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le case sopravviveranno all'idrogeno?


viva l'italia

Domanda

Nel senso le case cosi' come oggi. Infatti con l'idrogeno e la guida by wire si produrranno dei pianali e poi sopra ci si potra' montare un'auto lussuosa e il giorno dopo una utilitaria tutto fare. E' possibile che le case produrranno i pianali ed altre industrie le carrozzerie da montare sui pianali. Un po come agli albori dell'auto, quando alcune aziende producevano i motori e i vari carrozzieri le carrozzerie.

Certo all'inizio dell'era idrogeno non sara' proprio cosi' ma col passare del tempo, diciamo tra 30 anni...

Ci solleveremo dalle tenebre dell'ignoranza, ci accorgeremo di essere creature di grande intelligenza e abilità. Saremo liberi!Impareremo a volare! Richard Bach, 1973," Il gabbiano Jonathan Livingston"

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Quando si parla di pianificazioni a piccolo, medio, grande raggio, cose che solo strutture a livello nazionale o sovranazionale possono realmente impiantare, occorre tenere conto della realtà economica attuale.

Essa è veramente disastrosa. Le chiacchiere sono poche. Soldi per la ricerca , checchè ne dica la Moratti, non ce ne sono. Ergo: croce sulla fusione e sull'idrogeno casalingo

Quelle innovazioni forse sono troppo innovative per i nostri tempi. Con questo non sostengo di essere sfavorevole tecnicamente parlando. Ma stiamo parlando di aria fritta, almeno per un decennio.

Ma come valutiamo la reale intenzione dei governi di cambiare rotta ? dalle chiacchiere o dai fatti ? Vi invito a questa prova: chiedere il contributo, previsto dalla legge, per l'installazione di pannelli fotovoltaici. Io l'ho fatto, per un amico. Fatelo anche voi

Le strade che portano al miglioramento sono tante, praticamente tutte quelle emerse dalla discussione, l'importante è la buona volontà ma anche la concretezza. Cioè fare qualcosa. E fare qualcosa non viol dire neppure spendere soldi pubblici in "placebo" orripilanti. Ne avrei da dire in merito ....

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Sono d' accordo con te claudio che le risorse rinnovabili sono la via migliore per la salvaguardia dell'ambiente,e forse tra 50 anni ci saranno delle tecnologie che ci permetteranno di sfruttarle in maniera economicamente fattibile....

Ma il problema vero e' che se andiamo avanti cosi' magari fra 50 anni la situazione sara' gia compromessa.Al momento le risorse rinnovabili riescono a coprire appena il 15 per cento del fabbisogno....se facciamo uno sforzo magari fra 10 anni riusciamo ad arrivare al 30.....

Non capisco perche tu non sia d'accordo con me che il metano e' una soluzione facile economica e applicabile subito, e se non viene applicata da parte dei governi e' perche siamo governati da persone che oltre a pensare solo ai loro interessi sono anche ignoranti.

Non mi ricordo piu chi ha parlato del pannello solare privato con cui ti fai l'idrogeno .....beh se non conoscete la fisica evitate di esprimere pareri in merito....un pannello fotovoltaico non riuscira ' mai a produrre una quantita' sufficente per il fabbisogno di una vettura.Comunque claudio la tua risposta mi e' piaciuta molto e sono d'accordo con te,il problema e' come ripeto che sara' applicabile solo fra parecchi anni, e noi il problema delle emissioni dobbiamo a mio parere affrontarlo adesso.

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Certo, Paride.

La questione NON va rimandata. E' che rientra sempre nel gioco strategico impresso dalla "capa" ( il pesce puzza dalla ..)

Hanno dato incentivi per la rottamazione del parco vecchio. Ma li hanno dati nella direzione più sbagliata, altri motori a "petrolio" , puliti fin che vuoi, ma sempre inquinanti e di bassissimo rendimento.

Il mio professore di "macchine" spiegava che una macchina con redimento inferiore al 50% è da considerarsi "stufa" e non macchina. Ebbene, l'auto attuale è equivalente a ben due, di stufe.

Fermo restando che il futuro a medio termine ( 5- 50 anni ) secondo me è elettrico come distrubuzione/utilizzo e multimodale come produzione, con sempre maggior peso alle fonti rinnovabili, non precludo il transitorio basato sul contributo di combustibili alternativi ( appunto quali il metano ), anche se il rendimento è equivalente ai petrol-derivati, risolviamo più che altro una problema ambientale. Ma anche in questo caso: incentivi scarsi o assenti, rete di distribuzione scarsissima. Ci deve pensare il singolo utente ?

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postilla:

Il problema dell'idrogeno è anche un altro. Mi riferisco in particolar modo ai sostenitori dell'idrogeno fatto in casa.

L'idrogeno è un gas infiammabilissimo. Per cui i problemi di stoccaggio e trasporto sono non secondari, rapportati al valore intrinseco dell'energia contenuta.

In un periodo dove la frase fatta più IN è ... "mettere in sicurezza" .....

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Caro Copco, i tuoi interventi sull'energia sono sempre interessanti, approfonditi e suscettibili di discussioni veramente importanti.

Visto che ci sei, mi piacerebbe a questo punto sviluppare due punti con te e tutti gli altri.

Punto 1.

Che fine ha fatto la fusione nucleare? Anni fa si parlava di questa rivoluzione che sarebbe stata più pulita (meno scorie) e più sicura, e che mi sembra sia anche opera di italiani.

Punto 2.

Quello che dici sulle celle fotovoltaiche è in linea generale vero e probabilmente dovrebbe essere questo il futuro. Ma...

Sì, io ho dei ma. Il primo è il rendimento termodinamico delle suddette che (se non mi ricordo male da una materia che non ho mai digerito :evil: ) dovrebbe avere il limite fisico del 12%, il quale non credo si possa superare. Da questo infatti deriva l'impiego di estere celle fotovoltaiche ma con poca energia sviluppata. Un altro è il limite chimico degli accumulatori, in grado di immagazzinare solo una quantità limitata di energia e quindi l'autotrazione è costretta a batterie di accumulatori pesanti.

Io la vedo diversamente e mi piacerebbe avere un tuo riscontro a riguardo. Adesso mi darete pure da pazzo... piuttosto dell'uso delle celle fotovoltaiche e pesanti accumulatori, io vedo l'uso della levitazione magnetiche, come sperimentato in Giappone per la trazione ferroviaria. Come? Mi ricordo anni fa di un prototipo di bus italiano (ma non mi ricordo molto altro) che anzichè usare i filobus e prendere l'energia dai fili aerei, camminava su binari elettromagnetici annegati nell'asfalto e prendeva quindi l'energia da essi attraverso speciali pneumatici, che fungevano da altro polo per il magnete.

Ecco, secondo me è dove finirà l'autotrazione. I costi saranno senz'altro proibitivi e in qualche maniera devi produrre l'energia che arriva a tali binari, ma forse anche questo avrà un suo futuro.

Aspetto un vostro riscontro.

Scusatemi se sono stato poco tecnico e molto confusionario. :cry:

Velox, vedo che ti hanno già risposto quasi su tutto tranne che sulle celle fotovoltaiche.

Mi è piaciuto molto l’esempio che ti hanno portato riguardo al peso delle batterie. Cioè per capire quanto velocemente può avanzare la tecnologia in questo campo basta guardare quanto pesava e quanto ingombrava una batteria per il telefonino 8 anni fa e quanto pesa e quanto ingombra oggi.

Le celle fotovoltaiche, attraverso l’uso di semiconduttori al Silicio e al Germanio convertono i fotoni della luce in corrente elettrica. Il loro rendimento massimo teorico di trasformazione di energia solare in energia elettrica è del 32%, ma la ricerca non è ferma. In futuro potrebbero arrivare nuovi materiali in grado di aumentare notevolmente l’efficienza.

Le celle fotovoltaiche attualmente più diffuse hanno rendimenti che vanno dal 10 al 28 % circa, ma esistono già delle celle avanzate con rendimenti maggiori. Il costo è in genere proporzionale alla loro qualità ed al loro rendimanto. Il rendimento delle celle fotovoltaiche ad arseniuro di gallio-antimoniuro di gallio raggiunge una efficienza del 35%. Il problema è sempre quello dei costi. Come è successo per tanti oggetti (CD, PC, telefonino, etc.) quanto più si diffondono tanto più il loro prezzo diminuisce.

Il problema è anche un altro, che poi è quello fondamentale: la volontà politica di fare le cose. In Italia c’è una legge che ti finanzia fino al 70% il costo di un impianto per catturare l’energia solare. Uno dice “kakkio! Ma allora chi aspettiamo?” Allora ti porto un esempio pratico: mio cognato vuole farsi l’impianto sfruttando i finanziamenti esistenti. Ha fatto domanda già da 8 o 9 mesi ma non c’è verso che riesca a fare questo benedetto impianto. In pratica hanno fatto una legge molto buona ma si guardano bene dall’applicarla. Quindi la realtà è sempre la solita: fintanto i signori del petrolio controlleranno l’economia mondiale non vai da nessuna parte; né col solare, né con l’idrogeno e né con quel che ci pare. Figurati se qualcuno si sogna di investire seriamente in grossi impianti di produzione di celle fotovoltaiche se poi il mercato non le richiede. Quindi figurati se il costo potrà mai scendere seriamente. Ciò non di meno arriverà il giorno in cui le cose si potranno finalmente fare, quindi occorre insistere e personalmente mi piacerebbe che fosse quanto prima.

Concludo dicendo che il sole ogni anno irradia sulla superficie terrestre energia equivalente a 19000 miliardi di TEP (tonnellate equivalenti di petrolio), e che la domanda attuale di energia nel mondo è di 8 miliardi di TEP.

Cioè, se tutta l’energia che oggi serve al pianeta fosse prodotta catturandola dal sole, utilizzeremmo solo lo 0,042 % dell’energia solare disponibile.

Cioè, l’energia solare ci esce dalle orecchie ma siamo nelle mani di uno sparutissimo numero di persone alle quali non piace e nelle mani di moltissimi governi pigri o accondiscendenti con la situazione attuale. Tutto qui. La moda del solare prenderà rapidamente piede solo quando il petrolio finirà davvero.

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caro copco, ti riporto con copiaincolla uno spezzone del mio mess delle 12:55:

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Ma come valutiamo la reale intenzione dei governi di cambiare rotta ? dalle chiacchiere o dai fatti ? Vi invito a questa prova: chiedere il contributo, previsto dalla legge, per l'installazione di pannelli fotovoltaici. Io l'ho fatto, per un amico. Fatelo anche voi

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La teoria è un conto, e mi trova come massimo sostenitore delle energie rinnovabili (lavoro tra l'altro in un ente di ricerche energetiche)

La pratica è tutt'altro, ed ha anche volti e nomi: Tremonti Moratti Lunardi ...

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Claudio_Z, l'avevo già notato ed è per questo che mi è venuto in mente l'esempio di mio cognato.

Non avevo ben capito, anche perchè leggevo frettolosamente, qual'era la tua posizione.

Mi pare che siamo concordi nell'affermare che in realtà, nonostante una legge che finanzia al 70%, poi manca di fatto la sua applicazione e quindi la sostanza.

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ok, copco.

Anch'io rileggendolo, in effetti ho capito di non aver espresso bene il mio parere, infatti ho rimarcato la cosa solo dopo la seconda volta. Forse è stata la foga

Queste cose mi fanno venire dei fegati così grossi che non ne hai un'idea

Abbiamo a disposizione i migliori ricercatori del mondo, non siamo poverissimi, investiamo risorse immani per i telequiz e per i calciatori, siamo energetico/materiaprima-dipendenti a livello impressionante ..

eppure sperperiamo energia all'americana oltetutto autoinquinandoci, abbiamo l'indice di riciclaggio più piccolo del mondo, ci accolliamo il giusto onere di far studiare i giovani e poi li obblighiamo ad emigrare

a me pare di sognare

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Queste cose mi fanno venire dei fegati così grossi che non ne hai un'idea.

Abbiamo a disposizione i migliori ricercatori del mondo, non siamo poverissimi, investiamo risorse immani per i telequiz e per i calciatori, siamo energetico/materiaprima-dipendenti a livello impressionante ..

eppure sperperiamo energia all'americana oltetutto autoinquinandoci, abbiamo l'indice di riciclaggio più piccolo del mondo, ci accolliamo il giusto onere di far studiare i giovani e poi li obblighiamo ad emigrare

a me pare di sognare

Non girare il coltello nella piaga.

Non voglio arrabbiarmi. Mi impongo di pensare che potremo sempre tirare a campare come al solito alla grande affidandoci ciecamente alla divina provvidenza (che poi sarebbe il groppone di qualcuno).

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