Più scelta è sempre meglio?

[RiRino]

E stiamo dimenticando il Doblo'.... che e' un gradino sopra e piu' comodo se si va in vacanza con bimbi piccoli.

Mio zio ci metteva dentro il passeggino senza nemmeno chiuderlo!

In che senso??chi dovesse prendere la 500l e vuole il 1.6,aspettasse l'anno prossimo,altrimenti s'accattassero il doblò

[TurboGimmo]

In che senso??chi dovesse prendere la 500l e vuole il 1.6,aspettasse l'anno prossimo,altrimenti s'accattassero il doblò

No, nel senso che magari chi come mio zio ogni 2x3 si puppa 300km per andare alla casa al mare, si prende il Doblo' invece della 500L, perche' piu' da "viaggio" (anche se come incrociatore autostradale niente deve essere come la TurboMultipla20v)

[RiRino]

No, nel senso che magari chi come mio zio ogni 2x3 si puppa 300km per andare alla casa al mare, si prende il Doblo' invece della 500L, perche' piu' da "viaggio" (anche se come incrociatore autostradale niente deve essere come la TurboMultipla20v)

Si,il doblò(come il ranch o il berlingo mi pare) data la derivazione commerciale e la forma assolutamente cubica,a parità di dimensioni,sono notevolmente più spaziosi e versatili,anche se,credo che il nuovo 500l probabilmente offre una maggiore qualità di vita a bordo...il problema del doblò,è che imho non piace alle mammine(ma neanche ai papini:)),la 500l,vedremo:mrgreen:...ebbasta con stà TruzzoMultipla:P

[Edolo]

Cerco di spiegare con un paio di esempi quello che penso essere l'approccio strategico di FIAT nel caso della 5ooL, ma il discorso può essere generalizzato anche ad altre Case / modelli.

Ovviamente aumentare la scelta di motorizzazioni presenta dei costi legati ad omologazione, test, pianificazione dell'assistenza, eccetera, oltre ai maggiori costi dovuti all'aumento della flessibilità della produzione.

Nel momento in cui viene pianificata una produzione e quindi viene stanziato un capital ci si espone finanziariamente in una certa misura. Misura che va ottimizzata di volta in volta in funzione delle previsioni che quel determinato investimento abbia potenzialità di generare utili entro determinate scadenze.

Aumentando l'offerta si allarga il bacino di utenza e potenzialmente aumenta la capacità di generare utili. A seconda però di quanto si allarga il bacino di utenza questa capacità può essere dilazionata nel tempo o addirittura venir meno.

Se devo aprire un supermercato, e devo chiedere un prestito per farlo, devo valutare la mia necessità di rientrare il più presto possibile nell'investimento cercando l'ottimo tra esposizione finanziaria e capacità di generare utili; oppure posso optare per prolungare la mia esposizione finanziaria a vantaggio di una maggiore capacità di generare utile: impiegherò di più a rientrare nell'investimento, ma avrò una redditività annua più elevata.

Nel primo caso cercherò magari di puntare su volumi elevati a prezzi competitivi; nel secondo caso potrei decidere di ampliare l'attività con una boutique di prodotti artigianali costosi.

Molto dipende dal costo del denaro. Se il costo del denaro è basso sarò più propenso a caricarmi gli oneri sul capitale investito ed accettare un ritorno dell'investimento più lungo a fronte di un'offerta più completa. Se il costo del denaro è alto (caso attuale) avrò più fretta di rientrare nell'investimento e dimostrare che il nuovo prodotto abbia una capacità di generare utili degna di ulteriori investimenti.

Ovviamente tornando al caso della 5ooL o qualsiasi altro modello, ci si aspetta che dopo 1-2 anni dalla commercializzazione il prodotto abbia consentito un ritorno nell'investimento sufficiente a richiamarne di nuovi. Se così non accade l'aggiornamento viene congelato o cancellato ed in questo caso è stata evitata una perdita economica, quella che si sarebbe verificata se l'aggiornamento fosse stato lanciato senza verificarne la profittabilità.

Per quanto riguarda l'"immagine" il discorso è un po' diverso.

Gli investimenti di immagine per definizione sono destinati a non rientrare oppure a rientrare in tempi non giustificabili sotto un'analisi costi-benefici quantificabile.

E sono investimenti che generalmente vengono fatti una tantum o comunque non con continuità.

Ad esempio l'azienda farmaceutica per cui lavoro qualche anno fa ha realizzato un impianto fotovoltaico da circa 200 kW: grande, ma non tanto grande quanto le possibilità di spazio nello stabilimento consentirebbero.

Dato che la sua produttività è al di sopra della media, qualche tempo fa dei consulenti ci hanno chiesto come mai non sia stato esteso l'impianto alla copertura di altri edifici e di parcheggi.

La risposta è semplice: un investimento economicamente giustificato per gli standard dell'azienda deve rientrare in 2 anni e mezzo, l'impianto PV rientra in 6-7 anni ma è stato comunque realizzato per motivi di immagine sul territorio. Un aumento della potenza installata non aumenterebbe significativamente l'immagine, ma immobilizzerebbe un elevato capitale per altri 7 anni.

Il discorso sulla 5ooL è analogo.

Si ritiene che il beneficio in termini di immagine di motorizzazioni spinte e di nicchia (come possono essere più il MultiAir 135 CV ed il 2.0 MJT che il 1.6) non sia poi molto superiore a quello che può conferirle la macchina per fare il caffé a costo pressoché zero.

Che nel caso specifico la strategia sia giusta o sbagliata deve dimostrarlo il mercato, ma non partiamo subito a gridare alla follia quando vengono effettuate scelte con poco occhio all'amore per il mondo dell'auto.

[TonyH]

Qualcuno conosce la percentuale di meriva vendute col 1.3 ? Che è un utile indicatore reale per capire quanto mercato avrebbe la 500L col 1.3....molto più che "secondo me" "vorrei"

Non dimentichiamo che in Europa prendono carrozzerie mediamente più grandi, e non si fanno problemi di motori spompi, perché tolto l'arco alpino e i pirenei è tutta mediamente piatta...quindi poca necessità di grosse potenze.

Si sono vendute robe come le golf 5 SDI (68cv), le 308 1.4 hdi (68cv), ancora oggi vendono carrettate di golf col 1.4 aspirato da 80cv......tutte robe con prestazioni simili alla 500L con 85cv.

E non mi pare di leggere di suicidi di massa

[TurboGimmo]

Non dimentichiamo che in Europa prendono carrozzerie mediamente più grandi, e non si fanno problemi di motori spompi, perché tolto l'arco alpino e i pirenei è tutta mediamente piatta...quindi poca necessità di grosse potenze.

Eh si, ma in Italia?

Il babbo per dirti ha detto che la prox auto deve essere tassativamente dai 100cv in su.. tolta la Pianura Padana, in IT non c'e' un posto senza una salita

[stefano1972]

Cerco di spiegare con un paio di esempi quello che penso essere l'approccio strategico di FIAT nel caso della 5ooL, ma il discorso può essere generalizzato anche ad altre Case / modelli.

Ovviamente aumentare la scelta di motorizzazioni presenta dei costi legati ad omologazione, test, pianificazione dell'assistenza, eccetera, oltre ai maggiori costi dovuti all'aumento della flessibilità della produzione.

Nel momento in cui viene pianificata una produzione e quindi viene stanziato un capital ci si espone finanziariamente in una certa misura. Misura che va ottimizzata di volta in volta in funzione delle previsioni che quel determinato investimento abbia potenzialità di generare utili entro determinate scadenze.

Aumentando l'offerta si allarga il bacino di utenza e potenzialmente aumenta la capacità di generare utili. A seconda però di quanto si allarga il bacino di utenza questa capacità può essere dilazionata nel tempo o addirittura venir meno.

Se devo aprire un supermercato, e devo chiedere un prestito per farlo, devo valutare la mia necessità di rientrare il più presto possibile nell'investimento cercando l'ottimo tra esposizione finanziaria e capacità di generare utili; oppure posso optare per prolungare la mia esposizione finanziaria a vantaggio di una maggiore capacità di generare utile: impiegherò di più a rientrare nell'investimento, ma avrò una redditività annua più elevata.

Nel primo caso cercherò magari di puntare su volumi elevati a prezzi competitivi; nel secondo caso potrei decidere di ampliare l'attività con una boutique di prodotti artigianali costosi.

Molto dipende dal costo del denaro. Se il costo del denaro è basso sarò più propenso a caricarmi gli oneri sul capitale investito ed accettare un ritorno dell'investimento più lungo a fronte di un'offerta più completa. Se il costo del denaro è alto (caso attuale) avrò più fretta di rientrare nell'investimento e dimostrare che il nuovo prodotto abbia una capacità di generare utili degna di ulteriori investimenti.

Ovviamente tornando al caso della 5ooL o qualsiasi altro modello, ci si aspetta che dopo 1-2 anni dalla commercializzazione il prodotto abbia consentito un ritorno nell'investimento sufficiente a richiamarne di nuovi. Se così non accade l'aggiornamento viene congelato o cancellato ed in questo caso è stata evitata una perdita economica, quella che si sarebbe verificata se l'aggiornamento fosse stato lanciato senza verificarne la profittabilità.

Per quanto riguarda l'"immagine" il discorso è un po' diverso.

Gli investimenti di immagine per definizione sono destinati a non rientrare oppure a rientrare in tempi non giustificabili sotto un'analisi costi-benefici quantificabile.

E sono investimenti che generalmente vengono fatti una tantum o comunque non con continuità.

Ad esempio l'azienda farmaceutica per cui lavoro qualche anno fa ha realizzato un impianto fotovoltaico da circa 200 kW: grande, ma non tanto grande quanto le possibilità di spazio nello stabilimento consentirebbero.

Dato che la sua produttività è al di sopra della media, qualche tempo fa dei consulenti ci hanno chiesto come mai non sia stato esteso l'impianto alla copertura di altri edifici e di parcheggi.

La risposta è semplice: un investimento economicamente giustificato per gli standard dell'azienda deve rientrare in 2 anni e mezzo, l'impianto PV rientra in 6-7 anni ma è stato comunque realizzato per motivi di immagine sul territorio. Un aumento della potenza installata non aumenterebbe significativamente l'immagine, ma immobilizzerebbe un elevato capitale per altri 7 anni.

Il discorso sulla 5ooL è analogo.

Si ritiene che il beneficio in termini di immagine di motorizzazioni spinte e di nicchia (come possono essere più il MultiAir 135 CV ed il 2.0 MJT che il 1.6) non sia poi molto superiore a quello che può conferirle la macchina per fare il caffé a costo pressoché zero.

Che nel caso specifico la strategia sia giusta o sbagliata deve dimostrarlo il mercato, ma non partiamo subito a gridare alla follia quando vengono effettuate scelte con poco occhio all'amore per il mondo dell'auto.

Grazie della risposta esauriente ed equilibrata :=)

Non grido alla follia, esagero un po’ perché a volte ci si culla nelle proprie sicurezze, nei propri bei discorsi, senza voler guardare la realtà.

Qui ci sono due problemi:

- Quante motorizzazioni proporre: e le quattro proposte (più i Tjet per USA) probabilmente sono giuste.

- Quando proporle… qui io resto della mia idea: per me non mettere dall’inizio la motorizzazione con più potenzialità di vendita (specialmente fuori dall’Italia, almeno IMHO), ossia un diesel che viaggia bene, potrebbe rivelarsi un errore, sia nel breve (clienti persi) che nel lungo termine (rovinare in parte l’immagine della 500 come prodotto “cool”).

Poi non metto in dubbio che ci abbiano pensato a lungo prima di prendere la decisione. Spero ci abbiano pensato bene.

[TonyH]

Eh si, ma in Italia?

Il babbo per dirti ha detto che la prox auto deve essere tassativamente dai 100cv in su.. tolta la Pianura Padana, in IT non c'e' un posto senza una salita

E aspetta il 1.6 diesel che è già previsto....

Non è che ci siano milioni di persone che vogliono il 1.6 a cui sta implodendo l'auto sotto il sedere.

Se han previsto al lancio il 1.3 è probabile che avranno visto che sono le motorizzazioni più vendute a livello europeo per quel tipo di carrozzeria

[stefano1972]

E aspetta il 1.6 diesel che è già previsto....

Non è che ci siano milioni di persone che vogliono il 1.6 a cui sta implodendo l'auto sotto il sedere.

Se han previsto al lancio il 1.3 è probabile che avranno visto che sono le motorizzazioni più vendute a livello europeo per quel tipo di carrozzeria

E vabbé Tony...,mi hai convinto.

Partiamo con questi tre motori "un po' tristi" e beviamoci sopra.

Poi tanto, se le vendite andranno così così, avremo sempre la scusa che la Meriva ha venduto più 1.3 in tutta Europa.

PS: a parte le amenità...per me il 1.6 Diesel ci voleva dall'inizio. Tra l'altro, avrebbe possibilmente giovato anche alle altre motorizzazioni (visto che la differenza di prezzo le avrebbe rese più attraenti). È un'opinione come un'altra, che in fondo è sempre meglio di un calcio nelle pàlle. Ma fai bene a far notare che non è basata su alcun dato.

[owluca]

dal momento che il motore in questione esiste già se non lo propongono fin dall'inizio un motivo ci dovrà pur essere .

potrebbe essere la scarsa domanda, potrebbe essere l'intento di proporlo l'anno prossimo in modo da rinnovare l'interesse,

naturalmente la strategia può essere azzeccata o sbagliata, però sicuramente è fatta partendo da basi più solide delle nostre.