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Gm venderà Opel a Magna ? [era: FIAT acquisterà OPEL?]


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Fiat lässt Opel fallen - vorerst

Überraschende Wende bei der Rettung von Opel: Der italienische Autobauer Fiat zieht sich als potenzieller Investor erst einmal in die zweite Reihe zurück. Am zweiten Rettungsgipfel der Bundesregierung werden die Italiener nicht teilnehmen.

HB DÜSSELDORF. Fiat wird nicht an dem von der Bundesregierung für Freitag anberaumten Treffen zur Rettung von Opel teilnehmen. Fiat-Chef Sergio Marchionne sagte am Freitag, sein Konzern könne nicht wegen einer Notlage außerordentliche Risiken eingehen. Grundsätzlich sei man aber offen für weitere Gespräche mit allen Beteiligten.

Vorausgegangen waren der Absage von Fiat Gerüchte, die für Opel nichts Gutes verheißen. Unmittelbar vor dem neuen Krisengipfel um das Schicksal des angeschlagenen Autobauers Opel drohen die Verhandlungen zwischen dem Mutterkonzern General Motors (GM) und den möglichen Bietern nämlich in eine Sackgasse zu geraten. "Es sieht alles danach aus, dass General Motors USA gar keinen Deal will", sagte eine mit den Verhandlungen vertraute Person am Freitag der Finanz-Nachrichtenagentur dpa-AFX.

Der italienische Autobauer Fiat sei an den Gesprächen nicht mehr beteiligt, sagte die Person. "Fiat ist draußen." Inzwischen liegt auch eine Bestätigung des italienischen Autobauers vor.

Laut der Person stocken auch die Verhandlungen zwischen dem einzig verbliebenen potenziellen Käufer Magna und GM. Die Amerikaner hätten nach jedem Zugeständnis des kanadisch-österreichischen Zulieferers wieder neue Forderungen erhoben.

Die Bundesregierung will am heutigen Freitag einen neuen Anlauf zur Rettung von Opel starten. An den Verhandlungen im Kanzleramt nehmen unter anderem Bundeskanzlerin Angela Merkel (CDU), die zuständigen Bundesminister sowie Vertreter von General Motors und des US-Finanzministeriums teil.

Fiat non prenderà parte all' odierna riunione per Opel. Solo magna continuerebbe a dialogare con Gm. Sostanzialmente Fiat non vorrebbe prendersi eccessivi rischi e alcuni esperti ritengono che Gm non voglia raggiungere un compromesso con la controparte governativa tedesca.

Modificato da daimlerchrysler

Congresso di Berlino 1878 Principe Kutuzov: " Gli italiani chiedono l' annessione di Trento e Trieste" Kanzler Bismarck " Ah! Non sapevo che avessero perso un' altra guerra"

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Troppi a remare contro Fiat, è stata un'Alitalia bis.

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da il sole24ore

Il Lingotto ribadisce l'impegno per la Casa di Russelheim ma rifiuta le richieste del governo tedesco che esporebbero Fiat a rischi «non necessari e irragionevoli». Secondo il ministro del Lavoro tedesco, Magna è in pole position. Oggi si terrà un nuovo vertice dopo quello di ieri concluso con un nulla di fatto

«Fiat ha deciso di non partecipare alle riunioni che il Governo Tedesco sta cercando di organizzare a Berlino per oggi, venerdì 29 maggio, e che hanno come unico argomento all'ordine del giorno il supporto finanziario di urgenza ad Opel. La casa rimane disponibile ed impegnata a continuare le discussioni con tutte le parti interessate in modo da trovare una soluzione stabile e duratura per le attività industriali del gruppo Opel». Con queste parole in una nota il Lingotto annuncia

Fiat riafferma la propria determinazione a perseguire il suo obiettivo strategico di partecipare al processo di consolidamento del settore automobilistico in Europa, e considera la potenziale fusione con Opel un eccellente strumento per dare luogo alla costituzione del secondo produttore automobilistico in Europa con una presenza geografica globale e tutte le risorse tecniche, manageriali e finanziarie necessarie per competere nell'attuale contesto di mercato. Il piano proposto da Fiat limiterebbe i costi sociali del processo di integrazione ed al tempo stesso consentirebbe di ottenere significative sinergie attraverso la condivisione di piattaforme, componenti, motori e trasmissioni.

"La ricerca di un partner per Opel, iniziata da General Motors e che ha poi coinvolto il Governo Tedesco a causa della richiesta di sostegno finanziario, è stato un processo complicato e difficile" ha detto Sergio Marchionne, Amministratore Delegato di Fiat S.p.A.. "Siamo coinvolti in queste attività da un certo numero di settimane ed abbiamo cercato di soddisfare in maniera responsabile le richieste che provenivano dalle varie parti interessate al processo di selezione. Le questioni emerse nelle ultime fasi del negoziato tra martedì e mercoledì ci hanno sorpreso negativamente dal momento che non eravamo stati informati di certi dati ed informazioni finanziarie chiave che consideriamo essenziali per la formulazione di un'offerta di fusione seria. Data la natura del processo e la sua durata estremamente limitata, Fiat non ha avuto pieno accesso alle informazioni contabili di Opel per determinare con esattezza la situazione finanziaria della stessa Opel e poter così formulare un'offerta di fusione che tenga in considerazione sia le esigenze di General Motors come venditore che quelle di Fiat".

"Le richieste dell'ultima ora costringerebbero, fra l'altro, Fiat a sostenere finanziariamente Opel nell'immediato, mentre il Governo Tedesco determina i tempi e le altre condizioni del finanziamento ponte, esponendo così Fiat a rischi non necessari e irragionevoli. Non è infatti, ragionevole

ritenere che Fiat, dopo aver fatto una prudente valutazione di business ed una attenta considerazione dei propri interessi, possa finanziare un gruppo le cui condizioni finanziarie allo stato rimangono ignote. ll poco tempo fra questa richiesta e la data entro cui deve essere assunto il relativo impegno non consente poi che si possano completare le usuali attività di due diligence".

"Rimaniamo impegnati a cercare di trovare modi per venire incontro alle richieste di General Motors e del Governo Tedesco," continua Sergio Marchionne, "ma l'emergenza della situazione non può forzare Fiat ad assumere rischi del tutto inusuali. Abbiamo già offerto di apportare le nostre attività automobilistiche senza debiti, in modo da conferire al nuovo Gruppo non solo una base patrimoniale solida ed assolutamente necessaria, ma anche i flussi di cassa derivanti da queste nostre attività che avrebbero aiutato a stabilizzare la situazione finanziaria del nuovo Gruppo durante la fase transitoria e nel successivo processo di integrazione. Di più non ci può essere richiesto."

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IMHO credo che in ogni caso, Fiat rientrerà dalla finestra, tutta la gamma sotto al C, deve essere sviluppata e non credo che Magna possa farcela da sola, a meno che non fare la fine di Rover. Anche se rimane comunque il rammarico per non aver acquisito la rete Opel/Vauxhall, indispensabili per accelerare il rilancio di Alfa e Jeep, peccato davvero.

Modificato da nucarote
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Vediamo se ho capito bene molto semplificando la cosa, opel vuole soldi, fiat come si sa bene non ne ha e quindi pur avendo portato un ottimo piano industriale a lungo termine non va bene?

....che si prendano i soldi dai russi poi magari qualche pianale-motore lo chiedono a fiat, se è così fiat può aprirsi ben altri mercati con prospettive ben diverse quello della vecchia europa.....ovviamente con l'amico di LCDM....RTTT

Modificato da Stefano73

Senza cuore saremmo solo macchine.......

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Imho i problemi fondamentali per Fiat in questa trattativa sono stati due: le prossime elezioni in D, con i politici che demagogicamente si oppongono alla Fiat, ma soprattutto la mancanza di liquidità del gruppo italiano. Se Fiat avesse potuto metterci soldi, imho non ci sarebbero state tutte queste storie. Con Chrysler la Fiat ha avuto buon gioco con la scusa delle tecnologie che portava, e per la mancanza di interesse da parte di altri.

Qui invece, questo elemento non c'era o c'era meno.

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