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Marchionne sulla crisi


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Sapete una cosa?

Ho l'impressione che questa crisi sia più finanziaria che economica.

Questo e certo, o piutosto oggi, e finanziaria, ma mi sa che dopo l'euforia di Natale, e con l'anno nuovo, arrivera il momento della crisi economica, perche se oggi, va ancora tutto sommato bene, il 2009 sara durissimo se cose come il fallimento di GM avvera per esempio... ;)

FIAT : Fabbrica Italiana Alta Tecnologia

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Ho l'impressione che questa crisi sia più finanziaria che economica.

Purtroppo i tanti licenziamenti non sono finanziari ma reali :( bisognerebbe però capire quali siano veramente necessari e quali siano invece frutto di una pura opportunità creata da questa crisi per ripulire i corridoi e i bilanci senza troppe tensioni sociali

 

花は桜木人は武士

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Marchionne avra anche ragione sul futuro, ma quello che mi preocupa e che non parla di FIAT come un leader ma come un marchio "marginale", pero mi sembra che almeno nel 2008, la FIAT sara uno dei pochi gruppi ad uscire con guadagni abbastanza alti...

Quello che non è chiaro è se questi guadagni siano frutto di reale salute del Gruppo, oppure siano merito di un'accorta operazione di maquillage dei conti e di un taglio delle spese di R&D.

"All truth passes through three stages. First, it is ridiculed, second it is violently opposed, and third, it is accepted as self-evident." (Arthur Schopenhauer)

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Marchionne avra anche ragione sul futuro, ma quello che mi preocupa e che non parla di FIAT come un leader ma come un marchio "marginale", pero mi sembra che almeno nel 2008, la FIAT sara uno dei pochi gruppi ad uscire con guadagni abbastanza alti...

Mi sembra anche che FIAT sia messa molto meglio finanziaramente delle varie, PSA, Renault o BMW e dei "grandi" GM, Ford, e anche Toyota, solo la VW si salva un po, ma gli altri...

E questo attegiamento dalla parte di Marchionne che non mi piace, dovrebbe essere un po piu ottimistico degli altri nel ambito di un pessimismo globale, e dico anche che nel 2009, il Gruppone rischia anche di arrivare a 9% del mercato Europeo (come previsto dal 2004) in un mercato che dovrebbe scendere dal 20/25%...

Ed anche quando parla da dover fare 5/6M di auto per sopravivere mi sembra che Lapo gli a dato un po dei suoi rimedi "personali"... :D;)

Comunque benvenga un accordo tra FIAT e altri Europei, ma lasciate i Francese dove sono per favore... :D

FIAT : Fabbrica Italiana Alta Tecnologia

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Purtroppo i tanti licenziamenti non sono finanziari ma reali :( bisognerebbe però capire quali siano veramente necessari e quali siano invece frutto di una pura opportunità creata da questa crisi per ripulire i corridoi e i bilanci senza troppe tensioni sociali

Ovviamente l'economia finanziaria ha, nel bene e nel male, sempre avuto ripercussioni su quella reale ed è indubbio che, come veniva suggerito in un topic del non ricordo il titolo, questa crisi possa essere l'occasione buona per rendere più snella la gestione dei grandi colossi automobilistici ma volevo mettere l'accento sul fatto che sia dovuta più ai casini finanziari statunitensi che ad un reale e globale collasso della domanda d'acquisto; eccezion (parzialmente) fatta per il settore automobilistico, il quale è infatti quello più in crisi, poiché per anni ha vissuto sulle spalle di un mercato drogato da promozioni, incentivi, rottamazioni ed ora tale mercato sta tornando ai suoi livelli fisiologici.

Modificato da EC2277
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Anzitutto, prima di scrivere un pensiero, vorrei ringraziare tutti coloro che hanno espresso solidarietà per la situazione che ho descritto, che (purtroppo) penso possa valere per molti, probabilmente alcuni anche dentro questo forum che conta un sacco di iscritti.

Grazie a tutti. :)

Il pensiero è che, riallacciandomi a quanto si è citato sopra riferito ad un certo isterismo che accompagna questa crisi (come tutte del resto... ricordo che ero tredicenne quando scoppiò la Guerra nel Golfo e certe persone in paese andarono al supermercato a fare scorta di viveri :) e sugli scaffali non si trovava più niente... cioè pensarlo oggi fa sorridere... ma io stesso mi feci prendere nei giorni successivi l'11 settembre e mi spaventai chiedendomi dove sarebbe andato a finire il mondo... e di sicuro di cose brutte ne sono successe, tantissime... ma alla fine ho constatato pure io che stavo un po' esagerando), purtroppo è un focolare che si autoalimenta.

Il pessimismo, ovvio e dovuto fino ad un certo livello, a volte dilaga a macchia d'olio, e questo è il primo degli ostacoli che anche a livello minuscolo, della realtà di poche persone, comincia a far viver male.

Es. una persona che aveva la piccola idea, del piccolo investimento, atto a far girare una porzione anche infinitesimale dell'economia, che ora come ora si sente presa dalle paure, e non lo fa, e magari poi fra un po' col senno di poi vedrà che alla fine si poteva fare.

Però al momento, chi si fida? Così parte un fenomeno che dilaga a macchia d'olio e da tanti piccoli "No" cominciano a spuntare problemi economici già più visibili nella società... e poi chi li ferma più.

Ricordo che anni fa lessi una storia di Dylan Dog (vi chiederete che ci azzecca) che si intitolava "Tre per zero", dove vedevamo un comune cittadino, che per una piccolissima sfortuna, perdeva alcuni soldi per strada, che erano i suoi unici risparmi... e doveva rinunciare all'acquisto di un frigorifero nuovo.

Comunicato il cambio di idea al negoziante che gliel'aveva proposto, vedevamo lo stesso negoziante che senza quell'incasso non era più in grado di far fronte ad un acquisto a sua volta, che si rifletteva sull'investimento di un altro grossista, il quale a sua volta rinunciava ad acquistare delle azioni da piccolo risparmiatore... ma il fatto era che questo grossista piccolo risparmiatore aveva amici che seguivano le sue mosse in Borsa, giocando con lui... e avevano pensato che se lui decideva di lasciar perdere, era perchè non si fidava dell'affare, così non l'avevano fatto nemmeno loro, la notizia era dilagata, e tempo due giorni le azioni di quella compagnia erano crollate, provocando uno smottamento incredibilmente potente nel mondo finanziario, il che aveva portato ad una crisi.

Pensate... partito da poche sterline perse per strada, e alimentato da paure ed isterismo. Era solo un fumetto e una situazione portata all'estremo.... ma con qualche fondo di verità.

In tutto questo di una cosa sono fiducioso: del fatto, come si diceva sopra, che noi italiani alla pizza non rinunciamo mai, e se restano tre soldi, ci sta pure la meringata di dessert.

Quando (e spero presto) se tutto va bene, si comincerà a respirare un pochino, sarà molto importante essere "quegli" italiani, quelli ottimisti, del sole, del mare e della pizza.

Sia per la voglia di far girare l'economia, che per la voglia di fare.

"... guarda la libidine sarebbe per il si, ma il pilota dopo il gran premio ha bisogno il suo descanso... e poi è scattata la regola numero due: perlustrazione del pueblo e ricerca de los amigos... ah Ivana, mi raccomando il panta nell'armadio, il pantalone bello diritto. E un po' d'ordine in stanza... see you later!" (Il Dogui, Vacanze di Natale)

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eccezion (parzialmente) fatta per il settore automobilistico, il quale è infatti quello più in crisi, poiché per anni ha vissuto sulle spalle di un mercato drogato da promozioni, incentivi, rottamazioni ed ora tale mercato sta tornando ai suoi livelli fisiologici.

infatti.

ribadisco: i Grupponi da 5,5 mln di auto all'anno (tra l'altro ottenuti con innesti degni del Dott. Moreau) NON ce li vedo.

viva le JV per tutto e pulizia nei marchi (troppi soprattutto in EU)

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Appena visto al "Tagesthemen" (Telegiornale sul primo programma tedesco): "Fiat cerca partner per sopravvivere". Il Financial Times Deutschland scrive: "Dopo le Big Three Americane la Fiat come primo produttore Europeo teme di non sopravvivere".

Caro Marpione, non so che effetto hai voluto raggiungere con il tuo discorso, ma essere visto come produttore moribondo in uno dei più grandi mercati europei non mi sembra un gran risultato, vista la scarsa propensione (eufemismo) della gente a comprare auto da produttori in crisi.

E questo in una fase nella quale Fiat in Germania si stava leeeeentamente ripendendo un pò dal basso di vendite e immagine, mah.. secondo me per puro egoismo, il Marpione vuole entrare nella storia come Manager visionario :)

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Quoto. Questo discorso che ha fatto Marchionne non mi è sembrato una grande trovata. Magari avrà le sue ragioni, ma io non l'avrei fatto, almeno non prima di dichiarare un imminente accordo/cessione.

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