Vai al contenuto

Senna, un uomo in McLaren


maxsona

Messaggi Raccomandati:

Nel decennale della morte di Ayrton Senna, sembra d’obbligo ricordare il grande pilota brasiliano che ha contribuito a fare grande la McLaren con i suoi titoli, i suoi successi, le sue pole, le sue gesta e la sua personalità.

Nel 1987 la McLaren cerca per la stagione successiva un pilota veloce e di talento da affiancare a Prost alla guida delle vetture bianco rosse, neo motorizzate Honda. A quel punto lo stesso Alain Prost consiglia Ron Dennis di scegliere Senna, attuale pilota Lotus, che ha esperienza con il motore turbo Honda e che aveva ben figurato in quella stagione.

Senna arriva in McLaren con il peso di confrontarsi con il grande Prost e con la voglia di batterlo: corre con il pilota francese negli occhi e nella mente! La stagione 1988 viene dominata da Senna ma è il duello interno al team che impreziosisce quel titolo e consacra quel Mondiale alla storia dell’automobilismo.

In seno alla squadra si nota la differenza di personalità tra Prost e Senna. Il primo è molto tecnico ed immediato, il secondo molto passionale ed istintivo. Mentre Prost indicava ai tecnici quali interventi eseguire sulla monoposto e si metteva ad aspettare, Senna ripeteva quasi ossessivamente cosa occorreva modificare fino a che le cose non andavano come lui diceva. Per molti tecnici questo atteggiamento sembrava quasi una dimostrazione di poca fiducia in loro, ma poi capirono che era solo un modo di agire e di intendere le corse.

Nel 1989 Senna e Prost ripartono alla grande ma al GP di San Marino tra i due nasce un’incomprensione per il fatto che il francese non rispetta un patto di non attaccarsi: per un uomo come Senna questa era una grande mancanza. Questo scontro nel corso del Mondiale si trasforma in un’apoteosi di competitività tra i due e si conclude nel GP del Giappone quando Prost, con una manovra poco ortodossa, al limite del lecito, si aggiudica il Mondiale. Successivamente Senna, senza pudore, si scontra anche con la FIA per aver consegnato a Prost il Mondiale.

In fondo però, quell’inimicizia tra i due piloti era soltanto una voglia di primeggiare di due campioni di una stessa squadra che venne manipolata dalla stampa per creare un motivo di interesse, così come le illazioni sulla sua omosessualità.

Dopo scuse formali fu riammesso al Mondiale del 1990, dal quale era stato in un primo momento escluso per “lesa Maestà”. Prost, ormai schiacciato dalla personalità di Senna, decide di andare via e continuare la lotta contro Senna in Ferrari. Per tre anni il compagno di Senna è Gerhard Berger, un abile pilota che nel collaudo dava il meglio di se e che vedeva in Senna un idolo dal quale apprendere e dal quale non mancarono momenti di profondo riconoscimento. La lotta per l’iride si svolge ancora una volta con Prost ma, al GP del Giappone, con lucidità serve la vendetta a Prost nello stesso piatto che l’aveva ricevuta l’anno prima, lo butta fuori e vince il secondo Titolo Mondiale.

Nel 1991 Senna influenza la Honda a creare un motore 12 cilindri e ci riesce ma, la stagione si dimostra lo stesso più impegnativa del solito perché la Williams di Mansell è molto competitiva. Ancora una volta, la costanza ed i duelli ruota a ruota fanno si che Senna ha la meglio sull’avversario. Anche con un mezzo leggermente inferiore Senna è Campione del Mondo per la terza volta.

Nel 1992 Senna, con una McLaren al disotto delle migliori monoposto guidate negli anni precedenti, non ce la fa contro la Williams di Mansell. In quell’anno Senna si trova in pista, oltre alla vecchia guardia, anche l’emergente Schumacher. Conscio che la nuova leva stava prendendo il suo posto, non si tira indietro e non esita a rimproverare il tedesco per la sua voglia smodata di arrivare al successo ad ogni costo.

Alla fine di quella stagione Senna non disdegna di fare la “prima donna” infatti, compie all’insaputa di Dennis un test in America per correre in CART al fine di strappare un buon ingaggio alla McLaren e convincere la FIA a non liberalizzare l’elettronica. Dennis, alla fine, lo convinse a correre per lui con un contratto a gettone e con a fianco la promessa della CART, Michael Andretti. Nonostante un motore Cosworth con diversi cavalli in meno, Senna nel 1993 diede il meglio di se in diverse occasioni ed alla fine quel secondo posto in classifica valse più d’ogni altra vittoria.

La McLaren, non potendo garantire un futuro all’altezza di un fuoriclasse con ancora tanta voglia di vincere come Senna, lo lascia libero di andare via. Presto Senna rimpiange questa scelta: la McLaren era diventata per lui la sua casa e la sua famiglia.

Senna non era un pilota ma un uomo che correva più veloce degli altri, un uomo che aveva imparato a dominare il proprio corpo ed il proprio istinto al fine di fare in pista e nella vita quello che gli altri non pensavano nemmeno. Il coraggio di stare in squadra con Campioni e non gregari lo eleva, al pari di altri, a Campionissimo. La sua umanità e la sua sensibilità nei confronti dei meno abbienti hanno reso quel pilota un simbolo. La F.1 era diventata per lui un palcoscenico per la sua spiritualità, correre e vincere erano il mezzo per cercare di cambiare le cose cattive che vedeva nel suo Brasile ed in Formula 1, per questo continuava a correre anche dopo i successi ed i dolori.

Le lacrime che gonfiarono i nostri occhi quell'1 maggio hanno consacrato per sempre un uomo... “Magic”.

tuttomclaren.it

Link al commento
Condividi su altri Social

premetto che mi dispiace che una persona abbia perso la vita in quel modo...nella fattispece Senna.

Ma riguardo al pilota

Non mi sono mai piaciute le lacrime false ..io infatti non le ho mai versate

il mio ricordo è di un pilota che non ci metteva ne uno ne due a buttarti fuori...un fuoriclasse sicuramente, ma non onesto in una squadra la Mclaren di non onesti.

Il mio ricordo è di quando ha buttato fuori Prost nel Gp del giappone

un mondiale rubato alla Ferrari....una manovra che se l'avesse fatta

Shumacher ....bhe non aggiungo altro.

Non è stato il più grande ...il più grande è Shummy ... :wink: mi auguro

poche menate fra oggi e domenica a Imola per il GP...rischierei di

addormentarmi davanti al video.

Link al commento
Condividi su altri Social

Guest Abarth03
L'ha fatta, villeneuve ti ricorda niente ?

Io me la ricordo...e fu pure plateale! :( Almeno Senna fu più furbo, e ancora oggi se guardi il filmato di quella partenza a Suzuka '90, potrebbe nascere il dubbio che davvero Ayrton non avesse semplicemente sbagliato la frenata, allungando troppo e finendo addosso a Prost. Il dubbio poi lo cancello' lui stesso un anno dopo confessando che non fu un incidente.. :?

La mossa di Schumacher a Jerez '97 invece fu plateale e da un certo punto di vista, per niente consona ad un campione. Si vedeva troppo chiaramente che aveva tentato il tutto, per tutto. La sua F-310B era in difficoltà e quando si è trovato a fianco la Williams di Villeneuve, ha fatto l'unica vera cavolata della sua carriera, ed infatti ne ha pagate le conseguenze. Mi dispiace, ma pure il più ingenuo e sprovveduto degli spettatori capiva che non era un incidente. :roll:

Link al commento
Condividi su altri Social

Secondo me Senna era una spanna sopra Schumacher ed è stato il più grande di tutti, assieme a Gilles Villeneuve (sottolineo Gilles e non Jacques)

Link al commento
Condividi su altri Social

Guest DESMO16
...adesso le F1 sono dei videogame, piene di elettronica meno difficili da guidare e portare al limite, oggi come oggi Shumacher con l'astronave che si ritrova non deve fare altro che portarla al traguardo, dubito che quest'anno vedremo dei bei sorpassi nelle prime posizioni.

..vedrete che il motogp guadagnerà ancora non pochi spettatori...

speriamo che Valentino si fermi ancora qualche anno nel motogp, magari in Ducati..

OT: Il testo della canzone di Lucio Dalla "Ayrton"

IL MIO NOME E' AYRTON E FACCIO IL PILOTA

E CORRO VELOCE PER LA MIA STRADA

ANCHE SE NON E' PIU' LA STESSA STRADA

ANCHE SE NON E' PIU' LA STESSA COSA

ANCHE SE QUI NON CI SONO PILOTI

ANCHE SE QUI NON CI SONO BANDIERE

ANCHE SE QUI NON CI SONO SIGARETTE E BIRRA

CHE PAGANO PER CONTINUARE

PER CONTINUARE POI CHE COSA

PER SPONSORIZZARE IN REALTA' CHE COSA

E' COME UOMO IO CI HO MESSO DEGLI ANNI

A CAPIRE CHE LA COLPA ERA ANCHE MIA

A CAPIRE CHE ERO STATO UN POCO ANCH'IO

E HO CAPITO CHE ERA TUTTO FINTO

HO CAPITO CHE UN VINCITORE VALE QUANTO UN VINTO

HO CAPITO CHE LA GENTE AMAVA ME

POTEVO FARE QUALCOSA

DOVEVO CAMBIARE QUALCOSA

E HO DECISO UNA NOTTE DI MAGGIO

IN UNA TERRA DI SOGNATORI

HO DECISO CHE TOCCAVA FORSE A ME

E HO CAPITO CHE DIO MI AVEVA DATO

IL POTERE DI FAR TORNARE INDIETRO IL MONDO

RIMBALZANDO NELLA CURVA INSIEME A ME

MI HA DETTO "CHIUDI GLI OCCHI E RIPOSA"

E IO HO CHIUSO GLI OCCHI

IL MIO NOME E' AYRTON E FACCIO IL PILOTI

E CORRO VELOCE PER LA MIA STRADA

ANCHE SE NON E' PIU' LA STESSA STRADA

ANCHE SE NON E' PIU' LA STESSA COSA

ANCHE SE QUI NON CI SONO PILOTI

ANCHE SE QUI NON CI SONO BANDIERE

ANCHE SE FORSE NON E' SERVITO A NIENTE

TANTO IL CIRCO CAMBIERA' CITTA'

TU MI HAI DETTO "CHIUDI GLI OCCHI E RIPOSA"

E IO ADESSO CHIUDO GLI OCCHI..........

natalep.jpg

Link al commento
Condividi su altri Social

Guest Abarth03

ma veramente il Kaiser nel '94 nei primi 4 gran premi aveva umiliato Senna, con una macchina che erà si superiore in aerodinamica ma che aveva ALMENO un'8Oina di cv in meno per non dire un centinaio...

Link al commento
Condividi su altri Social

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere iscritto per commentare e visualizzare le sezioni protette!

Crea un account

Iscriviti nella nostra community. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Sei già registrato? Accedi qui.

Accedi Ora
×
×
  • Crea Nuovo...

 

Stiamo sperimentando dei banner pubblicitari a minima invasività: fai una prova e poi facci sapere come va!

Per accedere al forum, disabilita l'AdBlock per questo sito e poi clicca su accetta: ci sarai di grande aiuto! Grazie!

Se non sai come si fa, puoi pensarci più avanti, cliccando su "ci penso" per continuare temporaneamente a navigare. Periodicamente ricomparità questo avviso come promemoria.