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Autopareri - Finanza e Economia


TonyH

Messaggi Raccomandati:

2 ore fa, stenmark dice:

 


Pronti! Documento ufficiale della Commissione Europea sulla sostenibilità dei debiti pubblici nel lungo termine.

Risultato: l'Italia ha il debito più sostenibile di tutti.

 

 

 

Come "LA Commissione Europea"???

 

quelli che stanno difendendo l'euro a spada tratta?

 

quelli della "costruzione europea"?

 

per favore evita di riportare documenti POLITICI. non economici.

 

tra l'altro di tuoi (suppongo) "avversari".

 

 

EDIT  mi sono cercato i link (lui si guarda bene da citare per intero)

 

lui prende da qua (frosinoneinvetrina e il fine economista della Regione lazio)

 

http://www.frosinoneinvetrina.com/blog/05-10-13_lo_spettro_del_debito_pubblico.htm

 

e il rapporto (politico) intero è del 2012

 

dove (se si  legge tutto ) dice ben altro.

 

http://ec.europa.eu/economy_finance/publications/european_economy/2012/pdf/ee-2012-8_en.pdf

 

 

EDIT II:

 

evita di venire qua a fare il saputelllo quando ti abbeveri in posti del genere

 

http://www.riconquistarelasovranita.it/tag/gianluigi-leone

 

 

 

AVVERTENZA ALL'UTENTE DEL TOPIC.

 

Questi qua arrivano qui come folate e le loro fonti sono queste. leggete pure.

 

 

Modificato da Matteo B.
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Come "LA Commissione Europea"???

quelli che stanno difendendo l'euro a spada tratta?

quelli della "costruzione europea"?

per favore evita di riportare documenti POLITICI. non economici.

tra l'altro di tuoi (suppongo) "avversari".

È il Fiscal Sustainability Report. Lo prepara la Direzione Generale per gli Affari Economici e Finanziari. Il cui ufficio studi sa benissimo come stanno le cose.

E perché, di grazia, non dovrei riportarlo? Perché smentisce le tue sciocchezze sul debito insostenibile?

Ma sei forse costui? :D

img src="http://www.autopareri.com/uploads/emoticons/default_icon_biggrin.gif" alt=":D">

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5 minuti fa, stenmark dice:

 


È il Fiscal Sustainability Report. Lo prepara la Direzione Generale per gli Affari Economici e Finanziari. Il cui ufficio studi sa benissimo come stanno le cose.
 

 

 

non è vero assolutamente ,sono documenti  che sono sotto controllo della Commissione, non pubblicazioni scientifiche. e comunque c'è scritto ALTRO (ma fai finta di no)

 

stai cacciando palle. tra l'altro con roba di 5 anni fa.

 

e stai infilando la politica nel topic, cosa vietata dal regolamento.

 

in 5 minuti ti ho sbugiardato.

Modificato da Matteo B.
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non è vero assolutamente ,sono documenti che sono sotto controllo della Commissione, non pubblicazioni scientifiche. e comunque c'è scritto ALTRO (ma fai finta di no)

stai cacciando palle. tra l'altro con roba di 5 anni fa.

e stai infilando la politica nel topic, cosa vietata dal regolamento.

in 5 minuti ti ho sbugiardato.

Ma quale politica? La Commissione pubblicherebbe studi fasulli sulla sostenibilità dei debiti pubblici?

Da cui emergerebbe una falsa sostenibilità del debito italiano?

A che pro poi?

Se poi vuoi buttarla in vacca basta dirlo, eh

Questa è la pubblicazione del 2015. Pag 84.

http://ec.europa.eu/economy_finance/publications/eeip/pdf/ip018_en.pdf

Ovviamente il risultato non cambia.

ImageUploadedByTapatalkHD1485465395.423496.jpg
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A parte che è del 2012 quel grafico, ammetto che mi ha stupito vedere l'Italia classificata come migliore nel lungo periodo. L'analisi che fanno è complessa, non ho le competenze né il tempo per vederla tutta, ma è significativo al di là del grafico come giudicassero la situazione complessiva. Dicevano:

 

"Italy does not appear to face a risk of fiscal stress in the short-term. Sustainability risks appear to be medium in the medium run, while becoming low in a long-term perspective, conditional upon the full 
implementation of the planned ambitious fiscal consolidation and on maintaining the primary balance well beyond 2014 at the level expected to be reached in that year. Government debt (120.7% of 
GDP in 2011 and expected to rise to 126.5% in 2014) is above the 60% of GDP Treaty threshold. On the basis of current policies, debt would be on a declining path over the medium term and beyond. But, as the improved structural primary fiscal position expected to be reached by 2014 is rather demanding from both international and country-specific historical standards, strong determination is needed to avoid slippages in the fiscal stance. Indeed, risks would be much higher in the event of the structural primary balance reverting to lower values observed in the past, such as the average for the period 1998-2012. The focus should, therefore, be on resolutely continuing to implement sustainability-enhancing measures and reduce government debt."

 

Cioè, mi par di capire che loro siano partiti dalla situazione post-inizio delle politiche di rigore, e tenendo in gran conto la riforma delle pensioni di quell'anno, con l'assunto che quelle politiche sarebbero state implementate in toto e mantenute per gli anni successivi. Situazione peculiare dell'Italia e di pochi altri Paesi, a sua volta conseguente dall'esposizione del governo italiano in seguito alla crisi bancaria. Che non equivale a dire che il debito pubblico non è un problema. ;) 

Tra l'altro se vai a vedere l'edizione 2015 di quel rapporto la situazione italiana è parecchio ridimensionata nel testo che adottano.
 

Modificato da Walker
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Il problema è mantenere una velocità di pensiero che sia superiore alla velocità della macchina.

E NON VALE SOLO NEL RALLY!!! :§

Gli accenti? Usiamoli bene! Gli accenti in italiano

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A parte che è del 2012 quel grafico, ammetto che mi ha stupito vedere l'Italia classificata come migliore nel lungo periodo. L'analisi che fanno è complessa, non ho le competenze né il tempo per vederla tutta, ma è significativo al di là del grafico come giudicassero la situazione complessiva. Dicevano:

"Italy does not appear to face a risk of fiscal stress in the short-term. Sustainability risks appear to be medium in the medium run, while becoming low in a long-term perspective, conditional upon the full
implementation of the planned ambitious fiscal consolidation and on maintaining the primary balance well beyond 2014 at the level expected to be reached in that year. Government debt (120.7% of
GDP in 2011 and expected to rise to 126.5% in 2014) is above the 60% of GDP Treaty threshold. On the basis of current policies, debt would be on a declining path over the medium term and beyond. But, as the improved structural primary fiscal position expected to be reached by 2014 is rather demanding from both international and country-specific historical standards, strong determination is needed to avoid slippages in the fiscal stance. Indeed, risks would be much higher in the event of the structural primary balance reverting to lower values observed in the past, such as the average for the period 1998-2012. The focus should, therefore, be on resolutely continuing to implement sustainability-enhancing measures and reduce government debt."

Cioè, mi par di capire che loro siano partiti dalla situazione post-inizio delle politiche di rigore, e tenendo in gran conto la riforma delle pensioni di quell'anno, con l'assunto che quelle politiche sarebbero state implementate in toto e mantenute per gli anni successivi. Situazione peculiare dell'Italia e di pochi altri Paesi, a sua volta conseguente dall'esposizione del governo italiano in seguito alla crisi bancaria. Che non equivale a dire che il debito pubblico non è un problema.
Tra l'altro se vai a vedere l'edizione 2015 di quel rapporto la situazione italiana è parecchio ridimensionata nel testo che adottano.



Nel post precedente trovi la pubblicazione del 2015 e l'immagine dello stesso grafico.

Ora, per intenderci, possibilmente una volta per tutte: "il debito pubblico non è un problema" è una frase che non ho mai scritto, anche perché detta così non ha nessun senso. Ci sarebbero antamila precisazioni da fare.

L'affermazione è: "il debito pubblico non è la causa della crisi dell'eurozona". Al più, una conseguenza.

Ma questo, come tante altre cose, non lo dico (solo) io. È persino fonte BCE.
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On 25/1/2017 at 13:32, stev66 dice:

Ma anche no.  Per le signorine abbiamo topic apposito :)

 

non ti viene in mente che il sistema industriale italiano , basato su PMI troppo piccole e troppo poco tecnologiche, campava sulle svalutazioni periodiche della lira ? Che a loro volta erano pagate dai dipendenti a reddito fisso ?

 

Mahm probabilmente vengo da una realtà parallela :)

 

 

 

allego tabellina informativa Inflazione in italia : in ascissa l'inflazione storica in percentuale , in ordinata l'anno nel 2001 c'è l'introduzione dell'euro. fonte it.inflation.eu

 

infl-chart-3-1-39.jpg

 

Potresti postare il grafico  della quota salari sul pil italiano? Secondo quanto dici con l'euro e l'inflazione bassa sarebbe aumentata. Giusto?

1 ora fa, Sandro dice:

Boh, non lo so... mi par di capire che, portando all'estremo il pensiero di frammentazione (oggi come oggi, la fine dell'Euro significherebbe la fine della UE) possa portare anche alla frammentazione degli stati unitari. La Spagna, per esempio, con le sue spinte centrifughe di Catalogna e Pesi Baschi. La Corsica dalla Francia. Immaginiamo (distopia pura) che anche l'Italia si frammenti in 4/5 o addirittura 6 nazioni, ognuna con la sua moneta, che fanno a gara a chi svaluta di più per essere più competitivo :pen: 

Mi fermo qui, o mi trovo a scriverci sopra un romanzo.

 

Non ti e' chiaro che svalutando puoi pagare meglio i tuoi operai perche' li proteggi (quanto basta) dalla competizione internazionale e dagli shock economici che sempre esistono. Inoltre loro guadagnano di più in moneta nazionale e possono consumare di più prodotti nazionali. Ovvio che chi ha tanti soldi e non vice di reddito da lavoro non lo apprezza. La politica di avere una valuta forte e' in loro favore.

Ciao e buona giornata

Alfa_Milano

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Ad esempio, che l'euro sia una moneta sottovalutata per la Germania e sopravvalutata per l'Italia, lo dice Amartya Sen, appena un premio Nobel per l'economia



Che l'euro sia insostenibile e occorra recuperare la flessibilità del cambio lo dice adesso anche Zingales.
http://ildenaro.it/imprese-e-mercati/sette-giorni1/279-sette-giorni-1/74549/cosi-com-e-l-euro-e-insostenibile-parola-di-zingales-che-a-renzi-dice

Che la moneta unica avrebbe portato aumento della disoccupazione l'avevano detto Hahn, Dornbusch, Kaldor, Meade...

Che la soluzione agli squilibri di partite correnti sarebbe stata la svalutazione interna lo si poteva leggere già nel 2010, nella Relazione Macroeconomica della CE.

Ma no, la fonte è Frosinone in Vetrina... Spettacolo! :D


Boh, non lo so... mi par di capire che, portando all'estremo il pensiero di frammentazione (oggi come oggi, la fine dell'Euro significherebbe la fine della UE) possa portare anche alla frammentazione degli stati unitari. La Spagna, per esempio, con le sue spinte centrifughe di Catalogna e Pesi Baschi. La Corsica dalla Francia. Immaginiamo (distopia pura) che anche l'Italia si frammenti in 4/5 o addirittura 6 nazioni, ognuna con la sua moneta, che fanno a gara a chi svaluta di più per essere più competitivo :pen:
Mi fermo qui, o mi trovo a scriverci sopra un romanzo.


La soluzione è semplice: puoi avere una sola moneta in un'area dove ci sia la medesima legislazione sul lavoro e integrazione fiscale.

Ove questo manchi (come ad esempio in Eurozona) la moneta unica è male.
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Ecco io non ci capisco niente, ma questa cosa

 

----------

La soluzione è semplice: puoi avere una sola moneta in un'area dove ci sia la medesima legislazione sul lavoro e integrazione fiscale

----------

 

Mi pare un FONDAMENTALE ASSOLUTO.

Ma dopo 15 anni non mi pare sia cambiato nulla.

Di questi ne vendono a secchiate.

Vedrete.

[scritto in data 18 Luglio 2013 - Riferito a Jeep Cherokee]

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