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Quando Fiat voleva vendere l'Alfa . .


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Quando Fiat voleva cedere l'Alfa

di Andrea Malan

26 Marzo 2008

Fiat sta lavorando al piano di rilancio dell'Alfa Romeo negli Stati Uniti, un rilancio che potrebbe vedere – lo ha detto al «Financial Times» di ieri lo stesso Sergio Marchionne - anche la produzione negli Usa; lo stabilimento di Pomigliano è intanto uscito da due mesi di ristrutturazione destinati ad accrescerne qualità e competitività. Ma non è passato molto tempo da quando i piani alti del Lingotto hanno valutato un altro destino per la casa del Biscione: fuori dal gruppo Fiat.

Secondo quanto risulta al Sole 24 Ore, lo stesso Marchionne negoziò nel 2006 una joint venture tra l'Alfa Romeo e la Seat, del gruppo Volkswagen. Una joint venture in cui i tedeschi avrebbero avuto la maggioranza (si dice il 75% del capitale) portando quindi la casa italiana fuori dal perimetro del Lingotto. Le trattative non sono poi andate a buon fine, per più di un motivo. Innanzitutto la mancata intesa sui termini economici dell'accordo. Poi il cambio – ai primi di novembre del 2006 – ai vertici della Volkswagen tra Bernd Pischetsrieder, che aveva intavolato i negoziati, e l'attuale presidente Martin Winterkorn.

L'ipotesi di separare il destino dell'Alfa Romeo da quello di Fiat era già circolata a fine 2002, e anche allora il partner sarebbe stata Volkswagen: il colosso tedesco avrebbe dovuto entrare con una quota di minoranza (49%) in quello che avrebbe dovuto chiamarsi Pvsi (Progetto vetture sportive italiane) e comprendere, oltre ad Alfa, anche Ferrari e Maserati. Volkswagen aveva confermato solo trattative per un possibile accordo Audi-Maserati – poi sfumato.

Con l'arrivo di Marchionne al Lingotto – nel giugno 2004 – l'attenzione si spostò sul rilancio dell'intero gruppo. La situazione di Alfa è rimasta difficile; le vendite di auto in Europa Occidentale sono scese da oltre 200mila unità nel 2001 a 128mila nel 2005, con i conti sempre in rosso (che a seconda delle stime varia dai 100 ai 250 milioni di euro l'anno). Le vendite sono risalite a 143mila nel 2006, un livello cui sono rimaste (142mila) nel 2007. Quest'anno è reso ancor più difficile dai due mesi di stop a Pomigliano: il bilancio dei primi due mesi 2008 vede un +45% in Gran Bretagna (sia pure con una quota di mercato molto bassa, poco più di 800 auto in totale) e un -57% in Italia, -48% in Germania, un calo in Francia; i dati della prima metà di marzo mostrano per l'Italia una quota di mercato inferiore all'1 per cento (1,42% nei primi due mesi). Nella seconda metà del 2008 arriverà sul mercato la piccola sportiva Mi.To, sulla quale Alfa punta moltissimo. Nel frattempo, Torino ha cercato di migliorare la qualità delle vetture Alfa – uno dei punti deboli della marca – con la ristrutturazione dell'impianto di Pomigliano. L'operazione ha visto un investimento di 70 milioni di euro (più un onere di 40 milioni per la fermata produttiva di due mesi).

Per ora nessuno ha rivisto l'obiettivo di raggiungere le 300mila Alfa Romeo vendute nel 2010, per il quale è necessario quanto meno un raddoppio delle consegne in due anni. Alla crescita dovrà contribuire il ritorno negli Usa, previsto – ha confermato ieri Marchionne al «Financial Times» – per l'anno prossimo; e Fiat sta già negoziando con i gruppi americani per avviare la produzione di Alfa negli Usa dal 2011-2012. «Il dollaro debole lo impone» ha detto il manager, il quale ha confermato l'intenzione di portare in America anche la 500 e lo sbarco di Iveco (quest'ultimo con una crescita organica e non con acquisizioni).

La rete per distribuire l'Alfa Romeo negli Usa potrebbe essere quella di Jaguar e Land Rover, di cui l'alleato Tata annuncerà l'acquisto oggi. La gamma non è ancora completa, in particolare per quanto riguarda l'ammiraglia: Luca De Meo, responsabile del marchio, l'ha promessa entro metà 2010. Il modello dovrà essere a trazione posteriore, e le opzioni sono ancora diverse: Fiat potrà usufruire con Jaguar di motori di grossa cilindrata e piattaforme a trazione posteriore; in alternativa ci potrebbero essere i motori della Bmw. Che l'Alfa sia destinata comunque a parlare tedesco? In ogni caso, sembra difficile che il discorso chiuso due anni fa con Vw si riapra. Winterkorn ha ribadito di recente che «il gruppo non ha bisogno di un partner».

Pericolo scampato :D spero . . .

Alfa e Seat :pz . . . possibile ci sia un fondo di verità?? :shock:

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Vediamo di capirci. Qui, partendo da una voce di una Joint Venture (che non è ne una cessione, ne una vendita, ne una fusione, ne una collaborazione su un intero marchio) ipotetica tra qualcosa di Alfa e qualcosa di Seat (cosa poi?), si tira su un articolo con titolone che parla di VENDITA dell'Alfa?

Fosse anche vera questa trattativa per la Joint Venture, chi ha scritto l'articolo ha la minima idea di cosa sia una Joint Venture? :lol:

Tra l'altro, da chi è pubblicato questo articolo?

Modificato da Regazzoni
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il colosso tedesco avrebbe dovuto entrare con una quota di minoranza (49%) in quello che avrebbe dovuto chiamarsi Pvsi (Progetto vetture sportive italiane) e comprendere, oltre ad Alfa, anche Ferrari e Maserati. Volkswagen aveva confermato solo trattative per un possibile accordo Audi-Maserati – poi sfumato

Mi sembra che, anche nei momenti più gravi della crisi FIAT, non si è mai considerato di cedere Ferrari e Maserati ; Le due erano state escluse dagli accordi con GM, figuriamoci con VAG.

"But before the most charismatic car maker of them all finally went, they left us with a final reminder of what they can do, when they try" (Jeremy Clarkson, Top Gear)

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Non mi ricordo il periodo esatto, ma per qualche settimana ( forse meno) qui sul forum i nostri ax, duetto e Fusi sembravano presagire nuvoloni neri sul futuro di Alfa, a livello proprio di proprietà : che sia stato questo l'episodio scatenante ?

"Bene non va, comunque non mi fermo".

( Tazio Nuvolari )

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Vediamo di capirci. Qui, partendo da una voce di una Joint Venture (che non è ne una cessione, ne una vendita, ne una fusione, ne una collaborazione su un intero marchio) ipotetica tra qualcosa di Alfa e qualcosa di Seat (cosa poi?), si tira su un articolo con titolone che parla di VENDITA dell'Alfa?

Fosse anche vera questa trattativa per la Joint Venture, chi ha scritto l'articolo ha la minima idea di cosa sia una Joint Venture? :lol:

Tra l'altro, da chi è pubblicato questo articolo?

Mr. Walt.

Walt Disney,

su Topolino, numero della terza settimana di marzo.

:lol::lol::lol:

<<Scarface>>

Non esiste peggior ignorante di quello convinto di sapere...

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Questo è il solito *diverso* modo di far pubblicita e far parlare di se. In questo brava Fiat se è stata lei a creare sti articoli auto-celebrativi del lavoro che sta per svolgere, oppure che 2m il solito giornalista che si inventa qualcosa per far rumore citando il solito marchio che fa presa (sugli appassionati piu rumorosi e numericamente importanti "come appassionati")

Fiat non ha mai pensato un solo minuto di vendere Alfa, se non quando (forse...) c'è stata la vaga idea di cessione di tutto il gruppo ad altri e quindi anche un possibile smembramento dei vari marchi ai migliori offerenti. Cosa peraltro che la famiglia gia e ben prima di quanto lo abbiamo visto tutti, aveva gia deciso che non avrebbe fatto....

Modificato da Lanciaboxer
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scusate l'assenza della fonte

l'articolo è pubblicato su ilsole24ore online . . . . e parla di JV ma con fiat al 25% . . . ergo cessione!! nel 2006!!!

certo sto andrea Malan non mi dice niente però la testata giornalistica non è cosi distante da Fiat . . . . mi cadrebbe il mito Marchionne se confermata una trattativa del genere 8-)

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