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I led nei cerchi sono come le scarpe con le luci dei bimbi.10 punti
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Suzuki, nuova roadster a due posti a fine 2026 La casa giapponese potrebbe sviluppare una roadster a due posti da lanciare potenzialmente sul mercato alla fine del 2026 https://www.formulapassion.it/auto/auto-news/suzuki-nuova-roadster-due-posti-fine-20266 punti
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Come da (confusionario) titolo: abbiamo detto addio alla nostra Panda III a metano. Dopo 203.000 (e passa) km, Puffetta sfregiata è diventata anche Puffetta inc*lata, con danni quantificati in oltre 3000€. Per quanto fosse ancora guidabile, età, chilometraggio ed altri lavori necessari per una piena funzionalità dell'auto, ci hanno fatto propendere per la sostituzione. Al suo posto è arrivata Puffetta bis: Panda ibrida base, 5 posti, blu Italia metallizzato. Esternamente è... la Panda. Cerchi in latta da 14" con copricerchi in plastica (speriamo di non perderli), senza le appendici plastiche che decorano il precedente MY della Panda a GPL di mia moglie. Internamente spicca il nuovo display tutto digitale, il "pataccone" su cui s'attacca lo specchietto interno con la nuova sensoristica; perde il tasto City e il tasto per disattivare l'ESR, cambia il devioluci, guadagna la regolazione elettrica degli specchi esterni e soprattutto cambia la chiave, molto più ingombrante della precedente e con più comandi. Comodo il tasto per accendere i fari da remoto. Su strada: finora abbiamo fatto meno di 250 km, quindi è ancora molto legata. Il Firefly 3 cilindri vibra poco e, in accelerazione, ha una sonorità che mi ricorda quello delle antiche Innocenti Mini Minor, col 3 cilindri d'origine giapponese: non mi dispiace. A 130 km/h (con cruise control) il regime di rotazione si assesta poco sotto ai 3500 giri; speravo meglio. Il modulo ibrido fa quel che può; avrei gradito più spinta per l'accelerazione, ma forse avrebbe richiesto una batteria ausiliaria più capiente. Molto evidente il "freno motore" usato per effettuare la ricarica della batteria. Ben funzionali i 4 sensori di parcheggio posteriore. Il cambio a 6 marce... devo ancora inquadrarlo. La prima è cortissima, da usarsi solo per partenze perfettamente da fermo, altrimenti tanto vale usare già la seconda. Trovo la spaziatura delle altre marce buona, senza buchi evidenti nel passaggio da una marcia all'altra; avrei forse gradito un rapporto finale al ponte appena più lungo, per poter abbattere ancora un poco i giri motore in velocità autostradale; non è impossibile girare in 6a marcia a poco più di 50 km/h. Manovrabilità discreta, anche se per innestare la retro occorre andare lontanissimi verso destra. Sono previsti meno di 10.000 km/annui (per adesso). Per adesso mi reputo soddisfatto; vedremo più avanti i consumi e come si comporterà col tempo e con l'uso dei neopatentati della famiglia. Nessuna foto perché piovicchia e l'auto è già infangata da far pietà (rendiamo grazie alla sabbia del Sahara e ai parcheggi universitari posti nelle cave d'argilla )5 punti
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Secondo me, la miglior idea te la fai provandola. Perché dipende anche dallo "stile" di guida (dove per "stile" intendo arroganza e nervosismo) Perché c'è gente, che a 100 metri da un semaforo palesemente rosso, mi supera col motore in pieno solo per poi pestare sul freno; gente che ha voglia di arrivare prima al semaforo rosso, gente che vuol stare in pole position. Ecco: per gente del genere, l'ibrido Toyota probabilmente non è l'ideale. Ma non è un problema del sistema, ma di chi guida (parere mio). Per la gente che guida normalmente, che non esagera nel senso opposto ma che almeno si rende conto che a ogni accelerazione inutile e dispendiosa (in termini di energia) seguirà una frenata altrettanto inutile e dispendiosa in termini di materiali di consumo (e tutto dannoso per inquinamento e poveri sottili) e quindi si regola di conseguenza, allora gli ibridi Toyota, soprattutto questi delle ultime generazioni, sono l'ideale, e permettono di risparmiare senza particolari accorgimenti. Il famigerato "effetto scooter" lo si avverte solo pestando forte sull'acceleratore, che non è una condizione abituale nel traffico di tutti i giorni (ma anche questo dipende da stile e percorsi, come dicevo prima).4 punti
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Rieccomi dopo un weekend di valutazioni sul da farsi: Al momento, vince l'opzione 2. tengo come limite massimo la soglia dei 150.000 km per valutare, provvederò all'intervento più urgente (dischi e pastiglie) che comunque avrei dovuto fare anche in caso di vendita perchè sono davvero arrivate alla fine. le gomme sono ancora buone (5 mm, dietro, 4.5 davanti 40k km) quindi invertendole nuovamente potrò uniformarne il consumo, inoltre hanno ancora buone prestazioni. Revisione bombole+ministeriale toccheranno a fine giugno, quindi ancora ho tempo. direi che in autunno potrò riprendere le valutazioni, vedendo anche l'andamento del lavoro.3 punti
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Il "cinguettio" del lettore del limite di velocità è pressoché costante, ma fortunatamente non spaccatimpani. Il volume è abbastanza basso. L'hill holder tende ad essere più invasivo della versione precedente. Il mantenimento di corsia è "delicato" e si attiva solo oltre i 60 km/h (mi sembra) ed è facilmente disinseribile premendo due volte il tasto posto sulla leva dei fari. Mai provata l frenata automatica d'emergenza, ma ora ha solo 220 km all'attivo. La i10 ce l'ha mia cognata. E' troppo larga per il garage dove ora teniamo la Panda e, francamente, non entusiasma nessuno in famiglia.3 punti
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non per fare il guastafeste, ma a me il nuovo frontale ricorda più una Mitsubishi che una BMW. Non capisco il senso di stravolgere ulteriormente, e quindi diluire, l'idea del doppio rene e dei doppi fari. Dentro, poi, mi pare allucinante. Belli solo i pulsanti/rotelle con colore di sfondo.3 punti
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buon per loro....ma a me non piace comunque, e non sto parlando di peso, sto proprio parlando di "auto" in generale. La M5, per la prima volta, non cattura la mia attenzione.2 punti
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Ancora non avete risposta alla domanda perchè Renault Dacia ci riesce tecnicamente ed economicamente e vende. Conosco decine di persone che si trovano benissimo con gpl e tante di loro le loro vecchie auto a gpl le hanno sostituite con queste. Guarda caso Renault propone le gamme complete dal gpl all'elettrico. Potrebbe essere un modo per incrementare vendite e concorrere con le Dacia. Discorso da CEO da bar.2 punti
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Perché inventarsi ste c@zzate quando nel campo dello sportivo avevano un modello di successo (challenger) ma hanno deciso di non dargli seguito?2 punti
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Premesso che anche a me non piacciono esteticamente, apprezzo il fatto che nel 2025 si possa ancora proporre una hatch. Mi sono rotto di vedere proposti praticamente solo crossover/SUV2 punti
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L aygox non ha il cambio delle ibride,ha un CVT normale da quello che mi risulta. Io ho una corolla quindi il cambio e' così,prendere o lasciare...ma nell ambito urbano ed extraurbano e' fantastico,in autostrada ti permette di riprendere subito al massimo anche se e' dove mi piace meno.Se abitassi in montagna invece lo eviterei come la peste.2 punti
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no io non voglio problemi. E invece l'europa stessa ce li sta creando. Un effetto domino pazzesco in nome di cosa? per me l'optimum è ora,anzi qualche anno fa. Diesel puliti,ibridi e auto elettriche + metano +gas ognuno si sceglie la soluzione ideale, certi che 1 nostra vettura inquin come 10 motorini 2t indiani. E loro di motorini ne hanno tanti. Questo è il compromesso che io sono disposto ad accettare...non è quello che tu definisci botte piena e moglie ubriaca. Perchè già €7, batteire e roba varia ricadono sulle tasche dei clienti. Che poi comprano roba cinese (che non si sa come faccia a vendere qua) e le nostre fabbriche non lavorano. La mg suv medio costa come una panda per dire. Ora si trasla tutto perchè ci si è accorti (ORA?) che non è possibile completare la transizione. è inutile forzare e impoverire nazioni che già inquinano molto meno di altre...mentre gli altri 7 miliardi e mezzo di persone fanno quel che gli pare .Quindi o tutti o nessuno. Ch epoi si è visto ch eil settore automotive è solo preso di mira ma alla fin fine influisce motl opoco sull'inquinamento. E con le prossime €7 ed elettriche influirà anche meno2 punti
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Anche il termine "a primo impatto" ha il suo significato 😉2 punti
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Comunque il discorso Jetta mi ha fatto venire in mente un po di altre cose. La prima. Golf vendeva a palate, ma sempre e solo come "Golf", cioè il classico modello a 3/5 porte. La Jetta, Nordamerica a parte, non toccava palla, nemmeno a cambiarle nome (ci provarono con Vento e Bora, non cambiò di una virgola). Idem negli anni 90 con la Variant....qualcuna vendette si, ma nulla a che vedere con le Astra e Escort wagon. Mentre Astra e Escort, che da berline facevano quel che potevano contro la Golf, una volta wagon si ribaltava la faccenda, erano le auto scelte di default da tante famiglie. E qui subentra anche un altro aspetto. Se fino agli anni 80 "l'auto da famiglia" per definizione era la segmento C berlina, possibilmente a 4/5 porte, a partire dagli 80 inizia una transizione che giunge a compimento nel decennio successivo, nei 90, quando a diventare prevalente tra le famiglie è la station wagon. E qui secondo me si registra un cambiamento anche nel pubblico della Golf. Che a partire dagli anni 90 (Golf III per intendersi) diventa sempre meno prima auto da famiglie (per le quali si guarda alle rivali Escort/Focus/Astra) e sempre più la scelta di altri: single, coppie anche, o famiglie ma con figli grandi (e quindi senza grandi necessità di carico). Più o meno giovani. Tra i più abbienti capita di vederla addirittura come seconda auto di famiglia. Questo non vuol dire che dal 1991 non circolino più capofamiglia con Golf III o IV, eh, anzi. Ce ne sono. Ma meno rispetto a quelli che viaggiano con l'Astra o Escort wagon. Mentre la Golf Variant, boh. Non decolla mai veramente. È nei concessionari in bella vista ma le famigliole non la degnano particolarmente di sguardi. Piuttosto, se ci sono i fondi, si guarda alla Passat. Lei si però rigorosamente Variant.2 punti
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la teoria molto teorica ci sono imprese che non sanno manco come funziona la loro supply chain perché è troppo complessa, figurati se si preoccupano di cose ancora più complicate e medio lungo termine1 punto
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Guarda, sarà brutta ok, ma la chiave se ti molla la batteria ti permette di sbloccare lo sterzo. Il keyless comodissimo ma in quel caso tiri giù tutti i santi del calendario perchè devi smontare il piantone.1 punto
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Sì ma se lo fanno devono liberalizzare tutto, come nel WEC. Il regolamento rigido è esso stesso il balance of performance, chi lo interpreta meglio vince. In ogni caso rimpiango il buon vecchio success ballast usato nel turismo o nel GT Fia tanto tempo fa, ogni vittoria +10kg prima o poi a furia di aggiungere le prestazioni diminuivano. Chiaro, uguale per tutti e senza "fregature"1 punto
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Ripetete insieme a me: le ibride non hanno un cambio CVT, anzi addirittura non hanno un cambio ma solo un rotismo epicicloidale su cui sono accoppiati i diversi motori.1 punto
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Ripeto, "primo impatto" alla vista delle immagini di cui sopra mi rende libero di vederci qualsiasi cosa, anche la Panhard Dyna Z o una carrozza del 1705 (credo si chiami autopareri per questo) pur conoscendo il concept precedente, senza che per questo nemmeno molto velatamente mi si dia dell'ignorante.1 punto
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come hanno già scritto sopra "primo impatto" sta a significare "una mia impressione a prima vista". Grazie comunque del suggerimento, cercherò di informarmi maggiormente riguardo al significato del termine, anche se da studi ed esperienze lavorative supponevo di conoscerne il significato.1 punto
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Ho avuto modo di viaggiare come passeggero posteriore di una cross allestita bene di un paio d anni,350 km totali quasi tutti in autostrada,parto dai difetti. Plastiche tutte rigide anche se ben assemblate,pannelli porta posteriori monoblocco in plastica nera,compresa la maniglia,cappelliera morbida basculante che sembrava un po' economica. Porte posteriori che si aprono poco(perche' tutte le Toyota sono così?) P per quanto riguarda la rumorisita',invece apparte un fruscio leggero come se ci fossero i finestrini aperti,e un po' di rotolamento in autostrada ma nulla di che nonostante i cerchi da 17 con le termiche,il viaggio e' stato confortevole,tanto che ogni tanto mi sporgevo per vedere la velocita'.A 130 sembrava di essere tipo ai 100 e il motore tranne in alcune riprese in salita non l ho mai sentito,anche l assorbimento delle sospensioni apparte nelle buche più grosse non era male,insomma ero prevevenuto soprattutto pensando ad un viaggio rumoroso,non so se e' perche' fossi di dietro ma mi ha sorpreso in positivo.1 punto
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Insisti nel replicare con una cosa che non c'entra niente con quello che dico. In un determinato momento, cioè ora, la capacità rinnovabile installata è fissa e usata al massimo. Qualsiasi carico ulteriore, non solo le auto, viene fornito da gas. Per chi dice "l'energia prelevata dall'auto è prodotta dal mix nazionale che comprende le rinnovabili", consiglio di vedere la cosa sotto due punti diversi ed equivalenti: Il tuo carico sposta il mix verso il gas. Di poco, certo, ma non zero: quel tanto che basta per far sì che l'energia prelevata sia esattamente compensata da un carico sulle centrali a gas. La quota di energia rinnovabile che prelevi viene tolta a tutti gli altri utenti, pertanto deve essere compensata con il gas. Quando tutta l'energia sarà carbon-free (spoiler: allo stato attuale tra non meno di 50 anni) allora ne potremo riparlare. Intanto ricordo che la mia auto va già a 100% energia rinnovabile (prima che si obietti che non è 100% perché c'è la quota del trasporto, ricordo che tale quota di trasporto vale per tutto, incluso quello che si compra al supermercato per sopravvivere). A livello tecnologico e scientifico (esclusa magari la matematica pura dove cinesi e russi hanno una tradizione secolare) siamo sempre i primi al mondo però.1 punto
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Credo ci fosse una ragione di fondo: i soldi. Una famiglia con figli piccoli ha un sacco di spese. L'auto "familiare", che in quegli anni sta diventando la station wagon, è più costosa della versione 5 porte. Golf 5 porte era più costosa di Astra ed Escort equivalenti. Così come la variante wagon. Ecco quindi che i genitori virano su qualcosa di più economico ma comunque spazioso e un pizzico modaiolo (la prima Astra SW vendette un botto, era "cool"). secondo me, chi poteva permettersi "Golf" SW faceva lo sforzo e passava a Passat SW, quando questa aveva ancora la meccanica in comune con Audi A4 ed era effettivamente 2 spanne sopra a tutta la sua diretta concorrenza.1 punto
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Conoscendo quel poco di storia del Brand Fiat, penso sia un marchio che possa fare più di molti altri andati in voga in questi anni (per merito loro sia chiaro). Pensiamo al listino di Fiat nel 95 (con Punto Coupé e Barchetta), al listino 85 e 75. Fiat doveva essere come la Vw. Invece l'hanno trasformata in una Innocenti. E quando alza la testa con qualcosa di diverso in tanti si lamentano. Dovranno lavorare tanto. Mi auguro che con multipla nuova facciano qualcosa di 'consistente' e 'Italico' nel carattere (come questa Grande Pande che auguro vendite alte). Perché Skoda sta vincendo replicando il modello 128 che tanto piaceva in Europa nei primi anni 70. Forza Fiat!1 punto
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Non capisco tutta questa discussione come se la panda fosse un auto cara. Quanti suvettini di 4 metri ci sono a 18000-20000 euro con un ibrido da 100 CV e cambio automatico? I prezzi sono allineati a dacia Sandero stepway con cambio automatico. Manca il GPL ma li il discorso è sulla mancanza di quell' alimentazione e sull'opportunità di averla non sul prezzo. Mi pare che con C3 panda C3 aircross Frontera stellantis abbia prodotti nuovi a prezzi molto concorrenziali. Quindi veramente si capisce poco il discorso sul prezzo.1 punto
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Si, certo, avevo verificato facendo le tabelle. La Jetta era calcolata a parte. Nello specifico, cioè l'anno 1988 che hai citato, 99000 Golf e quasi 5000 Jetta. I dati di vendita pubblicati nel nuovo millennio, col passare del tempo sono diventati sempre più confusi e sempre meno attendibili. Negli anni in questione Quattroruote pubblicava ancora i dati separando Casa per Casa, anzichè andar di classifiche, e quindi in ogni paragrafo, per quanto possibile* i modelli venivano citati separatamente (a volte con le parentesi che indicavano l'ammontare, all'interno della gamma di un singolo modello, delle versioni più "gettonate", ad es. 38000 Uno - di cui 24000 Fire, 12000 "60", ecc. ecc.) * Gli unici casi in cui ci si perdeva un po' erano quelli in cui il quantitativo - misero - di modelli a fine carriera veniva dichiarato mettendoli tutti insieme. Capitava ad esempio di leggere, nel paragrafo Alfa Romeo, dopo le migliaia di 33, 75 e 90, di leggere "a chiudere il bilancio del mese una cinquantina fra Alfa 6, Arna e Sprint". Anche accorpate, comunque, le misere vendite di Jetta non avrebbero inciso molto sul gran divario che c'era fra la Golf e le altre tedesche della sua categoria1 punto
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Ero ragazzino allora (son del 74), e ricordo che la percezione delle tedesche (VW, Audi, BMW, Mercedes) era di auto di classe superiore, più costose delle "altre" (italiane, francesi, "altre tedesche": Ford e Opel). Mercedes era l'Olimpo, BMW tira solo sull'asciutto (sul bagnato? Cappotti in parcheggio), Audi solo con l'ultima 80 decollò davvero (il ricordo delle precedenti 80/90 non era granché). Il capitolo a parte di VW Golf: aveva una linea moderna e accattivante e il fatto di aver inventato le "pepate" comode la rese anche un oggetto del desiderio. Il fatto che fossero comunque anche ben fatte aiutava. Capitolo prezzi, ricordo che una Golf 2 o 3 era più costosa delle coeve avversarie, incrementando la sua aura di "icona" a 4 ruote.1 punto
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È vero, ma il motivo è che si poteva acquistare una Yugo 55 (motore Lampredi monoalbero) per quasi la metà del prezzo di una Fiat Uno 45 base (motore serie 100, 0.9). Questo è il motivo per cui la Fiat/Zastava 128 e la sua versione Zastava 101 e la Koral (Zastava 102, pol la "Jugo" (in italiano scirocco), poi diventata la Yugo in inglese)sono rimaste in produzione per così tanto tempo. Nelle ultime versioni venivano installati sistemi Bosch Motronic MP3.1 e anche motori PSA TU, e non costavano molto. Inoltre, la manutenzione era economica e i pezzi di ricambio erano facilmente reperibili ovunque. Tornando al tema, non so se questo fosse un progetto Fiat mai nato o qualcosa di locale della Zastava... Zastava Poly Zastava Florida Poly1 punto
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Thank you! In fact, I played with it a lot more. I looked for suitable materials and combinations. Some work was unnecessary, others turned out to be effective for little money. It is relatively easy to insulate the body, but the weakest link always stands out - in this case, thin windows. The most effective thing was to cover the lower chassis covers and the rear plastic fenders around the wheels with self-adhesive carpet. In the rain, you could talk at high speed on the highway in the Panda without any problems. Ultimately, I was very satisfied with the acoustics of my Panda, I only changed it for space reasons. I will definitely find more photos over time if you are interested in this topic. 👌 +I am adding some photos.1 punto
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Oggi ho confermato la cosa. Testa fra le nuvole, metto la chiave nel portamonete vicino al freno a mano anziché in tasca. Parcheggio scendo, tiro giù le belve, sempre la testa fra le nuvole. Dopo 2 ore mi accorgo che non ho le chiavi. Realizzo dove le avevo lasciate. Corsa disperata più che altro che senza doppia chiave l’assicurazione non rimborsa. Invece era ancora là. Aperta. Con le chiavi in bella vista. Non se l’era cagata nessuno.1 punto
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