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analisi e proposta del piano Fiat


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Da mie notizie qualche anno fa Fiat aveva commissionato ad una famosa azienda di marketing di sondare il mercato e di fare una previsione sulla possibile crescita del mercato dei Suv e dei “fuoristrada”, Toyota Rav4 e Bmw X5 per intenderci. La risposta è stata: “non aumenteranno, è inutile andare in quel mercato!”, sappiamo tutti invece cosa è diventato questo mercato soprattutto in America dove Mercedes, Bmw e i giapponesi fanno soldi a palate.

In Fiat i grandi capi ci si ritrovano ora a decidere se entrare su questo mercato, ma si ritrovano una gamma di motori inadeguata per il mercato più ricco e più remunerativo (X5, Cayenne…).

La decisione è dura e i soldi sono pochi, ma rischiare è d’obbligo se si vuole andare avanti.

I mercati dove bisogna assolutamente andare sicuramente è l’America, sarebbe anche meglio produrre direttamente là come fa Mercedes con il suo classe M perchè i costi per la produzione sono inferiori e la maggiorparte delle vendite è su quel territorio. Per andarci, come dicevo precedentemente, bisogna avere motori all’altezza perché là un V6 3000 è come il 1400 da noi!

Il problema è che i motori non ci sono, o meglio, quelli che ci sono sono Gm e non credo che ne voglia vendere di più a Fiat rispetto a quelli concordati, soprattutto dopo che Fiat si è presa un bel po’ di soldi dalla separazione.

Fare una nuova linea di motori, per di più V6, non è una cosa molto facile:

- per fare una linea nuova si spendono circa 200 milioni di euro per l’ingegnerizzazione;

- ci sono tempi tecnici lunghi prima di vederlo sul mercato, si parla di 2 anni circa;

- per non far aumentare a dismisura il prezzo dell’auto, i motori devono essere venduti in almeno in 100'000 unità, il mercato europeo non ne assorbe così tanti, neanche sommando tutte le 159,166 e Thesis benzina vendute.

E’ un circolo vizioso nel senso che senza motori non si vendono i Suv, le eredi di 166 e Thesis e senza di queste nuove non ci sono le possibilità di vendere motori V6!

I punti a favore nel produrre motori V6 ci sono:

- possibilità di slegarsi completamente da Gm e dai suoi mediocri motori V6 Holden;

- si ha in casa il brevetto Uniair da poter applicare a questi motori, talaltro i motori più grossi sono quelli che beneficerebbero maggiormente di questo sistema;

- la possibilità di rivendere questi motori a terzi e quindi aumentare i volumi di vendita e abbassare notevolmente i costi fissi di produzione.

Dopo questa analisi di mercato espongo la mia proposta:

immettere sul mercato l’uniair partendo dall’erede della Ferrari Enzo che dovrebbe utilizzare il V12 Enzo potenziato, anche grazie all’Uniair, da 850cv. Successivamente montare questo sistema sulle Maserati e via dicendo in un’operazione a cascata fino al possibile 3 cilindri 850 in studio per la nuova 500 passando dai nuovi 1,8 e 1,4 turbo.

Concludere l’accordo con VM Motori e commercializzare il 3000 V6 diesel da 250cv e 300cv della versione twin-stage (analogo a 3000 Bmw) sia su Maserati Quattroporte che su 159 e sulle altre nuove vetture del gruppo. Applicare a tale motore e poi al nuovo 2000 diesel il brevetto Uniair per le versioni diesel, il “multiair”.

Immettere sul mercato l’erede della Thema e il Suv Kamal entrambi su base 159.

Velocizzare la produzione e la commercializzazione di Bravo,149 e Lancia HPE.

Iniziare a progettare le eredi di 166 e Thesis ampliando l’offerta con le versioni station wagon e sempre sulla stessa base progettare il Suv Kubang.

Se Suzuki è d’accordo, fare un’alleanza per:

· produzione di un Suv Lancia (anche Fiat Campagnola)su base Suzuki GranVitara;

· vendita a Suzuki dei motori diesel sia 1300, del futuro 1600 e del 1900 (GranVitara usa il 1900 renault mentre Jimmy il 1500 sempre renault);

· vendita a Suzuki dei nuovi motori V6 benzina per il mercato europeo e americano con il nuovo sistema Uniair;

· collaborazione anche nei segmenti inferiori, vedi Swift e Ignis

Su base Grande Punto studiare le piccole cabrio sia Lancia Fulvia che Alfa Duetto con possibilità di trazione integrale (necessaria per il mercato americano) e condivisa anche per la Punto Abarth.

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Il mio sito "Gruppo Hainz": http://www.gruppohainz.it - I miei articoli su Automotivespace http://www.automotivespace.it/author/enzo/ - E quando ci sarà il nuovo sito di Autopareri anche su http://www.autopareri.com - I video del salone di Ginevra 2012 http://www.youtube.com/playlist?list=PL7CA738888644DB9

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se si riesce a farlo, certo! Però sarebbe molto costoso fare il 4000 V8 diesel per la Quattroporte e il Suv, bisognerebe trovare qualche partner a cui venderlo o con cui costruirlo.

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Il mio sito "Gruppo Hainz": http://www.gruppohainz.it - I miei articoli su Automotivespace http://www.automotivespace.it/author/enzo/ - E quando ci sarà il nuovo sito di Autopareri anche su http://www.autopareri.com - I video del salone di Ginevra 2012 http://www.youtube.com/playlist?list=PL7CA738888644DB9

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La decisione è dura e i soldi sono pochi, ma rischiare è d’obbligo se si vuole andare avanti.

I mercati dove bisogna assolutamente andare sicuramente è l’America, sarebbe anche meglio produrre direttamente là come fa Mercedes con il suo classe M perchè i costi per la produzione sono inferiori e la maggiorparte delle vendite è su quel territorio. Per andarci, come dicevo precedentemente, bisogna avere motori all’altezza perché là un V6 3000 è come il 1400 da noi!

Mi sembra tutto discutibile per ora per il gruppo... a cominiciare dal fatto che "bisgna andare sul mercato americano"... cosa molto molto molto discutibiile, rischiosa, con cui si corre il rischio (se non lo si fa adeguatamente alleati con loro) non solo di scontrarsi con colossi ben immanicati in quel mercato ma anche contro legislazioni e cause milionarie che possono venire anche dal mercato della gente comune oltreche dalle lobby delle industrie di quel mondo. Aggiungiamoci poi che il prezzo della auto in Usa è basso e che per guadagnare bisgna vendere molto, che manca una rete per coprire per bene un territorio immenso, che mancano persone da istruire sul mantenimento dei modelli, che manca la piu totale "istruzione" o culturizzazione sull'auto italiana sul grande massa del popolo americano (le auto italiane sono auto rinomate per una nicchia di persone appassionate molto ristretta) e si puo ben capire come la decisione di buttarsi li dentro vada tutt'altro che presa alla leggera.

Aggiungiamo quindi che pure il buttarsi nel mondo dei Suv di grosse dimensioni non puo prescindere dal fatto di entrare per bene sul mercato Usa (il piu grosso mercato per quell'auto) e si arriva quindi a concludere che anche l'investimento su questi mezzi va valutato perche le 2 cose sono collegate (tanto piu che aggiungerei in previsione futura il fatto che se tutto è andato bene sinora non significa che vada bene in un futuro dove queste auto saranno sempre piu criticate nel mondo, a cominiciare proprio dagli Usa).

IMHO, fossi in Fiat io rimarrei in Usa con prodotti di nicchia dall'alto guadagno con minimo investimento senza rischiare di rompere le scatole al grosso dei colossi del mercato di massa, magari infilando qua e la tramite una rete Ferrari-maserati qualche altro prodotto di nicchia con altri marchi tipo Alfa, Lancia e FIat (immagino 8C, Fulvia e 500) da vendere a caro prezzo e come sorta di "gioieilli" per pochi appassionati e investirei quei miliardi buttandomi a capofitto in mercati vergini con espansione e trend impressionanti tipo 4-5 volte gli Usa, con attualmente un liberismo sfrenato che non crea cause milionarie a nessuno proprio per "fame" di sviluppo come abbiamo avuto noi negli anni 50-60 e soprattutto con popolazioni che numericamente valgono non i 300 milioni di americani (perlopiu saturi) ma ben 2,5 miliardi di persone come sono Cina+India+nuovi ricchi di Russia e qualcun'altro che ha solo soldi da spendeere e voglie di prodotti nuovi per loro: tra l'altro con questa gente si incontrerebbero persino meno problemi di "culturizzazione" sull'auto e prodotto italiano non avendo nei marchi concorrenti immagini piu "longeve" e affermate come invece accade in Usa.

PS, ricordo che tra gli anni 70 e 80 in particolare, quando cioè da piu parti gli Usa hanno iniziato ad "ospitare" per bene i marchi UE e Jap sul loro mercato, solo quelli che hanno investito (con miliardi a palate e fabbriche) di piu e meglio sono "sopravvissuti", gli altri ne sono usciti con le ossa "rottissime" e tra queste Alfa, Fiat, Lancia e Maserati sono stati dei pessimi esempi: tutti usciti con un bagno di sangue per le loro finanze... imho.. ci penserei 2 volte prima di rientrare in quel carnaio fatto di veri squali che l'industria italiana non puo contrastare

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Mi sembra tutto discutibile per ora per il gruppo... a cominiciare dal fatto che "bisgna andare sul mercato americano"... cosa molto molto molto discutibiile, rischiosa, con cui si corre il rischio (se non lo si fa adeguatamente alleati con loro) non solo di scontrarsi con colossi ben immanicati in quel mercato ma anche contro legislazioni e cause milionarie che possono venire anche dal mercato della gente comune oltreche dalle lobby delle industrie di quel mondo. Aggiungiamoci poi che il prezzo della auto in Usa è basso e che per guadagnare bisgna vendere molto, che manca una rete per coprire per bene un territorio immenso, che mancano persone da istruire sul mantenimento dei modelli, che manca la piu totale "istruzione" o culturizzazione sull'auto italiana sul grande massa del popolo americano (le auto italiane sono auto rinomate per una nicchia di persone appassionate molto ristretta) e si puo ben capire come la decisione di buttarsi li dentro vada tutt'altro che presa alla leggera.

Aggiungiamo quindi che pure il buttarsi nel mondo dei Suv di grosse dimensioni non puo prescindere dal fatto di entrare per bene sul mercato Usa (il piu grosso mercato per quell'auto) e si arriva quindi a concludere che anche l'investimento su questi mezzi va valutato perche le 2 cose sono collegate (tanto piu che aggiungerei in previsione futura il fatto che se tutto è andato bene sinora non significa che vada bene in un futuro dove queste auto saranno sempre piu criticate nel mondo, a cominiciare proprio dagli Usa).

IMHO, fossi in Fiat io rimarrei in Usa con prodotti di nicchia dall'alto guadagno con minimo investimento senza rischiare di rompere le scatole al grosso dei colossi del mercato di massa, magari infilando qua e la tramite una rete Ferrari-maserati qualche altro prodotto di nicchia con altri marchi tipo Alfa, Lancia e FIat (immagino 8C, Fulvia e 500) da vendere a caro prezzo e come sorta di "gioieilli" per pochi appassionati e investirei quei miliardi buttandomi a capofitto in mercati vergini con espansione e trend impressionanti tipo 4-5 volte gli Usa, con attualmente un liberismo sfrenato che non crea cause milionarie a nessuno proprio per "fame" di sviluppo come abbiamo avuto noi negli anni 50-60 e soprattutto con popolazioni che numericamente valgono non i 300 milioni di americani (perlopiu saturi) ma ben 2,5 miliardi di persone come sono Cina+India+nuovi ricchi di Russia e qualcun'altro che ha solo soldi da spendeere e voglie di prodotti nuovi per loro: tra l'altro con questa gente si incontrerebbero persino meno problemi di "culturizzazione" sull'auto e prodotto italiano non avendo nei marchi concorrenti immagini piu "longeve" e affermate come invece accade in Usa.

PS, ricordo che tra gli anni 70 e 80 in particolare, quando cioè da piu parti gli Usa hanno iniziato ad "ospitare" per bene i marchi UE e Jap sul loro mercato, solo quelli che hanno investito (con miliardi a palate e fabbriche) di piu e meglio sono "sopravvissuti", gli altri ne sono usciti con le ossa "rottissime" e tra queste Alfa, Fiat, Lancia e Maserati sono stati dei pessimi esempi: tutti usciti con un bagno di sangue per le loro finanze... imho.. ci penserei 2 volte prima di rientrare in quel carnaio fatto di veri squali che l'industria italiana non puo contrastare

Quoto al 100%, ma aggiungo che dopo qche anno si DEVE piano piano aumentare la penetrazione oer poter mantere l'immagine di marca e non finire tipo TVR.

Conditio-sine-qua-non è un sito produttivo in loco.

"The great enemy of the truth is very often not the lie -- deliberate, contrived and dishonest -- but the myth -- persistent, persuasive and unrealistic"

(John Fitzgerald Kennedy)

"We are the Borg. Lower your shields and surrender your ships. We will add your biological and technological distinctiveness to our own. Your culture will adapt to service us. Resistance is futile!"

"Everyone is entitled to their own opinion, but not their own facts!"

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Si sul fatto che prima o poi si deve far qualcosa di piu forte in Usa sono d'accordo ma io non lo metterei ora come priorita avendo la possibilita di buttarmi su mercati che nel complesso valgono 10 volte quello Usa e che "hanno fame" di auto e comportano meno rischi. In quello usa per ora io amplierei un poco la rete Maserati-Ferrari e ci infilerei qualche prodotto di nicchia e di grande fascino e prezzo per Fiat-Alfa-Lancia: poco investimento e immagine esclusiva, no prodotti di massa.

Non dimentichiamo che oggi persino le 500 d'epoca sono portate in Usa da collezionisti con costi anche tripli di quello di mercato..

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Si sul fatto che prima o poi si deve far qualcosa di piu forte in Usa sono d'accordo ma io non lo metterei ora come priorita avendo la possibilita di buttarmi su mercati che nel complesso valgono 10 volte quello Usa e che "hanno fame" di auto e comportano meno rischi. In quello usa per ora io amplierei un poco la rete Maserati-Ferrari e ci infilerei qualche prodotto di nicchia e di grande fascino e prezzo per Fiat-Alfa-Lancia: poco investimento e immagine esclusiva, no prodotti di massa.

Non dimentichiamo che oggi persino le 500 d'epoca sono portate in Usa da collezionisti con costi anche tripli di quello di mercato..

in ogni caso anche una nicchia può significare 30/40 mila vetture.

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Ciao a tutti, mi sono appena iscritto ad Autopareri e, trovando questa molto interessante, ho deciso di dare il mio (spero gradito) contributo.

Per quanto riguarda l'ingresso nel mercato USA sono d'accordo con Lanciaboxer in tutto e per tutto poiché se l'approccio a quello che è il mercato più remunerativo ma anche combattuto del mondo viene fatto nel modo e con i tempi sbagliati, rischia di essere letale.

Per pianificare tale operazione occorrono i prodotti adatti non tanto come tipologia (i giapponesi hanno sfondato vendendo le Suzuki Swift e le Toyota Corolla) ma soprattutto per qualità costruttiva, capacità di venire incontro alle esigenze della clientela e di far fronte alle cause legali poiché negli Stati Uniti, quando un'azienda entra in causa con un cittadino, la magistratura applica sempre il principio d'inversione dell'onere della prova: ad esempio, in caso di un incidente automobilistico causato da un cedimento strutturale del veicolo, non deve essere il cliente a dimostrare che il sinistro è stato causato da un'errata progettazione del componente rottosi ma è compito della casa costruttrice dimostrare che il pezzo era ben progettato e che si è trattata solo di una disgrazia (ricordate il caso della Chevrolet Corvair definita insicura ad ogni velocità perché aveva il motore in posizione posteriore a sbalzo come la 911?).

Non è pertanto (a mio parere) una questione di tipologia di prodotti ma di qualità degli stessi, della rete di vendita e della cultura che negli USA hanno dell'auto italiana: loro ammirano la Ferrari, la Lamborghini, la FIAT X1/9, la Lancia Beta Montecarlo, la vecchia Alfa Romeo Spider e basta. Tutto il resto della produzione automobilistica italiana (Maserati compresa) è per loro solo un limone (tremine gergale con il quale indicano i cessi su quattro ruote). Per questo la Maserati da loro non vende: non si fidano ad acquistare una Quattropore, una Spyder od una Coupè quando, con la stessa cifra, possono avere una M5, una SL od una 911 della cui qualità sono certi.

Credo che sia pertanto più opportuno conquistare quote di mercato in Europa, cosa che richiede investimenti molto minori e solo in un secondo periodo cominciare a pianificare uno sbarco in massa. Avendo però cura nel frattempo di far nascere, con prodotti di nicchia adeguati, una voglia di comprare italiano in quel mercato dal quale non è possibile restare esclusi all'infinito.

Venendo all'idea di utilizzare i motori Ferrari su tutti i modelli del gruppo la ritengo buona solo se vengono montati su veicoli esclusivi come un'Alfa Romeo 169 GTA oppure una versione HF di un'ipotetica erede della Thesis, le quali andrebbero a competere con M5 ed E63 AMG; però quel ruolo è già occupato dalla Quattroporte percui non credo che sia possibile avere una nuova Thema 8.32.

Concludo esprimendo il mio parere sull'argomento SUV.

Secondo me un eventuale SUV dovrebbe essere commercializzato con il marchio Lancia in modo da rilanciare quet'ultimo con un prodotto di prestigio, che richiami l'attenzione del mercato senza però fare concorrenza ad altri veicoli del gruppo poiché entrerebbe in una fascia di mercato sguarnita. Inoltre credo che potrebbe avere qualche possibilità di successo solo se sviluppato in collaborazione con una rinomata azienda di fuoristrada (Jeep o Land Rover) poiché la Mercedes, quando commercializzò la Classe M, poteva vantare l'esperienza in campo fuoristradistico maturata con la Classe G, i coreani possono sfruttare il basso prezzo dovuto alla loro manodopera sottopagata e la BMW ha messo in campo tutta la qualità della quale è capace inventadosi dei SUV che di fuoristrada hanno solo l'atezza da terra.

Questi fattori (prestigio, esperienza, costo ridotto) non possono essere sfruttati dalla Lancia di oggi e quindi ritengo necessaria una qualche alleanza con chi ha, nel campo dei fuoristrada, una fama indiscutibile in modo da poterla sfruttare aggiungendovi, come asso nella manica, una maggior cura nelle rifiniture ed una scelta di materiali più raffinati come ha fatto la Jaguar con la sua X-type che deriva dalla Mondeo. A titolo d'esempio immaginatevi come sarebbe potuta essere oggi una Lancia Pangea realizzata in collaborazione con la Land Rover in modo da sfruttare la stessa piattaforma della Freelander2 ma rivista nell'estetica e negli interni in modo da diventare una rivale della BMW X3.

P:S. Per quanto riguarda il culto che hanno i collezionisti statunitensi dei veicoli italiani guardate un po' qui:

http://cgi.ebay.com/ebaymotors/ws/eBayISAPI.dll?ViewItem&item=250027585011

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