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Il futuro della Formula 1


Albizzie

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Ancora una volta frazionamento imposto :evil: Potrei anche essere d'accordo sull'interrogativo: "finiremo con l'avere motori più piccoli di quelli delle nostre auto?", ma quello che soprattutto continuo a non mandar giù è l'imposizione del numero di cilindri. Negli anni ottanta la cilindrata era leggermente inferiore, ma il frazionamento era ovviamente libero, così era possibile vedere V6 (Ferrari, TAG Porsche, Honda...) oppure 4L come nel caso della BMW. E citiamo magari anche l'Alfa Romeo, che aveva corso con un V8 sovralimentato...

Poi mi chiedono perchè la F.1 non mi appassiona più.

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Evviva! Ritorna il Kers!!! :lol: :lol: :lol:

Vedremo se qualche top (o presunto top) ne farà a meno spaiando le carte in tavola... :D :D

Tra l'altro ribadisco: ipotizzando tutte le vetture dotate di KERS... dove dovrebbe aumentare lo spettacolo?

Se tutti azionano il kers nello stesso momento (e abbiamo visto che i piloti nel 2009 non decidevano quando usarlo.. ma si limitavano semplicemente ad utilizzarlo nei momenti e nelle quantità indicate dagli ingegneri)... in pratica è come non averlo.. :lol: :lol: :lol:

Ottima la cancellazione degli ordini di scuderia, era davvero un'idiozia.

Rimane il fatto che nel 2010 c'era il divieto.... e qualcuno se n'è fregato... :P :P :P (ma per fortuna giustizia è stata fatta.... :mrgreen:)

http://dl.dropbox.com/u/1126539/nexus_s_boot_animation.gif

 

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Evviva! Ritorna il Kers!!! :lol: :lol: :lol:

Vedremo se qualche top (o presunto top) ne farà a meno spaiando le carte in tavola... :D :D

Tra l'altro ribadisco: ipotizzando tutte le vetture dotate di KERS... dove dovrebbe aumentare lo spettacolo?

Se tutti azionano il kers nello stesso momento (e abbiamo visto che i piloti nel 2009 non decidevano quando usarlo.. ma si limitavano semplicemente ad utilizzarlo nei momenti e nelle quantità indicate dagli ingegneri)... in pratica è come non averlo.. :lol: :lol: :lol:

Tanto per quello ci sono le ali mobili :disp2::disp2:

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Motori 4 cilindri turbo 1600 cc ( max 12000 giri se ho letto bene ) ; non è lo stesso regolamento del WRC ?

Si sta andando verso il "motore unico" per più categorie dell'automobilismo come era stato proposto qualche anno fa se non sbaglio da Audi ?

"Bene non va, comunque non mi fermo".

( Tazio Nuvolari )

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Motori 4 cilindri turbo 1600 cc ( max 12000 giri se ho letto bene ) ; non è lo stesso regolamento del WRC ?

Si sta andando verso il "motore unico" per più categorie dell'automobilismo come era stato proposto qualche anno fa se non sbaglio da Audi ?

mah,non credo, imho le potenze rimarranno piu o meo le stesse, circa 300cv per le wrc e 700 per le F1

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IMHO, il KERS non è tanto sbagliato di per sé quanto piuttosto per come il regolamento ne permette l'utilizzo. Così come era nel 2009 tutti lo sfruttavano, ad ogni giro, sempre e solo nel solito tratto di pista. Da quel che ho capito una così tanto stupida interpretazione di tale dispositivo nacque dalla paura di vedere una Toyota estremamente più forte degli avversari a causa della sua esperienza nel campo della propulsione ibrida. Così è nato questo strumento monco. Dopo la disfatta del 2009 mi aspetterei che adesso i costruttori abbiano fatto un esame di coscienza. Bisogna cambiare l'interpretazione filosofica del KERS! Non so, si può pensare ad una ibridizzazione completa od ad un sistema azionabile per un maggior quantitativo di tempo o al contrario solo un tot numero di volte durante la gara. Insomma, possiamo parlare di tutto, spero solo che non reintegrino il KERS così come era stato usato (e bocciato) nel 2009...

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  • 4 settimane fa...
Ferrari, cambio di strategie

Via Dyer, con Fry c'è Martin

Rimosso dall'incarico al muretto l'australiano, reo del fallimentare pit stop ad Abu Dhabi, nell'ultimo GP. Al Cavallino arriva l'ex tecnico della Red Bull, che sarà a capo del reparto "sviluppo strategie" e si coordinerà con l'ex capo progettista McLaren per le tattiche di gara

MILANO, 5 gennaio 2011 - Ferrari, si cambia. Perso con Fernando Alonso il Mondiale all’ultima gara per un errore di strategia deciso al box, a pagare per tutti è il responsabile degli ingegneri di pista, colui che aveva l’ultima parola sulle scelte, ovvero il 42enne australiano Chris Dyer. Una decisione apparsa scontata già la domenica sera alla fine del GP di Abu Dhabi — quando dallo stesso Cavallino il nome dell’ex ingegnere di pista di Michael Schumacher era stato fatto filtrare come quello del gran colpevole —, ma ufficializzata solamente nel pomeriggio di ieri dalla Ferrari.

BOCCIATO — "La sua posizione all’interno dell’azienda verrà ridefinita nei prossimi giorni", dice con freddezza il comunicato stampa della Ferrari, in cui si annuncia il sollevamento dell’incarico di Dyer, sostituito nel ruolo di responsabile degli ingegneri di pista da Pat Fry, ex capo progettista della McLaren, arrivato a Maranello lo scorso giugno.

STRATEGA — Ma non è tutto, perché la campagna acquisti fatta dalla Ferrari per cercare di strappare immediatamente alla Red Bull il titolo perso all’inizio di novembre, ha portato a Maranello "un tecnico di valore come Neil Martin, che assume il ruolo di responsabile del nuovo reparto sviluppo strategie". Martin, 38 anni, è stato strappato proprio alla Red Bull, dove dal 2007 occupava il ruolo di responsabile delle operazioni strategiche del team di Milton Keynes. In precedenza, il tecnico inglese, del cui arrivo a Maranello si era iniziato a parlare già lo scorso settembre per andare a colmare il cronico punto debole del team, aveva lavorato per ben 11 stagioni alla McLaren, dove aveva incrociato il proprio cammino con Fry. Dal 1996 al 2000 aveva occupato il ruolo di Senior System Engineer, mentre dal 2001 fino al suo addio alla McLaren nel 2007, era stato Team Leader - Operational Research. Poi era arrivata l’offerta Red Bull, con l’incarico di responsabile delle operazioni strategiche. Un rapporto concluso il 31 maggio, quando il tecnico aveva rassegnato le dimissioni proprio per approdare alla Ferrari allo scadere dei classici sei mesi di stop per la riservatezza.

ELABORAZIONE — Martin, risponderà direttamente al direttore tecnico Aldo Costa, ma non andrà ai gran premi, come invece ha fatto in Red Bull. Stazionato a Maranello, il suo compito sarà di elaborare al computer i dati di quanto accade in prova e gara, per suggerire a chi siederà sul muretto, ovvero Fry, la strategia migliore. Sarà quindi di Fry, che nel nuovo organigramma sarà un gradino sopra i due ingegneri di pista dei piloti (per ora sono confermati Andrea Stella per Fernando Alonso e Robert Smedley per Felipe Massa), l’ultima parola su quanto dovrà avvenire in pista. Ma il 46enne inglese di Shepperton manterrà anche il ruolo di responsabile del coordinamento tra i vari reparti (telaio, cambio, motore), che gli era stato affidato nel momento del suo arrivo in Ferrari.

Paolo Ianieri

Fonte: Ferrari, cambio di strategie, Via Dyer, con Fry c'è Martin - La Gazzetta dello Sport
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Guest EC2277
IMHO, il KERS non è tanto sbagliato di per sé quanto piuttosto per come il regolamento ne permette l'utilizzo. Così come era nel 2009 tutti lo sfruttavano, ad ogni giro, sempre e solo nel solito tratto di pista. Da quel che ho capito una così tanto stupida interpretazione di tale dispositivo nacque dalla paura di vedere una Toyota estremamente più forte degli avversari a causa della sua esperienza nel campo della propulsione ibrida. Così è nato questo strumento monco. Dopo la disfatta del 2009 mi aspetterei che adesso i costruttori abbiano fatto un esame di coscienza. Bisogna cambiare l'interpretazione filosofica del KERS! Non so, si può pensare ad una ibridizzazione completa od ad un sistema azionabile per un maggior quantitativo di tempo o al contrario solo un tot numero di volte durante la gara. Insomma, possiamo parlare di tutto, spero solo che non reintegrino il KERS così come era stato usato (e bocciato) nel 2009...

Veramente il KERS nel 2009 si dimostrò una scelta errata per un altro motivo: chi non lo utilizzava poteva disporre di un'auto più compatta, leggera ed agile percui molti scelsero di non usarlo e gli altri vi rinunciarono durante la stagione.

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Veramente il KERS nel 2009 si dimostrò una scelta errata per un altro motivo: chi non lo utilizzava poteva disporre di un'auto più compatta, leggera ed agile percui molti scelsero di non usarlo e gli altri vi rinunciarono durante la stagione.

Ma anche il fatto che i piloti, tutti, lo utilizzassero per X secondi nelle curve Y e Z.... E BASTA... la dice lunga su quanto inutile sia con quelle regole.

E' come dire: nelle curve Y e Z le auto hanno tot cavalli in più. Tutte. A tutti i giri.

Non è ridicolo? non è ridicolo che un pilota, oltre a tutte le cose che deve fare guidando, debba anche premere il pulsante ad ogni curva?? a quando i cubi "?" in stile Mario Kart?

Ci vuole una rivisitazione delle regole: un numero limitato di utilizzi nell'arco della gara non sarebbe sbagliato... così da farlo diventare realmente un PLUS da utilizzare in momenti delicati (tentativi di sorpassi, o difese). In questo modo la velocità sul giro sarebbe mediamente data dall'auto e non dal kers. E soprattutto un pilota potrebbe trovarsi a fine gara "senza kers" e quindi magari senza la possibilità di difendersi dall'arrembante di turno che si è tenuto qualche carica da parte.

Ovviamente una regola del genere imporrebbe l'obbligo del KERS a tutti quanti. Nessuno escluso.

http://dl.dropbox.com/u/1126539/nexus_s_boot_animation.gif

 

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Italiaracing.net:

C'era una regola, stipulata dalla FOTA (l'associazione dei team F.1) a inizio 2010, che aveva l'intento di calmierare le spese per il campionato conclusosi lo scorso novembre. Tra forniture esterne, investimenti nell'azienda e stipendi ai dipendenti, non si sarebbe dovuta superare una cifra attorno ai 100 milioni di euro. Ogni squadra aveva l'obbligo di rendere note le proprie spese, fatturazioni, alla FOTA. La Gazzetta dello Sport, rivela che il team campione del mondo, la Red Bull, quel tetto lo ha ampiamente superato arrivando a fatturare qualcosa come 160 milioni di euro, in pieno contrasto con gli accordi presi con gli altri team.

Nel regolamento FOTA 2010, era stato sottolineato che chi avesse sforato il budget, la stagione successiva avrebbe dovuto detrarre il surplus. Di fatto, Red Bull nel 2011 avrebbe l'obbligo di non superare i 40 milioni di euro di spese. Il problema è che il tetto del budget per il 2011 non è ancora stato concordato proprio a causa della Red Bull che sta facendo di tutto per minare l'unione in seno alla FOTA. Ecco dunque che coloro che si ergevano a grandi moralisti dello sport nell'episodio del gioco di squadra Ferrari a Hockenheim, dietro le quinte non rispettavano quegli accordi presi a inizio campionato per frenare i costi.

Un vero tradimento che si sta protraendo in questi giorni. Ovviamente, a sostegno della Red Bull c'è la Toro Rosso. Senza usare mezzi termini, la FOTA rischia di spaccarsi anche perché la Mercedes intende investire parecchio per il KERS mentre la Hispania è clamorosamente uscita dall'associazione in disaccordo con il comportamento dei top team. Una piccola crepa si dirà, ma è noto che spesso le piccole crepe finiscono per provocare grandi disastri. E la Hispania potrebbe essere solamente la prima, tra le dodici squadre F.1, a salutare la FOTA.

Di certo sorrideranno Bernie Ecclestone e l'ex presidente FIA Max Mosley, che hanno sempre criticato la formazione della FOTA ritenendo impossibile una sana unione tra chi poi in pista combatte per la vittoria. Avevano ragione, l'episodio, grave, della Red Bull è la chiara conferma che ognuno tende poi a farsi gli affari propri. Tra le difficoltà della FOTA, la mancanza della nomina del presidente che doveva subentrare a Martin Whitmarsh della McLaren. Era stato fatto il nome di Adam Parr (Williams), ma pare che Whitmarsh proseguirà a dirigere la FOTA.

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