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Commenti alla Stagione 2010


Navarre75

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Contromano su Stoner

di Guido Meda.

Sarà che mi piace andare contromano e controcorrente' date=' sarà che andando alle corse due cose credo di avere imparato a capirle, ma insomma non sono d’accordo con chi pensa e divulga il ragionamento per cui Casey Stoner avrebbe imboccato una brutta china. Mi vien proprio da ragionare al contrario. La statistica non è dalla parte del ducatista, è vero: una caduta (di posteriore) per chiudere il 2009 sommata alla caduta del Qatar (di anteriore) e a quella delle prove di Jerez (di anteriore) più la gara mezza e mezza sono qualcosa più di piccoli indizi se uno vuole affrettare le sue conclusioni. Però, se è vero che in Qatar era straprimo e stava stradominando e si è beccato le critiche di mezzo mondo perché ha esagerato, non si può riservargli lo stesso trattamento ora che in Spagna la testa ce l’ha messa proprio tutta. Non è coerente. Che Stoner debba fare qualcosa di simile ad un salto di qualità o un passo verso la maturazione tattica che consente di vincere i mondiali, credo che siamo tutti d’accordo.

Stravinse il 2007 perché era più forte, ma sostanzialmente non aveva a che fare con una concorrenza attrezzata al 100% per tenergli testa. Una volta che Rossi è tornato ai propri standard e una volta che si è aggiunto anche un gran Lorenzo non è che Stoner sia calato nel rendimento globale. Certo, ha dovuto arrendersi all’ineluttabilità di un malessere fisico che diventava anche nervoso e ha perso tempo per individuare la propria via per uscire dal problema. Ma quando è tornato è stato capace di vincere ancora, di andare sul podio e pure di stendersi esagerando. Le sue modalità? Le stesse di prima. Andare come un assatanato con la priorità di fare alla svelta tutto quanto. Consapevole dei rischi che il tutto comporta, ma incapace di fare diversamente. Si dice che piaccia anche per questo.

A Stoner è andata buca perché a Motegi non si è corso, altroché. Là crediamo che avrebbe dominato, arrivando alla Spagna con una carica ed una riserva di informazioni che gli avrebbero consentito forse di fare meglio ad Jerez. Ma ad Jerez non è che sia stato uno Stoner diverso dal solito. E’ sempre stata una pista indigesta, dove prima di fare il buon terzo dello scorso anno, il podio l’aveva sempre visto soltanto col binocolo e neanche tanto bene. In Qatar insomma si è giocato (male) uno di quelli jolly che ogni pilota ha nella sua stagione, in Spagna ha fatto il solito. Dunque? Dunque lo bocciano i punti in classifica, ma è presto per bocciarlo con i giudizi. Qui si pensa che a Le Mans Stoner rischi di essere di nuovo un uomo da battere, che da Le Mans ricominci la sua corsa al titolo.

6 maggio 2010

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Passare per idiota agli occhi di un imbecille è voluttà da finissimo intenditore. - Georges Courteline -

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La gara di Jerez di Pedrosa “rovinata” da un sensore

In molti si sono chiesti il perché del rallentamento nel finale di Dani Pedrosa nel GP di Spagna. Il pilota della Honda aveva infatti guidato tutta la gara prima di doversi arrendere proprio all’ultimo giro al connazionale Jorge Lorenzo che lo ha rimontato abbastanza facilmente. Dopo un attento esame degli ingegneri della Honda sembra che il rallentamento sia stato dovuto al malfunzionamento del sensore che verifica i consumi. In pratica il sensore che controlla la quantità di benzina presente nel serbatoio ha dato informazioni errate all'elettronica e di conseguenza la moto ha perso potenza.

Il giro più veloce di Pedrosa è stato di 1′39″731 (era il secondo giro) e durante la gara stava guidando comodamente in 1′40″1 fino al giro 7 e 1′40 “di media fino al 24 ° giro. Da quel giro in poi ha perso 1″116 da Lorenzo. Nel giro successivo Lorenzo gli ha recuperato ancora 3 decimi. Nel penultimo giro mentre lottava con il pilota della Yamaha ha girati in 1′41″748 e nell’ultimo in 1′41″ 079. Come riporta “El Mundo Deportivo” la gara di Pedrosa sarebbe potuta finire diversamente.

“Calcolando che ho perso due decimi al giro per 20 giri' date=' la storia del Gran Premio poteva essere diversa” ha detto Dani Pedrosa nei test post gara. La Honda ha riscontrato lo stesso problema anche sulla moto di Marco Melandri.

6 maggio 2010

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Moto2 – Cambio di moto per il Team di Aspar Martinez?

Lo scorso inverno dopo aver provato diverse Moto2 il Team di Jorge Aspar Martinez' date=' Team che quest’anno schiera nella neonata categoria Julian Simon e Mike Di Meglio, aveva scelto l’italianissima RSV (nella foto). Ora dopo le prime due gare dove i risultati non sono arrivati e visto i progressi della concorrenza, il Team manager spagnolo è intenzionato a cambiare moto. Dalla Spagna (fonte Motoworld) dicono chiaramente che il prossimo GP di Francia che si terrà il prossimo 23 maggio vedrà i due piloti in sella alla Suter MMX, moto che ha dato garanzie e risultati in questo inizio di stagione.

Nonostante gli sforzi della casa italiana che aveva portato nuove modifiche tra cui la diminuzione del peso di circa 4 kg, nuove carenature e il nuovo forcellone, l’avventura sembra già finita.

12 maggio 2010

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Moto2 – Aspar Martinez conferma il passaggio alla Suter

Stamattina avevamo scritto del “cambio moto” del Team di Jorge Aspar Martinez dall’italianissima RSV Moto2 alla svizzera Suter. Da Le Mans infatti Julian Simon e Mike Di Meglio saranno in sella alla Suter MMX' date=' moto che ha dato ampie garanzie in termini di competitività e affidabilità. Ora arriva anche la conferma ufficiale dello stesso Team manager spagnolo che con un comunicato spiega quanto segue.

“La RSV è una moto competitiva, ma il Mapfre Aspar Team ha due campioni del mondo e non possono passare il tempo per lo sviluppo durante la stagione. Gli sponsor e la squadra hanno una sola sfida, la vittoria fin dall’inizio e così abbiamo deciso di passare alla Suter, che ha mostrato il suo alto livello e che attualmente guidare la classifica della Moto2. Riteniamo che sia la scelta giusta per noi per cercare di arrivare al titolo, a partire nella prossima gara. Il rapporto con la RSV è eccellente, ma abbiamo la responsabilità di fare tutto il possibile per avere il materiale più competitivo e per questo motivo abbiamo deciso cambiare ora.”

12 maggio 2010

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Moto2 – Simone Corsi parla di Jerez e del prossimo GP di Francia

A poco più di una settimana dal Gran Premio di Francia che si correrà il 23 maggio a Le Mans' date=' ritroviamo Simone Corsi, giovane pilota romano del Team JiR Moto2 che ci racconta com’è andato il suo week end spagnolo di Jerez de la Frontera.

[b']Simone, anche a Jerez buona prestazione in gara. Poteva andare meglio. Durante le prove abbiamo lavorato intensamente e siamo andati a pochi decimi dalla pole position, sono partito in terza fila ma con solo tre decimi di distacco. Al primo via sono partito bene, ho trovato il varco giusto e sentivo di poter imporre il mio ritmo, purtroppo la bandiera rossa ha azzerato tutto. Alla ripartenza non mi è riuscito di essere altrettanto brillante, mi si è impennata la moto e ho dovuto controllare di più la situazione, tanto che sono transitato diciassettesimo alla prima curva. La moto era a posto e io stavo bene, quindi mi sono dato da fare e giro dopo giro sono riuscito a portarmi a ridosso del gruppetto di testa. Ho perso un po’ di tempo con Gadea perché ci siamo passati e ripassati a vicenda un paio di volte e con soli diciassette giri a disposizione non sono riuscito ad acciuffare il podio. Sono dispiaciuto, ma ciò non toglie il buon lavoro fatto. La MotoBI andava veramente bene, in queste condizioni avrei potuto puntare a qualcosa di più ma stavolta è andata così. Il campionato è lungo e le differenze tra moto e piloti sono ancora incerte, quindi è importante andare a punti ad ogni gara e continuare lo sviluppo.

Dici che con la moto ti sentivi a posto. Come sta procedendo lo sviluppo e il tuo apprendistato?

Io sto imparando molto, giro dopo giro. È una moto completamente diversa da quelle a cui ero abituato (125, Ndr) e necessita un adattamento del pilota per essere capita, riesco a divertirmi perché la moto si presta bene alla guida di traverso, quindi è tutto più spettacolare.

In molti hanno rilevato come queste Moto2 abbiano ancora qualche problema di aderenza. Questione di gomme o di telai?

Le moto sono nuove per tutti: noi piloti, i tecnici, la Dunlop… c’è forse ancora bisogno di svilupparle per capire come sfruttarle. C’è qualche moto che scivola di più, qualche altra che lo fa meno, ma cambia tutto anche da circuito a circuito, anzi quasi da curva a curva. Abbiamo bisogno di girare ancora molto prima di poter trarre delle conclusioni o anche solo avere dei dati comparabili.

Lo stesso vale per i piloti?

Si, assolutamente. Io mi sento bene, ho attorno a me un clima molto collaborativo e costruttivo, ideale per lavorare con serenità. La cosa che veramente manca è il tempo, perché c’è bisogno di girare il più possibile per entrare in sintonia con il mezzo. Anche per i miei avversari credo sia lo stesso. In queste prime due gare Tomizawa ed Elias si sono dimostrati costanti oltre che veloci, il che è da temere. Ma siamo tutti consapevoli che un campionato così nuovo ha ancora una miriade di incognite e imprevisti, quindi dobbiamo stare tutti all’occhio.

Prossimo appuntamento a Le Mans. Cosa ti aspetti dalla gara francese?

Sinceramente ogni gran premio è una sorpresa, quindi non ho delle vere e proprie aspettative. Quello di cui sono sicuro è che devo migliorare il mio approccio durante le prove per riuscire a partire davanti, altrimenti tutto diventa più difficile, troppo difficile.

Jir

13 maggio 2010

da F1 - F1grandprix.it

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Moto2 – Julian Simon e Mike Di Meglio hanno provato la Suter ad Albacete

Julian Simon e Mike Di Meglio' date=' piloti del Team Aspar Moto2, hanno provato ad Albacete la Suter MMX, moto che come già scritto utilizzeranno al posto della RSV, moto accantonata dopo sole due gare. I due piloti hanno potuto effettuare però solo pochi giri a causa della pioggia e quindi si fermeranno anche domani, anche se era prevista inizialmente una sola giornata di test. Entrambi hanno preferito quindi non rischiare rimanendo al box per conoscere la meccanica della nuova moto.

[b']Julian Simon (8 giri – nella foto con la Suter MMX): “Sono molto contento, perché questa prova è stata programmata prima del Gran Premio. È importante conoscere la moto e andare alla gara più preparati. Ho percorso solo otto giri, è piovuto tutto il giorno, ma la verità è che la sensazione è stata positiva. Sebbene piovesse, abbiamo lavorato tutto il giorno ai box per apprendere di più sulla moto ed essere quindi ben preparati per Le Mans. Speriamo che domani ci sia il sole per poter girare di più.”

Mike Di Meglio (6 giri): “Oggi era la prima volta nella mia vita che giravo ad Albacete e mi piaciuto, è un layout molto bello. Ho effettuato solo sei giri perché il tempo è stato molto variabile. Questi sei giri mi hanno permesso di scoprire la nuova moto e il circuito. Spero che domani possiamo lavorare un po’ di più, in modo da poter prendere confidenza. Sembra una moto buona, leggera e facile da condurre. Non è il momento di fare paragoni o trarre conclusioni, ma il primo contatto è stato positivo.”

Jorge Martinez ‘Aspar’: “Francamente né Julian né Mike sono stati in grado girare molto a causa del tempo. In ogni caso i due sono stati molto contenti alla fine della giornata, perché il primo contatto è stato soddisfacente. Sebbene siano stati poco in pista, hanno avuto l’opportunità di lavorare con la meccanica in garage, e conoscere la nuova moto. È importante per essere poi pronti il giorno del Gran Premio. Domani se il tempo lo permetterà continueremo a lavorare per ottenere informazioni utili per la settimana prossima a Le Mans.”

13 maggio 2010

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Bautista si rompe: rischio Le Mans

Frattura a clavicola per pilota Suzuki

Il motocross ha fatto un'altra vittima tra i piloti del Motomondiale. Dopo Valentino Rossi' date=' infortunatosi a pochi giorni dal GP del Giappone, poi fortunatamente per lui rinviato, anche Alvaro Bautista ha dovuto fare i conti con un incidente occorsogli in allenamento. Lo spagnolo della Suzuki, infatti, si è fratturato una clavicola in una caduta, mettendo a serio rischio la sua presenza a Le Mans il 23 maggio. Bautista è stato subito operato.

Vista la natura della frattura, composta e sistemata dopo un intervento di un'ora, l'ex campione della 125 potrebbe comunque avere la possibilità di scendere in pista nella gara francese della MotoGP, anche se sopportando un po' di dolore e limitato nei movimenti.

Nel caso Bautista non dovesse farcela, la Suzuki ha comunicato di non aver ancora preso una decisione sull'eventuale sostituto.

14 maggio 2010

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MotoGP – Pramac Racing' date=' primi per risparmio energetico[/size']

Un fine settimana di primissimo piano per i colori verdi del Pramac Racing Team, infatti dopo aver concluso al settimo posto il Gran premio di Spagna valido per il Campionato Mondiale di MotoGP, si sono tirate le somme del primo week-end a impatto controllato. Durante il Gran premio di Jerez si è potuto assistere all’esordio dei camion che accompagneranno il team per tutta la stagione agonistica.

Su ogni camion sono stati installati 12 pannelli solari in aggiunta ai due pannelli istallati sul pit canopy, della divisione Pramac Solar, capaci di generare circa 2,8 kW, con un risparmio annuo calcolato in 3,36 MWh di energia. Il dato più indicativo sono le 2,3 tonnellate di CO2 che, grazie all’uso dei pannelli, non saranno disperse nell’atmosfera. Inoltre sempre su entrambi i camion hanno attirato l’attenzione le due pale eoliche RevolutionAir disegnate per Pramac da Philippe Starck. Anche se il vento di Jerez era relativamente debole e incostante, le pale hanno generato elettricità che è servita per alimentare, quasi completamente, gli schermi e le apparecchiature all’interno del box. Le pale eoliche sono in grado di generare 0,8 kW con un risparmio di emission in atmosfera annuale di circa 650 kg di CO2. L’auspicio è che nelle varie tappe del motomondiale ci sia sempre sole e vento in grado di creare più energia possibile. In questo modo il fabbisogno energetico del Pramac Racing Team verrà prodotto sempre di più dalle istallazioni poste su entrambi i camion.

Paolo Campinoti- Team principal Pramac Racing Team

“Siamo andati via da Jerez molto soddisfatti, uno dei nostri piloti si è reso protagonista di una splendida rimonta che l’ha visto terminare la gara in settima posizione, inoltre abbiamo avuto modo di costatare che le istallazioni poste sui nostri camion sono in grado di coprire in parte il nostro fabbisogno di energia nei box. È un ottimo punto di partenza per una stagione che si contraddistinguerà con molte iniziative simili. Dispiace per la gara sfortunata di Espargarò, ma ho molta fiducia in lui per il futuro, ha dimostrato molto carattere dopo esser rientrato in pista dai box, ha girato costantemente meglio dei piloti che lo precedevano.”

Pramac Racing

14 maggio 2010

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MotoGP – Alvaro Bautista determinato a gareggiare a Le Mans

Alvaro Bautista spera di potere essere abbastanza in forma per correre a Le Mans' date=' terzo appuntamento del motomondiale 2010. Il pilota spagnolo nonostante la rottura della clavicola avvenuta in un incidente mentre si allenava con una moto da cross la scorsa settimana crede di avere buone chance. Operato subito dopo la caduta, aveva ha anche avuto l’ok dei medici che lo avevano operato. A lui la parola.

“Sembra passato molto tempo dall’ultima gara corsa a Jerez e adesso si ricomincia. Purtroppo ho avuto un piccolo incidente la scorsa settimana e mi sono rotto la clavicola. Sono stato subito operato e anche se è molto doloroso sono totalmente concentrato per gareggiare a Le Mans. La pista francese non è una delle mie piste preferite. Sono stato in pole nel 2009, ma sono arrivato solo quarto. Sono stato decimo a Jerez e anche se ero il Top Rookie ho ancora voglia di fare meglio. Non ho fatto un buon inizio in Spagna e devo lavorare su questo, ho fatto qualche prova così spero di essere in grado di migliorare in tempo per la gara. In ogni caso, questi sono dettagli, la cosa più importante è solo quello di guidare la moto, farò del mio meglio.”

17 maggio 2010

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Moto2 – Julian Simon e Mike Di Meglio concludono i test di Albacete

Freddo e vento non hanno impedito a Julian Simon e Mike Di Meglio di percorrere molti km in sella alla Suter MMX Moto2 sul circuito di Albacete. Nel secondo e conclusivo giorno di test i due piloti del Team Aspar non si sono risparmiati nonostante un clima non proprio favorevole. Alla fine della giornata Simon è stato il più veloce con il crono di 1.31.99' date=' per lui ben 64 giri percorsi e la consapevolezza di aver dato tutto per affrettare l’apprendistato con la nuova moto.

[b']Julián Simón 1.31.99 (64 giri): “Sono molto contento della prova di Albacete che abbiamo usato per conoscere la Suter. Gli svantaggi principali di questa seconda giornata sono venuti dal freddo e dal vento. Abbiamo tentato di lavorare principalmente sulla sospensione anteriore, per alleviare il chattering, ma penso che sia stato causato principalmente dalle condizioni meteo, con gomme fredde. In generale sono molto soddisfatto, perché questo test ci ha aiutato a conoscere bene la moto e andiamo in Francia con un sacco di lavoro da fare. La sensazione è stata buona, arriviamo a Le Mans pronti a raggiungere buone prestazioni in fretta.”

Mike Di Meglio 1.33.30 (58 giri): “Oggi è stata una giornata molto positiva perché abbiamo potuto lavorare, nonostante il vento e freddo. Ho completato un sacco di giri, che mi hanno permesso di scoprire le caratteristiche della Suter. Anche se non ho familiarità con il circuito di Albacete, ed è un po complicato, ho guidato tranquillo, e gradualmente ho preso un buon feeling con la moto. È un peccato che, sia caduto alla fine del test alla prima curva. È stata un caduta stupida, ero alla ricerca di mio limite perché mi sentivo molto fiducioso, soprattutto con la risposta dell’anteriore. Ma ho frenato troppo e ho mi si è chiuso lo sterzo, per fortuna, la caduta non ha portato conseguenze di rilievo e siamo pronti per Le Mans.”

Jorge Martinez ‘Aspar’: “Questa seconda sessione del test di Albacete è stata condizionata dal meteo, ma per fortuna tutto il team ha lavorato abbastanza bene. È positivo, perché sia Julian che Mike hanno avuto modo di conoscere un po’ meglio la nuova moto e non dovranno ripartire da zero a Le Mans. Questo primo contatto è stato molto positivo, ma abbiamo ancora del lavoro da fare. In ogni caso in Francia, continueremo a lavorare sodo per ottenere buoni risultati.”

14 maggio 2010

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