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Fiat-PSA: fusione in arrivo?


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No..e niente giochi..forse non avete capito che prevede l'ipotesi di fusione....l'ipotesi prevede la fusione della societa' quotata PSA Peugeot Citroen con la non quotata Fiat Group Automobiles S.p.A....una societa' su base PSA con primo azionista la Fiat S.p.A. ovviamente le quote degli altri azionisti si diluirebbero dall'entrata di FGA...oggi PSA e' controllata con una quota poco sopra del 30% dalla famiglia Peugeot...con la fusione con FGA pero' la loro quota si diluirebbe tra il 16,8 e il 17,8%...mentre la quota di maggioranza della PSA-FGA sarebbe di fatto di Fiat S.p.A.......il fatto che la Exor controlla la Fiat S.p.A. con il 30,7% non c'entra nulla...perche Fiat S.p.A. controlla il 100% di FGA e dunque il 41-45% della societa' fusa secondo ipotesi...

p.s.i francesi per mantenere il controllo avrebbero dovuto formare una holding attraverso la quale controllare PSA e dunque la loro ipotetica quota...cosa che non prevede l'ipotesi fatta....

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L'unico modo per ottenere una fusione alla pari con i francesi è metterci dentro tutto il gruppo non solo Fiat Auto, caso contrario siamo sotto, ma ne vale la pena ?

A questo punto è meglio concentrarsi sull'affare Chrysler prendendo oltre il 35% che e' fondamentale per noi e se riuscieremo a farlo fruttare, tra alcuni anni potremmo parlare di fusioni con altre case ma con la differenza che avremmo le spalle molto piu' grosse di adesso.

Civic Type R - FK2 R-3220 "Type R is all about passion and emotion"

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Forse perchè Taurus è in vena di giochetti di prestigio verbali.

Stando ai suoi stessi numeri i dati di partenza mi sembrano i seguenti.

FGA + PSA = 100% del nuovo super-gruppo

FGA = 41-45% del nuovo super-gruppo

PSA = 55-59% del nuovo super-gruppo

Quindi il super gruppo E' in maggioranza francese.

Poi, facendo giochetti sulle "famiglie"...

Famiglia Agnelli possiede il 30% di chi possiede la FGA. Quindi, a logica, hanno un potere di controllo del 30% di FGA.

Quindi avrebbero un potere decisionale del 30%*45%= 13.5% sul nuovo gruppone. Non il 41-45%. 8)

A meno che la famiglia Agnelli non decida di far valere le proprie quote di 30% Fiat Group per accaparrarsi tutto il 100% di FGA (perchè andrebbe comunque scorporata), lasciando però in cambio agli altri azionisti altre fette di Fiat Group.

Il che mi sembra impossibile, perchè significherebbe cedere delle società più remunerative per prendersene una con scarso profitto. 8)

Scusa Regazzoni ma non è totalmente corretto quello che dici.

Sempre riferendomi ai dati di Taurus (che non so dire se siano corretti o meno) la famiglia Agnelli ha il controllo (con maggioranza relativa) di Fiat SpA, che a sua volta ha il 100% di FGA. Nel caso di fusione, se ad FGA spetterà 45% della nuova compagnia, il 45% delle azioni andranno a chi ha il controllo di FGA, ossia a Fiat SpA. Adesso non so se lo stesso vale per i francesi, ossia se c'è un altra società che controlla il 100% delle quote di PSA, perchè altrimenti gli azionisti della nuova compagnia potrebbero essere una qualcosa del genere Fiat SpA 45% Famiglia Peugeut 16% altri ecc...(i numeri sono ovviamente a grandi linee) Quindi sostanzialmente il controllo in mano alla famiglia agnelli. Nell'ipotesi invece che PSA è controllata al 100% da un altra società (il che non mi risulta perchè quotata in borsa) le quote sarebbero Fiat SpA 45% Società X 55%... in questo caso controllo in mano ai francesi.

Ovviamente tutto questo con il beneficio di inventario perchè non conosco bene le composizioni societarie dei gruppi, il mio è soltanto un contributo per comprendere meglio tutto sto casino...

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FGA non è controllata da Fiat s.p.a.

FGA fa parte di Fiat s.p.a. E' una sua fetta.

Chi possiede e controlla il 30% di Fiat s.p.a. possiede un 30% in valore di FGA, non il 100%.

Se gli agnelli volessero avere il 100% della scorporata FGA per prendere il comando del nuovo gruppo, dovrebbero comprarsi dagli altri azionisti Fiat s.p.a. il corrispettivo del 70% di FGA su cui non hanno diritti.

E ce li vedi tu gli Agnelli a cedere pezzi di Fiat s.p.a. più redditizi per avere in cambio il possesso pieno di FGA, notoriamente pozzo senza fondo del gruppo? :lol:

FGA è controllata (al 100%) da Fiat SpA. Chi possiede controllo di Fiat ha il controllo del 100% di FGA sia che questo avvenga con il 10-20-30-70-90 o 100% di quota su Fiat SpA.

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Fiat Group Automobiles S.p.A. ex Fiat Auto S.p.A. e' una societa' non quotata in borsa controllata al 100% da Fiat S.p.A.(la societa' quotata in borsa) che e' di fatto una holding...Fiat S.p.A. prenderebbe il 41-45% delle azioni della societa' fusa PSA-FGA....dunque Fiat S.p.A. in tal caso sarebbe l'azionista di maggioranza della societa' fusa PSA-FGA, la quota di controllo della stessa Fiat S.p.A. non c'entra nulla....

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No Rega, stavolta devo dare ragione al torello ;)

FGA è una S.p.A. a tutti gli effetti. Non è quotata ma ha un valore identificabile in azioni. Infatti c'è anche un'ipotesi di quotazione di FGA al vaglio.

Una società controllata al 100% è posseduta al 100% da chi controlla il pacchetto di maggioranza della controllante.

Come quando il mio amico assassino :mrgreen: possedeva le orecchie italiote avendo lo 0,XX di qualcosa che controllava il 100% di qualcos'altro...

Quindi:

Ovinus SpA possiede il 30% di FG

FG possiede al 100% (controlla, partecipa al 100%) FGA

Ovinus SpA possiede il 100% di FGA

Questo a prescindere da altre considerazioni societarie future dell'ipotesi di accordo. Che a mio parere vedrà verosimilmente una maggioranza azionaria francese ed un board paritario.

Sinceramente avendo l'esperienza di entrambi, operativamente non ci sono molte differenze. Le differenze ci sarebbero nella gestione strategica dei brand e nelle nomine.

In questo scelgo Parigi tutta la vita, visto che relativamente alle seconde finita l'era napoleone qua riaffioreranno quelle pratiche che non sono mai morte e che tutt'ora sopravvivono underground. Mentre la prima a torino hanno ampiamente dimostrato di non essere in grado di farlo se non sommariamente, saltuariamente e MAI in maniera organica ed efficace.

Senza entrare nel merito azionario, se l'organizzazione e la gestione strategica la facessero i francesi ne avremmo solo da guadagnare. Specialmente in Alfa e Lancia.

Così è se vi pare (CIT.) ;) e se non vi pare... E' lo stesso :mrgreen:

"The great enemy of the truth is very often not the lie -- deliberate, contrived and dishonest -- but the myth -- persistent, persuasive and unrealistic"

(John Fitzgerald Kennedy)

"We are the Borg. Lower your shields and surrender your ships. We will add your biological and technological distinctiveness to our own. Your culture will adapt to service us. Resistance is futile!"

"Everyone is entitled to their own opinion, but not their own facts!"

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Fiat Group Automobiles S.p.A. ex Fiat Auto S.p.A. e' una societa' non quotata in borsa controllata al 100% da Fiat S.p.A.(la societa' quotata in borsa) che e' di fatto una holding...Fiat S.p.A. prenderebbe il 41-45% delle azioni della societa' fusa PSA-FGA....dunque Fiat S.p.A. in tal caso sarebbe l'azionista di maggioranza della societa' fusa PSA-FGA, la quota di controllo della stessa Fiat S.p.A. non c'entra nulla....

Sono daccordo.

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No Rega, stavolta devo dare ragione al torello ;)

FGA è una S.p.A. a tutti gli effetti. Non è quotata ma ha un valore identificabile in azioni. Infatti c'è anche un'ipotesi di quotazione di FGA al vaglio.

Una società controllata al 100% è posseduta al 100% da chi controlla il pacchetto di maggioranza della controllante.

Come quando il mio amico assassino :mrgreen: possedeva le orecchie italiote avendo lo 0,XX di qualcosa che controllava il 100% di qualcos'altro...

Quindi:

Ovinus SpA possiede il 30% di FG

FG possiede al 100% (controlla, partecipa al 100%) FGA

Ovinus SpA possiede il 100% di FGA

Questo a prescindere da altre considerazioni societarie future dell'ipotesi di accordo. Che a mio parere vedrà verosimilmente una maggioranza azionaria francese ed un board paritario.

Sinceramente avendo l'esperienza di entrambi, operativamente non ci sono molte differenze. Le differenze ci sarebbero nella gestione strategica dei brand e nelle nomine.

In questo scelgo Parigi tutta la vita, visto che relativamente alle seconde finita l'era napoleone qua riaffioreranno quelle pratiche che non sono mai morte e che tutt'ora sopravvivono underground. Mentre la prima a torino hanno ampiamente dimostrato di non essere in grado di farlo se non sommariamente, saltuariamente e MAI in maniera organica ed efficace.

Senza entrare nel merito azionario, se l'organizzazione e la gestione strategica la facessero i francesi ne avremmo solo da guadagnare. Specialmente in Alfa e Lancia.

Così è se vi pare (CIT.) ;) e se non vi pare... E' lo stesso :mrgreen:

Ma ti fidi davvero di questi francesi? Non vorrei che si passasse, in termini di italianità del prodotto, di male in peggio. Se ci appelliamo alla storia, l'esperienza ci dice che non è affidandosi agli "stranieri" come "salvatori" che si fanno grandi guadagni, anzi... dal lato industriale capisco i motivi che spingono alla ricerca di allenaze ma non mi convince l'idea di delegare ai francesi il futuro decisionale e strategico dell'auto italiana.

Perché investire in Fiat e non in Peugeot, infondo sono due marchi generalisti, concorrenti l'uno con l'altro. Sicuramente Alfa e forse Lancia saranno più tutelate, anche se Citroen è la Lancia francese.

In senso di marchi, di stabilimenti ecc. Che peso avrà chi dovrà decidere e difendere le sorti di marchi come Fiat, Alfa e Lancia? Mi è oscuro in questa sorta di scatole cinesi e di percentuali di società. Tu ti sei fatto un'idea?

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....

Senza entrare nel merito azionario, se l'organizzazione e la gestione strategica la facessero i francesi ne avremmo solo da guadagnare. Specialmente in Alfa e Lancia.

Così è se vi pare (CIT.) ;) e se non vi pare... E' lo stesso :mrgreen:

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Ma ti fidi davvero di questi francesi? Non vorrei che si passasse, in termini di italianità del prodotto, di male in peggio. Se ci appelliamo alla storia, l'esperienza ci dice che non è affidandosi agli "stranieri" come "salvatori" che si fanno grandi guadagni, anzi... dal lato industriale capisco i motivi che spingono alla ricerca di allenaze ma non mi convince l'idea di delegare ai francesi il futuro decisionale e strategico dell'auto italiana.

Perché investire in Fiat e non in Peugeot, infondo sono due marchi generalisti, concorrenti l'uno con l'altro. Sicuramente Alfa e forse Lancia saranno più tutelate, anche se Citroen è la Lancia francese.

In senso di marchi, di stabilimenti ecc. Che peso avrà chi dovrà decidere e difendere le sorti di marchi come Fiat, Alfa e Lancia? Mi è oscuro in questa sorta di scatole cinesi e di percentuali di società. Tu ti sei fatto un'idea?

"The great enemy of the truth is very often not the lie -- deliberate, contrived and dishonest -- but the myth -- persistent, persuasive and unrealistic"

(John Fitzgerald Kennedy)

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