Calciomercato 2010/'11

[Navarre75]

Panchina Fiorentina Mihajlovic è in pole position

È Sinisa Mihajlovic il primo nome nei pensieri dei vertici della Fiorentina per sostituire Cesare Prandelli' date=' tecnico con cui il maggiore dei fratelli Della Valle, Diego, ha un rapporto ormai logoro da tempo, non certamente risanato con il comunicato del 30 marzo scorso, in cui lo stesso tecnico gigliato, a seguito delle dimissioni di Della Valle, comunicava la sua volontà di restare a Firenze 'senza se e senza ma', almeno fino alla fine del proprio contratto (giugno 2011).

Chiara la strategia di Diego Della Valle, che farebbe carte false pur di lasciar partire il tecnico di Orzinuovi, dopo averlo scaricato ufficialmente con un'intervista sulla 'Gazzetta dello Sport' del 26 marzo scorso, in cui non poche erano le colpe imputate a Prandelli: da contatti con la Juventus per la prossima stagione, passando per un deludente risultato in campionato.

Ma al di là delle voci destabilizzanti di parte della stampa nazionale, Cesare Prandelli non avrebbe nessuna intenzione di accettare la panchina bianconera - pur avendo ricevuto telefonate dal direttore generale bianconero Roberto Bettega -, né tantomeno di ereditare la panchina di Marcello Lippi in Nazionale. Diego Della Valle non pare fermarsi nella sua volontà di chiusura verso Cesare Prandelli, neanche davanti alle parole del vicepresidente facente funzioni Mario Cognigni, o a quelle del fratello Andrea, che giusto una settimana fa aveva dichiarato di non immaginare un futuro della Fiorentina senza Cesare Prandelli come allenatore e Pantaleo Corvino come direttore generale.

Sinisa Mihajlovic è il nome preferito, dopo i sondaggi falliti con Del Neri (anche se si continua a monitorare l'ex tecnico clivense, che in caso di mancato rinnovo con la Sampdoria rimane fra i papabili più accreditati) ed i contatti per Allegri. Della Valle, nel serbo di Vukova, intravede l'allenatore perfetto per ricostruire una squadra che deve ridurre il monte ingaggi, il ché porterà anche ad un numero cospicuo di cessioni per fare cassa, e rientrare così di quei soldi che non arriveranno dalla qualificazione alle coppe europee.

E così, mentre Corvino e Prandelli ufficialmente programmano il futuro, con tanto di date del ritiro, amichevoli e tournée fuori e dentro l'Italia, nel quartier generale del gruppo Tod's si è deciso di bloccare ogni operazione di mercato e di rinnovo contrattuale. Il segnale di incertezza sul futuro di Prandelli, con il mancato rinnovo contrattuale di quest’ultimo, è stato recepito anche nello spogliatoio viola, che di fatto ha scaricato il proprio allenatore con una prestazione assolutamente incolore a Bergamo, conclusasi con una sconfitta ingiustificabile.

Mihajlovic, considerato più aziendalista rispetto a Prandelli, sarebbe stato identificato come l'allenatore giusto per costruire una Fiorentina più giovane, che lanci più velocemente i propri prodotti under 23, da Ljajic a Babacar, passando per i già affermati Jovetic e De Silvestri. L'attuale tecnico del Catania, bloccato sulla parola dai vertici della Fiorentina fino al 30 giugno prossimo, porterebbe in dote dalla città etnea almeno due elementi: si parla del fantasista Martinez e del portiere Andujar, anche se sondaggi sono stati effettuati anche per Llama e Biagianti.

23 aprile 2010

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Roma Il riscatto di Toni è in dubbio

Il riscatto di Luca Toni' date=' arrivato in prestito dal Bayern Monaco a gennaio, non è più così sicuro come poteva sembrare fino a qualche settimana fa. Beckenbauer è stato chiaro: 'Toni resta alla Roma? Devono chiamarci loro, finora non l’hanno fatto'.

Al di là del fatto che Ranieri consideri incompatibili in campo Toni e Totti, c'è la richiesta economica dell'attaccante: un triennale da circa due milioni l'anno: considerando che ha 33 anni, i dubbi sono più che legittimi. Il discorso sul riscatto di Toni verrà comunque affrontato dopo il 16 maggio, a campionato concluso.

23 aprile 2010

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Bari' date=' è toto-ds[/b']: C'è anche l'ipotesi Cinquini

L'atmosfera in casa Bari è sempre più elettrica. Dopo i rimbrotti di alcuni tifosi verificatisi la scorsa settimana, ieri il nervosismo ha toccato gli stessi giocatori biancorossi. Ventura ha addirittura dovuto interrompere l'allenamento del mattino ad un contrasto tra Almiron e Sforzini che ha generato un acceso battibecco. Possibile che anche la squadra cominci a risentire dell'incerta situazione societaria. A cominciare dalla questione direttore sportivo.

In attesa che il club definisca il rapporto con Perinetti (ormai sempre più vicino al divorzio), si accavallano le ipotesi sul possibile successore del dirigente romano. Negli ultimi giorni è circolato con insistenza il nome di Guido Angelozzi che, però, ha smentito di aver avuto qualsiasi contatto con il Bari. Le probabilità di ingaggio del dirigente catanese non superano il 20%: pesano, infatti, i non esaltanti trascorsi a Lecce. Ovvio che la piazza non accetterebbe di buon grado il suo arrivo.

Un buon 30%, invece, spetta a Rino Foschi: uomo di grande esperienza, nonché autore di ottime intuizioni a Palermo. In declino, invece, le ultime due stagioni su cui pesano i movimentati rapporti con il Genoa prima e con il Torino poi. Da non sottovalutare la candidatura di Oreste Cinquini. Il dirigente di Viareggio era già tra i papabili all'epoca in cui fu ingaggiato Perinetti. In più, Cinquini vanta un'amicizia di vecchia data con Ventura, con il quale si è ritrovato la scorsa stagione a Pisa. Il suo approdo in biancorosso, pertanto, vale almeno il 20% di possibilità.

Identica quotazione per Pierpaolo Marino, che gode della stima della proprietà. Ci sarebbe, tuttavia, da riconoscere all'ex dg del Napoli un ingaggio consistente, nonché un'organizzazione di certo non inferiore rispetto a quella richiesta da Perinetti. L'ultimo 10% di probabilità tocca proprio all'attuale ds. La sua conferma è tanto lontana, quanto ideale per proseguire il progetto. Ma forse nemmeno un miracolo del presidente Matarrese può ricomporre le divergenze che stanno portando ad un dolorosissimo addio.

23 aprile 2010

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Donadoni alla Samp? Cassano sponsor. Ma Sinisa...

La strategie blucerchiate dipendono anche dal futuro di Marotta.

Sampdoria: spunta Donadoni.

Del Neri prende tempo e il presidente Garrone pensa all'ex ct della Nazionale: Cassano sponsor d'eccezione' date=' l'alternativa più credibile è Mihajlovic.

23 aprile 2010

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Palermo' date=' rinnova Cavani[/b'] 'Ha firmato un quadriennale'

Uno dei pezzi pregiati del Palermo è l’uruguaiano Edinson Cavani. Il giocatore, come rivelato dal ds Walter Sabatini a Mediagol.it, resterà ancora in rosanero per tanto tempo. “Cavani ha già firmato il rinnovo di contratto che deve solo essere depositato. Quando lo faremo, lo comunicheremo – ha detto a Mediagol.it - Il contenuto del contratto è stato voluto da Cavani in prima persona, voleva fare un prolungamento e l’ha fatto per un senso di gratitudine verso Palermo e anche verso un senso di attaccamento a questa maglia. Di questo lo ringraziamo, siamo contenti e vedremo nei prossimi mesi quello che succederà con lui. Il contratto lo legherà al Palermo per altri quattro anni”.

23/04/2010

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Roma' date=' non solo Nicolas

Anche Guillermo Burdisso[/size']

Il fratello del difensore argentino, 22 anni, sta incantando con il Rosario Central. La Lazio ha provato a prenderlo nel mercato invernale, ma ora si è fatto sotto il club giallorosso. I due potrebbero giocare insieme.

ROMA, 23 aprile - A gennaio aveva in mano la valigia per l’Italia: durante il mercato invernale, Guillermo Enio Burdisso era stato richiesto dalla Lazio. Il difensore del Rosario Central, fratello del romanista Nicolas, aveva sfiorato il trasferimento in maglia biancoceleste e la prospettiva di un suggestivo derby in famiglia. Ventidue anni, è nato il 24 aprile del 1988, Burdisso junior è uno dei giovani emergenti del calcio argentino: gioca al centro, è un marcatore potente, robusto, e si sta mettendo in evidenza nel Torneo Clausura. Ha una forte personalità, è ambidestro, si muove con disinvoltura in area di rigore accanto a un altro giovane talento del Rosario Central: Diego Luis Braghieri, classe ‘87, stopper elegante, a segno nel derby di domenica scorsa contro il Newell’s Old Boys (1-1) e nei piani del Catania.

LA FAVOLA - L’Argentina sta seguendo con curiosità la magica favola di altri due fratelli calciatori, Nicolas e Guillermo Burdisso, che hanno sette anni di differenza. E le famiglie d’autore, a quelle latitudini, cominciano a essere una ricorrenza frequente. In prima fila ci sono Diego e Gabriel Milito, rivali nella semifinale di Champions League che vede di fronte l’Inter e il Barcellona. Ma c’è anche la dinastia Higuain: Gonzalo è la stella del Real Madrid, mentre Federico gioca in patria nel Godoy Cruz, che è in corsa per vincere il Clausura. Il Godoy è quarto con 28 punti, a una lunghezza dall’Argentinos e a due dalla coppia di testa formata dall’Estudiantes di Veron e dall’Independiente di Galeano e Silvera.

NOME NUOVO - Burdisso junior è uno dei nomi nuovi del campionato argentino. Interessa al River Plate, è sempre nel mirino della Lazio, ma nelle ultime settimane è stato seguito anche dal Genoa e soprattutto dalla Roma: piace molto ai dirigenti giallorossi. È bravo di testa, ha una corporatura imponente (è alto un metro e 90 per un peso di 86 chili), ha un passo rapido e una buona tecnica. È abituato a giocare in una difesa schierata a quattro, ma può adattarsi anche a una linea a tre.

QUATTRO RETI SEGNATE - Il Rosario lotta per la salvezza e domenica sarà impegnato in trasferta contro l’Atletico Tucuman. Ha lanciato di recente elementi di grande interesse: oltre a Burdisso junior e Braghieri, si prepara a cedere il centrocampista Gervasio Nunez (1988) e l’attaccante Jonathan Gomez. Il fratello del difensore della Roma ha già totalizzato quarantré presenze nella serie A argentina. Abituato a sganciarsi in occasione dei calci piazzati per sfruttare le sue doti di saltatore, ha realizzato quattro reti. Ha segnato al debutto, durante il Torneo Clausura 2009, contro il Banfield. E anche nella partita successiva riuscì a timbrare il cartellino: in gol nella sfida con il San Lorenzo.

IL TECNICO - Gustavo Alfaro, ex centrocampista dell’Atletico Rafaela, è stato il tecnico del Rosario Central che l’ha lanciato. Ma Burdisso junior è sempre stato titolare anche durante l’avventura successiva di Ariel Cuffaro Russo sulla panchina gialloblù e ora sotto la guida di Leonardo Madelon, arrivato da quattro partite e scelto dal presidente Horacio Uszandizaga nel tentativo di evitare la retrocessione.

NAZIONALE - Burdisso junior è stato già preso in considerazione dal commissario tecnico Diego Maradona. Come gli era capitato in campionato, nell’esordio con il Rosario, anche il suo battesimo con l’Albiceleste è stato arricchito da un gol: il difensore ha segnato nell’amichevole con il Costa Rica (3-2) dello scorso 27 gennaio. Ha colpito dopo 37 minuti del primo tempo. Maradona lo stima e Burdisso junior sogna di trovare posto nella lista dei convocati per il Mondiale in Sudafrica.

LA CARRIERA - Nato come Nicolas ad Altos de Chipion, in provincia di Cordoba, Guillermo ha iniziato a giocare nell’Atletico Los Andes, che ha valorizzato in passato diversi giocatori di buon livello cone German Denis, Hernan Diaz, Jonathan Maidana, Josè Serrizuela e Miguel Oviedo. Nel 2006 è passato al Rosario. In quest’ultimo mese ha messo insieme una serie di brillanti prestazioni: il 4 aprile, nel giorno di Pasqua, è stato uno degli artefici della clamorosa vittoria del Rosario Central sul campo del Boca Juniors di Juan Roman Riquelme e Martin Palermo. Un 2-1 firmato dai gol di De Leon e Caraglio, innescati entrambi dai colpi di testa in area di rigore di Burdisso junior.

DOPPIO PASSAPORTO - Come suo fratello Nicolas, anche Guillermo ha il doppio passaporto, argentino e italiano: può essere tesserato da comunitario. Un punto a suo favore in vista del mercato estivo, quando il Rosario prenderà una decisione definitiva sul futuro del centrale. Burdisso junior si era già distinto nell’ultimo Torneo di Apertura: diciannove presenze e due gol contro il River Plate e l’Atletico Tucuman. E nel Clausura 2010, adesso, sta confermando tutte le sue qualità: nonostante la stazza, non soffre gli attaccanti agili. È veloce nei recuperi e nelle chiusure. Ed è anche disciplinato: in carriera è stato espulso soltanto una volta e per doppia ammonizione, lo scorso 27 febbraio nella gara con il Colon (1-1) a Santa Fe.

da Corriere dello Sport.it

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Napoli' date=' Mazzarri apre a Balotelli: 'Mai avuto problemi con i caratteri difficili'[/b']

Il nome di Mario Balotelli, in rottura prolungata con l'Inter, ieri è stato accostato al Napoli, con l'apparente gradimento del turbolento talento nerazzurro ("I tifosi del Napoli mi amano? Che bello..."). Oggi, nella conferenza stampa che precede il match dei partenopei con il Cagliari, Walter Mazzarri con una frase apre a questa clamorosa possibilità: "Io non ho mai avuto problemi con i giocatori dal carattere difficile e fuori dalle righe...".

Il tecnico poi parla anche del proprio futuro: "Il mio futuro? Il secondo anno di contratto è una sorta di garanzia, ma appena avrò portato la nave in porto stabilirò i programmi per la prossima stagione.

Il Milan? Non mi ha chiamato nessuno, dico la verità. Nessun contatto".

Al momento, però, l'attenzione dei partenopei è totalmente orientata verso la gara di domani: "La nostra realtà si chiama Cagliari e vorrei che i nostri tifosi siano carichi e ci diano una grossa mano, portiamo la nostra macchina al massimo.

Il campionato è davvero equilibrato, può succedere di tutto anche per la Champions".

Mazzarri, sulla squadra isolana, aggiunge: "Il cagliari stava vincendo contro il Palermo, si esprime bene quando gioca di rimessa. Sarà una gara difficile contro un avversario temibile. Con il Parma è stata una lezione che ci ha fatto tornare sulla terra e siamo ripartiti con il Bari. Ma dobbiamo continuare, altrimenti rischiamo una brutta sorpresa. Abbiamo quattro punti di vantaggio sull’ottava. Sono pochi".

24/04/2010

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Napoli: Più Bocchetti che Criscito

Il Napoli' date=' ormai è risaputo, cerca un difensore mancino che sappia ben figura nella retroguardia a tre. Oltre a sondare il mercato spagnolo e tedesco, Riccardo Bigon, il ds azzurro, sta tentando i due napoletani del Genoa: Criscito e Bocchetti. L'ex juventino sarebbe la priorità, ma è molto più semplice la trattativa per Bocchetti, che potrebbe rientrare nella trattativa per Blasi, gradito al Grifone rossoblu.

24/04/2010

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Fiorentina' date=' Prandelli: 'Mio contratto falso problema. Balotelli qui? Fantacalcio'[/b']

È un Cesare Prandelli a tutto campo quello che affronta la conferenza stampa della vigilia del match con il Chievo.

Per quanto riguarda la sua permanenza a Firenze e il suo contratto, il tecnico viola spiega: "Con Andrea Della Valle non abbiamo ancora parlato di prolungamento di contratto, è un falso problema. Quando sono venuto qui cinque anni fa avevo solo un anno di contratto e non mi sono mai preoccupato, anzi questo è un modo per continuare a mettersi in gioco.

La mia priorità va sempre per questa squadra.

Ho parlato con il presidente Della Valle, siamo tutti e due molto motivati e decisi a continuare questa avventura, ancora più convinti che questa squadra potrà ancora fare molto bene. Da parte mia e di Andrea Della Valle c'è una grande volontà di fare bene, anzi di più per vari motivi".

Argomento mercato: Prandelli parla di Balotelli e Mutu.

"Balotelli un giocatore che guadagna molto, parlare di lui sarebbe come buttare un nome tanto per far sognare i tifosi e questo non è giusto.

È fantacalcio - spiega l'allenatore della Fiorentina -. Mutu? Per il suo futuro ci incontreremo con la società e valuteremo la soluzione migliore per tutti".

Infine, resta spazio anche per la partita con il Chievo: "Domani vedrete una Fiorentina motivata dal primo all’ultimo minuto: vogliamo vincere, anche se il Chievo ci metterà in difficoltà, giocano con la consapevolezza di aver raggiunto il loro obiettivo e hanno un buon gioco".

24/04/2010

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Palermo' date=' Sabatini[/b'] 'I gioielli resteranno tutti'

'Un gol di Hernandez? Un dribbling di Pastore? Li vivo con orgoglio, travaglio, sofferenza ed esaltazione, ma in funzione dell'obiettivo. La Champions è un pensiero fisso nella testa mia e di tutti noi'.

Direttore, soddisfatto della qualificazione matematica all'Europa League?

'La città merita il respiro europeo, prendiamo atto volentieri del dato, pur considerandolo di passaggio, perché gareggiamo per un'altra competizione. Ci restano tre finali e non dobbiamo sentirci minimamente appagati. Sarà determinante lo spareggio con la Samp'.

Prima c'è il Siena, appeso alla serie A da un filo sottilissimo...

'Non è ancora condannato matematicamente, conosco Malesani e la spigolosità dei senesi. Non potremo andare lì a ostentare superiorità, a maramaldeggiare. Loro centuplicheranno le forze, sperando di mettersi in mostra e di salvarsi almeno individualmente'.

Come si prepara una gara contro rivali virtualmente in B?

'Con attenzione e serenità, come dopo la sconfitta nell'ultimo derby con il Catania. Allora avevamo perso credito presso il nostro pubblico, ma con la testa giusta ottenemmo una bella vittoria sul Chievo. Ora, dopo aver battuto il Milan, le condizioni di partenza sono migliori'.

C'è chi crede che il Palermo in Champions sarebbe un rischio per l'Italia in chiave ranking Uefa.

'Dichiarazioni reazionarie, conservatrici. È un pensiero banale, che si riferisce a valori conclamati, all'idea che tre, quattro club debbano stare nelle prime posizioni della classifica, quasi per diritto divino. Vogliamo diventare noi un valore conclamato, il Palermo vuole ribellarsi a queste logiche'.

Le scardinò la Lazio targata Sabatini-Rossi del 2006/07...

'C'erano tanti calciatori forti e, nella seconda parte della stagione, un'imprevedibile vittoria a Parma e Behrami reinventato terzino da Rossi furono la svolta. Questo Palermo è più forte di quella Lazio, ha un organico più completo e di maggiore qualità. Andare in Champions sarebbe l'evento della mia carriera, farlo qui varrebbe molto più che altrove'.

Avete battuto due volte sia il Milan che la Juve. Quanto rimpiange, per esempio, solo il pari in casa del Genoa?

'Abbiamo lasciato punti per strada, è vero, ma è la dinamica del calcio, è successo a tutte le squadre. È sbagliato fare questo tipo di dietrologie'.

Un calciatore simbolo del successo sul Milan?

'Bovo, protagonista di un recupero prodigioso. Ha voluto esserci fortemente, riducendo del 50% i tempi di recupero. Un grazie al professor Mariani che l’ha operato e al nostro staff medico'.

Esaltare Miccoli è un esercizio di stile. Riesce ancora a stupirla?

'Tre anni fa era un campione incompiuto, al contrario di adesso. E non mi riferisco al gol da enciclopedia del calcio che ha fatto al Milan. Lo sanno anche i sassi che gesti tecnici è in grado di fare. Piuttosto la gara di Fabrizio sta in un paio di recuperi su tackle in scivolata che ha fatto nei primi cinque minuti. Scatta anche l'emulazione, i giovani lo seguono'.

Zamparini vuole tenere tutti i gioielli, ma dice che Cavani prova ad andar via da tre anni.

'Hernandez e Pastore non si muovono, speriamo anche Kjaer, ma non dipende da noi, e mi riferisco alla clausola rescissoria. Cavani ha rinnovato, pensando di restare. Se, tuttavia, arrivasse una richiesta che gli cambierebbe la vita non sarebbe giusto frustrare i suoi desideri, ma verrebbe sostituito adeguatamente'.

26 aprile 2010

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