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FIFA World Cup 2010: Sudafrica


Navarre75

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Mondiale: Cile' date=' debutto con vittoria[/size']

Gol di Beausejour e Honduras k.o.

Vittoria del Cile nella prima partita del girone H. La squadra di Bielsa si impone per 1-0 contro l'Honduras grazie a un gol al 34' di Beausejour. La Roja ha condotto la gara dal primo all'ultimo minuto senza però riuscire a trovare la via del raddoppio. Clamorose le occasioni mancate da Ponce e Isla. Per fortuna dei cileni l'undici di Rueda, senza Suazo (l'uomo più rappresentativo) non morde e soccombe.

Dodici anni senza mondiali. Poi l'approdo in Sudafrica. Il Cile si presenta così con la carica giusta per tornare protagonista a livello internazionale. La furia negli occhi e la voglia nel cuore e nelle gambe fanno dell'undici di Bielsa una belva sanguinaria pronta a sbranare la preda. "La Roja" parte subito col piede a fiamma sull'acceleratore per cercare il gol che porti la partita subito sul binario giusto.

L'Honduras vacilla piano piano sotto i colpi degli avversari. Non regge l'onda d'urto e scivola nella morsa del Cile che, seppur non preciso in avanti, mette alle strette il portiere Valladares. Il gol, come da pronostico, arriva. Lo firma Beausejour che come una faina si avventa sulla palla e la spinge in rete.

Nonostante il gol, il Cile continua a girare a mille, senza sosta alcuna. Tiene palla, gioca per vie centrali nel primo tempo e allarga nella ripresa. Sanchez domina quasi da solo. Punta la porta e regala palloni. Non è però concreto ma questa critica si espande a raggiera a tutta la squadra. Che a un certo punto del match pare gigioneggiare troppo, specie nella fase offensiva. Sono clamorosi, infatti, i gol sbagliati da Ponce (di testa) e subito dopo da Isla.

Il Cile controlla senza troppi affanni e in attacco l'assedio continua. L'Honduras si spegne sempre di più. Si assopisce quasi. Non mette mai in pericolo Bravo che si gode il tepore del sole. Finisce così con la vittoria di misura del Cile. Vittoria che in una fase finale mondiale non arrivava dal lontanissimo 1962. È festa vera nelle piazze cilene.

LE PAGELLE

Sanchez 7 Contro l'Honduras è facile essere fenomeni, ma Sanchez lo è davvero. È il faro della squadra. Peccato per il gol... che non c'è stato. Lo chiameranno "niño maravilla" mica per nulla.

Fernandez 6,5 Anche a lui manca il gol, come a tutto il Cile del resto, ma è velocissimo sulla fascia di competenza.

Beausejour 6,5 Gol a parte fa poco. A volte si appisola addirittura, ma il suo gol è storico per i cileni e per questo vale più di tante parole.

Palacios 5 Siamo lontanissimi da qualsiasi status di sufficienza. Gli attaccanti e i centrocampisti del Cile, infatti, fanno quello che vogliono, giocano pure a nascondino. Avanti così faranno subito il biglietto per il ritorno a casa.

Valladares 6 È l'unico che si merita un sei della sua squadra, anche perché i cileni giocano al tiro al bersaglio e lui (un po' per fortuna un po' per bravura) ci mette sempre una pezza.

Pavon 5,5 Dorme anche lui. Non mette una palla nello specchio della porta manco se lo ammazzi. Rueda lo sostituisce ma i risultati non cambiano.

IL TABELLINO

HONDURAS-CILE 0-1

Honduras (4-2-3-1): Valladares 6; Mendoza 5,5, Chavez Guity 5, Maynor Figueroa 5, Izaguirre 5,5; W. Palacios 5, Guevara 5 (66' Thomas 5,5); Alvarez 5, Espinoza 5, Nunez 5,5; Pavon 5,5 (60' Welcome 5). A disp.: Canales, Escober, J. Palacios, Bernandez, D. Suazo, Garcia, Martinez Ramos, Sabillon, Turcios. All.: Rueda

Cile (4-3-3): Bravo sv; Isla 6, Medel 6, Ponce 6, Vidal 6 (81' Contreras sv); Millar 6 (52' Jara 6), Fernandez 6,5, Carmona 6,5; Sanchez 7, Valdivia 6 (86' M. Gonzalez sv), Beausejour 6,5. A disp.: Pinto, Marin, Fuentes, H. Suazo, Estrada, Orellana, Fierro, Tello, Paredes. All.: Bielsa

Arbitro: Maillet (SEY)

Marcatori: - 34' Beausejour ©

Ammoniti: - Carmona ©, Fernandez ©, Palacios (H)

Espulsi: - nessuno

16 giugno 2010

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Mondiale: Svizzera' date=' ma che sorpresa[/size']

La favoritissima Spagna è beffata: 0-1

La Svizzera sceglie l'occasione migliore e per la prima volta nella sua storia fa fuori la Spagna. In una partita dominata sul piano del palleggio dalle "Furie Rosse", sono gli uomini di Hitzfeld a essere più compatti e più concreti. Il gol partita arriva in avvio di ripresa (52') grazie alla prontezza sottoporta di Fernandes che sfrutta una respinta dopo un ottimo contropiede. Colpiti anche un paio di legni per parte con Derdiyok e Xabi Alonso.

La malattia che colpisce le "Furie Rosse" campioni d'Europa ha un nome: si chiama "Sindrome da Barcellona". I primi 45 minuti infatti sembrano l'incredibile fotocopia della sfida del Camp Nou tra il Barça e l'Inter di Mourinho: un infinito, splendido, ma inutile esercizio di propretà tecniche fatto contro una squadra che, così come l'inter del portoghese, è allenata da un signore che definire un "volpone in materia" è dir poco. Ottmar Hitzfeld infatti, due volte campione d'Europa con Borussia e Bayern Monaco, ha organizzato la sua Svizzera in maniera splendida: gli elvetici sono compatti, precisi, e cosa più importante non rinunciano mai alle ripartenze. Non è un caso dunque che sia solo una la vera e propria palla gol degli spagnoli e capiti sui piedi di un Pique bravissimo a driblare in area ma non altrettanto a concludere sulla tempestiva uscita di Benaglio. Insomma, quel 70% di possesso palla si dimostra la solita inutile statistica nel meraviglioso gioco del calcio.

Ed ecco allora che come spesso accade la beffa è nell'aria. L'avvio di ripresa delle furie rosse è veemente, con 4 angoli in 5 minuti ma, proprio sull'ultimo di questi, scatta il contropiede condotto dall'ottimo Derdiyok e concluso (con un po' di fortuna) da Fernandes pronto a infilare in rete dopo le mille carambole in mezzo all'area. Del Bosque non crede ai suoi occhi ma non può far altro che dare spazio a Torres nel tentativo di cercare il pareggio. Tra il 60' e 70' gli spagnoli vanno per 4 volte vicini alla rete: Villa pescato da Xavi non riesce a chiudere grazie al tempestivo Benaglio; Iniesta mette fuori un tiro a giro di 4 cm; Torres conclude malamente un contropiede sparando alto e Alonso fa tremare la traversa con un terrificante destro da fuori.

Insomma il pareggio sembra dover arrivare da un momento all'altro ma è la Svizzera, come già detto, che non smette mai di giocare e lo dimostra il giovane Derdiyok. Il minuto è il 74 quando la punta di proprietà del Bayern Leverkusen riesce a seminare il panico tra alcuni dei difensori più forti del mondo: azione in velocità in campo aperto, dribbling secco su Pique, poi anche su Puyol e tocco d'esterno in anticipo su Casillas. Palo clamoroso.

Non c'è più molto da raccontare poi, se non il disperato ingresso di Pedro e gli infiniti cross preda sempre dell'ottima difesa dei crociati che, con questa vittoria, centrano la storica impresa di battere per la prima volta nella loro storia la Spagna. Farlo quando giocano da favoriti e al mondiale poi, ha ancora più gusto.

LE PAGELLE

Grichting 7,5 - Anni: 31. Non è tanto il fatto di essere strepitoso in tutte le chiusure, il fatto è che lo fai contro gli attaccanti più forti del mondo che hanno in media 7/8 anni meno di te. Di testa son tutte sue, mai fuori posizione guida la difesa con una personalità incredibile. Manco stesse giocando Schaffhausen-Locarno...

Benaglio 7 - Una nota di merito per il portiere del Wolfsburg. È rapidissimo a salvare i suoi con uscite degne del miglior Buffon, prima sullo 0-0 e poi sullo 0-1.

Fernandes 7 - Gioca da esterno sinistro largo ma si accentra anche spesso in mezzo al campo. Può farlo perché è veloce e sa dove stare... lo dimostra il fatto che è il primo ad arrivare sullo storico pallone vagante.

Silva 5 - Nel primo tempo non va male, anzi, come tutta la Spagna ci fa vedere tutte le sue doti tecniche. Nella ripresa sparisce tanto che Del Bosque è costretto a cambiarlo per la velocità di J.Navas.

Xavi 6 - In mezzo al campo è di un altro pianeta, davvero. I tempi di questo regista sono eccezionali ma oggi come tutta la sua squadra pecca di quella voglia di entrare in porta col pallone che, gli spagnoli, proprio non riescono a levarsi.

Sendersos 5 - L'unica insufficienza svizzera. Il suo problema è sempre stata la testa visto che, fisico e talento non mancano. Pensate che sia maturato? Andate al minuto 30 di questa partita e guardate il buon Philippe, in assurda foga agonistica, entrare in tackle su Lichestenier a gioco fermo. Niente di male, può capire, se non fosse che in quell'intervento inutile si infortuna alla caviglia ed è costretto a lasciare il campo. Gli anni passano... la testa è sempre la stessa.

IL TABELLINO

SPAGNA-SVIZZERA 0-1

Spagna (4-1-4-1): Casillas 6; Sergio Ramos 6, Piquet 5,5, Puyol 5,5, Capdevila 6; Busquets 6 (61' Torres 5,5); Silva 5 (61' Jesus Navas 5,5), Xavi 6, Xabi Alonso 6, Iniesta 6 (77' Pedro sv); Villa 5. A disp.: Reina, Valdes, Albiol, Arbeloa, Marchena, Fabregas, Javi Martinez, Mata, Llorente, Pedro. All.: Del Bosque

Svizzera (4-4-1-1): Benaglio 7; Lichsteiner 7, Senderos 5 (35' Von Bergen 6), Grichting 7,5, Ziegler 6,5; Barnetta 6,5 (92' Eggimann sv), Inler 7, Huggel 6,5, Fernandes 7; Derdiyok 7 (79' Yakin sv); Nfuko 6. A disp.: Leoni, Wolfli, Magnin, Padalino, Schwegler, Shaquri, Bunjako. All.: Hitzfeld

Arbitro: Webb (ING)

Marcatori: 52' Fernandes (Svi)

Ammoniti: Grichting, Ziegler, Benaglio (Svi)

Espulsi: - nessuno

16 giugno 2010

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Forlan trascina l'Uruguay: 3-0

Mondiali: Sudafrica ko e quasi fuori

Con una doppietta di Forlan e un gol di Alvaro Pereira l'Uruguay batte 3-0 il Sudafrica a Pretoria nella seconda giornata del gruppo A dei Mondiali: un risultato che sa di condanna per i Bafana Bafana. Il vantaggio della Celeste arriva al 24'' date=' quando l'attaccante dell'Atletico Madrid batte Khune con un destro da fuori. Al 35' della ripresa il raddoppio su rigore per atterramento di Suarez da parte di Khune, espulso. Nel recupero il tris.

[b']LA PARTITA

Poca storia nei primi 45': l'Uruguay è padrone del campo e non concede praticamente nulla ai Bafana Bafana. È Tshabalala, diventato un eroe in patria dopo lo splendido gol segnato al Messico, il più attivo tra i padroni di casa ma le sue conclusioni dalla distanza hanno questa volta poca fortuna. Di contro i sudamericani giocano con ordine e non hanno difficoltà a farsi largo tra una difesa avversaria decisamente 'allegra'. Forlan è in grande spolvero e lo dimostra al 24', quando con un dribbling si libera dell'uomo e fa partire un destro da fuori che fulmina Khune. L'Uruguay insiste e sfiora il raddoppio prima con Suarez (palla sull'esterno della rete) e poi con Cavani, che non aggancia una grande palla di Forlan. Prima della fine del tempo, lampo del Sudafrica ma Mphela spedisce fuori di testa un bel traversone.

Non cambia la trama del match a inizio ripresa: Suarez e Forlan continuano a distribuire ottimi palloni ma Cavani e Lugano non centrano l'obiettivo. E al 66' il Sudafrica va vicinissimo al pareggio su un cross di Gaxa per la testa di Mphela, Muslera esce e anticipa l'attaccante africano. Ma è solo una meteora perché a questo punto la squadra di Tabarez prende il largo. Khune atterra in area Suarez, ultimo uomo, causando il rigore e facendosi espellere. Sul dischetto va Forlan che non sbaglia. E nei cinque minuti di recupero, concessi per il prolungarsi della sostituzione di Khune e del tiro del rigore, ecco il terzo gol di Alvaro Pereira di testa su assist di Suarez. E finisce così, con i Bafana bafana travolti e in pratica ai saluti.

LE PAGELLE

Forlan 7,5 - L'uomo squadra di questo Uruguay: lo prende per mano dall'inizio e lo trascina fino alla fine. La sua doppietta è la prima del Mondiale e lo porta in testa alla classifica cannonieri. Due gol ma anche tanto lavoro di qualità.

Suarez 7 - Non segna ma fa segnare: costringe Khune al fallo da rigore e poi scodella la palla per il 3-0 di Alvaro Pereira. E non si contano i palloni distribuiti di qua e di là per tutta la partita.

Cavani 5 - Tabarez lo manda in campo dall'inizio ma l'attaccante del Palermo non incide: sbaglia i controlli e ha il tiro smorzato. È là davanti ma in pratica non si vede. Prestazione opaca.

Tshabalala 5 - Pronti via e vuole ripetere la prodezza dell'esordio, ma chiede troppo. Tanto fumo e niente più.

Mphela 4,5 - Conferma le note negative della partita d'esordio contro il Messico. Di testa o di piede, non ci siamo. Quando gli arriva la palla, il più delle volte è un nulla di fatto.Alla mezz'ora parte come un razzo da centrocampo e si fa tutta la fascia, poi rovina tutto con un traversone da... censura.

IL TABELLINO

Sudafrica-Uruguay 0-3

Sudafrica (4-4-1-1): Khune 5; Gaxa 5,5, Khumalo 5, Mokoena 5, Masilela 5; Modise 5,5, Letsholonyane 5 (12'st Moriri 5), Dikgacoi 5, Tshabalala 5; Pienaar 5 (34'st Josephs sv); Mphela 4,5. A disposizione: Walters, Ngcongca, Booth, Thwala, Sangweni, Sibaya, Davids, Khuboni, Parker, Nomvethe. Ct.: Parreira.

Uruguay (4-3-1-2): Muslera 5,5; M.Pereira 6, Lugano 6,5, Godin 6,5, Fucile 6 (25'st A.Fernandez 6); Perez 6 (45'st Gargano), Arevalo 6, A.Pereira 6; Forlan 7,5; Cavani 5 (44'st S.Fernandez sv), Suarez 7. A disposizione: Castillo, Silva, Victorino, Scotti, Caceres, Eguren, N.Gonzalez, Abreu. Ct.: Tabarez.

Arbitro: Busacca (SVI)

Marcatori: 24', 35'st rig. Forlan (U), 50' A.Pereira (U)

Ammoniti: Pienaar, Dikgacoi (S)

Espulsi: 31'st Khune (S) per fallo da ultimo uomo

16 giugno 2010

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Piccola ernia del disco per Buffon

I tempi di recupero non prevedibili

Brutte notizie per l'Italia.Gianluigi Buffon infatti è alle prese con un piccolo ritorno di ernia discale' date=' già avuta in passato. Lo staff medico dell'Italia farà di tutto per recuperarlo,anche se i tempi non sono prevedibili: questo, stando a Castellacci, l'esito degli esami clinici ai quali è stato sottoposto il portiere della nazionale. Al suo posto non verrà chiamato Sirigu dopo che la Fifa ha rigettato l'analoga richiesta della Francia.

Il portiere della Juventus si è sottoposto ad una risonanza magnetica che ha fugato ogni dubbio. "Come ipotizzato, la sciatalgia è dovuta ad un'ernia del disco che comprime la prima radice sacrale della gamba sinistra. Per questo ha creato i grossi problemi che avete visto tutti", ha detto Castellacci spiegando la diagnosi. "Abbiamo deciso che Buffon rimarrà con noi e effettuerà tutte le cure - ha ribadito il responsabile dello staff medico - ma in questo momento è difficile far riferimento ad un livello temporale per un recupero ottimale". Quanto ad Andrea Pirlo, il milanista dovrebbe rientrare agli ordini di Lippi per la partita con la Slovacchia. "Stiamo proseguendo la terapia - ha aggiunto Castellacci - come avete visto si sta allenando e sta correndo. Anche lui questa mattina ha effettuato una risonanza magnetica che ha confermato il miglioramento della situazione muscolare. Stiamo cercando di non forzare perché sapete quanto sia problematico il muscolo del polpaccio, ma le cose stanno andando positivamente. Un rientro contro la Slovacchia o agli eventuali ottavi? I tempi dovrebbero essere quelli. Mi auguro che possa riprendere al più presto a lavorare con il pallone".

PIRLO SORRIDE: "CON LA SLOVACCHIA SPERO DI ESSERCI"

Per Marcello Lippi le buone notizie arrivano da Andrea Pirlo. La risonanza magnetica effettuata conferma che il centrocampista è in netto miglioramento, e a questo punto il suo recupero per la terza partita di qualificazione contro la Slovacchia, non è solo un obiettivo ma una speranza concreta. "Spero di giocare la terza partita, ma vediamo giorno dopo giorno come va - ha detto - Va meglio e ora spero. Non sento più dolore, e spero che non torni più. Sì, oggi va tutto bene".

CHIELLINI: "LE BIG A RILENTO"

"Tutte le squadre hanno cominciato lentamente, non ho visto grandi differenze tranne la Germania che ha iniziato molto bene -ha detto Chiellini-. Per noi non è cambiato nulla, anzi con il pari della Slovacchia tutto ricomincia da capo. Ora dobbiamo vincere. Lippi ci carica come sempre ma dobbiamo tirare di più nello specchio della porta. Attenzione alla Nuova Zelanda è un avversario molto forte fisicamente e pericoloso di testa." Prima di concludere il difensore bianconero ha regalato un pensiero anche allo sfortunato compagno Buffon: "Dispiace per Gigi, il valore del giocatore si conosce e vivendoci ogni giorno so cosa voglia dire per lui un Mondiale. Speriamo comunque non sia nulla di grave e possa tornare".

PEPE: "GRUPPO E CARICA DI LIPPI LA NOSTRA FORZA"

Devo ringraziare il gruppo, alla fine con il Paraguay abbiamo esordito in 7 e se abbiamo fatto bene bisogna elogiare i campioni e i più esperti che ci hanno messo nelle condizioni di esprimerci al massimo". E c'è un'altra persona da ringraziare, uno che in Pepe ha sempre creduto lanciandolo al debutto in Bulgaria-Italia, una gara non semplice. "Il mister ci dice che se siamo qui è perché siamo i migliori 23 giocatori d'Italia. Lui è fatto così - spiega il neo-juventino -, ci carica, quando parla trasmette sempre cose importanti, prima della gara con il Paraguay ci ha detto che andavamo a fare la cosa più bella del mondo: giocare a calcio. Riesce a farti entrare in testa e nel cuore le cose che dice perche' usa parole che ti toccano. La forza di questa Italia è avere un condottiero come lui e i compagni che ti aiutano". ''Io, in queste prime partite, 'sti fenomeni non li ho proprio visti, anzi la gara che abbiamo fatta noi mi è sembrata tra le migliori''. Un pizzico di Pepe alle star annunciate del Mondiale: ''Ad esempio, ieri il Brasile è passato grazie ad un gran gol di Maicon, ma il portiere coreano ve lo raccomando''.

ALLENAMENTO COL 4-4-2 E GILARDINO-DI NATALE

È durata un'ora e 35 minuti la seduta di allenamento degli azzurri al Southdowns College di Centurion. Molto lavoro tecnico e poi tattico per la Nazionale. Lippi ha fatto disputare diverse partitella, prima cinque contro cinque, a due tocchi e poi a un tocco, quindi dieci contro dieci a campo ridotto. Il ct ha schierato in rosa Marchetti, poi difesa a 4 formata da Maggio, Cannavaro, Bonucci e Bocchetti, il centrocampo sceso in campo contro il Paraguay con Pepe, Montolivo, De Rossi e Marchisio largo a sinistra, davanti la coppia Gilardino-Di Natale. In blu Zambrotta, Peruzzi, Chiellini, Criscito, poi Camoranesi, Gattuso, Palombo e Quagliarella, in avanti Iaquinta e Pazzini. La partitella si è chiusa sullo 0-0, ai rigori vittoria della squadra in blu. Assenti Pirlo e Buffon che questa mattina sono stati sottoposti ad accertamenti medici presso l'ospedale di Pretoria.

16 giugno 2010

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Una poltrona per tre

di Enzo Palladini.

Si aspettava la Spagna per chiudere il primo giro e per capire bene gli equilibri. Dopo che tutti hanno disputato una partita la considerazione più evidente è che il Mondiale è finora povero dal punto di vista tecnico e spettacolare' date=' e che quasi tutte le squadre favorite fanno fatica. E appunto gli spagnoli battuti dagli svizzeri ne sono la dimostrazione. Tutto questo ridà valore all’esordio degli azzurri contro il Paraguay, ma forma anche un momentaneo podio che vede posizionate Germania, Brasile e Argentina. Il Brasile non ha entusiasmato i brasiliani, ma ha messo paura agli europei. Perché gioca come non piace ai suoi connazionali, ma gioca per vincere. Ecco allora che il 2-1 sulla Corea del Nord, che letto così sembra una mezza delusione, ha un significato preciso: concretezza, quantità, solidità. Una squadra contro la quale è difficilissimo giocare, a meno di comportarsi esattamente come i coreani: costruire un muro davanti alla propria area ed evitare di lasciare spazi. Ma poi tanto si finisce per perdere lo stesso perché la qualità degi attaccanti è eccelsa.

La Germania ha fatto il percorso inverso rispetto al Brasile: si è sudamericanizzata e non solo perché ci gioca il brasiliano Cacau. La straordinaria applicazione tattica del tecnico Loew si è estrinsecata soprattutto nella fase offensiva. Rifiutato il 4-2-4 del Bayern, loew ha seguito una strada tracciata dal Milan di Leonardo con il suo 4-2-fantasia che prevede degli schemi d’attacco assolutamente all’avanguardia, in grado di mandare in gol tutti gli attaccanti. Ma proprio tutti. Contro l’Australia ha funzionato tutto alla perfezione, adesso ci si aspettano delle controprove.

Sul podio potrebbe salire la Corea del Sud, che ha ammazzato la Grecia, ma difficilmente potrà fare molta strada. E allora ci sta l’Argentina in questo terzetto, perché nel primo tempo della partita contro la Nigeria, in realtà nella prima mezz’ora, ha fatto cose che non si sono viste in altre partita. L'incognita è Maradona, ma vista la considerazione che i giocatori hanno di lui, potrebbe essere un’incognita a favore.

16 giugno 2010

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Infatti alla luce dei primi risultati il pareggio col Paraguay, visto anche quanto poco abbiamo concesso, assume più valore. Ora il nostro obiettivo è arrivare primi, la Svizzera ci avrebbe potuto fare un favore. Vi spiego, se arriviamo primi affrontiamo negli ottavi o Camerun o Danimarca (l'Olanda arriverà prima), ma nei quarti in prospettiva, avremmo affrontato la Spagna; la Svizzera ora può vincere il girone e prendere il posto della Spagna, negli ottavi dovrebbe avere Portogallo o Costa d'Avorio, cmq rischiamo se siamo bravi ora di avere un buon varco per le semifinali come nel 2006 (magari con la Germania ancora).

La Spagna, arrivando seconda, si beccherebbe il Brasile subito... ottavi di fuoco....

Facciamo un favore a questo mondo... Meno SUV, più 4C e Lotus...

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Infatti alla luce dei primi risultati il pareggio col Paraguay, visto anche quanto poco abbiamo concesso, assume più valore. Ora il nostro obiettivo è arrivare primi, la Svizzera ci avrebbe potuto fare un favore. Vi spiego, se arriviamo primi affrontiamo negli ottavi o Camerun o Danimarca (l'Olanda arriverà prima), ma nei quarti in prospettiva, avremmo affrontato la Spagna; la Svizzera ora può vincere il girone e prendere il posto della Spagna, negli ottavi dovrebbe avere Portogallo o Costa d'Avorio, cmq rischiamo se siamo bravi ora di avere un buon varco per le semifinali come nel 2006 (magari con la Germania ancora).

La Spagna, arrivando seconda, si beccherebbe il Brasile subito... ottavi di fuoco....

a quanto vedo anche tu ti sei fatto i conti come me:mrgreen:

Mi sembra che siamo messi piuttosto...............meglio no dirlo và:lol:

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Triplo Higuain' date=' Argentina super [/size']

Corea del Sud schiacciata per 4-1

L'Argentina vola a punteggio pieno nel gruppo B del Mondiale sudafricano dopo il successo per 4-1 sulla Corea del Sud. Un match dominato per lunghi tratti dalla Seleccion, nonostante gli svarioni in difesa. La squadra di Maradona allunga subito con l'autogol di Park Chu-young al 16' e Higuain al 33'. Poi al 46' Demichelis spalanca la porta a Lee Chung-yong. Nella ripresa i coreani mettono paura, ma ancora Higuain al 31' e 35' chiude i conti.

LA PARTITA

Delle 32 squadre in Sudafrica, Argentina e Corea del Sud sono tra le pochissime che hanno convinto all'esordio. Ma se una è tra le candidate al titolo, l'altra si è presa con la forza il ruolo di mina vagante. I baci e gli abbracci di Maradona ai suoi giocatori, però, sembrano dare la carica giusta alla squadra due volte campione, che parte con più decisione. Messi e compagni sanno che l'armata rossa è comunque da prendere con le pinze, anche perché gli orientali chiudono bene gli spazi e ripartono in velocità. Il "Pibe de oro", però, aveva detto che con l'aiuto di Dio l'Argentina avrebbe potuto vincere questo Mondiale. Evidentemente lassù qualcuno è d'accordo perché poco dopo il quarto d'ora, su una punizione di Messi, Demichelis "cicca", il pallone va a sbattere sullo stinco del sorpreso Park Chu-young e finisce in rete.

I coreani non prendono coraggio nemmeno quando Samuel (problema muscolare) deve lasciare il campo per Burdisso. Anzi, incassano il raddoppio con Higuain, che solo soletto insacca di testa dopo un traversone di Maxi Rodriguez prolungato proprio dal centrale giallorosso. L'undici dei Park e dei Lee sembra non rendersi conto di essere sotto di due reti e finisce vittima del torello dell'Albiceleste, tanto che Di Maria prima e Messi poi vanno vicino al "tris". Ma prima dell'intervallo la sorpresa: Demichelis si addormenta (ancora), Lee Chung-yong gli ruba palla e trafigge Romero. E si torna ad avere una partita.

In avvio di ripresa l'Argentina, molto più brillante senza la "zavorra" Veron, prova immediatamente a rimettere le cose a posto con Higuain e Tevez, ma la Corea del Sud è più coraggiosa e fa davvero paura. La partita potrebbe cambiare al 13', quando Yeom Ki-hun lanciato a rete calcia clamorosamente fuori.

E' un segno, nonostante la retroguardia biancoceleste faccia di tutto per rimettere in gara gli avversari. Nel finale, infatti, i sudamericani prendono il largo trascinati da Messi. La "Pulce" semina il panico tra la maglie rosse e Higuain deve solo spingere in rete due palloni facili facili, firmando la prima tripletta di questo Mondiale e volando in testa alla classifica marcatori. Per la "gioia" di Milito...

LE PAGELLE

Gutierrez 5 È il sosia di Yepes, ma solo fisicamente, perché coi piedi non c'è gara tra i due. Punto debole dell'Argentina.

Demichelis 4,5 Errare è umano, perseverare diabolico. "Cicca" di testa in occasione del primo gol, poi fa una "pennica" sulla rete coreana. Errore gravissimo, soprattutto in un Mondiale dove ogni distrazione costa caro.

Di Maria 6,5 Bravo e molto intraprendente sulla sinistra, forse si è sbloccato. I compagni lo cercano e lui li ripaga con inserimenti fulminei.

Tevez 6,5 È in forma strepitosa, grande grinta, ancora più importante di Messi in avvio. Nel secondo tempo sparisce un po' ed esce stremato.

Messi 7 Quando tutti accusano il fiatone lui ingrana la quinta e spazza via la Sud Corea. Peccato per il palo, meritava il gol.

Higuain 7,5 Uno che segna tre volte in una sola partita del Mondiale non può essere bollato come "non all'altezza" e se Maradona lo preferisce a Milito un motivo ci sarà. Certo, gol a parte, non è che faccia impazzire.

Park Ji-sung 5 L'ombra di se stesso rispetto al match d'esordio. La stella del Manchester United tradisce i suoi compagni.

Park Chu-young 5,5 L'attaccante del Monaco centra la porta, ma è quella sbagliata. Errore di disattenzione.

Yeom Ki-hun 4,5 Si mangia il gol che avrebbe potuto cambiare le sorti della partita. Imperdonabile.

IL TABELLINO

Argentina-Corea del Sud 4-1

Argentina (4-3-3): Romero 6; Heinze 5,5, Samuel 6 (23' Burdisso 6), Demichelis 4,5, Gutierrez 5; Maxi Rodriguez 6, Mascherano 6, Di Maria 6,5; Messi 7, Tevez 6,5 (30' st Aguero 6), Higuain 7,5 (37' st Bolatti sv). A disposizione: Pozo, Andujar, C. Rodriguez, Garce, Otamendi, Pastore, Palermo, Milito). All. Maradona

Corea del Sud (4-2-3-1): Jung Sung-ryong 5,5; Oh Beom-seok 5,5, Cho Yong-hyung 5, Lee Jung-soo 5, Lee Young-pyo 5,5; Ki Sung-yueng 6 (1' st Kim Nam-il 6), Kim Jung-woo 6; Lee Chung-yong 6, Park Ji-sung 5, Park Chu-young 5,5 (36' st Lee Dong-Guk sv); Yeom Ki-hun 4,5. A disposizione: Kim Young-kwang, Lee Woon-jae, Cha du-ri,Oh Beom-seok, Kim Hyung-il, Kim Dong-jin, Kim Jae-sung, Kim Bo-kyung, Lee Seung-ryul, Ahn Jung-hwan) All. Huh Jung-moo

Arbitro: De Bleeckere (Belgio).

Marcatori: 17' autorete Park Chu-young ©, 33' Higuain (A), 46' Lee Chung-yong ©, 31' st Higuain (A), 35' st Higuain (A)

Ammoniti: Yeom Ki-hun, Lee Chung-yong ©, Gutierrez, Mascherano, Heinze (A)

Espulsi: - nessuno

17 giugno 2010

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Modificato da Navarre75

Passare per idiota agli occhi di un imbecille è voluttà da finissimo intenditore. - Georges Courteline -

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Mondiali: Kaita' date=' regalo alla Grecia[/size']

Lascia in 10 per 60' la Nigeria: 1-2

A Bloemfontein successo storico in rimonta per 2-1 della Grecia sulla Nigeria nella seconda giornata del gruppo B. Gara a senso unico per 30', con gli africani che vanno meritatamente in vantaggio al 16' con Uche. Poi l'episodio che cambia la partita: Kaita si fa espellere per un calcio a Torosidis lasciando i suoi in 10. Al 44' il pari greco su tiro di Salpingidis deviato. Nella ripresa erroracci di Obasi e Gekas poi il gol vittoria di Torosidis.

LA PARTITA

Per la prima mezz'ora in campo c'è solo la Nigeria, ordinata nella manovra e attenta in difesa. Di contro una Grecia lenta, che non riesce a trovare il bandolo del gioco e sofferente oltre misura sulle palle inattive. E su una di queste capitola: è il 16' quando Uche batte una punizione che nessuno sfiora e che si infila alle spalle di Enyeama. Poi la follia di Kaita, che si fa espellere per un calcetto a Torosidis lasciando la Nigeria in 10. Il ct greco Rehhagel fa uscire Papastathopoulos e manda in campo un altro attaccante, Samaras. E gli ultimi 10' sono un assedio ellenico: Enyeama esce coi piedi su Salpingidis, Aruna salva sulla linea ma al 44' la Nigeria capitola su tiro di Salpingidis deviato da un difensore.

Galvanizzata dal pari e dalla superiorità numerica, la Grecia torna in campo con maggior determinazione. Gekas sbaglia clamorosamente davanti a Enyeama, che respinge, ma su ribaltamento di fronte è la Nigeria che ha una doppia, incredibile occasione per passare nuovamente in vantaggio prima con Yakubu (Tzorvas respinge alla grande) e soprattutto con Obasi, che manda fuori a porta vuota. Il portiere africano fa un altro mitacolo su colpo di testa di Samaras ma è proprio lui a tradire i suoi compiendo un erroraccio su tiro di Tziolis: non trattiene e Torosidis è il più lesto di tutti a mettere in rete. La Nigeria non molla e si affaccia in avanti alla ricerca del pari della speranza, ma la fatica si fa sentire. E ora serve un'impresa. Dal canto suo la Grecia festeggia un successo che va consegnato agli annali.

LE PAGELLE

Torosidis 6,5 - Furbo in occasione dell'espulsione di Kaita. Perché il calcetto c'è ma lui fa una sceneggiata (o meglio, inscena una tragedia greca...). Poi è bravo a raccogliere il tiro di Tziolis e a infilare il 2-1.

Salpingidis 6,5 - Firma il gol dell'1-1 ma in generale è uno dei più vivaci tra gli uomini di Rehhagel. In fondo le azioni passano quasi sempre dai suoi piedi.

Enyeama 5 - Incolpevole sul gol dell'1-0 di Salpingidis, ostenta sicurezza nelle uscite alte ed è bravo a opporsi coi piedi all'accorrente Salpingidis e a ipnotizzare Gekas. Poi succede l'inaspettato e macchia la sua ottima prova con un errore decisivo, che condanna i suoi.

Obasi/Yakubu 4,5 - Clamoroso il doppio errore sotto porta. Il secondo ha almeno l'attenuante di trovarsi di fronte il portiere. L'altro ha la porta completamente spalancata e sbaglia la mira.

Kaita 4 - Un gesto incomprensibile, con la squadra avanti 1-0 e la situazione sotto controllo. Rifila un calcio a Torosidis in occasione di un fallo laterale e lascia i suoi in 10 per oltre un'ora. Rovinando tutto.

IL TABELLINO

GRECIA-NIGERIA 2-1

Grecia (4-3-3): Tzorvas 5,5; Kyrgiakos 5, Vyntra 5,5, Papadopoulos 5,5, Torosidis 6,5; Tziolis 6, Papastathopoulos 5 (36' Samaras 5), Katsouranis 6; Karagounis 6, Gekas 5 (34'st Ninis sv), Salpingidis 6,5. A disposizione: Sifakis, Chalkias, Seitaridis, Patsatzoglou, Spyropoulous, Moras, Tziolis, Malezas, Prittas, Kapetanos, Charisteas. Ct: Rehaggel.

Nigeria (4-4-2): Enyeama 5; Odiah 5,5, Shittu 5,5, Joseph Yobo 4,5, Taiwo 5,5 (11'st Echiejile 5, 32'st Afolabi sv); Kaita 4, Etuhu 5, Haruna 5, Uche 6,5; Odemwingie 5 (1' st Obasi 4,5), Yakubu 4,5. A disposizione: Aiyegnugba, Ejide, Adeleye, Ayila, Kanu, Utaka, Martins, Brown, Obinna. Ct: Lars Lagerback.

Arbitro: Oscar Ruiz (COL)

Marcatori: 15' Uche (N), 44' Salpingidis (G), 27'st Torosidis (G)

Ammoniti: Papastathopoulos, Tziolis, Samaras, (G), Obasi (N)

Espulsi: 33' Kaita (N) per fallo a gioco fermo

17 giugno 2010

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