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Mercato del lavoro o mercato delle prese per il sedere?


TonyH

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Io ho avuto un'esperienza pessima con una famosa compagnia di consulenza in ambito engineering (leggi "body rental"). Ho fatto con loro almeno 4 colloqui, spostandomi da Verona a Milano, per 4 progetti diversi. I colloqui erano sempre pessimi, intervistatori che invece di verificare le mie competenze se la cantavano e se la suonavano da soli e cercavano di umiliarmi (peraltro senza riuscirci troppo, tipo quello che comincia a farmi il colloquio in un inglese approssimativo con il ghigno del tipo "questa non te l'aspettavi eh, adesso ti inculo" senza prima leggere sul mio CV che ero certificato C2). Alla fine ciascuno di questi colloqui ha avuto esito positivo. Mi hanno proposto quattro lavori diversi, ci siamo accordati sulla retribuzione eccetera eccetera. Il problema è che per una scusa o per l'altra non si arrivava mai alla firma del contratto. "Sono mortificato ma il progetto è saltato". "Guardi non so come dirglielo ma senza che lo sapessi il mio collega ha appena assunto una persona per la stessa posizione". E stupidaggini del genere. Una volta stavo addirittura per trasferirmi a Varese, mi hanno sfanculato con 5gg di anticipo. Purtroppo ero in una situazione professionale disperata, e quindi ogni volta ci speravo. Ho avuto il coraggio di mandarli affanculo solo quando mi hanno chiamato per andare a fare l'ennesimo colloquio, ma stavolta A PISA. A quel punto, nonostante la disperazione, l'orgoglio ha avuto la meglio e gli ho detto che mi avevano già intervistato abbastanza volte. Se pensavano che fossi la persona giusta avrebbero dovuto semplicemente offrirmi la posizione. Non si sono mai più fatti sentire.

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Io che spesso mi trovo dall'altra parte della scrivania, posso dire che è giusto mettere a proprio agio una persona, in maniera che si possa esprimere tranquillamente... allo stesso tempo però in alcuni momenti del colloquio è utile tastare il polso di una persona provando a metterlo in difficoltà e vedere la reazione.

 

Purtroppo spesso accade che alcune persone hanno una reazione allo stress lavorativo che ne cambia totalmente le performance e anche se un colloquio è troppo breve per capire bene una persona, si prova almeno a capire questa quanto è smart nel districarsi in certe situazioni.

 

Specifico anche che almeno per me fare i colloqui alle persone è una bella rottura, ma chiaramente una cosa molto importante.

Quando arrivano a fare il colloquio con me, sono candidati che hanno già passato altri due colloqui, quindi alla fine del processo di selezione. Come detto non è che si faccia il colloquio con gioia o con l'Idea di divertirsi a mettere in difficoltà una persona. Allo stesso tempo però ci si rende conto che quella persona se passa il colloquio sarà un collaboratore con cui spesso avrai a che fare, pertanto bene capire il più possibile su di lui e anche su come il suo atteggiamento possa cambiare in varie situazioni (stress, eccessivo rilassamento etc etc).

Modificato da Davialfa
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40 minuti fa, Davialfa scrive:

Io che spesso mi trovo dall'altra parte della scrivania, posso dire che è giusto mettere a proprio agio una persona, in maniera che si possa esprimere tranquillamente... allo stesso tempo però in alcuni momenti del colloquio è utile tastare il polso di una persona provando a metterlo in difficoltà e vedere la reazione.

 

Purtroppo spesso accade che alcune persone hanno una reazione allo stress lavorativo che ne cambia totalmente le performance e anche se un colloquio è troppo breve per capire bene una persona, si prova almeno a capire questa quanto è smart nel districarsi in certe situazioni.

 

Specifico anche che almeno per me fare i colloqui alle persone è una bella rottura, ma chiaramente una cosa molto importante.

Quando arrivano a fare il colloquio con me, sono candidati che hanno già passato altri due colloqui, quindi alla fine del processo di selezione. Come detto non è che si faccia il colloquio con gioia o con l'Idea di divertirsi a mettere in difficoltà una persona. Allo stesso tempo però ci si rende conto che quella persona se passa il colloquio sarà un collaboratore con cui spesso avrai a che fare, pertanto bene capire il più possibile su di lui e anche su come il suo atteggiamento possa cambiare in varie situazioni (stress, eccessivo rilassamento etc etc).

Sicuramente,

ma che io faccia strada e mi fai domande di stampo personale al primo colloquio, nessuna domanda su attività professionali, aspirazioni e non ti sei letto il mio CV e non sei una piccola azienda familiare, ma una multinazionale, personalmente mi sento preso in giro.

Modificato da Beckervdo

   

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2 ore fa, Davialfa scrive:

Io che spesso mi trovo dall'altra parte della scrivania, posso dire che è giusto mettere a proprio agio una persona, in maniera che si possa esprimere tranquillamente... allo stesso tempo però in alcuni momenti del colloquio è utile tastare il polso di una persona provando a metterlo in difficoltà e vedere la reazione.

 

Purtroppo spesso accade che alcune persone hanno una reazione allo stress lavorativo che ne cambia totalmente le performance e anche se un colloquio è troppo breve per capire bene una persona, si prova almeno a capire questa quanto è smart nel districarsi in certe situazioni.

 

 

 

Giusto.

 

Come già detto, terzo o quarto giorno di selezione, non ricordo più.

 

Lo psicologo che chiede a un Maggiore dell'Aeronautica: "perché vuoi volare?", meritava di vedere il mio stress emotivo! (Lo dovevo menare)😂

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1 ora fa, Damynavy scrive:

 

Giusto.

 

Come già detto, terzo o quarto giorno di selezione, non ricordo più.

 

Lo psicologo che chiede a un Maggiore dell'Aeronautica: "perché vuoi volare?", meritava di vedere il mio stress emotivo! (Lo dovevo menare)😂

 

"Dove si vede tra 10 anni?"

De-Niro-stagista.jpg

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Some critics have complained that the 4C lacks luxury. To me, complaining about lack of luxury in a sports car is akin to complaining that a supermodel lacks a mustache.

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12 ore fa, Beckervdo scrive:

Sicuramente,

ma che io faccia strada e mi fai domande di stampo personale al primo colloquio, nessuna domanda su attività professionali, aspirazioni e non ti sei letto il mio CV e non sei una piccola azienda familiare, ma una multinazionale, personalmente mi sento preso in giro.


specifico che non mi riferivo alle vostre esperienze in particolare, che effettivamente sono abbastanza grottesche e tra l’altro alcune illegali. Qui in Austria non puoi fare domande relative a che lavoro fanno i familiari o ad esempio se si è fidanzati o altre cose

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