prossimo anno, questo è certo.”

21 settembre 2010

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Passare per idiota agli occhi di un imbecille è voluttà da finissimo intenditore. - Georges Courteline -

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Formula 1: Tilke e l’ombra del Business

Gli ultimi 10 anni della storia della Formula 1 sono stati caratterizzati dall’ingresso nel Circus di un artista particolare. Non un artista del volante' date=' ma della penna.

[b']L’ingresso in F1

Hermann Tilke, architetto tedesco classe 1954, è a capo dal 1984 della Tilke Engineering, società specializzata in Architettura, Ingegneria civile ed elettronica e dal 1999 vede i circuiti da lui realizzati come palcoscenici del Mondiale di Formula 1.

Il primo tracciato da lui disegnato interamente ad aver preso parte al Mondiale è quello di Sepang, in Malesia.

La gara prese il via il 17 Ottobre del 1999 e fu vinta da Eddie Irvine al volante della Ferrari, davanti a Michael Schumacher.

Le prime opere drammatiche

“Chi ben comincia è a metà dell’opera”, si dice.

Se le premesse potevano essere buone, appurato che Sepang è un circuito piuttosto impegnativo e tecnico, i lavori successivi di Tilke hanno fatto storcere il naso alla maggior parte degli appassionati e dei nostalgici.

Bernie Ecclestone, infatti, ha commissionato negli anni diversi lavori all’architetto tedesco, con l’obiettivo (ufficiale) di rendere i tracciati più sicuri e quello (ufficioso) di permettergli un maggior ritorno economico.

Non si spiegano con altre motivazioni le modifiche selvagge subite da Nurburgring e Hockenheim

La prima ha visto sostituita la veloce chicane iniziale da un improbabile complex da seconda/terza marcia ottimamente visibile da una nuova tribuna (…)

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In grigio la parte coinvolta nella modifica

La seconda è stata letteralmente violentata e trasformata da pista mozzafiato a kartodromo corredato da nuove tribune e vie di fuga chilometriche.

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La 'violenza' subita da Hockenheim. In grigio, il vecchio glorioso tracciato.

I lunghi rettilinei tra i boschi non permettevano la costruzione di tribune e rendevano l’intera struttura poco “televisiva”. Pochi cartelloni pubblicitari, pochi spettatori per gran parte del tracciato = poco ritorno economico.

Si è compiuto così il primo disastro dell’era moderna della F1.

Nuove creazioni

Successivamente a Nurburgring e Hockenheim, altre Gran Premi hanno preso parte al Mondiale con piste realizzate da Tilke:

Bahrein, Cina, Turchia, Singapore, Valencia, Abu Dhabi, Corea (New Entry 2010) e USA (in programma nel 2012)

Se per Valencia e Singapore, trattandosi di due cittadini, gli spazi per l’ingegno erano limitati, per tutti gli altri circuiti la caratteristica principale, e incomprensibile, è sempre la stessa: lunghi rettilinei intervallati da frenate decise che spezzano il ritmo.

Non vi è dubbio sul fatto che i circuiti siano stati costruiti con un occhio di riguardo alla sicurezza. Ma ad Abu Dhabi, per esempio, si fa fatica a distinguere quale sia la pista e quali siano le vie di fuga come si vede in questo On-Board di Fernando Alonso.

È incomprensibile come, visti gli spazi immensi a disposizione dell’architetto, siano stati disegnati tracciati caratterizzati unicamente da lunghe accelerazioni e curve a gomito da prima marcia.

Eccezion fatta per Sepang, il cui secondo settore conta veloci curve in appoggio da 4a e 5a, le altre piste sembrano degli Stop and Go replicati per i 5 continenti quando, con veri e propri deserti a disposizione, sarebbe stato possibile costruire (per assurdo) delle perfette repliche di Spa con vie di fuga adeguate a garantire la sicurezza necessaria ai piloti.

Considerazioni

Si parla da anni del poco spettacolo offerto dalla Formula 1.

La motivazione principale è, a detta di tutti, l’aerodinamica delle monoposto attuali, che disturba eccessivamente le vetture che seguono e non permette agevolmente i sorpassi.

Non bisogna nascondere, però, che se i nuovi tracciati da un lato garantiscono un altissimo standard di sicurezza, dall’altro sono un incentivo alla pennichella pomeridiana. Tanto da essere costretti ad aspettare un appuntamento “storico” (Montreal, Spa e Monza per citarne tre) per respirare aria di vera F1.

Qualcuno si domanderà: “Perché tutte queste piste nuove, quando in giro per il mondo ce ne sono già tantissime?”. Bella domanda. Ma una risposta, purtroppo, c’è.

La Formula 1 è ormai un business che gira intorno a se stesso, e i soldi vanno dove ci sono soldi. Portare la F1 in luoghi inesplorati vuol dire esportare il business e cercare nuove frontiere, nuovi sponsor, nuove entrate.

Ecco il perché del costruire in mezzo al deserto Coreano (ammesso che ci si riesca a gareggiare), ad Abu Dhabi e in altri paesi nei quali anche soli 15 anni fa mai si sarebbe pensato di portare un GP.

Inoltre, per la serie “cornuti e mazziati”, nonostante siano impianti nuovi gli appassionati non hanno nemmeno la soddisfazione di vedere circuiti entusiasmanti che regalano spettacolo, ma tracciati senza senso in cui le monoposto sfilano in fila indiana senza possibilità di sorpasso. E se fino all’anno scorso,con i rifornimenti, la carte si rimescolavano in parte, adesso solo un errore nel cambio gomme può garantire colpi di scena.

Inutile elencare le piste che potrebbero garantire maggior spettacolo e ridare vigore a questa Formula 1.

Sotto il motto “prima di tutto la sicurezza” si nasconde l’ombra gigante del business.

20 settembre 2010

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Pirelli: test gomme F1 a Monza con Grosjean

Stamani la Pirelli ha ripreso i test dei suoi pneumatici di Formula 1 per la stagione 2011. A Monza è sceso in pista dalle 9.00 Romain Grosjean che da questa sessione sostituisce Nick Heidfeld nel ruolo di test driver dopo che l’ingaggio del tedesco da parte della Sauber per le ultime gare della stagione 2010 in sostituzione di Pedro de la Rosa.

Grosjean ha eseguito in mattinata dei long run di 10-15 giri.

In pista dalle 11.00 anche una vettura di GP2 per prove di sviluppo delle coperture Pirelli per la categoria cadetta.

21 settembre 2010

Boullier: Per Grosjean la Pirelli è un ottima occasione per tornare in F1

Romain Grosjean è il nuovo collaudatore della Pirelli e curerà lo sviluppo degli pneumatici che la casa italiana introdurrà in Formula Uno a partire dal 2011.

Il ventiquattrenne pilota svizzero è stato al volante della Renault lo scorso anno per sette gare ma i vertici del team gli hanno preferito il russo Vitaly Petrov per il 2010. Tuttavia l’occasione di fare esperienza e la conoscenza delle gomme con cui si correrà il prossimo campionato potrebbero risultare un buon trampolino di lancio per il ritorno nel circus di Romain.

Boullier' date=' team principal Renault: “È un ottima cosa per Romain collaudare le gomme per il 2011. Questo gli permetterà di accumulare esperienza e quindi credibilità all’interno del paddock. È un buon pilota e merita una seconda possibilità e sono molte le squadre che vorrebbero avere piloti che hanno lavorato con Pirelli”.

Nel frattempo Renault si concentra su Singapore e Boullier spera di ottenere un maggiore bottino di punti rispetto a Monza: “Sapevamo che Monza sarebbe stata difficile per noi ma da Singapore e per il resto della stagione dovremmo recuperare livello di competitività. Ci aspettiamo di essere veloci come in Belgio. A Singapore non modificheremo il condotto ad F ma introdurremo una nuova ala anteriore”.

21 settembre 2010

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Ecclestone: “Il calendario non supererà le 20 gare”

Bernie Ecclestone ha promesso di mantenere il calendario di F1 ad un massimo di 20 gare a stagione.

Il calendario della stagione attuale, il 2010, ne ha presentate ben 19, eguagliato in lunghezza, nella storia di questo sport, solo dal calendario del 2005.

Ma con l’arrivo, il prossimo anno, del GP d’India il numero di GP nel calendario 2011 è salito a 20, e se alcune gare non saranno abolite prima del 2012 i nuovi eventi negli Stati Uniti e a Roma potrebbero allungare ulteriormente il numero dei GP in programma.

“Noi vogliamo avere sempre più GP perché fa bene alla F1, ma in questo momento è dura riempire tutte le tribune perché la gente non è in grado di sostenere grosse spese al momento”, avverte il boss della Mercedes Ross Brawn.

È d’accordo anche Lewis Hamilton: “Una stagione di 19 GP è molto richiesta dagli sponsor. Avremo così molti eventi promozionale, training e ammodernamenti.

“Tutto questo porterà una pressione extra e noi abbiamo bisogno di gestire il nostro tempo nel modo migliore” ha aggiunto il pilota della McLaren.

Ma in una intervista al Times of India, il capo della F1 Bernie Ecclestone ha promesso di bloccare il calendario a 20 gare.

22 settembre 2010

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Flavio Briatore nega le voci su un suo possibile ritorno in F1

Flavio Briatore ha negato categoricamente le voci che si stanno rincorrendo in questi ultimi mesi a riguardo di un suo possibile rientro in F1 con lo scopo di contribuire a promuovere questo sport. Ricordiamo che l’ex capo della Renault è stato obbligato a lasciare la sua squadra a seguito delle polemiche a riguardo del GP di Singapore 2008 dove Nelsinho Piquet andò a sbattere rivelando poi di averlo fatto su commissione del proprio superiore per far vincere il compagno di team di allora' date=' Fernando Alonso.

Briatore, neo papà di Natan Falco, non si nega agli ambienti del paddock ma ammette che questa vita a bordo scena gli piace più di quella precedente.

“Sono l’uomo più rilassato della terra ed essere papà è un’enorme soddisfazione, mai avrei pensato che la vita avrebbe potuto essere così bella. Ho vinto un sacco di titoli con squadre diverse e non ho più alcun motivo per tornare in F1, mi mancano le motivazioni…voglio godermi questa nuova vita” – ha detto Briatore aggiungendo – “al momento sono contento di essere un marito, un padre e del prendermi cura dei miei affari”.

Si sbilancia l’italiano e mette in campo la sua esperienza di “novello spettatore dalla televisione” e afferma che i tifosi da casa vogliono più sorpassi, duelli ruota a ruota come quelli degli anni ‘70/’80.

“Le gare diventano spettacolari quando succede qualcosa di spettacolare ad esempio quando inizia a piovere e non è detto che l’attuale leader della gara lo rimanga fino alla bandiera a scacchi.

La gente che lavora nel paddock si dimentica dei tifosi da casa e non pensa minimamente a quello che desidererebbero vedere loro: non gli interessa avere più vetture sulla griglia, vogliono più battaglie vere in pista”.

23 settembre 2010

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Ecclestone favorevole al ritorno del GP di Francia

Sua maestà Bernie Ecclestone ha rivelato di non essere affatto contrario all’idea che la Francia occupi nuovamente un posto nel calendario di F1.

In precedenza questo mese era emersa la notizia che Magny Cours' date=' storica location motoristica per i nostri cugini d’oltralpe tra il 1991 e il 2008, sta accelerando i suoi sforzi per un possibile ritorno in calendario già nel 2012.

Ma come sappiamo mastro Bernie non è un fan della pista, poiché troppo decentrata sulla cartina. Il capo esecutivo della F1 spinge, infatti, per ottenere una pista più vicina alla capitale Parigi.

Il britannico ha anche accennato al fatto di coinvolgere il tracciato del Paul Ricard, nei pressi di Marsiglia.

“Paul Ricard è probabilmente uno dei circuiti migliori al mondo” ha dichiarato Ecclestone a L’Equipe.

“Il problema è che non abbiamo ancora il posto per la gara.

“Il gran premio di Francia ha un futuro, ma serve un promotore.” Ha detto il 79enne patron. “Veramente pensavo che il progetto vicino Parigi potesse realizzarsi.” Poi ha continuato dicendo di essere favorevole a trovare un posto in calendario per la Francia, teatro del primo vero gran premio nel 1906.

“Sono pronto a firmare un contratto il prima possibile, mi serve qualcuno che venga da me e dica: ‘Ho dei soldi e un circuito’.

“Sarei davvero felice di avere una gara in Francia” ha insistito Ecclestone.

24 settembre 2010

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F1 Rumors: Sauber e Toro Rosso in vendita

Nel paddock di Singapore aleggiano voci di possibili cambi di proprietà per le scuderie Toro Rosso e Sauber. Il quotidiano Basler Zeitung ha parlato di un incarico a termine per Nick Heidfeld alla Sauber, sostituito il prossimo anno da Sergio Perez, pilota proveniente dalla GP2.

Il tutto deve essere visto nell’ottica di un cambiamento nelle quote di proprietà del team dove entrerebbe Carlos Slim, miliardario messicano che sponsorizza Perez attraverso la sua società Telmex. Le voci circa un interessamento di Slim per la Sauber sono iniziate diversi mesi fa ma poi, con il tempo, si sono perse nell’aria.

Sul fronte Toro Rosso il quotidiano svizzero Le Matin scrive della volontà di Mateschitz di vendere le sue quote del team. Anche questa è una voce che ogni anno, puntuale a fine campionato, si ripresenta. Il miliardario austriaco acquistò la Toro Rosso, ex Minardi, nel 2006 per 40 milioni di dollari, il team di Faenza adesso vale tre volte tanto. Interessati all’acquisto sembra ci siano Jacques Villeneuve e la Durango.

24 settembre 2010

Allianz sponsor della Safety Car di Formula 1

I loghi della compagnia assicurativa Allianz domineranno la livrea della Safety Car di Formula 1 nella pitlane di Singapore. Di recente si era parlato di contatti tra la compagnia di Monaco e la Mercedes ma ieri Bernie Ecclestone ha annunciato l’accordo che riguarderà la safety car e le vetture di soccorso fornite dalla casa della Stella.

“Per la prima volta la Safety Car di Formula 1 avrà uno sponsor' date=' ciò ci rende orgogliosi” ha dichiarato il vice presidente di Allianz, Christian Deuringer.

24 settembre 2010

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Ecclestone: Formula 1 in HD dal 2011

Potremmo vedere la Formula Uno in Alta definizione a partire dal campionato 2011' date=' a renderlo noto il patron del Circus, l’inossidabile Bernie Ecclestone: “..penso che saremo pronti con l’alta definizione a partire dal prossimo anno.”

In precedenza l’alta definizione avrebbe dovuto fare il suo esordio ad inizio 2010 ma i tempi tecnici per la messa in onda della nuova tecnologia erano troppo ristretti. Si ipotizza ad ogni modo che tutto il girato del campionato attuale sia stato effettuato con macchine HD ma non ancora offerto alle emittenti.

La scelta di utilizzare questa nuova tecnologia risponde ad un recente sondaggio effettuato dalla Fota in cui il 70% dei fans ha dichiarato di voler osservare la Formula Uno in versione alta definizione.

27 settembre 2010

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Modificato da Navarre75

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Pedro de la Rosa entusiasta per i test Pirelli

Pedro de la Rosa inizierà le prove con la Pirelli nei primi giorni di ottobre, la conferma arriva con una conferenza stampa da Istanbul. De la Rosa affiancherà Grosjean, che dovrebbe rimanere disponibile, ma sarà lo spagnolo ad avere in mano lo sviluppo delle nuove coperture per il 2011.

L’ex pilota della Sauber è contento di poter fare da tester: “Sono molto contento di entrare a far parte della Pirelli. I test sugli pneumatici sono una cosa che mi è sempre piaciuta perché sono una sfida molto grande, soprattutto in Formula Uno. Le informazioni che si possono ottenere dalla telemetria e dai sensori sono molto preziose, ma nulla sostituisce le sensazioni di un pilota. Spero di poter essere molto utile alla Pirelli. Abbiamo molto lavoro da fare e poco tempo per sviluppare ma credo che la nostra collaborazione sarà un successo. Un sacco di lavoro è stato già fatto ma adesso abbiamo l’opportunità di andare avanti ed approfondire.”

I primi test avranno luogo a Valencia il 5 e 6 ottobre e l’obiettivo dovrebbe essere quello di confermare le specifiche strutturali delle gomme che saranno testate ad Abu Dhabi oltre che iniziare a definire il composto per le coperture da bagnato.

27 settembre 2010

Formula 1: Riduzione dei costi discussa a Singapore

Durante il weekend del gran premio di Singapore i team principal hanno discusso in merito agli accordi di restrizione delle risorse impiegate dalle squadre. I team hanno promesso alla Fia una riduzione dei livelli di spesa e hanno indicato come obiettivo il raggiungimento dei budget impiegati nei primi anni ’90.

L’intenzione' date=' soprattutto da parte della Fia, è quella di rendere questo sport molto più conveniente anche per i team privati. Nel 2011 ad esempio non ci sarà posto per il 13° team poiché nessuno dei candidati presentava le risorse finanziarie necessarie a coprire una stagione intera di corse e le cose non vanno bene neppure per alcune delle attuali squadre.

Durante la riunione si è discusso delle future norme di riduzione della spesa ed è stato fatto un esame attento in merito all’efficacia di quelle attuate fino ad ora.

Tony Fernandes, team boss della Lotus: “Molti dei cambiamenti tecnici che sono stati introdotti per ridurre i costi non sono stati efficaci ed in molti casi hanno causato un aumento delle spese.”

James Key, capo tecnico della Sauber, ha precisato che per il team svizzero è molto più importante parlare della riduzione delle spese piuttosto che raggiungere un accordo sui cambiamenti tecnici in programma per il 2013 (motore turbo, recupero dell’energia, ecc..).

Per Nick Wirth, progettista della Virgin Racing, la situazione attuale è molto triste poiché le norme volute da Mosley sul tetto ai budget dei team non sono state volute e questo è stato un grande errore per la Formula Uno.

Michael Schumacher invece punta il dito sull’abolizione dei test in pista: “Il divieto dei test durante la stagione non è stato pensato in maniera corretta. Un test efficiente potrebbe essere molto più conveniente rispetto a quando sperimentiamo in galleria del vento, costruiamo le parti e poi dobbiamo buttarle via perché non sono come ci aspettavamo. Il bando ai test ha inoltre portato ad uno sviluppo costosissimo dei simulatori.”

28 settembre 2010

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