Vai al contenuto

Fiat Tipo: parliamone.


Lee

Messaggi Raccomandati:

  • Risposte 44
  • Creato
  • Ultima Risposta

I più attivi nella discussione

I più attivi nella discussione

9 euro x 90 cv= 810 euro! Porca pupazzaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!!!

Ma questa tassa non è scaduta col 1-1-2005?

Cioé?

non so se sia stata abolita del tutto o meno, so solo che una volta andato in pensione, mio padre, non aveva + i benefits della società (gli pagavano carburante e manutenzione ordinaria) perciò la macchina non conveniva più tenerla.

Direi anche che a 470000 km era anche tempo di farla riposare.

Ora il cambio (adattato da mio padre stesso per comando frizione idraulico) viaggia su una dedra, a detta dell'amico di mio padre era migliore del suo e la Turbina riposa in camera mia accanto a una valvola di un compressore industriale e ringraziate che non mi ha permesso di aprire il motore!!! :-D

Incredibile MultiGex

Link al commento
Condividi su altri Social

ahahahaa, è una cosa trovata in internet non è per offendere e non rompete troppo, è bellissima!

- La linea.

Già da lontano una emozione insopportabile mi percuote l'animo come un

tamburo e mi provoca una pericolosa tachicardia, al solo scorgere

l'incredibile ed unica linea a "sacco" della Tipo: l'aspetto di uovo é

evidenziato anche dalla verniciatura bianca non metallizzata, che

richiama

un passato glorioso che però non le appartiene.

Purtroppo la Fiatina ha entrambe le fiancate in stile "Uno Sting": tale

customizzazione, facilmente ottenibile anche su altre vetture, e molto

di moda a Roma, é dovuta a precedenti incidenti laterali, curati

malamente, nei casi più gravi, con l'aquisto e la sostituzione di

portiere

usate e comunque ugualmente rovinate in parte, da uno degli

sfasciacarrozze

della Magliana.

Inoltre un tamponamento doppio in autostrada l'ha anche

accorciata in maniera discreta: il tutto ha reso il ruotino di scorta

dal

cerchione colore rosso Ferrari sfilabile con difficoltà dalla sua sede,

parzialmente occlusa dalle lamiere ripiegate; e la serratura del

portellone, che

sul momento non chiudeva, essendo la zona paraurti rientrata rispetto ad

essa,

é stata modificata artigianalmente nella sua nuova posizione con

sapienti colpi

di sassate. Il dettaglio del raccorciamento comunque accentua

ulteriormente la

linea ad uovo, allontanando la vettura da qualsiasi criterio razionale

di

aerodinamica anche apparente.

Non si può far a meno di notare il contrasto tra la linea pulita ad uovo

ed

il colore della verniciatura: esso, una volta puro e bianco come un

giglio,

é ora somigliante più al colore del gusto stracciatella, per via di vari

strati di

zozzo vegetale (sono nate in primavera alcune piccole piantine

all'interno della guarnizione sopra la portiera) ed animale (deve essere

un

incrocio tra un piccione e un diplodoco preistorico, o forse un canarone

transgenico, ad aver cacato quell'enorme escremento, grosso come il buco

dell'ozono,

che occupa gran parte del parabrezza) che formano una patina indistinta

insieme

a varie macchiette, bozzi, escrementi, crepe dovute a resina non tolta

in tempo ed altro.

I grandiosi fari non sono a scomparsa, e non evocano nessun ricordo di

un

passato glorioso e inconfondibilmente racing: ma é una fortuna, perché

si

sarebbero sicuramente rotti uno chiuso ed uno aperto.

Maschili cerchi di lamiera nera (ma perché nera?), liberati alla vista

dal precedente inculamento di borchie da parte di qualche bastardo morto

di

fame, e prontamente non sostituiti, sembrano guardare,

minacciosi di futura instabilità verso chi si avvicina con l'ardire di

voler guidare, dal basso della loro misura sottodimensionata: 165x65x13.

Chi offre di meno?

- La posizione di guida.

Cerco di aprire la portiera, ed allora mi ricordo che la serratura lato

guida é stata forzata più volte fino a rendere inservibile anche il solo

pulsante: entro allora dal lato passeggero, dopo aver provocato la

distorsione delle falangi del pollice nel titanico tentativo di premere

il

pulsante con una mano sola. Con poche ed esperte contorsioni, passo al

lato

guida, aiutandomi con i capelli a togliere una ragnatela dallo

specchietto

centrale.

Che bello!!! I sedili sono molto, molto contenitivi perché si sono

sfondati,

ed alcune tristi scuciture sembrano sorridere, lasciando intravedere la

gomma

piuma gialla e parte delle molle.

La posizione di guida è perfetta: viene subito voglia di correre sui

prati

(ma a piedi).

Il grosso volante Fiat, che ricorda quello degli autobus, offre anche

una

pessima presa, essendo costituito solo da una plastica di incredibile

durezza: in

caso di incidente, se non si sono allacciate le cinture, diventa una

vera

arma "contro un dente".

La pedaliera richiama facilmente il punta tacco (=via a gambe levate e

passo

di tip-tap, finché si é in tempo...): un gommino di quello

dell'acceleratore

é stato invertito per permetterne l'ulteriore consumo.

Il cambio, dalla leva lunga come il manico di una vanga, fuoriesce dal

basso

come un cipresso: eccellente, soprattutto l'assenza di qualsiasi logo in

bell'evidenza: non essere e non apparire é il massimo del minimalismo.

Il cruscotto é finemente ricoperto da una plastica rumorosa e dura,

della

stessa qualità di quella dell'involucro giallo delle sorpresine Kinder.

I

riflessi del sole su di essa impediscono di vedere la strada in modo

sicuro,

creando uno stato di ansia che può essere attenuato solo decidendo di

andare

a piedi.

Il quadro strumenti, finemente decorato con una serie di tragiche

righine

incrociate in quadretti che ricordano molto le tovaglie usate nei

pic-nic, impedisce

una chiara lettura dei pochi indicatori, gravemente deficitari anche

del banale contagiri, a causa di una "non-retro" illuminazione

assolutamente

inadeguata in colore verde speranza.

- Il motore.

All'apertura del cofano, l'astina che lo dovrebbe reggere si sfila dalla

sede, rimanendo nella mano incredula che lo aveva solo toccato, e che

non

voleva affatto fargli del male.

Il motore é una esemplare dimostrazione estetica di come non vanno

disposte

le varie parti di esso: suggerisce l'idea che i pezzi siano stati

gettati alla

rinfusa, e ciò provoca nell'atterrito proprietario la sensazione che il

tutto funzioni per miracolo. Alcuni aghi di pino infilati un po'

ovunque,

fanno subito capire che tale motore rispetta la natura, almeno

formalmente.

Nel motore e altrove troviamo e ricordiamo con piacere immenso alcune

parti

sostituite.

1) La fessurazione di una valvola, avvenuta inspiegabilmente a circa

80.000

Km, che ha costretto ad alcuni sottili interventi alla testata,

sostituzione

valvole e cinghia, per sole £962.000.

2) La rottura di un giunto della leva del cambio, avvenuta durante

un'inversione ad u, la quale mi lasciò col cambio moscio come se lo

avessi

masturbato per un mese di seguito, ed una sensazione di stupore

paralizzante

che ha richiesto l'aiuto dei miei cari per farmi uscire dallo stato di

coma.

3) La bobina, cambiata almeno una volta.

4) Lo spinterogeno, cambiato almeno una volta.

5) L'alternatore, cambiato almeno una volta, e poi ulteriormente

riparato da

un elettrauto buon samaritano, che ha avuto pietà di me e non me lo ha

fatto

ricomprare nuovo.

6) La pompa dell'acqua, cambiata una volta.

7) La guarnizione del servofreno, cambiata una volta.

8) Il set di cavi delle candele, cambiati due volte.

9) La frizione, cambiata una volta, caratterizzata da un parastrappi che

quando piove, sciopera.

10) Il filtro dell'aria, la cui sostituzione ha sempre comportato degli

aumenti

di prestazioni impercettibili.

11) Il carburatore doppio corpo, già smontato con sostituzione

dell'intero kit

di gommini.

12) Il braccetto dello sterzo anteriore sinistro, sostituito.

13) Il giunto omocinetico anteriore mi pare destro, sostituito.

14) Il cilindretto posteriore destro del freno a tamburo: la

sostituzione, da

parte di una officina autorizzata Fiat, con uno non di marca e di

diametro

diverso dall'originale e quindi da quello sinistro, ha probabilmente

causato

quelle evoluzioni coreografiche della vettura che si sono tenute durante

una piovosa

notte sul curvone del viadotto della Magliana: mi sono accorto di ciò,

perché il mezzo

non ha passato la prima revisione, con ulteriore spesa del ripristino di

altro

cilindretto.

15) Le pasticche dei freni, sostituite davvero troppe volte: costano

come

quelle dell'Audi, ma si consumano prima e frenano peggio.

16) I cuscinetti a sfere, sostituiti innumerevoli volte.

17) Gli ammortizzatori, cambiati con dei Monroe gas-olio, che hanno

funzionato

bene per un anno.

18) I silent-block, cambiati senza apprezzabili risultati.

19) Il motorino del tergilunotto, bruciato: costa quasi £200.000 (come

quello

di una lavatrice), ed é per questo che si trova ancora in negozio.

Riesce ad

iniziare la corsa, ma si ferma dopo il primo guizzo vitale di mezzo

centimetro, continuando però ad utilizzare la corrente: l'ho dovuto

staccare,

perché mi ha già fregato una batteria.

20) Una serie sterminata di lampadine di vario tipo, cambiate senza

soluzione

di continuità (quelle originali degli anabbaglianti non erano neanche

alogene, e non servivano a molto).

21) La pompa dell'acqua, sostituita perché piangeva troppo.

22) La batteria, sostituita, che io ricordi, almeno due volte con una da

60

ampere (di serie erano quaranta).

23) Il radiatore: non é stato ancora sostituito, ma zampilla come la

Fontana

dell'Organo di Villa D'Este.

24) ...(in questo momento non ricordo altro).

E' chiaramente una vettura da hobbisti ed appassionati molto, ma molto

convinti.

- I consumi.

Per carità... un'auto da emiro arabo...

- La prova su strada.

Bando alle ciance, ora veniamo al brutto: la strada.

Non é affatto necessario dirigersi in luoghi deputati alle prove:

qualsiasi

condizione stradale, di fondo e di traffico, é già in grado di mettere a

dura prova la vettura e lo sfortunato conducente, al quale sono

richieste

delle palle di titanio per sopportare lo stress psicofisico, in grado di

uccidere anche un astronauta sopravvissuto alla Mir.

Comincio a regolare il sedile, la cui tenuta dello schienale é ormai

compromessa: meglio non sedersi di scatto, altrimenti ci si sdraia con

tutto

il sedile sui posti dietro.

Accendo il motore: in poco meno di dieci secondi il motorino

d'avviamento

riesce a far partire il brioso e bizzoso 4 cilindri 8 valvole,

producendo il

caratteristico suono delle Fiat per famiglie sfigate, o per

neopatentati castiga-vetture. E' una fortuna che sia andata

così, perché la batteria, parzialmente scarica, non é in

grado di sostenere una seconda partenza ripetuta nell'immediato.

Mentre il motore gira, sfilo la chiave (lo permette il blocchetto,

particolarmente

consumato) e vado ad aprire il portellone, il cui

blocchetto é anch'esso rotto e costringe ad arcane bestemmie in fenicio

per

favorirne l'apertura: prendo la bottiglia d'acqua e faccio il pieno nel

radiatore, non senza essere prima rimasto con l'astina reggi-cofano in

mano.

Subito l'acqua comincia a zampillare, cosa che mi spinge ad affrettare

la

partenza.

Prendo la cintura e cerco di allacciarla, ma la sede é parzialmente

rotta, e

devo assolutamente guardare dove la infilo, altrimenti non ce la farò

mai.

Alcuni crepitii di natura elettrica, simili nel suono alla preparazione

di

una padellata di pop-corn, provengono dalla centralina elettrica del

porta-fusibili, collocato in maniera strategica vicino al pedale della

frizione, dove all'occorrenza i fusibili possono essere agevolmente

colpiti

dalla punta delle scarpe: consiglio gli anfibi chiodati per ottenere

risultati

inequivocabili e definitivi. Il crepitio é, da alcune indiscrezioni,

dovuto

ad una diciamo poco curata progettazione di una guarnizione situata sul

lato anteriore sinistro del vano motore verso il parabrezza: l'acqua

piovana

ha così modo

di colare sulla centralina dei fusibili, dando di notte una tale

quantità di

lampi da ricordare i fuochi pirotecnici nelle notti estive delle feste

patronali di paese. Un relè é cotto e pronto per essere servito con

contorno

di fusibili, uno dei quali in particolare somiglia molto ad una gomma da

masticare usata: il libretto non mi

é di aiuto, perché si é persa proprio la pagina dei relè.

L'aria cond... ehm... l'impianto di aerazione é abbastanza inefficiente:

accendo la ventola, e nell'abitacolo già lercio entra dalle bocchette

una

quantità inverosimile di polvere, foglie, pollini, farfalle morte,

soffioni,

il tutto

permeato da odore di muffa, olio-motore e benzina. La ventola funziona,

sia

pure un po' rumorosamente: ma la gestione dei flussi é imprecisa e la

leva

talvolta

si blocca, mentre la leva della temperatura é rotta (si muove senza

produrre

effetto), fissa su un leggermente tiepido che d'inverno non serve a

niente,

e

d'estate é assolutamente sgradito.

Va beh..., si parte.

Ovviamente non spingo più di tanto per ovvie ragioni: quel poco che

ancora

funziona potrebbe rompersi, e comunque non otterrei risultati

apprezzabili,

se non un insopportabile aumento della rumorosità e vibrazioni interne,

nonché dei consumi, già elevati anche con una guida accorta.

Il rumore dei cuscinetti emerge con prepotenza sul suono del motore, e

l'urlo di dolore che s'ode provenire da un giunto omocinetico o dal

braccetto di sterzo durante una curva affrontata allegramente, mi

consiglia

di moderare la velocità ulteriormente, almeno in curva.

Dalle prime curve affrontate, noto subito l'incredibile imprecisione

dello

sterzo: davvero ENORME!! Vi sembrerà un'eresia ma si avvicina molto a

quello

della Delta Martini di un videogioco nuovo che provi per la prima volta,

usando però le frecce della tastiera del pc invece del volante.

Cerco di prendere confidenza con la TP (=Tipo), ed inizio a divertirmi

(...é

con l'ironia che si supera la disperazione).

Il motore ha un'erogazione piatta con un leggero sussulto sui 4000 g\m

(o

5000?... e chi lo sa, mica ho il contagiri...), e delude già ai bassi

regimi. La botta di coppia non c'é. La rumorosità, i rimbombi, gli

scricchiolii, i consumi sono invece ai massimi livelli della categoria:

per

avere di più, bisogna passare direttamente ai Caterpillar, o ai

Savoia-Marchetti della prima guerra mondiale pre-restauro.

La mia esperienza sulla TP mi ha permesso in passato, premendo il pedale

a

tavoletta, di arrivare a oltre 180 Km/h in discesa sull'autostrada con

vento

sicuramente favorevole (al massimo andrebbe a 150...), durante un

trasferimento in Abruzzo percorso alla PERICOLOSISSIMA media di 150 Km/h

tenuta per un'ora, cosa che ha provocato uno sgradevole odore di cera

cotta

che ho sentito provenire dal motore quando alla fine sono sceso.

Il piantone-sterzo del volante vibrava imbizzarrito, neanche un cow-boy

campione di rodeo ce la potrebbe mai fare senza allenamento e assunzione

di

mix di droghe sintetiche. L'auto non aderiva, ma si staccava, direi

quasi

decollava, dando

l'impressione di essere su un motoscafo. Ogni giunto dei viadotti

faceva sobbalzare il già leggero retrotreno, quasi come un cavallo che

cerca

di disarcionarti scalciando. Assetto e stabilità regnano altrove:

sovrasterzi, sottosterzi e sesterzi sono particolarmente presenti, e

costringono a manovre molto impegnative che non sempre hanno buon esito.

Il

differenziale non autobloccante Fiat per fortuna non si é ancora rotto.

Poco-nulla è lasciato al confort ed alla silenziosità: crediamo non sia

una

cosa voluta, ma dovuta ad impressionanti deficienze nella

insonorizzazione.

Ed è giusto che sia così: è una familiare non sportiva, dedicata alle

famiglie sfortunate, che non possono permettersi una automobile, ed alla

fine ripiegano su una Tipo 1.4.

Regala sensazioni uniche: sound in grado di rendere i discorsi

incomprensibili, manovrabilità eccezionalmente limitata (soprattutto, in

manovra, il

raggio di sterzata da Boeing e la durezza dello sterzo, che va girato 4

volte: servosterzo? cos'é?), gomme che fischiano da ferme e retrotreno

che

parte e

arriva prima di te, rispettando il biblico "beati gli ultimi che saranno

i

primi" (una auto da parrocchia?).

La lancetta della temperatura giunta sui 130 gradi, ed un sinistro suono

di

ribollori vari dal motore, mi indicano che l'acqua si é già esaurita:

peccato..., cosi

presto..., stavo quasi divertendomi... ho detto quasi!... mi rimangio il

divertendomi... stavo quasi rimettendo.

Conclusioni (meno male...).

Ho provato una Audi 80, e tra questa e una Tipo non avrei neanche un

secondo

di esitazione...

Un'auto familiare, o da tassinaro, che regala emozioni e divertimento...

con

le mani fra i capelli (...aargh...), o intente con funzione apotropaica

in

un vano tentativo di contrastare durante la guida i violenti attacchi di

orchite.

Impagabile, nel senso monetario-economico del termine.

Da consigliare solo a Piloti con la P come Pisello maiuscoli entrambi.

Alla prossima (se sopravvivo...)."

Link al commento
Condividi su altri Social

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere iscritto per commentare e visualizzare le sezioni protette!

Crea un account

Iscriviti nella nostra community. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Sei già registrato? Accedi qui.

Accedi Ora

×
×
  • Crea Nuovo...

 

Stiamo sperimentando dei banner pubblicitari a minima invasività: fai una prova e poi facci sapere come va!

Per accedere al forum, disabilita l'AdBlock per questo sito e poi clicca su accetta: ci sarai di grande aiuto! Grazie!

Se non sai come si fa, puoi pensarci più avanti, cliccando su "ci penso" per continuare temporaneamente a navigare. Periodicamente ricomparità questo avviso come promemoria.