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I giovani degli anni '60 e '70


nogravity

Messaggi Raccomandati:

Siccome devo fare una relazione, mi servirebbero un pò di risposte di coloro che hanno vissuto direttamente gli anni di piombo a queste domande:

  1. Quali erano i motivi che mossero molti giovani all'antiautoritarismo?
  2. Quali furono le premesse agli ideali e alle manifestazini di quegli anni?
  3. In che modo e quali modelli riflettevano le idee dei giovani? Quali erano, cioè, i libri, i film, le canzoni "cult" di quegli anni perchè lo erano?
  4. In che modo stavano cambiando i costumi dei giovani?
  5. Ritenete che i valori morali di allora fossero in qualche modo più forti di quelli di oggi?
  6. I giovani di allora erano religiosi?
  7. Come valuti il nuovo ruolo che i media stavano assumendo nella società fortemente aperta ai cambiamenti di quel periodo?
  8. La violenza come veniva giustificata dai giovnai di allora che la praticavano? E come veniva vista dalgi altri?
  9. Si legge nei libri del forte senso di appartenenza che legava alcuni giovani a vari movimenti, più o meno civili: che cosa provocava la necessità di aggregarsi? Ideali comuni o anche moda?
  10. Gli Stati Uniti, modello e principale termine di paragone per l'Italia, come hanno cambiato la visione del mondo dei giovani?
  11. Esisteva la "lotta di classe"? In che modo essa prendeva forma?
  12. C'era differenza tra i giovani della grande città e i provinciali?
  13. Ritieni che la società di allora fosse alienante?
  14. C'era scontro generazionale o era più apparente che reale?
  15. Come era vista dagli anziani e dalgi adulti tutto questo rinnovamento e violenza? C'era comprensione, immotivata ostilità o cosa'altro nei confronti della nuova generazione?
  16. Differenze tra nor e sud Italia?

A me basta che rispondiate anche solo ad alcune, scusate se le domande non sono messe in maniera logica, ma gli argomenti da trattare li ho segnati su un foglio man mano che leggevo dei libri su quel periodo (se vi vengono in mente altri argomenti da trattare ditemeli!). Finora ho letto "I Giovani e La Politica - Il Lungo '68" e "I Ragazzi Che Volevano Fare La Rivoluzione", oltre a "L'Italia Degli Anni di Piombo" di Montanelli. Ho anche visto parecchie puntate di Zavoli e tutte quelle di Correva L'Anno, anche se non parlavano propriamente del mio argomento (I giovani delgi anni di piombo), pensavo fosse utile avere ance un idea in generale sui fatti di sangue. Beh, se qualcuno può aiutarmi rispondendo a qualche domanda lo ringrazio! (non vorrei che il lavoro finisse per essere uno squallido copia.incolla da altri libri, anche se la prof lo intende così :( )

Grazie!

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Siccome devo fare una relazione, mi servirebbero un pò di risposte di coloro che hanno vissuto direttamente gli anni di piombo

[...]

Finora ho letto "I Giovani e La Politica - Il Lungo '68" e "I Ragazzi Che Volevano Fare La Rivoluzione", oltre a "L'Italia Degli Anni di Piombo" di Montanelli. Ho anche visto parecchie puntate di Zavoli e tutte quelle di Correva L'Anno, anche se non parlavano propriamente del mio argomento (I giovani delgi anni di piombo), pensavo fosse utile avere ance un idea in generale sui fatti di sangue. Beh, se qualcuno può aiutarmi rispondendo a qualche domanda lo ringrazio! (non vorrei che il lavoro finisse per essere uno squallido copia.incolla da altri libri, anche se la prof lo intende così :( )

Grazie!

mmmhhh!?!?!?

Mi sa che la tua richiesta non ha avuto molta "audience"!

Motivi (secondo me):

  • Fra gli Autopareristi vi sono pochi che hanno vissuto quegli anni in età della ragione (amesso che ne esista una).
  • Chi ha i requisiti anagrafici, non sempre ne parla volentieri per il semplice motivo che "ora non va più di moda" oppure, ancor più semplicemente ...
  • E' molto difficile comunicare ideali rispondendo ad un questionario.

Ti scrivo due parole.

Sono un ex sessantottino. Per alcuni è positivo, per la maggioranza (oggi) è negativo, ma non me ne può fregare di meno.

Sono stato attore di un periodo intriso d'Ideali delle opposte fazioni, ma pur sempre Ideali, e ne sono soddisfatto perché non avevano come fine ultimo solo il Dio Denaro, ma anche un modus vivendi.

Non ho letto tutti i testi che hai citato, ma, di quelli che ho letto, non mi sembrano di "sinistra". Fra tutti il grande giornalista Indro Montanelli che riconosco, per l'epoca, come avversario sagace e perciò ideologicamente temibile (al contrario di tanti quaqquaraquà).

Di materiale per documentarti ne puoi trovare a mucchi nelle biblioteche, quindi io vado controcorrente: ti consiglio un libro, sicuramente non al livello di un Montanelli, che ti potrebbe però essere utile nelle conclusioni del tuo lavoro.

Si tratta de "La Grande Illusione" (sottotitolo "I nostri anni sessanta") di Marta Boneschi, ed. Le Scie - Mondadori. Te ne trascrivo alcune righe del risvolto di copertina:

<<1960-1969: per tutti noi anni densi di novità, divertenti, elettrizzanti, proiettati verso il futuro. [...] Eppure qualcosa non va. Perché nel Luglio del '60 la democrazia vacilla? [...] L'altra faccia dei gioiosi anni Sessanta viene messa a nudo con l'esplosione del '68. Dapprima è un botto di vitalità, una protesta forte, ma scanzonata che il potere reprime a manganellate; poi, il 12 Dicembre 1969, è il boato della bomba di piazza Fontana a Milano [...]. La grande illusione svanisce nel silenzio e nel lutto.>>

Ciao e buon lavoro!

"ciò che non c'è non si può rompere" (Henry Ford I).

"Non condivido ciò che dici, ma lotterò sempre affinché tu possa continuare a dirlo" (Voltaire).

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Siccome devo fare una relazione, mi servirebbero un pò di risposte di coloro che hanno vissuto direttamente gli anni di piombo a queste domande:


  1. [1]Quali erano i motivi che mossero molti giovani all'antiautoritarismo?
    [2]Quali furono le premesse agli ideali e alle manifestazini di quegli anni?
    [3]In che modo e quali modelli riflettevano le idee dei giovani? Quali erano, cioè, i libri, i film, le canzoni "cult" di quegli anni perchè lo erano?
    [4]In che modo stavano cambiando i costumi dei giovani?
    [5]Ritenete che i valori morali di allora fossero in qualche modo più forti di quelli di oggi?
    [6]I giovani di allora erano religiosi?
    [7]Come valuti il nuovo ruolo che i media stavano assumendo nella società fortemente aperta ai cambiamenti di quel periodo?
    [8]La violenza come veniva giustificata dai giovnai di allora che la praticavano? E come veniva vista dalgi altri?
    [9]Si legge nei libri del forte senso di appartenenza che legava alcuni giovani a vari movimenti, più o meno civili: che cosa provocava la necessità di aggregarsi? Ideali comuni o anche moda?
    [10]Gli Stati Uniti, modello e principale termine di paragone per l'Italia, come hanno cambiato la visione del mondo dei giovani?
    [11]Esisteva la "lotta di classe"? In che modo essa prendeva forma?
    [12]C'era differenza tra i giovani della grande città e i provinciali?
    [13]Ritieni che la società di allora fosse alienante?
    [14]C'era scontro generazionale o era più apparente che reale?
    [15]Come era vista dagli anziani e dalgi adulti tutto questo rinnovamento e violenza? C'era comprensione, immotivata ostilità o cosa'altro nei confronti della nuova generazione?
    [16]Differenze tra nor e sud Italia?

A me basta che rispondiate anche solo ad alcune, scusate se le domande non sono messe in maniera logica, ma gli argomenti da trattare li ho segnati su un foglio man mano che leggevo dei libri su quel periodo (se vi vengono in mente altri argomenti da trattare ditemeli!). Finora ho letto "I Giovani e La Politica - Il Lungo '68" e "I Ragazzi Che Volevano Fare La Rivoluzione", oltre a "L'Italia Degli Anni di Piombo" di Montanelli. Ho anche visto parecchie puntate di Zavoli e tutte quelle di Correva L'Anno, anche se non parlavano propriamente del mio argomento (I giovani delgi anni di piombo), pensavo fosse utile avere ance un idea in generale sui fatti di sangue. Beh, se qualcuno può aiutarmi rispondendo a qualche domanda lo ringrazio! (non vorrei che il lavoro finisse per essere uno squallido copia.incolla da altri libri, anche se la prof lo intende così :( )

Grazie!

Ciao Nogravity, io non ho fatto il 68, ne ho studiato abbastanza, anche se non mi arrogo la presunzione di credere che sia la stessa cosa.

Ho tanti amici che ci sono passati e con le + svariate posizioni, e se ne sidcute spesso... provo a darti una mano x quello che ne so:

1) era una rivolta generazionale come inizio, poi sfruttata ideologicamente da varie fazioni politiche estremiste. Ma il perbenismo fintoreligioso-borghese era veramente vissuto come una costrizione.

2) questo è troppo lungo e difficile... cmq, ideali pochi e ideologie tante da quanto ne so. La differenza è notevole. Un po' come i pacifisti che tirano le molotov o gli antiabortisti che ammazzano i medici e Gandhi...

3) idem, troppo lungo, cmq roberto dovrebbe darti una risposta + esaudiente.

5) mah... la morale è una cosa che cambia con il cambiare delle culture, è difficile far paragoni. C'era sicuramente + consapevolezza e + tensione idealistica nei giovani. C'era molto + coraggio nell'esporre idee e posizioni, anche radicali e sconvenienti. Peccato che sia venuta fuori troppa ideologia, o perlomeno è quello che ne è risultato. Oggi sono tutti mosci ed allineati, o forse solo menefreghisti. Tranne quelli veramente incazzati, che al solito sono solo strumento politico di questo o di quello.

6) da quanto ne so c'è stata un forte reazione nei confronti della religiosità o meglio nei confronti dell'istituzione e del dogmatismo ecclesiastico.

7) bel quesito. da quanto ne so erano abbastanza allineati nella condanna, ma anche qua roberto dovrebbe essere + a conoscenza delle cose.

8) mi astengo

9) vedi sopra

10) non solo x l'italia, ma x il mondo occidentale intero: in meglio secondo alcuni, in peggio secondo altri... bisogna essere capaci di cogliere positività e negatività nello stesso pozzo. Cmq, da un certo punto di vista ci sono molte + positività che no.

11) c'era c'era... partendo da ingiustizie reali e incontestabili che generavano situazioni soiali aberranti, si è però arrivati a ribaltare la questione generando una ideologia di intoccabilità generalizzata.

E' stato necessario spazzar via il vecchio modo di pensare, ma il nuovo fa acqua da tutte le parti xkè troppo basato su uguaglianza precostituita a prescindere da tutto.

13) con le dovute differenze, tanto come la nostra... anzi forse meno della nostra. Scusami ma questa non te la voglio argomentare altrimenti finice in rissa :)

E riguardo la tua prof, non mi stupirei se fosse uno di quella parte di risultato distorto delle scuole post 68, visto che vuole solo un copypaste. Ma dove siamo arrivati... pur di non prendere posizioni anche scomode.

Allleluja, viva il politically correct a tutti i costiiii (ecco una delle cose che non dobbiamo imparare dagli americani).

Spero di esserti stato utile... cmq è un argomento troppo complesso da trattare con un questionario, veramente non posso stupirmi + di nulla.

Che scuola fai?

"The great enemy of the truth is very often not the lie -- deliberate, contrived and dishonest -- but the myth -- persistent, persuasive and unrealistic"

(John Fitzgerald Kennedy)

"We are the Borg. Lower your shields and surrender your ships. We will add your biological and technological distinctiveness to our own. Your culture will adapt to service us. Resistance is futile!"

"Everyone is entitled to their own opinion, but not their own facts!"

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!

sono troppo giovane in questo caso per dirti qualcosa di serio ...ci vorrebbe COPCO ..

quello che ti posso dire ,avendoli conosciuti ,nel senso che io avevo 18/19 anni e loro 28/30

che a quella età avevano perso le speraze per un futuro migliore ,ma amavano tornare a parlare di quel periodo.

Insomma il 68 ..non è solo quello che vediamo nei film documentary di History Channel

è stato qualcosa di più ..... analizzerei anche lo stato d'animo di quei giovani ,le loro speranze e aspirazioni

anche se a mio modesto parere ,di parte ,è una generazione sconfitta.

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1) era una rivolta generazionale come inizio, poi sfruttata ideologicamente da varie fazioni politiche estremiste.

esattamente .....e di sinistra,e servizi segreti esteri del blocco sovietico.

Ma il perbenismo fintoreligioso-borghese era veramente vissuto come una costrizione.

Hanno fatto in modo di farlo pensare ai giovani in modo che si ribellassero alle loro famiglie.....

Nel sistema democratico il punto fisso è la famiglia ,.in quello comunista

è lo stato ,per passare da un sistema all'altro bisogna distruggere la prima.

Pensavano così di essere liberi ....invece avevano iniziato a programmarli

tanto che alcuni di loro hanno giustificato la violenza per portare a termine le prorpie aspirazioni.(PUNTO 8)...quetso punto importate perchè da qui è nato il terrorismo ,arma dei comunisti contro il sistema democratco.......si useranno poi i terroristi arabi contro di loro.

6) da quanto ne so c'è stata un forte reazione nei confronti della religiosità o meglio nei confronti dell'istituzione e del dogmatismo ecclesiastico.

sempre guidata tale reazione ...........

sino al punto che hanno cercato di uccidere un papa che ha mosso politicamente contro di loro ,risvegliando i sentimenti dei cattolici di molti stati dell'est ..e di stati URSS ,sino alla distruzione del sistema socialista sovietico.

Naturalmente ..questo è il secondo punto da toccare ...e guardate che anche oggi la pensano così quando plaudono a un'europa che non faccia riferimenti

al cattolicesimo nella sua costituzione

sbandierano lo stato laico

ma la verita è che sono ancora i comunisti di prima.

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esattamente .....e di sinistra,e servizi segreti esteri del blocco sovietico.

Hanno fatto in modo di farlo pensare ai giovani in modo che si ribellassero alle loro famiglie.....

Nel sistema democratico il punto fisso è la famiglia ,.in quello comunista

è lo stato ,per passare da un sistema all'altro bisogna distruggere la prima.

Pensavano così di essere liberi ....invece avevano iniziato a programmarli

tanto che alcuni di loro hanno giustificato la violenza per portare a termine le prorpie aspirazioni.(PUNTO 8)...quetso punto importate perchè da qui è nato il terrorismo ,arma dei comunisti contro il sistema democratco.......si useranno poi i terroristi arabi contro di loro.

sempre guidata tale reazione ...........

sino al punto che hanno cercato di uccidere un papa che ha mosso politicamente contro di loro ,risvegliando i sentimenti dei cattolici di molti stati dell'est ..e di stati URSS ,sino alla distruzione del sistema socialista sovietico.

Naturalmente ..questo è il secondo punto da toccare ...e guardate che anche oggi la pensano così quando plaudono a un'europa che non faccia riferimenti

al cattolicesimo nella sua costituzione

sbandierano lo stato laico

ma la verita è che sono ancora i comunisti di prima.

"The great enemy of the truth is very often not the lie -- deliberate, contrived and dishonest -- but the myth -- persistent, persuasive and unrealistic"

(John Fitzgerald Kennedy)

"We are the Borg. Lower your shields and surrender your ships. We will add your biological and technological distinctiveness to our own. Your culture will adapt to service us. Resistance is futile!"

"Everyone is entitled to their own opinion, but not their own facts!"

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