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Gm venderà Opel a Magna ? [era: FIAT acquisterà OPEL?]


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Quando cesseranno queste scaramucce prima, e questa crisi di sovraproduzione poi, a Bruxelles si guarderanno in faccia e capiranno perché nel trattato CE era stato previsto il divieto di aiuti di stato.

Quel divieto era previsto non solo per evitare distorsioni nel mercato interno, ma per evitare antagonismi nazionali.

Nel caso Opel, perché il governo tedesco (e quindi la politica) conta? Perché può mettere sul piatto la cassa, cioè l'offerta di aiuti immediati. No aiuti di stato, e la questione cesserebbe di essere politica e ritornerebbe industriale. Verrebbe gestita esclusivamente da GM, Fiat e Magna.

A livello di Commissione, aver abdicato al proprio ruolo, per salvare qualche costruttore nazionale, aver consentito gli aiuti di stato, ha prodotto danni enormi.

Fra qualche anno, si renderanno conto di aver causato l'insorgenza di discordie nazionali e creato un precedente storico gravissimo, in grado di indebolire tutta la costruzione comunitaria, che mi sembra sinceramente più importante dell'esigenza di salvaguardare nel breve periodo questa o quella azienda nazionale.

da insider, arrivato qui dopo averlo desiderato da sempre per passione sincera nell'idea, ti dico che alla Commissione del trattato non interessa nulla.

E' la nostra ragion d'esistere e percepire un lauto stipendio (con poche eccezioni). Molto è dovuto al fatto che le recenti infornate di colleghi dell'est hanno diluito il senso di adesione all'ideale: pretendono di essere pari in tutti gli effetti, pretendono di azzerare in 2/3 anni le differenze a loro svantaggio (mentre per le altre i rinvii sono all'ordine del giorno) ma soprattutto non hanno alcun interesse nella causa; sono cresciuti ignorandone l'esistenza ed oggi vedono in esso solo un modo di quintuplicare o decuplicare il loro stipendio.

soprattutto, però, quando entrano in ballo le esigenze politico-economiche dei grandi paesi (UK, GER e FRA), la Commissione tace.

Fanno i duri con Alitalia o l'Italia perchè noi facciamo ridere tutti.

Non mi pare, francamente, che l'intervento tedesco nell'automotive sia meno significativo di quello francese, che oltre ad offire un montagna di soldi a tassi fuori mercato, lo fa imponendo una rilocalizzazione a scapito di altri paesi membri.

Poi gli incentivi italiani erano sotto esame...

Dico tutto ciò con una profonda amarezza.... e mi torna alla mente quando da bambino parlavo con mio padre degli Stati Uniti d'Europa.

Ero un bambino.

Ciao

Luxan

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Io non ho mai creduto nell' Europa, specialmente da Italiano con la I maiuscola! E infatti, come molte scrivono, quando si tratta di Germania e Francia si fanno barricate, "l'Italia, invece, fà ridere i polli!"

[sIGPIC][/sIGPIC]

Il mio sito "Gruppo Hainz": http://www.gruppohainz.it - I miei articoli su Automotivespace http://www.automotivespace.it/author/enzo/ - E quando ci sarà il nuovo sito di Autopareri anche su http://www.autopareri.com - I video del salone di Ginevra 2012 http://www.youtube.com/playlist?list=PL7CA738888644DB9

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da insider, arrivato qui dopo averlo desiderato da sempre per passione sincera nell'idea, ti dico che alla Commissione del trattato non interessa nulla.

E' la nostra ragion d'esistere e percepire un lauto stipendio (con poche eccezioni). Molto è dovuto al fatto che le recenti infornate di colleghi dell'est hanno diluito il senso di adesione all'ideale: pretendono di essere pari in tutti gli effetti, pretendono di azzerare in 2/3 anni le differenze a loro svantaggio (mentre per le altre i rinvii sono all'ordine del giorno) ma soprattutto non hanno alcun interesse nella causa; sono cresciuti ignorandone l'esistenza ed oggi vedono in esso solo un modo di quintuplicare o decuplicare il loro stipendio.

soprattutto, però, quando entrano in ballo le esigenze politico-economiche dei grandi paesi (UK, GER e FRA), la Commissione tace.

Fanno i duri con Alitalia o l'Italia perchè noi facciamo ridere tutti.

Non mi pare, francamente, che l'intervento tedesco nell'automotive sia meno significativo di quello francese, che oltre ad offire un montagna di soldi a tassi fuori mercato, lo fa imponendo una rilocalizzazione a scapito di altri paesi membri.

Poi gli incentivi italiani erano sotto esame...

Dico tutto ciò con una profonda amarezza.... e mi torna alla mente quando da bambino parlavo con mio padre degli Stati Uniti d'Europa.

Ero un bambino.

"In the year of our Lord 1314. Patriots of Scotland, starving and outnumbered, charged the fields of Bannockburn. They fought like warrior poets. They fought like Scotsmen. And won their freedom." 8-)

"The great enemy of the truth is very often not the lie -- deliberate, contrived and dishonest -- but the myth -- persistent, persuasive and unrealistic"

(John Fitzgerald Kennedy)

"We are the Borg. Lower your shields and surrender your ships. We will add your biological and technological distinctiveness to our own. Your culture will adapt to service us. Resistance is futile!"

"Everyone is entitled to their own opinion, but not their own facts!"

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peccato, io sono uno di quei pochi coglioni che al discorso dell'europa unita ci credeva. L'idea che dopo un secolo tanto bello e intenso quanto drammatico e crudele come il novecento , si voltasse pagina.

Mi ricordo di essermi quasi commosso quando Ciampi, a sua volta, quasi si commosse pensando alla sua gioventù e all'europa divisa dalla guerra e alla nascita dell'unione.

Mi spiace, ma io in qualcosa di simile a quel momento quasi magico che è svanito in un attimo a Sarajevo il 28 giugno 1914.

Non mi do per vinto.. spero ancora nell'United Federation of Planets!

CI SEDEMMO DALLA PARTE DEL TORTO VISTO CHE TUTTI GLI ALTRI POSTI ERANO OCCUPATI

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ragazzi ma che vi preoccupate a fare tanto il 21 12 2012 arriva presto :D:D:D

cmq, aldila' delle battute, non credo sia solo una questione nazionalista quella tedesca...secondo me, i russi che sono dietro a Magna contano e spingono molto piu di quanto si voglia far credere...

Prenditi cura degli amici, ma ancor piu dei tuoi nemici...

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ragazzi ma che vi preoccupate a fare tanto il 21 12 2012 arriva presto :D:D:D

cmq, aldila' delle battute, non credo sia solo una questione nazionalista quella tedesca...secondo me, i russi che sono dietro a Magna contano e spingono molto piu di quanto si voglia far credere...

in ogni caso si tratta di logiche politiche che fanno aggio su quelle industriali.

a me che FIAT o GAZ diventino padroni a Russelheim non cambia nulla di nulla.

ma agli operai di OPEL e FIAT, la maggioranza (perchè ahimè una parte dovrà essere "ricollocata"), nel medio-lungo termine la scelta dell'una o dell'altra farà una grande differenza

Ciao

Luxan

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Grim mood of auto workers worries Russia

AUTOMOTIVE NEWS EUROPE

MAY 13, 2009 06:01 CET

NIZHNY NOVGOROD, Russia (Reuters) -- The gates of a gray car factory in central Russia creak open, releasing hundreds of workers into the bright spring sunshine. The workday is over, but the mood is grim.

Confronting the decline of the Russian car market -- which until the global economic crisis had been set to overtake Germany as Europe's biggest -- workers at this factory and others like it are a potential lightning-rod for protest.

"We've had our pay cut by half," said one of them, giving her name only as Lyudmila. She has worked at the GAZ car plant controlled by oligarch Oleg Deripaska for 20 years and now earns 8,000 rubles (about $250) a month.

"Of course we're angry with the management, but what can we do?" she said, then walked on past stray dogs to buses waiting to take her and other workers home.

This frustration is worrying the authorities, analysts say, citing real concern about protests particularly around the car industry. Prime Minister Valdimir Putin has already pledged $1 billion to prop up jobs in car manufacturing and introduced a tariff on car imports.

"What's important about the car industry is that it's very concentrated," said Maria Lipman, an analyst at the Carnegie Center in Moscow. "Most discontent in Russia is fragmented, but this is concentrated and could present a real risk."

Nizhny Novgorod, home of the GAZ auto group that makes the Volga sedan, is a city of about 1.3 million around 400 kilometers (250 miles) east of Moscow. The other city heavily reliant on the car industry is Togliatti in central Russia: with a population of about 700,000 it is the home of AvtoVAZ, Russia's largest car maker and producer of the Lada.

GAZ currently accounts for about 4 percent of Russia's new-car sales while AvtoVAZ has about 22 percent of the market.

Lipman said the potential for mass protests had diminished since the end of last year, as popular faith in the authorities has held. But this could turn.

"Every factory manager is under surveillance not to fire people and start mass discontent," she said.

The deputy governor of the Nizhny Novgorod region, Gennady Suvorov, is candid about the significance of the GAZ factory: "If the main assembly line for automobiles stops working, many other enterprises in Nizhny Novgorod and the region will also stop working," he said.

"The importance of the factory is extremely high."

Hot market cools fast

The crisis has stalled a decade of economic growth in Russia fueled mainly by revenue from oil and mineral sales. Since December about 1 million people have lost their jobs.

It hit just as millions of Russians had begun to enjoy improved lifestyles -- a new car, foreign holidays and renovated apartments. Car industry analysts had predicted Russia, with a population of about 142 million, would be the biggest car market in Europe by about now.

Foreign car companies set up dealerships and factories to tap into the boom and diversify from saturated markets in Europe and the United States. Ford is the largest foreign brand with more than 8 percent of total new-car sales.

But last year Russia's stock market fell 72 percent. The ruble has weakened by about a third against the dollar, bringing no relief as Russia barely exports any cars, and sales of new cars more than halved in April from the previous year to 135,733, according to Moscow lobby group the Association of European Businesses (AEB).

Basic Element, the Deripaska conglomerate that controls GAZ, owns stakes in companies that are trying to restructure $20 billion worth of debt. Last week it agreed to sell British van maker LDV, which it also owns, to Malaysian vehicle importer Weststar.

Uncertain future

The car industry is one of Russia's biggest employers, with 235,000 workers directly of a total work force about 75 million at the end of 2008 but far more people indirectly employed, said Ivan Bonchev, car analyst at Ernst & Young.

"The social factor of the car industry is considerable," Bonchev said.

Back outside the GAZ factory, workers said they also felt helpless. They had seen it all before.

Salaries and jobs disappeared from 1991, when the Soviet Union collapsed and the ruble devalued in 1998 snuffing out savings. Long queues outside shops and banks and scuffles characterized these declines, but there was no mass unrest.

Another worker, leaving in a thick black coat, said he had been employed in the same GAZ factory for 35 years and also seen his pay halved.

"The management is just looking after themselves," he said.

GAZ officials said its top management had taken a 30 percent pay cut since the fourth quarter of last year and factories had switched to a three-day workweek.

"Salaries reflect this new schedule," a spokeswoman said. "We cut 1,200 jobs when we reduced production. This is 3 percent of the total work force."

Bonchev said foreign car manufacturers had already eaten into GAZ's market share with better-quality models. GAZ sales in April fell 64 percent to 4,934 units, according to AEB figures.

The decline has already triggered a knock-on effect. Next door to the factory, Autocomponent makes plastic parts such as fender mirrors, dashboards and steering wheels. Its sales have halved and prices are down by one-fifth, said Oleg Zaitsev, the general manager.

About three-quarters of its sales had been to GAZ.

"It's very demoralizing but we absolutely have to survive," he told Reuters on a factory floor humming with the noise of equipment from Germany and Austria.

He has already laid off nearly a third of his 1,000-person work force and cut wages for the rest by 15 percent.

For workers in blue overalls piecing together fender mirrors, the future is daunting. Larisa Romanova, 45, has had her pay cut, her husband's shifts at GAZ have been halved and she is in debt.

"We're worried," she said as she packed a metal container with foam. "But we're also pleased just to have a job."

E' un articolo della passata settimana, pero' e' molto interessante perche' riguarda proprio i russi e la Gaz.....in cui affidano le loro speranze per Opel certi sindicalisti di IG Metal...e parte della stampa tedesca....

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Se Magna si offre di acquisire Opel versando cash (appoggiata da banca russa) non capisco a questo punto perchè Gm dovrebbe essere interessata all'offerta Fiat. Qui tutti predicano ma nessuno fa conto con l'oste, cioè colui che deve mollare il giocattolo (rotto?).

Mi spiego meglio: Fiat si becca Opel gratis (alla fine è così a parte le chiacchiere di Marchionne circa gli assets) ed in più qualche miliardozzo dai tedeschi.

Magna sgancia ad Opel dei miliardi ed in più finanzia in parte la Opel stessa, chiedendo meno allo stato tedesco, non creando sovrapposizioni di modelli, nè chiusure di stabilimenti.

E' così?

No perchè se è così non vedo come Fiat possa avere la minima chance. In caso contrario c'è qualcosa (parecchio) che non so.

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Se Magna si offre di acquisire Opel versando cash (appoggiata da banca russa) non capisco a questo punto perchè Gm dovrebbe essere interessata all'offerta Fiat. Qui tutti predicano ma nessuno fa conto con l'oste, cioè colui che deve mollare il giocattolo (rotto?).

Mi spiego meglio: Fiat si becca Opel gratis (alla fine è così a parte le chiacchiere di Marchionne circa gli assets) ed in più qualche miliardozzo dai tedeschi.

Magna sgancia ad Opel dei miliardi ed in più finanzia in parte la Opel stessa, chiedendo meno allo stato tedesco, non creando sovrapposizioni di modelli, nè chiusure di stabilimenti.

E' così?

No perchè se è così non vedo come Fiat possa avere la minima chance. In caso contrario c'è qualcosa (parecchio) che non so.

Per il semplice motivo che il piano di Fiat e' il solo serio e credibile tra quelli offerti.....Magna e' in una situazione economica critica...nel primo trimestre la sua disponibilta' di cash e' passata da 2,8mld di $(2mld di euro) a 1,8mld di $(1,3mld di euro)....ha bruciato 700mln di euro(1mld di $) in un trimestre....ricordo che per esempio Fiat Group nello stesso periodo ha avuto un cashflow positivo(di 1.258mln di euro)....con 4.941mln euro di cash a fine Q1/2009, contro i 3.683mln a fine Q4/2008.....

La situazione di Gaz e' tragica...basta leggere l'articolo che ho riportato nel mio messaggio precedente...a parte il fatto che e' una societa' relativamente piccola con una quota di 4% nel mercato russo....

p.s.Fiat ha comunicato che la sua propposta ha il sostegno di tre banche, Intesa San Paolo,UniCredit e Goldman Sachs.

Modificato da T a u r u s
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ma sopratutto il piano di fiat e' un piano industriale:

ti ricordi di quella antica abitudine ora un po' desueta del tipo:

ti pago per produrre un prodotto che la gente compra,

poi vendo il prodotto , e con i soldi ti pago di nuovo per realizzare un nuovo prodotto ...?

il fondo di investimenti vuole solo smembrare OPEL

mentre Magna in sostanza pensa di poter far concorrenza da sola a tutti gli altri

quindi non garantiscono l'occupazione (che e' il vero interesse del governo tedesco) nemmeno a 18 mesi

Cita

7:32 : Segni i punti coglionazzo !

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