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Mercato del lavoro o mercato delle prese per il sedere?


TonyH

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T

*Per dirne una fresca, sarà mica colpa degli italiani che se ne fregano di andare a votare se non si raggiungerà il quorum al prossimo referendum? No è colpa del mancato election day e del fatto che se c'è bello la gente va al mare..

Quanto è diffuso questo modo di pensare?

quotone per la "banalita'" dell'esempio

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7:32 : Segni i punti coglionazzo !

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Parzialmente OT finto-polemico. Cioe' ridiamoci su ma non troppo.

[...] (inutile dire che noi siamo fanalini di coda in questo, fare un confronto con i portoghesi mi fa impallidire...)

Non é che i portoghesi abbiano chissà quale background culturale da salvaguardare. Virgilio, Dante, Manzoni, Petrarca, D'Annunzio, etc etc mi pare siano nati su italico suolo.

Prima che gli ITALIANI si imparino la loro lingua.

Solo dopo potremo lamentarci. Conosco gente che conosce meglio l'inglese che l'italiano. E rabbrividisco.

Di questi ne vendono a secchiate.

Vedrete.

[scritto in data 18 Luglio 2013 - Riferito a Jeep Cherokee]

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Senza entrare nel merito del mercato del lavoro in Italia (avete tutti piu' o meno espresso quello che penso anche io andando allegramente da nepotismo a universita' fittizie fatte per mangiare soldi etc...), volevo giusto commentare questa frase di Motron relativa al trasferirsi all'estero

Andare a fare una esperienza all'estero e' qualcosa che arricchisce enormemente perche' ci fa uscire almeno in parte dalla mentalita' ristretta che spesso si ha in Italia. Ed e' triste notare che la mentalita' piccola la abbiano proprio i giovani che dovrebbero invece pensare ad arricchire il proprio bagaglio culturale e di vita. Noi siamo molto spesso gretti ed ignoranti, non abbiamo il coraggio di guardare aldila' del nostro paese spesso neanche in cose basilari. Si fanno nuove amicizie, si vedono posti nuovi, si ampliano gli orizzonti.

Andare a fare una esperienza all'estero arricchisce perche' ci fa imparare un'altra lingua (inutile dire che noi siamo fanalini di coda in questo, fare un confronto con i portoghesi mi fa impallidire...) e ci fa vedere altri modi di vivere. Che poi questii non possano non piacere (vedi il caso di Artemis in Olanda) e' un altro paio di maniche. Cosi' si impara non solo a vedere i punti negativi del proprio paese, ma anche quelli positivi. Non a caso molti di noi che vivono da tanti anni all'estero comincano a sentire l'orgoglio di essere italiani proprio in situazioni di lontananza.

Andare a fare una esperienza all'estero arricchisce il proprio curriculum vitae. Che poi questo possa aiutare a tornare in Italia e trovare migliori condizioni di lavoro e' un altro paio di maniche, ma intanto qualcosa di costruttivo lo si e' fatto. In Italia stanno risucchiando la gioventu' (azz, mi sembra di essere negli anni 20'..) in un vortice che porta solo in basso, privando il paese di linfa vitale e facendolo diventare vecchio. CHi va fuori e poi torna porta nuova linfa e questo lo trovo un buon modo di combattere la stagnazione italica.

Infine capisco la critica nei confronti degli emigrati chic (nel cui gruppone mi auto-inserisco), ma non tutti sputano merda sul proprio paese, in molti hanno solo uno sguardo disincantato che puo' aiutare chi invece in Italia ci e' rimasto a capir cosa c'e' che non va. Certo, poi, se uno fa lo snob al cazzo, la critica ci sta ;)

Scusate la lunghezza del post, ma ci tenevo a dire in soldoni che, muovere il culo spesso fa bene :D

Andare all'estero è un'esperienza altamente formativa. Serve a vedere come le cose funzionano da un'altra parte e capire che le cose possono funzionare in modo diverso.

Solo che per essere veramente utile, l'esperienza all'estero dovrebbe essere limitata (qualche anno) per poi tornare in patria a mettere a frutto ciò che si è imparato all'estero.

Cina, India, Corea fanno così (ma và?).

Noi invece la gente la facciamo giustamente partire...ma poi facciamo di tutto per lasciarla là, con perdita immensa di capitale umano.

[sIGPIC][/sIGPIC]

Some critics have complained that the 4C lacks luxury. To me, complaining about lack of luxury in a sports car is akin to complaining that a supermodel lacks a mustache.

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Guest EC2277

Bella discussione, peccato che non abbia il tempo per seguirla come merita ed intervenire.

Per ora mi limito a sottoscrivere quanto scritto dai vari Owluca, TonyH…; insomma dai soliti. :agree:

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[...] Noi invece la gente la facciamo giustamente partire...ma poi facciamo di tutto per lasciarla là, con perdita immensa di capitale umano.

Quoto. Sto svolgendo la tesi in Ticino, e molti ragazzi qua sono italiani. Qualcuno frontaliere, altri appena arrivati in Svizzera, e attualmente residenti. E la frase ricorrente delle ultime settimane é "col c***o che torno in Italia"

Di questi ne vendono a secchiate.

Vedrete.

[scritto in data 18 Luglio 2013 - Riferito a Jeep Cherokee]

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Parzialmente OT finto-polemico. Cioe' ridiamoci su ma non troppo.

Non é che i portoghesi abbiano chissà quale background culturale da salvaguardare. Virgilio, Dante, Manzoni, Petrarca, D'Annunzio, etc etc mi pare siano nati su italico suolo.

Prima che gli ITALIANI si imparino la loro lingua.

Solo dopo potremo lamentarci. Conosco gente che conosce meglio l'inglese che l'italiano. E rabbrividisco.

Mah, Virgilio scriveva in Latino non in italiano, ok per Dante e per Petrarca (anche in relazione alla loro epoca)...ma sui più recenti siamo nel livello di un Pessoa (ad esempio). io questo valore mondiale di un Manzoni o un d'Annunzio non lo vedo...

L'Italiano è sopravvalutato IMHO (notate l'espressione da Accademia della Crusca che inserisco :mrgreen: ).

continuiamo pure a vantarci delle nobili origini delle nostra lingua ma in realtà al di fuori dei confini l'italiano interessa solo ai cantanti lirici

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Un mio amico per la tesi di ing. informatica ha avuto contatti con la Cisco systems e ha saputo che buona parte del centro ricerche è composto da ing italiani.

..moltissimi di torino. ......staranno poi cosi tanto meglio ?

Conosco gente che ha lasciato fior di lavori per guadagnare 2 lire in più all'estero in ambienti rivelatosi poi non cosi belli, ci si arrende ad ogni difficoltà perchè l'italia è cosi, mica come all'estero.. ecc

a ben pensarci ti riquoto pure ;)

e' difficile non scadere nella generalizzazione, ma so anche di tanti che fondamentalmente sono scappati da se stessi... :

e a parte la vita privata magari non soddisfacente, se e' vero che indubbiamente il problema professionale in italia e' la mancanza di opportunita' ,

all'estero nella migliore delle ipotesi per far fruttare la eventuale opportunita' ceh trovi devi essere disposto a farti il "culo quadrato"

..mentre la verita' e' che molti sono abituati a star seduti sul morbido a casa dei genitori :roll:

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Mah, Virgilio scriveva in Latino non in italiano, ok per Dante e per Petrarca (anche in relazione alla loro epoca)...ma sui più recenti siamo nel livello di un Pessoa (ad esempio). io questo valore mondiale di un Manzoni o un d'Annunzio non lo vedo...

L'Italiano è sopravvalutato IMHO (notate l'espressione da Accademia della Crusca che inserisco :mrgreen: ).

continuiamo pure a vantarci delle nobili origini delle nostra lingua ma in realtà al di fuori dei confini l'italiano interessa solo ai cantanti lirici

Su Manzoni concordo, anche se i meriti di aver inventato l'italiano dobbiamo darglieli ( a metà '800 si stima che a parlar Italiano in Italia fosse non più del 10% della popolazione )

Su D'Annunzio ni: come romanziere è pessimo e giustamente dimenticato, come poeta è uno dei migliori del 900, e probabilmente il migliore come uso della lingua.

Fuori dagli italici confini esiste comunque l' "Italonia" :) cioè il complesso dei discendenti degli emigranti che lo reimpara e se ne vanta anche un pò...:)

Archepensevoli spanciasentire Socing.

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Temevo che potessi essere fraintesto ;) ...

Non eri stato fraintesi, condivido quanto dici ma volevo puntualizzare. Considera anche che tra quelli che se ne vanno all'estero c'e' anche chi (mi ci metto in mezzo) lo fa perche' ama la cultura anche degli altri paesi e perche' magari certe cose dell'italia proprio non le sopporta ;)

Parzialmente OT finto-polemico. Cioe' ridiamoci su ma non troppo.

Non é che i portoghesi abbiano chissà quale background culturale da salvaguardare. Virgilio, Dante, Manzoni, Petrarca, D'Annunzio, etc etc mi pare siano nati su italico suolo.

Prima che gli ITALIANI si imparino la loro lingua.

Solo dopo potremo lamentarci. Conosco gente che conosce meglio l'inglese che l'italiano. E rabbrividisco.

Spero che quello che ho quotato in grassetto sia stato scritto in maniera provocatoria :lol:

continuiamo a riderci su

a parte questo, un conto e' aver cura delle proprie radici, storia e letteratura (cose sacrosante che personalmente ho in altissima considerazione), un conto e' ignorare che per essere competitivi nella maggior parte degli ambiti, specie se scientifici, bisogna sapere l'inglese. I portoghesi lo sanno meglio di noi non perche' non hanno letteratura all'altezza ma perche' vedono programmi non doppiati (che orrore il doppiaggio ragazzi...) e tendono a viaggiare di piu'

Andare all'estero è un'esperienza altamente formativa. Serve a vedere come le cose funzionano da un'altra parte e capire che le cose possono funzionare in modo diverso.

Solo che per essere veramente utile, l'esperienza all'estero dovrebbe essere limitata (qualche anno) per poi tornare in patria a mettere a frutto ciò che si è imparato all'estero.

Cina, India, Corea fanno così (ma và?).

Noi invece la gente la facciamo giustamente partire...ma poi facciamo di tutto per lasciarla là, con perdita immensa di capitale umano.

:agree:

..moltissimi di torino. ......staranno poi cosi tanto meglio ?

a ben pensarci ti riquoto pure ;)

e' difficile non scadere nella generalizzazione, ma so anche di tanti che fondamentalmente sono scappati da se stessi... :

e a parte la vita privata magari non soddisfacente, se e' vero che indubbiamente il problema professionale in italia e' la mancanza di opportunita' ,

all'estero nella migliore delle ipotesi per far fruttare la eventuale opportunita' ceh trovi devi essere disposto a farti il "culo quadrato"

..mentre la verita' e' che molti sono abituati a star seduti sul morbido a casa dei genitori :roll:

senza generalizzare i motivi per andare via sono davvero tanti, c'e' chi scappa da se stesso, c'e' chi cerca migliori condizioni lavorative, c'e' chi e' curioso di vedere cose nuove, chi lo fa perche' gia' ama la cultura del posto dove va...

sul fatto di farsi il culo quadrato io penso che dovrebbe essere la norma, purtroppo ora piu' che mai vedo tanti ggiovani che, viziati sino all'inverosimile, non vogliono proprio farselo, che sia in italia o no....:(

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vero, il mio voleva essere un post provocatorio in risposta alla ormai dominante figura retorica dei "cervelli in fuga",

che Itaglia patria del "chiagni e fotti" viene utilizzata (anche) per dissimulare situazioni molto "normali":

ad es. all'estero c'e' chi decide di ritirarsi a "puerto escondido" e parla apertamente di "https://secure.wikimedia.org/wikipedia/en/wiki/Downshifting "

mentre qui in italia si incassa l'eredita' (quindi senza aver veramente lavorato) e poi si va all'estero (per continuare a vivere di rendita grazie al miglior potere di acquisto ) ma ci si da un tono dando la colpa al sistema.

L'unico vero problema italiano con i CERVELLI IN FUGA e' che troppo spesso i relativi corpi sono rimasti qui in italia :§

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