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DDL Moratti su scuola e Università


Regazzoni

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Grazie per l'utile contributo alla discussione.

Inutile cercare di discutere seriamente tu fai solo polemica sterile!!!

Non è un apporto del tutto sterile.

Questa foto è in bella mostra su svariati siti (di informazione) e mette in luce un comportamento deprecabile di un deputato nell'esercizio delle sue funzioni (non era in vacanza, ma davanti al Parlamento) rivolto ad una piazza gremita di giovani manifestanti.

E non è strato l'unico purtroppo.

Non difendo quanti possono aver aggredito le forze dell'ordine.

Non difendo (e anzi accuso duramente) gesti e parole di intolleranza e di insulto partiti dalle file della maggioranza nei confronti dei manifestanti (e non contestare per gli atti di violenza, ma proprio per attaccare le manifestazioni di protesta).

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I più attivi nella discussione

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Guest Riccardo
beh magari si potrebbe parlare della riforma...

Io aspetto con te delle critiche reali alla riforma che non si sono ancora vista al di la delle solite polemiche!!

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Ecco cosa cambia negli atenei

Le modifiche introdotte dalla riforma dell'università approvata in via definitiva, con i soli voti del centrodestra, dalla Camera

Concorsi sostituiti dal giudizio di idoneità, porte aperte ai visiting professors, ricercatori a tempo determinato e aggregati. Ecco, sulla base di una scheda predisposta dal ministero dell'Istruzione, dell'università e della ricerca (Miur), quali sono le principali novità introdotte dalla riforma degli atenei varata dalla Camera.

CAMBIA IL RECLUTAMENTO - Stop ai concorsi banditi dalle università, per i docenti viene introdotta l'«idoneità nazionale» quale presupposto per la successiva chiamata da parte degli atenei, «sulla base di trasparenti procedure di valutazione comparativa».

ARRIVA IL RICERCATORE A TEMPO - Nasce una nuova figura, quella del ricercatore a tempo determinato. Stando a quanto assicura il Miur, il risultato sarà un «massiccio ingresso» di giovani nel sistema universitario.

QUOTE RISERVATE - A favore dei ricercatori storici sono previste «riserve e maggiorazioni» nell'ambito dei giudizi di idoneità ad associato. Chi non intende partecipare o non supera il giudizio potrà comunque fregiarsi del titolo di professore aggregato.

LARGO AL VISITING PROFESSOR - L'università, per chiamata diretta, può assegnare posti di ordinario e associato a studiosi stranieri o italiani che all'estero abbiano conseguito idoneità accademica di pari livello.

DOCENTI STIPENDIATI DA AZIENDE - Negli atenei, con incarichi temporanei, potranno insegnare (sulla base di convenzioni) professori straordinari stipendiati interamente da imprese o enti esterni.

EXTRA IN BUSTA PAGA - In arrivo buste paga più ricche per i professori. Chi ad esempio partecipa a ricerche con imprese o enti esterni potrà percepire un compenso extra. E un «trattamento accessorio», in aggiunta alla retribuzione base, andrà a ordinari e associati se hanno compiti didattici, di ricerca o gestionali in più.

LA RIFORMA DELLE SUPERIORI - Per quanto riguarda la riforma della scuola, il 14 ottobre il Consiglio dei ministri ha varato gli ultimi due decreti attuativi del nuovo sistema scolastico - sul secondo ciclo di istruzione e l'introduzione di nuovi meccanismi per il reclutamento degli insegnanti - completando il cammino del provvedimento. Secondo il ministro, la riforma colma la "lacuna" che il sistema educativo italiano aveva rispetto agli altri Paesi europei, maggiormente integrati con il mondo del lavoro. Tra i punti più contestati dagli studenti, quello che prevede otto licei mentre la formazione professionale, affidata alle Regioni, viene divisa in quattro anni obbligatori e uno facoltativo per chi volesse proseguire gli studi. Il governo ha definito con le regioni un percorso per l'attuazione della riforma e le prime classi saranno avviate nel 2007.

26 ottobre 2005 da corriere.it

"Io non ce l'ho co' te, ma co' quello che te sta vicino e nun te butta de sotto!"

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Ecco cosa cambia negli atenei

Le modifiche introdotte dalla riforma dell'università approvata in via definitiva, con i soli voti del centrodestra, dalla Camera

Concorsi sostituiti dal giudizio di idoneità, porte aperte ai visiting professors, ricercatori a tempo determinato e aggregati. Ecco, sulla base di una scheda predisposta dal ministero dell'Istruzione, dell'università e della ricerca (Miur), quali sono le principali novità introdotte dalla riforma degli atenei varata dalla Camera.

CAMBIA IL RECLUTAMENTO - Stop ai concorsi banditi dalle università, per i docenti viene introdotta l'«idoneità nazionale» quale presupposto per la successiva chiamata da parte degli atenei, «sulla base di trasparenti procedure di valutazione comparativa».

ARRIVA IL RICERCATORE A TEMPO - Nasce una nuova figura, quella del ricercatore a tempo determinato. Stando a quanto assicura il Miur, il risultato sarà un «massiccio ingresso» di giovani nel sistema universitario.

QUOTE RISERVATE - A favore dei ricercatori storici sono previste «riserve e maggiorazioni» nell'ambito dei giudizi di idoneità ad associato. Chi non intende partecipare o non supera il giudizio potrà comunque fregiarsi del titolo di professore aggregato.

LARGO AL VISITING PROFESSOR - L'università, per chiamata diretta, può assegnare posti di ordinario e associato a studiosi stranieri o italiani che all'estero abbiano conseguito idoneità accademica di pari livello.

DOCENTI STIPENDIATI DA AZIENDE - Negli atenei, con incarichi temporanei, potranno insegnare (sulla base di convenzioni) professori straordinari stipendiati interamente da imprese o enti esterni.

EXTRA IN BUSTA PAGA - In arrivo buste paga più ricche per i professori. Chi ad esempio partecipa a ricerche con imprese o enti esterni potrà percepire un compenso extra. E un «trattamento accessorio», in aggiunta alla retribuzione base, andrà a ordinari e associati se hanno compiti didattici, di ricerca o gestionali in più.

LA RIFORMA DELLE SUPERIORI - Per quanto riguarda la riforma della scuola, il 14 ottobre il Consiglio dei ministri ha varato gli ultimi due decreti attuativi del nuovo sistema scolastico - sul secondo ciclo di istruzione e l'introduzione di nuovi meccanismi per il reclutamento degli insegnanti - completando il cammino del provvedimento. Secondo il ministro, la riforma colma la "lacuna" che il sistema educativo italiano aveva rispetto agli altri Paesi europei, maggiormente integrati con il mondo del lavoro. Tra i punti più contestati dagli studenti, quello che prevede otto licei mentre la formazione professionale, affidata alle Regioni, viene divisa in quattro anni obbligatori e uno facoltativo per chi volesse proseguire gli studi. Il governo ha definito con le regioni un percorso per l'attuazione della riforma e le prime classi saranno avviate nel 2007.

26 ottobre 2005 da corriere.it

Mi sembra corretto anche se a grandi linee...

ora via ai commenti in rapporto a cio' che gia' esiste... cosa crea di cosi' drammatico questa riforma da creare tumulti?

Ci solleveremo dalle tenebre dell'ignoranza, ci accorgeremo di essere creature di grande intelligenza e abilità. Saremo liberi!Impareremo a volare! Richard Bach, 1973," Il gabbiano Jonathan Livingston"

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Mi sembra corretto anche se a grandi linee...

ora via ai commenti in rapporto a cio' che gia' esiste... cosa crea di cosi' drammatico questa riforma da creare tumulti?

Rischia, ma sono sicuro che correranno ai ripari e tutto si tradurrà nella ennesima operazione gattopardesca, di ridurre il potere dei baroni. Perderebbero il potere assoluto di piazzare il figlio scemo a fare il professore, dato che il concorso diventa nazionale, quindi meno soggetto al potere che il singolo barone ha nella sua università. Inoltre, gli leva un po' di potere nei riguardi dei ricercatori, dato che possono avere (mi sembra) massimo due contratti di ricerca, dopo di che, o passano il concorso nazionale per l'idoneità alla docenza, o cambiano lavoro (fra l'altro è sempre meglio fare questi cambiamenti a 35 anni che a 45...)

Restano fregati nel mezzo della ricerca quelli che oggi fanno i ricercatori, che hanno portato la borsa per anni al barone e potrebbero non riuscire a ricevere il beneficio sperato, dato che si riduce il potere del barone di farli diventare professori. Per ovviare a questo problema, per loro sono state previste delle riserve nei concorsi nazionali.

Come sospettavo gli unici che sono colpiti (ma solo in parte) sono i professori e ci sono voluti gli attributi della Moratti per portare avanti una riforma che va in parte contro di loro.

Anche l'aspetto dei visiting professor stranieri e la possibilità per le imprese di pagare in parte ricerche e stipendi dei professori coinvolti a me sembrano novità positive.

Sulla riforma delle superiori non mi pronuncio, a dire il vero non ho le idee chiare su cosa sarebbe utile fare per migliorarle.

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Guest Riccardo
Rischia, ma sono sicuro che correranno ai ripari e tutto si tradurrà nella ennesima operazione gattopardesca, di ridurre il potere dei baroni. Perderebbero il potere assoluto di piazzare il figlio scemo a fare il professore, dato che il concorso diventa nazionale, quindi meno soggetto al potere che il singolo barone ha nella sua università. Inoltre, gli leva un po' di potere nei riguardi dei ricercatori, dato che possono avere (mi sembra) massimo due contratti di ricerca, dopo di che, o passano il concorso nazionale per l'idoneità alla docenza, o cambiano lavoro (fra l'altro è sempre meglio fare questi cambiamenti a 35 anni che a 45...)

Restano fregati nel mezzo della ricerca quelli che oggi fanno i ricercatori, che hanno portato la borsa per anni al barone e potrebbero non riuscire a ricevere il beneficio sperato, dato che si riduce il potere del barone di farli diventare professori. Per ovviare a questo problema, per loro sono state previste delle riserve nei concorsi nazionali.

Come sospettavo gli unici che sono colpiti (ma solo in parte) sono i professori e ci sono voluti gli attributi della Moratti per portare avanti una riforma che va in parte contro di loro.

Anche l'aspetto dei visiting professor stranieri e la possibilità per le imprese di pagare in parte ricerche e stipendi dei professori coinvolti a me sembrano novità positive.

Alla faccia del rischio e delle critiche!!

Forse ci allineeremo un po' di piu alla realta europea

Ben venga

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