Classifica Utenti
Contenuti più Popolari
Stai visualizzando i contenuti con il più alto punteggio, pubblicati in data 01/17/16 e localizzati Tutte le aree/sezioni
-
Ma quale? Per ND non esiste, per NC è "virtuale". Probabilmente quello di ND se e quando lo faranno sarà compatibile Le pinze stanno dall'altra parte...4 punti
-
La Fiesta ha superato di slancio i 2000 km, avvicinandosi al giro di boa del post-rodaggio. Di positivo: il motore sta diventando più fluido, e intorno ai 2000 giri trasmette una piacevole sensazione di "pienezza". Più che all'indicatore di cambio marcia, è definitivamente meglio guardare al contagiri e al consumo istantaneo, e ci si rende conto che giocando col cambio per fare stare il motore a regime, l'auto scorre nel traffico, scattante, silenziosa e quasi astemia. Come consumi, il quarto pieno si è concluso con una media di 5,9 litri per 100 km, vale a dire praticamente 17 km con un litro . E in effetti l'Ecomode mi ha assegnato i "cinque petali" a tutte le tre voci (velocità, cambio marcia, e anticipo che non so esattamente cosa sia ). Insomma, più che guidare "da nonno", finora è stato sufficiente adottare uno stile di guida che seguisse i consigli e i dati del consumo istantaneo, senza per questo rinunciare al piacere di guida o a superare i 3000 giri in autostrada per sciogliere il motore. Di negativo: qualche scricchiolio si inizia a sentire .3 punti
-
In realtà se avete un po' di pazienza domani vi aggiorno che mi finisce l'ultimo pieno e tiro le somme sui consumi della Fiestina Ecoboost . In ogni caso, imho se il benzina consuma poco, benzina tutta la vita. Non ha gli accrocchi del diesel. E inquina di meno come polveri sottili e ossido di azoto. Non ha gli inconvenienti di Gpl e metano (parcheggi, rete distributori, manutenzione aggiuntiva...). Su una B con benzina moderni, il diesel vale davvero la pena imho almeno dai 25-30mila km annui. E anche in quei casi, preferirei Gpl o metano, o potendo, ibrido, perché no.3 punti
-
Hai perfettamente ragione, troppi spigoli, soprattutto nei dettagli. Abbondano... Però spenderei qualche elogio sulla nervatura che percorre tutta la fiancata e abbraccia perfettamente lo spigolo di coda, sulla magnifica e vigorosa plasticità del passa ruota posteriore. Ottimo anche il volume del passa ruota anteriore. Gradisco moltissimo le proporzioni, applaudo ai fari anteriori di dimensioni finalmente normali. C'è veramente tanta coerenza nelle linee di base, le trovo belle. Per i dettagli, fari posteriori, minigonne, spoiler anteriore e "mascherona pentagonale" d'accordo che sono pesanti e mal inseriti.2 punti
-
come tutte le ultime mazda molto bella ma troppo allungata ; ed in più questa ha la zona fendi nei paraurti disegnata in modo troppo semplice2 punti
-
Questo mezzo è davvero qualcosa di assurdo, ha davvero tantissime chicche tecnologiche e soluzioni spettacolari. Certo, non è una supersportiva in senso classico, ma mezzi di questo genere ogni tanto ci vogliono Visitina in fabbrica, già che ci siamo:2 punti
-
è un pò diverso : in italia abbiamo progettazione e sperimentazione ed è logico vedere auto che da noi non circolano ; ma in brasile far girare una mito è difficile da spiegare2 punti
-
Causa febbre che rasentava i 40 non potevo scendere a fotografare meglio, e dal settimo piano questo è stato il massimo possibile: L'Anglia è la solita, già vista.2 punti
-
In tappa 13, DeRooy ha un ritardo da Mardeev di circa 2 minuti. Salvo sorprese all'ultimo secondo ...... vince! EDIT DeRooy vittorioso! IVECO vittoriosa nella Dakar 2016!2 punti
-
Perchè solo il Wankel risultava troppo parca. Dovrebbero fare un museo sulla Polio e spedirci in visita obbligata tutte le neo-mamme. Così magari si fanno passare qualche fregnaccia sull'essere contrarie alle vaccinazioni.2 punti
-
Ti avrebbero risposto "ma perché Alfa Romeo spreca soldi a fare concept? Facesse come Audi che presenta modelli vendibili 1!!11!!1!!!!" Bisogna iniziare a convivere con il fatto che l'Alfa Romeo è un luogo dove lo spazio e il tempo sono deformati, elastici, sovvertibili. Dove il sopra è sotto ma è sopra ma è destra. Dove non valgono le leggi del continuum temporale, dove ci sono wormhole che permettono di affacciarsi su punti diversi della storia e in universi paralleli. Tipo gli outlet durante i saldi.2 punti
-
direi che queste foto non hanno nulla di ufficiale, a partire dal colore: sembrerebbero un tentativo di creare un effetto opaco, colorazione che però non è prevista. siamo al punto di criticare la qualità di verniciatura e allineamenti sulla base di foto ritoccate da chissàchi ... dopotutto è una Fiat, quindi deve essere costruita male (farà parte dei capitolati: Marchionne ha espressamente chiesto ai giapponesi di abbassare i loro standard qualitativi per allinearsi alla manodopera italica...)2 punti
-
Ho aspettato, complici le vacanze, un paio di settimane e il primo migliaio di chilometri per tirare un po’ le somme della nuova LedZep car . E’ la Fiesta che dal 2008 gira per le nostre strade, reduce dal restyling del 2013 che ha portato in dote il frontale simil Aston Martin e la nuova grafica luci. In configurazione -ultimamente in realtà non molto diffusa- 3 porte e tinta rosso pastello. Trattandosi di gusti personali, non ci dedico molte parole. Posso solo dire, opinione personalissima, che avendo un debole per le 3 porte, di trovarla molto più frizzante che non a 5, così come che il colore -e in generale tutte le tinte vivaci, come ad esempio il turchese metallizzato- ne esalti la linea. Gli interni non hanno subito particolari cambiamenti nel corso degli anni, tutt’al più qualche affinamento come gli accostamenti colori della plancia e la tappezzeria. Però anche qui la semplicità dell’allestimento base mi convince più di tanti fronzoli: la plastica satinata del blocco centrale del cruscotto elimina il rischio di ditate indesiderate tipico delle superfici lucide, e la tappezzeria, nella sua sobrietà, comunica una piacevole sensazione di robustezza. E direi che intorno al binomio di semplicità e robustezza gira un po’ gran parte dell’abitacolo: la parte superiore della plancia è rivestita di materiale morbido, lasciando la parte inferiore e i rivestimenti delle fiancate (a parte qualche centimetro quadrato di tessuto sulle portiere) in una plastica croccante, non particolarmente esaltante ma nella media del segmento. I comandi seguono una logica abbastanza simile. Ci sono però anche alcuni particolari davvero azzeccati, che alzano la media e danno un “tono” di qualità percepita e di attenzione al dettaglio, e altri che invece un po’ la abbassano. Che la alzano, le luci di cortesia sia anteriori che posteriori, che quando apri le portiere alla sera ti ritrovi l’abitacolo illuminato che non ti sembra manco una compatta. Luminosità che peraltro davanti non manca mai, grazie al parabrezza dall’estensione notevole, che contribuisce ad aumentare l’abitabilità percepita. Per non parlare del quadro strumenti, con i due “bicchieroni” che contengono contagiri e tachimetro dalle lancette blu su fondo nero, l’indicatore della temperatura acqua spesso uccel di bosco in questo segmento. I tasconi porta stradari sul retro dei sedili anteriori, che saranno anche vintage oramai con navigatori e quant’altro, ma che mi piace sempre vedere. I tanti vani portaoggetti sia anteriori che posteriori. Il rivestimento del bagagliaio completamente in panno (eccetto il portellone). Utile e intelligente il rifornimento di carburante Easyfuel che sostituisce il tappo evitando di doverlo maneggiare al momento di rifornimento, e che riconosce anche se il carburante è corretto evitando spiacevoli inconvenienti. O i battitacchi cromati sul bordo inferiore della carrozzeria, che fanno un gran bell’effetto quando si apre la portiera. E che dire del bel volante rivestito in pelle, così come il comando del freno a mano, delle vere chicche se teniamo conto che parliamo della versione base. Che la abbassano, alcuni dettagli in cui si perde un po’ per strada. Ad esempio, per un volante e un freno a mano rivestiti in pelle, sarebbe lecito aspettarsi anche il pomello del cambio, e invece…no, per qualche bizzarra ragione. Lo sportellino, peraltro ingegnosamente posizionato, in basso a sinistra del volante, sembra un po’ precario costruttivamente (sembra eh! Magari poi non lo è ). Però tenuto conto che parliamo di un allestimento base generalista, ci passo sopra senza troppi problemi. Ci passo un po’ meno su qualche altro dettaglio. Primo, la mancanza del poggiatesta posteriore centrale, che è solo optional. E nel 2015 (anzi 2016), mi pare un’economia sbagliata, non importa se anche altri lo propongono a pagamento. Così come lascia perplessi la totale mancanza di maniglie interne per i passeggeri: se già mi ero dovuto abituare sulla Mazda 2 alla scomparsa di quelle posteriori, qui la hanno tolta anche per il passeggero anteriore. E pazienza che il sedile è bello e trattiene bene e meglio sulle curve… Infine, non si spiega per quale ragione le cinture di sicurezza anteriori regolabili in altezza siano di serie sulla 5 porte, ma fisse sulla 3 porte. Dettagli inspiegabili che, suggerimento al marketing Ford , fateci un pensierino e sistemateli. Per il resto, se si vuole parlare di dotazioni, per essere una “base”, c’è davvero poco da lamentarsi, anzi. Tra accessori di serie “ufficialmente” (cioè da listino) e “ufficiosamente” (cioè ufficialmente optional ma regalati e di fatto obbligatori, e anche qui un suggerimento al marketing Ford, bene e grazie per il regalo , ma se fossero direttamente messi come “di serie”, farebbe una figura ancora migliore), c’è praticamente tutto l’indispensabile e anche qualcosa in più: servosterzo, climatizzatore manuale, impianto hi-fi (di buon livello per la categoria) con radio, cd (sempre più raro), usb, aux, bluetooth e comandi vocali Sync (utile e piuttosto intuitivo, per quel poco che l’ho usato), abs, esp, sette airbag, chiave programmabile My Key, specchietti regolabili e riscaldabili elettricamente, alzacristalli anteriori elettrici e chiusura con telecomando, sedili posteriori frazionabili 60/40, computer di bordo (monocromatico), a cui ho aggiunto a pagamento il Festa Pack (fendinebbia e tappetini in velluto) e i cerchi in lega da 15 pollici. Volendo con gli optional ci si può comunque sbizzarrire. E ora saliamoci su. Ho già detto del bel volante rivestito in pelle, e tra impugnatura sportiva e comandi radio/bluetooth, c’è poco da desiderare di più. Si regola sia in altezza che in profondità, e la cosa non può che far piacere. Anche il sedile è regolabile in altezza, per quanto, da amante della guida ribassata, avrei preferito una maggiore escursione. A proposito di sedile, mi piace parecchio. E’ rigido senza eccedere, ha dimensioni adeguate al segmento e avvolge bene. Nel complesso, non è difficile trovare la posizione giusta, la leva del cambio in posizione è in posizione rialzata (bene), i comandi audio e luci sono tutti abbastanza a portata (anche qui bene), quelli del clima forse un po’ meno agevoli da manovrare dietro alla leva del cambio (un po’ meno bene) dopo di che, regoliamo gli specchietti, prendiamo il bel telecomandino con chiave ripiegabile e mettiamo in moto. Il 3 cilindri si mette sommessamente al lavoro con uno scuotimento iniziale e…sorpresa, non si sente. Nè come suono, né come vibrazioni. Giusto qualche parolina su questo motore: è il tanto chiacchierato 3 cilindri 1.0 Ecoboost nella variante meno potente da 100 cv. Iniezione diretta con doppio variatore di fase, distribuzione a catena, ha il basamento in ghisa per permettere un più veloce riscaldamento e la testata in alluminio per contenerne comunque il peso. Sì, ma poi come va? La risposta è: abbastanza bene, se non benone, poco ci manca che si prenda pure un “110 e lode”. Cosa mi aspettavo: mi aspettavo un motore dal tiro sportiveggiante, forse con qualche nervosismo di troppo nella guida cittadina; qualche dubbio su vibrazioni e rumorosità. E più di qualche dubbio sui consumi. Quello che ho trovato: un motore sportiveggiante sì, veloce nel salire di coppia, dai 1800 giri in su godibilissimo senza mai alzare troppo la voce (se non dai 2500 in poi, e comunque fino ai 3000 assolutamente in maniera accettabile), ma con un cambio dai rapporti mooolto lunghi che non mi sarei aspettato: intendiamoci, nulla di tragico, ma se si pensa di non usare il cambio con un piccolo turbo, ci si sbaglia di grosso ed è meglio prendere un automatico :). Il cambio manuale, peraltro dagli innesti morbidi ma precisi, si presta bene sia ad un uso “di tutti i giorni” che ad andature più sostenute, ma ha solo 5 marce (al limite dell’accettabile su questa versione da 100 cv; meno su quella da 125 e addirittura in quella "pepata" da 140), e poiché il 1000 non ama troppo stare dai 1600 giri in giù e inizia a vibrare, è buona cosa imparare a non seguire troppo l’indicatore di marcia e piuttosto il contagiri, per scegliere se continuare a rimanere su quel livello di giri o scalare. Intendiamoci, le vibrazioni ci sono unicamente se si accelera da quei regimi (e più sono bassi, più vibra), o se si scende sotto i 1400; tra i 1500 e i 1700, a velocità costante, non si sente praticamente nulla e a detta del computer di bordo, voce “consumo istantaneo” , beve praticamente un goccio di benzina. In conclusione quindi, questo motore, se si “impara” ad usare il cambio assecondandolo ai suoi regimi ideali, riesce a non essere particolarmente invasivo né come vibrazioni, né come rumore, e a risultare persino fluido nel classico parti-rallenta-ferma-riparti della coda cittadina. E sull’insonorizzazione voglio insistere, perché a mio avviso gli ingegneri Ford hanno fatto un ottimo lavoro su questo punto. Il rumore, sia esso del motore, che da rotolamento dei pneumatici, viene filtrato in maniera ottimale anche in autostrada a velocità di codice. Sulle vibrazioni anche, nulla che si avverta nell’abitacolo (a parte i casi descritti sopra di bassi giri), dai pedali o dal cambio, qualcosina invece dal volante quando si accelera. Resta che bisogna abituarsi a guidare in terza a 50 all’ora, e 80 in quarta, senza che il motore sia né su di giri né consumi di più, così come al fatto che la quinta sia davvero “autostradale” e sembri più una sesta. Sotto questo aspetto, le 6 marce sarebbero le benvenute, e anche su questo vale la pena di insistere. In ogni caso, le 5 marce non influiscono troppo né sull’accelerazione né sulla ripresa. L’accelerazione è degnissima di un 1.4-1.6 aspirato di simile potenza, e la ripresa, grazie alla turbina, anche di un 1.8. A vedere come prende velocità all’ingresso in autostrada, a come riesce sostenere anche passaggi in pendenza o a scattare agli incroci, che sia un 1.0 o un 3 cilindri ce se lo dimentica. Ma soprattutto, è un motore che sembra perfettamente accoppiato ad una macchina che su strada da il meglio di sé. Sterzo e assetto sono probabilmente le parti meccanicamente meglio riuscite della Fiesta: il primo è leggero a bassa velocità per acquisire rigidità e precisione in maniera progressiva e naturale all'aumentare della stessa, dando l’impressione di avere sempre il controllo della situazione, e il secondo è da manuale, perché riesce a garantire una tenuta di strada eccellente e un comfort non da meno: è impressionante infatti come riesca ad assorbire buche e a divorare le curve senza mai scomporsi. Il tutto nonostante dei cerchi da 15 pollici. Bene, e i consumi? Come ho scritto sopra, era uno dei dubbi maggiori, anche perché molto avevo letto riguardo alla discrepanza dei risultati a seconda del piede adottato. Anche per questo ho preferito aspettare a scrivere e cercare di trovare, nel frattempo :), il “piede” giusto, aggiustando il mio stile al consumo istantaneo indicato e al motore nuovo. E, dopo 1000 km abbondanti percorsi, margini di miglioramento ci sono sicuramente, ma il risultato è ottimo. La media, pieno-pieno, è di 16 km con un litro, percorsi senza eccedere nel piede leggero (ma senza nemmeno pestarlo), con percorsi misti di città, extraurbano e autostrada, talvolta in salita, e talvolta con l’aria condizionata, e non senza raggiungere punte di 17 e 18 km con un litro. Tenuto conto che il motore deve ancora slegarsi, il dato non può che migliorare e vedrò di tenervi aggiornati. In conclusione, cosa mi è piaciuto di più e cosa di meno. Mi è piaciuto di più: la guida, e in particolare come siano stati “confezionati” assetto e sterzo; i consumi; l’insonorizzazione; le dotazioni ben poco da “base”, e anche certi dettagli degni di auto più costose. Mi è piaciuto di meno: qualche vibrazione che potrebbe essere ulteriormente ridotta con qualche accorgimento; la sesta marcia che non c'è; qualche dettaglio che potrebbe essere risolto meglio e/o che mi sarei aspettato di trovare di serie anche su auto più economiche. E infine una riflessione su questi piccoli turbo. Possono piacere o meno, come erogazione, ed è giusto così. Personalmente però, sulle segmento B almeno, meritano un giro di prova. Possono essere godibilissimi, specialmente se anche la macchina che hanno “intorno” lo è. Soprattutto, riescono a rendere le cosiddette “compatte” (che utilitarie è quasi svilente definirle, viste dotazioni, dimensioni e contenuti), utilizzabili oltre che in città, a tutto tondo anche per lunghe scampagnate, con costi di gestione e consumi da…1.0-1.2 aspirati con qualche decina di cavalli in meno. E non costando tanto di più di questi ultimi, imho valgono tutti i soldi del biglietto.1 punto
-
@Walker Si hai ragione però sono tutte cose che si devono dimostrare, e lo deve dimostrare una delle due parti, in assenza di questo vengono applicate le tabelle per la responsabilità del sinistro. Inoltre non si può per ogni incidente periziare tutto quanto, costerebbe di più la perizia che i danni. Per questo che la scatola nera/telecamera dovrebbero essere obbligatorie, ci sarebbe più chiarezza e meno confusione. Ma se sul CAI avete scritto che tu uscivi dallo stop, la signora impattava contro di te e non avete riportato nessun comportamento scorretto es alte velocità o che era al cellulare l'assicurazione non ha la sfera di cristallo. Che poi visti i danni tutto si può dire meno che l'impatto è stato violento.1 punto
-
Credo sia il "togliere per tempo il pedale dal gas", il cut-off, il non accelerare per niente1 punto
-
Nel ciclismo, il team più importante al mondo, ha appena sostituito le Jaguar con le Mondeo http://www.cyclingweekly.co.uk/news/latest-news/team-sky-replace-jaguar-xf-with-ford-mondeo-for-2016-season-2064091 punto
-
Oggi vi posto qualche fotina. Inizio in reportage con un ancor'abbastanza comune Fiat Tempra Berlina 1.6 del 95,fotografata per le condizioni da concorso in cui si trova. Proseguiamo con questa CLAMOROSA Lancia K Berlina delle primissime,del 10 GENNAIO 1995,in condizioni ottime e con le targhe a provincia (ovviamente tarda ). upload Ecco una delle prime Fiat Panda 4x4 Sisley dell'87 in condizioni pari al nuovo. upload Proseguo con questa rara Audi 80 B3 Confort del 91,versione di fine serie con il posteriore della 90 e i paraurti in tinta come sulla 90 ma con l'anteriore dell'80 B3,condizioni molto buone. image share Foto penosa ma soggetto molto interessante questa Fiat 127 1 Serie del 73 nel fantastico colore Turchese Farfalla,condizioni un po' precarie e molto pasticciata e con dei leggerissimi segni di abbandono,ma a fiducia la metto qui. Voglio precisare che questa 127 fu uno dei miei primissimi avvistamenti,la vidi ormai quasi 5 anni fa,e credevo fosse stata demolita a causa delle già condizioni precarie in cui versava,e invece poco prima di Natale me la sono ritrovata davanti in un posto non lontano da casa. invia immagini Penultima questa bella ma molto pasticciata Alfa Romeo 75 2 Serie 1.8 del 91,colore abbastanza triste e gancio traino che fa cenno di un uso da lavoro. upload immagini Infine questa non rara ma neanche comune Opel Corsa A Swing del 90,in condizioni al limite del CLAMOROSO per quanto è perfetta. image hosting1 punto
-
Ricordi? forse era dalle parti di via tunisi ma non vorrei dire una castronata1 punto
-
Purtroppo ho trovato solo tanti articoli sulla categoria auto e moto...niente sui camion1 punto
-
Si, dovrebbe arrivare. In effetti sarebbe la motorizzazione ideale. Secondo me mancano: - 1.4 Turbo GPL; - 1.6 Multijet con cambio TCT; - Sistemi di assistenza alla guida (cruise adattivo); - Nuovo uConnect 8.4"; - Luci diurne a LED (la loro assenza è un pugno in un occhio per chi prende i fari xeno); - Un allestimento "Sport" con assetto ribassato in alternativa alla Lounge. Ma è normale che arrivi tutto poco alla volta... La 500X rimane comunque un salto di qualità pazzesco per Fiat in molti aspetti.1 punto
-
La Fiat 850 sport coupè celeste che fu di mio padre è la prima auto di cui ho un pallido ricordo. Fu rottamata nel 1988, pertanto ho sempre creduto di avere una buona memoria. A parte quella, ne ho sempre viste pochissime in giro.1 punto
-
Opulenta, barocca, enorme, ma brutta no. Nell'insieme ha un'innegabile presenza scenica. Ormai le auto hanno, se mi si passa il termine poco tecnico, una tridimensionalità spiccata, che in foto spesso si perde, facendole sembrare più brutte o più monotone di quanto siano. Se vedi una foto di un'Alfa 75 o di una Delta (quella vera), ne percepisci benissimo stile e ingombri. Viceversa, la Giulia Quadrifoglio vista dal vivo imho migliora tantissimo. La nuova Tipo addirittura sembra un'altra auto. Così la Bentayga... e poi, dai, che in fondo in fondo chi disprezza compra1 punto
-
No, é il collaudatore fuori dall'orario di lavoro mentre apprezza la cultura locale come ha ben sottolineato @TonyH1 punto
-
1 punto
-
Probabilmente perché col barbatrucco l'auto a parità di prestazioni consuma meno ... il motore si intasa di meno ecc. ecc.1 punto
-
Un altro componente che da questi problemi è il debimetro. Puoi andare per esclusione, se staccando il connettore del debimetro la macchina funziona bene allora è lui.1 punto
-
Ma davvero state discutendo sulla goffratura delle plastiche su un'auto razionale il cui scopo è quello di divorare km caricando l'impossibile?E dai su, passiamo avanti.1 punto
-
Benvenuto E' un problema stranissimo che capitò 2 anni fa anche a me con il 1.3 multijet: mai capita la causa certa e si sistemò quasi da solo. Quasi, perché in realtà un po' di potenza mancava ancora. La situazione si è sistemata del tutto sostituendo la valvola EGR, perché praticamente bloccata in una posizione penalizzante per le prestazioni. Fai fare una diagnosi elettronica, probabilmente rileverà qualche anomalia e sarà più chiara la situazione1 punto
-
Dista poco con gli pneumatici invernali sto sui 4.6/4.7 litri/100 km effettivi. Con gli estivi da 16'' sui 4.9 effettivi. Da considerare che le mk7 diesel pre restyling sono dotate di cambio corto.1 punto
-
...Pandino ; mi hai fatto scompisciare !!! 850...quanti ricordi : su un '850 ( di mio babbo, era orribile! : era una "normale" del Settembre '64 di quel celeste acqua slavato, quasi bianco e le porte blu pavone...la reclame della ruggine ! ) ho percorso i primi metri al volante, un ' 850 ( di mio nonno ) l' ho distrutta contro un palo della luce . In famiglia ne abbiamo avute ben 4, l' ultima, di mio babbo era una Special del '68 marroncino caffellatte, una meraviglia ! Che darei per riaverla... Nata con poco, con quello che c' era ( il progetto 600 ) e che doveva bastare, divenne un successo europeo : berlina, coupè, cabriolet, pullmino. Esportata anche Oltreoceano : quando Fiat insegnava al mondo come si facevano le utilitarie, in un thread così non può mancare questa chicca che, appunto, ne sottolinea la vocazione di utilitaria sovranazionale. https://youtu.be/HHu5wDD2Ec81 punto
-
1 punto
-
Inevitabile Tra l'altro, un numero imprecisato di Bmw (e anche di Giulia, soprattutto prima serie) è stato demolito in quei film1 punto
-
Ovviamente! Non c'è niente da fare, quando capitano certi avvistamenti l'associazione al commissario di ferro parte in automatico.1 punto
-
1 punto
-
1 punto
-
1 punto
-
1 punto
-
1 punto
-
Stasera vi posto il mio solito periodico contributo con alcune cose interessanti. Apriamo la carrellata con questa BMW 2000 coupè, del maggio '69. Un'ottima FIAT 500 L, del gennaio '71. La targa è una finta-quadrotta, essendo databile nel '91. Mercedes Benz 200 D, condizioni di conservazione splendide, purtroppo ritargata nel 2000 e non è possibile risalire all'anno di prima immatricolazione. Renault Twingo, dell'agosto '93, per me l'unica veramente originale e con quella carica di simpatia che non ha mai più avuto nelle generazioni successive. Stato di conservazione che risente ormai dell'ultra-ventennalità. Skoda Favorit 135 LS, del marzo '92, in condizioni non buone ma ormai rara. Perdonate la foto scadente. A chiudere, vi mostro questa ormai introvabile Volkswagen Derby LS, del settembre '80, in condizioni ottime.1 punto
-
Visto che si parla di 850, ecco la Spider America del 1973,sempre rimasta in Italia, da 26 anni di proprietà di mia moglie. Una simpatica macchinetta, performante, semplice, e con costi di mantenimento ridicoli.1 punto
-
esatto ho avuto una utilitaria senza clima fino a pochi mesi fa, ci facevo 5-6000 km l'anno e l'avevo ereditata da una cognata in ottime condizioni a un prezzo ridicolo. il concessionario a cui ho comprato la sostituta l'avrebbe presa in permuta, ma quando gli ho detto che non aveva l'AC mi ha guardato come se avessi chiesto la mano di sua figlia... pubblicato l'annuncio su un paio di siti. venduta dopo 24h.1 punto
-
no dai, bentayga per quanto brutta non può essere peggio di Prius e Q7, anche della Baleno1 punto
-
Il TG5 disse: "lo scandalo coinvolge la Renault, proprio come alcuni marchi tedeschi furono coinvolti qualche mese fa in uno scandalo riguardante presunte emissioni truccate". Poi vedi il Berlusca e i calciatori del Milan con che auto starnazzano in giro e tutto torna...1 punto
-
Ok l'idea della berlinetta a 3V, ma credo che gli stilemi 8C siano stati definitivamente abbandonati. Finalmente, aggiungerei!1 punto
-
Occhio però che quello non è un investimento, è pura redistribuzione. E' una decisione politica: voglio che chi ha movimenti inefficienti paghi per l'impatto che ha sugli altri, oppure glielo voglio abbuonare. Al momento la decisione pende dall'altra parte. Chiudo un occhio e faccio pagare di più chi usa poco... e lascio che ci sia chi ha convenienza a farsispedire rondelle metalliche via camion perché una parte dei costi gliela copre la collettività Di per sé il sistema può essere cambiato in tempi relativamente brevi. Tecnicamente la parte lato utenti, per la riscossione, può essere modificata domani mattina senza bisogno di investimenti di sistema. I bolli già hanno i canali di pagamento, i carburanti idem. Per la redistribuzione, lato gestori, serve invece un lavoro di studio, migliaia di microcantieri, e l'allestimento di un sistema di elaborazione centrale. Non costi immani, ma serve il suo tempo. Lato utenti basta decidere una data di transizione. Poniamo che sia il 01/01/2018. Tutti i bolli in scadenza nel 2017, al rinnovo, vengono calcolati così: i giorni dal rinnovo fino al 31/12/2017 calcolati sul vecchio prezziario, i.giorni dal 01/01/2018 fino alla scadenza calcolati col nuovo sistema. Alla mezzanotte del 31/12/2017 tutti i distributori passano automaticamente ai nuovi prezzi. Chiaramente nelle ultime tre ore ci sarà la folla che assalta i distributori portandosi da riempire anche il pitale di nonna pur di fare scorta ho scelto Capodanno perché mi piace l'idea di mischiare taniche di carburante e fuochi d'artificio1 punto
-
Ok, allora un bel vaffa a tutti va bene come tono?1 punto
-
1 punto
-
1 punto
-
Pessima impressione, IMHO, sembra parecchio goffa. Mi aspetto un risultato finale in stile Nissan Pulsar, auto di sostanza ma un po' sfigata dal punto di vista stilistico. Curioso di vedere i prezzi, in relazione alla sorella 3V.1 punto
-
1 punto
La Leaderboard è riferita all'orario Roma/GMT+02:00