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Fiat-Chrysler: firmato accordo per una alleanza


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la cosa che non capisco e cosa centri ora la Potanic :lol: ce compriamo pure la GM ora?? :lol::lol:
azz hai ragione nella foga ho scritto una castronata immensa :D:D

Pensavo alla schifezza Avenger e mi è passata in testa la G6, molto + bella...

Scusami se mi permetto ma la Mercedes, per quanto possa essere forte in USA, non era presente in loco anche con un colosso parallelo del calibro di Case New Holland. FIAT, con questo suo ramo, ha già ampiamente dimostrato di saper assorbire una grossa società statunitense, renderla profittevole e soprattutto farla rimanere in per buona parte americana.:)

questo è sicuramente un punto di favore.

A tal proposito, so per certo che non c'è solo FGA che tenta un ingresso in USA, ma anche IVECO. Io, fossi la famiglia, con IVECO starei lontano dagli USA. O ti compri un player locale, o ciccia...

Quel mercato è dannatamente conservatore e "buy american".

In ogni caso non è vero che MB non fosse presente in loco. MB è proprietaria da anni di Freightliner, il principale produttore locale di camion. Ma nonostante ciò le due cose non vanno a braccetto.

Così come FGA ed IVECO stanno conducendo trattative totalmente separate (con quelli di IVECO che dicono "non vogliamo aver niente a che fare con l'auto")

"The great enemy of the truth is very often not the lie -- deliberate, contrived and dishonest -- but the myth -- persistent, persuasive and unrealistic"

(John Fitzgerald Kennedy)

"We are the Borg. Lower your shields and surrender your ships. We will add your biological and technological distinctiveness to our own. Your culture will adapt to service us. Resistance is futile!"

"Everyone is entitled to their own opinion, but not their own facts!"

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EC2277;27355835]Scritto da EC2277 viewpost.gif

L'acquisto del 35% dei debiti (ma anche degli utili) della Chrysler.

debiti, debiti...

Però si sa che la real casa è maestra in questo.

-Napoleone: come va caro Obama.

-El Negher: Male male ci sono un sacco di problemi, la disoccupazione aumenta a vista d'occhio, un fiume in piena.

-Napoleone: eh si sopratutto nel settore auto vero??

- El Negher: non me ne parlare, son tre ammalati uno peggio dell'altro.

- Napoleone:quale è quello che sta peggio??

- El Negher: Lo sai quella che i Krukki ci hanno restituito più avariata di prima.

- Napoleone:Potrei darti una mano io, lo abbiamo già fatto con Alfa.

- El Negher: dici che potresti comprarla??

- Napoleone:certo

- El Negher:e quanto la pagheresti??

- Napoleone:non esageriamo, chi ha parlato di pagare?

- El Negher:e ti accoleresti i debiti??

- Napoleone:non se ne parla, ne ho già abbastanza di miei.

- El Negher:però rimetti apposto le fabbriche.

- Napoleone:se lo devo fare le faccio in Polonia mica a Detroit.

- El Negher:ma io che cosa ci guadagno.

- Napoleone:un filo di speranza in più per famiglie disperate.

- El Negher:però il giorno del mio insediamento.

- Napoleone:vedo cosa posso fare, tanto qualche pirlone ;) che passa le notti su autopareri a farsi le menate lo trovo sempre, farò filtrare qualcosa la sera prima.

- El Negher:OK ma mi regali una Ferrari.

- Napoleone:Va bene ma in scala 1:18

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Aspettiamoci il C-evo su Pontiac G6.

Ma Pontiac non è di proprietà di GM? :roll:;)

P.S.: scusa, non avevo ancora letto il resto.

"All truth passes through three stages. First, it is ridiculed, second it is violently opposed, and third, it is accepted as self-evident." (Arthur Schopenhauer)

Automobili

Volkswagen Scirocco 1.4 TSI 160cv Viper Green (venduta)

BMW M4 DKG Competition Package 450cv Sapphire Black

Jeep Renegade 1.0 T3 Limited 

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Forse vado leggermente OT, ma come mai l'IVECO non viene venduta in USA...non ha una gamma appetitibile? ho sempre pensato che qualcosa in quel mercato avrebbe tranquillamente venduto...

dobbiamo aspettarci un Jeep Massif? :lol:

ora potrà essere venduta penso..in Australia Iveco vende bene ed ha un suo musone, penso che possono utilizzare come base quello..

e comunque apparte i musoni old school c'è un po di tutto..ora vanno molto bene i Volvo Vn che non sono altro che dei Volvo FH

Modificato da Deynor
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Forse una Jeep Lince.

anche...e contando che la Hummer è in vendita e tolto quelche Cinese non si è fatto avanti nessuno...chissa ;)

ma sarebbe il colmo se la Jeep vendesse una Land Rover :D

@ AX:

perchè dici che IVECO dovrebbe stare lontano dagli USA?

ce lo vedrei bene questo sulle strade americane

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Modificato da j

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anche...e contando che la Hummer è in vendita e tolto quelche Cinese non si è fatto avanti nessuno...chissa ;)

ma sarebbe il colmo se la Jeep vendesse una Land Rover :D

....

quello è uno Stralis con cabina modificata, ne stanno facendo a pacchi in Olanda..

in Australia vendono lo Stralis e il Powerstar Iveco heavy commercial vehicles: Powerstar

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Riporto un commento del direttore di 4R...

E così è la Fiat la prima a muovere nel nuovo Risiko mondiale dell'automobile, innestato dalla Grande Crisi: Torino torna a sposarsi con Detroit, ma questa volta trova il partner sulla sponda Chrysler e non più General Motors, dopo il divorzio con quest'ultima sancito dagli avvocati cinque anni orsono.

Le nozze, secondo le indiscrezioni rilanciate dai giornali americani, sono a costo finanziario zero: Fiat prende inizialmente una quota di minoranza (il 35%) in cambio della cessione a Chrysler delle proprie piattaforme e del proprio know how nel fare piccole automobili, un genere improvvisamente diventato di gran moda negli Stati Uniti.

In cambio, Torino contribuirà a ristrutturare alcuni stabilimenti americani del partner, al fine di avviare in loco una produzione di modelli Alfa Romeo, della 500 e forse dell'ammiraglia a trazione posteriore che la stessa Casa del Biscione ha in cantiere in collaborazione con la Maserati, che a sua volta metterebbe così in gamma un terzo modello, la cosiddetta "piccola Quattroporte". È ovvio poi che a Torino potrebbe interessare in prospettiva, qualora il Gruppo italiano arrivasse alla maggioranza, accedere al marchio Jeep, che è un po' il gioiello della corona del gruppo Chrysler.

Ma non bisogna pensare che l'accordo tra Torino e Detroit esaurisca la stagione delle alleanze: i prossimi a muovere potrebbero essere i tedeschi, con sorprese ancora più clamorose. La stampa economica parla addirittura di una grande operazione, favorita dal Governo di Berlino, che porterebbe a un'aggregazione tra BMW e Mercedes, le quali in un secondo tempo rileverebbero la Opel, coinvolta nelle difficoltà di GM.

I motivi alla base di questo mega matrimonio sarebbero diversi: dare un assetto azionario più stabile al gruppo Daimler, cui fa capo la Mercedes, e metterlo al riparo da scalate; portare a un'ulteriore condivisione dei costi tra due grandi marchi premium nel novero dei più affermati al mondo e mettere la capacità produttiva e industriale della Opel nei piccoli modelli al servizio dei due partner, che devono allargare la gamma verso il basso per centrare le nuove norme europee sulle emissioni. E infine creare un secondo grande Gruppo tedesco, dopo la scalata della Porsche al colosso Volkswagen-Audi. Sempre secondo le stesse fonti di stampa, però, ci sarebbero forti resistenze da parte della famiglia Quandt, proprietaria della BMW, restia a perdere la propria dorata autonomia, e Monaco sarebbe assai più orientata a finalizzare e magari ampliare le trattative iniziate a suo tempo con la Fiat per una collaborazione tra Mini e Alfa Romeo.

Ovvio che in questo scenario i francesi non staranno a guardare: proprio oggi, martedì 20 gennaio, a Parigi si tengono gli Stati generali dell'automobile, voluti dal presidente Nicholas Sarkozy. L'Eliseo ha già detto a chiare lettere che non baderà a spese per far sì che Renault e Peugeot-Citroën escano dalla crisi con quote di mercato maggiori di quelle che avevano quando la Grande Depressione è iniziata. Si sa che anche la Renault aveva aperto un tavolo di trattative con la Chrysler, ma siamo in un momento in cui tutti parlano con tutti e ci si aspettano grandi soprese. Anche perché per la prima volta al tavolo del grande Risiko siedono anche indiani e cinesi, dotati di mezzi finanziari e ottime merci di scambio, come la possibilità di proporre nuovi sbocchi di mercato e piattaforme produttive a costi estremamente competitivi.

La mossa di Sergio Marchionne farebbe pensare che la Fiat nell'auto non lascia, come qualche dichiarazione di fine 2008 lasciava intendere, ma raddoppia. Se così fosse, si aprirebbe una nuova stagione molto difficile, ma anche molto stimolante. In cui il manager italo-canadese sarebbe chiamato a smentire per l'ennesima volta quanti, a dispetto dei risultati, continuano a sostenere che il suo passaggio in Fiat è legato solo alla volontà di rimettere in sesto l'azienda per poi venderla al migliore offerente, in modo da potersi godere un ricco futuro da banchiere. L'unica cosa certa è che, se l'affare Chrysler andrà in porto, Torino dovrà rafforzare la propria squadra manageriale, dalla quale è appena uscito il capo dell'Alfa e dell'Abarth, Luca De Meo: gestire un Gruppo del genere non è uno scherzo e Marchionne dovrà riorganizzare per la prima volta la sua prima linea.

Mauro Tedeschini

Che è la roba sottolineata in rosso?

Modificato da wilderness
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