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Porsche annuncia la fusione con la controllata Volkswagen


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mi sfugge la partita doppia...

se VAG compra Porsche, sono gli azionisti di Porsche che incassano, non Porsche stessa, quindi con che soldi Porsche appianerebbe i debiti?

poi, mettendo insieme VAG + Porsche, si sommerebbero i due debiti, altro che appianare ...

Proprio per questo...Piech riesce a controllare Porsche acquistandola come VW e si paga la pensione dandosi un mare di soldi fregando i cugini Porsche (ovviamente i debiti si sommano, ma quanto durerà ancora Piech? Se non ricordo male passa ampiamente i 70 anni...)

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Il mio sito "Gruppo Hainz": http://www.gruppohainz.it - I miei articoli su Automotivespace http://www.automotivespace.it/author/enzo/ - E quando ci sarà il nuovo sito di Autopareri anche su http://www.autopareri.com - I video del salone di Ginevra 2012 http://www.youtube.com/playlist?list=PL7CA738888644DB9

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poi, mettendo insieme VAG + Porsche, si sommerebbero i due debiti, altro che appianare ...

Su questo hai perfettamente ragione...anche se vendendo le azioni i debiti (che sono "nelle azioni") spariscono...

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Il mio sito "Gruppo Hainz": http://www.gruppohainz.it - I miei articoli su Automotivespace http://www.automotivespace.it/author/enzo/ - E quando ci sarà il nuovo sito di Autopareri anche su http://www.autopareri.com - I video del salone di Ginevra 2012 http://www.youtube.com/playlist?list=PL7CA738888644DB9

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Su questo hai perfettamente ragione...anche se vendendo le azioni i debiti (che sono "nelle azioni") spariscono...

ma è venuto giulietto a tenervi una lezione sulla finanza creativa ?!!

diciamo che i debiti spariscono per i venditori...è come passare ad altri la pepatencia :-)

Pepatencia.jpg

praticamente olivetti-telecom 2, la vendetta :pz

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Guest EC2277
Porsche- Vw a rischio per il fisco.

Gravano imposte su utili fino a tre miliardi di euro.

(ANSA) - BERLINO, 20 LUG - L'ipotizzata acquisizione della Porsche da parte della Volkswagen (Vw) potrebbe saltare per ragioni fiscali. Sull'operazione, scrive Sueddeutsche Zeitung, gravano imposte sugli utili che potrebbero arrivare anche a 3 miliardi di euro. Evitare il pagamento di questa cifra al fisco federale e' una delle riserve contenute nell'accordo di principio che dovrebbe essere varato giovedi' dai consigli di sorveglianza dei due costruttori automobilistici tedeschi.

Fonte: ANSA.it - Economia - Porsche- Vw a rischio per il fisco

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ma è venuto giulietto a tenervi una lezione sulla finanza creativa ?!!

diciamo che i debiti spariscono per i venditori...è come passare ad altri la pepatencia :-)

Esatto, è quello che vuole fare Piech...così incassa soldoni, ma ne mantiene il controllo essendo a capo di VW...

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the end of the story... dal Corriere

Volkswagen «compra» Porsche

Rinasce la dinastia del Maggiolino

Il gruppo di auto sportive sarà il decimo marchio di Wolfsburg. «Diventeremo i primi al mondo»

BERLINO (GERMANIA) - La straordinaria guerra famigliare dei Porsche pare finalmente avere trovato una soluzione. Ferdinand Piëch — nipote del mitico Ferdinand Porsche, progettista del Maggiolino du­rante il nazismo — ha vinto la battaglia che lo vede impegnato da decenni: la Porsche e la Volkswagen, di fatto inven­tate dal nonno, saranno finalmente uni­te in un solo gruppo sotto il controllo della famiglia, con l’ambizione di diven­tare il primo produttore mondiale: si af­ferma una nuova dinastia dell’auto.

Ha perso Wendelin Wiedeking che si è di­messo da numero uno della casa di auto sportive, con una liquidazione di 50 mi­lioni di euro. Hanno perso gli azionisti di Volkswagen che dovranno comprare le attività di Porsche a suon di miliardi. Ha perso la Germania che, ancora una volta, ha visto fatte a pezzi le buone re­gole di un mercato finanziario. Al termine di una riunione di 15 ore che si è protratta nella notte tra mercole­dì e giovedì, ieri mattina Wiedeking si è dimesso. È l’uomo che nel 1993 prese in mano le redini di una casa automobilisti­ca moribonda, Porsche, per trasformarla in una delle aziende più redditizie del set­tore. Ma è anche l’uomo che a un certo punto ha deciso di scalare la Volkswa­gen, 16 volte più grande, anche attraver­so l’uso spregiudicato delle opzioni di ac­quisto e l’utilizzo delle carenze regola­mentari caratteristiche della Borsa tede­sca. Nel farlo, ha realizzato profitti enor­mi sulla carta, grazie ai quali ha incassa­to bonus eccezionali (quasi 80 milioni l’anno scorso), ma ha poi dovuto consta­tare, quando la crisi finanziaria è esplosa lo scorso autunno, che Porsche era inde­bitata per oltre nove miliardi e le banche erano sempre più restie a darle credito. Ha dunque dovuto dimettersi, con ef­fetto immediato, assieme al suo braccio destro, il direttore finanziario Holger Härter. Sarà sostituito da Michael Ma­cht, fino a ieri capo della produzione.

La buonuscita di Wiedeking ha ovviamente prodotto scandalo: nonostante abbia de­ciso di dare in beneficenza la metà dei 50 milioni che incasserà, il mondo politi­co tedesco, a due mesi dalle elezioni fe­derali, si è scatenato. Riassume tutto un comunicato emesso da Joachim Poss, de­putato socialdemocratico molto vicino al ministro delle Finanze Peer Stein­brück: «Per un po’ il gioco ha funzionato e i profitti della Porsche, sostenuti da speculazione finanziaria, hanno permes­so a Wiedeking giganteschi guadagni personali. Alla fine, tuttavia, i mercati fi­nanziari sono crollati portando con loro il castello di carte speculativo di Wie­deking ». Ciò nonostante, è stato premia­to con altri 50 milioni. Ora, la situazione è questa. Porsche possiede il 51% di Volkswagen con opzio­ni di acquisto per un altro 20%. Ma ha an­che un debito di oltre dieci miliardi. Quin­di, la soluzione approvata ieri. Innanzitut­to, la holding Porsche Se, i cui diritti di voto sono tutti dei Porsche e dei Piëch, effettuerà un aumento di capitale per cin­que miliardi. Non si sa ancora come, ma gli analisti ritengono che le famiglie ap­porteranno gli asset della Porsche Hol­ding austriaca, la maggiore catena di con­cessionari d’Europa (13,7 miliardi di fat­turato nel 2008). Poi, il fondo sovrano del Qatar comprerà opzioni per il 17% di Volkswagen oggi possedute dalla Por­sche e in più potrebbe acquistare azioni privilegiate senza diritto di voto della Por­sche Se: altri quattro o cinque miliardi.

Fatto questo, Volkswagen, presieduta e guidata da Piëch, comprerà gradual­mente Porsche Ag, la controllata che pro­duce le auto. La fusione (creerà un grup­po dal fatturato di almeno 120 miliardi di euro) dovrebbe avvenire entro la metà del 2011 con un esborso nell’ordine de­gli otto miliardi di euro che dovrà essere sostenuto dagli azionisti della casa di Wolfsburg. Se la scelta di fare di Porsche il decimo marchio del gruppo Volkswa­gen abbia una logica industriale o solo di salvataggio famigliare è oggetto di di­scussioni: il rischio di annacquare il no­me Porsche è alto. Christian Wulff — il primo ministro della Bassa Sassonia, Land che possiede il 20% di Volkswagen e che ha bloccato la scalata della Porsche — ha però detto che il gruppo vuole di­ventare il primo al mondo, superando la giapponese Toyota, entro il 2018. Alla fine, Volkswagen — con in pan­cia Porsche — sarà controllato dalla fami­glia Porsche-Piëch senza debiti che avrà come soci la Qatar Investment Authori­ty, il governo della Bassa Sassonia e gli azionisti che ancora vorranno starci. Ieri, parlando ai dipendenti, Wolfgang Por­sche, cugino e rivale di Piëch, aveva le la­crime agli occhi mentre assicurava che la gloriosa casa di auto sportive sarebbe ri­masta tale. Lo consola il fatto che ora la famiglia Porsche-Piëch può scrivere il suo nome vicino alle dinastie dei Ford e degli Agnelli, grandi dell’auto.

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the end of the story... dal Corriere

Volkswagen «compra» Porsche

Rinasce la dinastia del Maggiolino

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analisi lucida e condivisibile.

niente da dire, han rischiato e non hanno portato a casa i risultati attesi.

giusta conclusione..;)

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han rischiato e non hanno portato a casa i risultati attesi.

giusta conclusione..;)

insomma, giusta mica poi tanto

la società risultante dalla fusione sarà bella indebitata grazie ai giochetti di porsche e per di più non è che VW diventi un colosso con quest'acquisizione

è come se avesse fatto un acquisto di azioni proprie forzoso, ma forse avrebbe preferito impiegare altrimenti tutti quei soldi

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