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  1. Ultima ora
  2. condivido. meglio che prenda tempo e arrivi con decisione ponderate. anche perchè penso alcune saranno difficili da prendere.
  3. La reazione a caldo è: Ma è possibile che questi giocano con regole loro e alla fine l'hanno vinta loro?
  4. La penso come te, inoltre è diversa anche l'auto in primo piano
  5. Ormai i nomi storici sono disaccoppiati dal tipo di vettura proposta, e lo vediamo per esempio in Renault per Megane e Scenic (ma vale anche per Junior). Quindi dobbiamo levarci dalla testa che tutto ciò che ha "Panda" nel nome sia qualcosa di minimale. Detto questo, tutto il discorso di chi vuole un'auto piccola di dimensioni ma con prestazioni decenti rimane valido.
  6. Costo di questo giocattolino, chiavi in mano? Sui 15k?
  7. Oggi
  8. Intervista con Philipp Seidel, Pricipal automotive ad Arthur D. Little Vogliamo davvero renderci dipendenti? Signor Seidel, quando due anni fa abbiamo parlato di una possibile rimonta degli europei, lei sembrava ancora cautamente ottimista. E oggi? Seidel: Ora sono decisamente più pessimista. Se si guarda alla mappa europea, si nota che solo nell'ultimo anno sono stati dismessi circa 500 gigawattora di capacità produttiva di celle. In Europa esistono anche gigafactory realizzate, ma sempre più spesso da produttori asiatici di celle. Noi, aziende e consumatori, dovremmo investire molto denaro per colmare il divario con la Cina. Ma manca la disponibilità a investire. Per quali motivi esattamente? Seidel: Uno dei motivi è che la Cina produce elevate sovraccapacità e le immette sul mercato mondiale a prezzi non sostenibili. Un chilowattora di capacità della batteria LFP costa solo 35-50 dollari USA a livello di cella sul mercato spot, e questo già da un anno. Apparentemente non ci sono restrizioni alle esportazioni, poiché i cinesi hanno bisogno di sfruttare il loro potere e vendere le celle in tutto il mondo. In questa situazione, avviare una produzione europea è una sfida estrema. Un altro problema che ci ha colti di sorpresa è la grande tendenza verso la chimica LFP. La maggior parte degli attori ha puntato sull'NMC nella pianificazione, ma ora è chiaro che sono necessarie celle al litio-ferro-fosfato per costruire auto elettriche accessibili nel segmento di massa intorno ai 20.000 euro. Anche se avessimo le fabbriche, non potremmo produrre ai prezzi cinesi... Seidel: ...perché la nostra struttura dei costi non lo consente. E perché i finanziatori non sono disposti a operare con rendimenti bassi o negativi. E perché le condizioni di lavoro e la situazione energetica da noi sono molto diverse rispetto alla Cina. E perché la regolamentazione a Bruxelles e Berlino, pur perseguendo obiettivi ben intenzionati, crea in realtà incertezza. Non esiste ancora un obiettivo chiaro e concordato, né un sostegno coerente alla politica industriale su larga scala. Dove saranno i costruttori automobilistici europei tra qualche anno? Seidel: Uno scenario positivo sarebbe quello di poter creare a medio termine joint venture per la produzione di batterie che sfruttino il know-how asiatico. Se poi, forse a metà degli anni 2030, le gigafactory, le catene di fornitura e anche il riciclaggio funzioneranno a costi competitivi, si sarà raggiunta una certa indipendenza. Lo scenario negativo prevede che l'Europa non riesca a gestire la produzione e rimanga permanentemente dipendente dai fornitori asiatici. Cosa significherebbe questo a lungo termine? Seidel: La batteria è una questione geopolitica strategica, al pari dei semiconduttori, della tecnologia per le energie rinnovabili e dell'intelligenza artificiale. Naturalmente in Europa possiamo dire che altri sono in grado di produrre a costi inferiori. Ma vogliamo davvero dipendere da loro in questi settori? A lungo termine, la conseguenza potrebbe essere quella di rinunciare alla nostra industria automobilistica e guidare solo auto cinesi. (auto motor und sport, Johannes Köbler / traduzione Deepl)
  9. They already do as far/fast as possible: Hybrids for 500, STLA Large, Small …
  10. Sai che non sono sicuro? Lo sfondo della foto dell'auto camuffata è diverso da quello della Dacia: il piano dello scaffale, i cavi arrotolati dietro il cofano, il boccione d'acqua sopra lo scaffale ecc. Perfino l'angolazione è leggermente diversa (più laterale per la dacia). Sicuramente il posto dello scatto è lo stesso, ma non credo sia la stessa auto "passata a photoshop"
  11. Sembrava anche a me ma non osavo scriverlo... 🤣
  12. Europa giugno/H1/25 secondo JATO
  13. Le idee in sé non sarebbero male. Condivido la pulizia generale e la soluzione del frontale che si distingue in positivo sia dal filone cinese che dalle linee tormentate Francesi. Un'ottimo made in Italy in alternativa allo stile teutonico delle solite. Quello che secondo me non funzionano sono le proporzioni, gli sbalzi troppo accentuati e la larghezza delle careggiate che ad impatto visivo (soprattutto al posteriore) fanno sembrare le ruote non proprio a filo dei passaruota (effetto pandorino che non migliora nemmeno con un cerchio da 21). Credo che il tutto sia dettato dalla piattaforma Compass su cui è stato cucito un vestito in modo un po' forzato. A volerla confrontare con la diretta concorrenza, tenuto conto che questo prodotto si è deciso di classificarlo come premium, la trovo quella meno attraente. Le varie X1, Q3 ed anche V40 (nonostante gli anni sulle spalle) le trovo nettamente più riuscite.
  14. Se non sbaglio è il nuovo 1.6 EP Gen 4 che hanno pure le Medium
  15. Carini i sedili, invece dell’ammasso di plastica dei modelli standard
  16. A mio avviso il vero difetto della Tonale e' che non e' abbastanza tamarra. Oggi il cliente vuole la macchina pacchiana
  17. finalmente si ascoltano il mercato ed i clienti. speriamo succeda anche in europa.
  18. Eccola anche in versione Spiaggina
  19. IMHO l'avrei accompagnata ad una pensione anticipata visto che è di fatto la Tagora di Stellantis in quanto prodotto deliberato e portato fino alle soglie della produzione dalla precedente amministrazione ma oramai senza più sinergie con gli altri prodotti del gruppo. Sarà curioso vedere come verrà gestita quando arriverà la Tonale di Melfi tra circa due anni, se coesisterà fino al 2029 (ossia i 7 anni di ciclo PSA) oppure chiuderà non appena la Tonale di Melfi metterà le sue ruote nelle concessionarie. Comunque sia darà da lavorare per almeno un paio di anni a Pomigliano e ai fornitori ex FCA.
  20. Curiosità: ma la Tonale vende? Perché dalle mie parti (Toscana) ne vedo forse una al mese. Qualcuno ha dei dati di vendita?
  21. Esteticamente per me rimane la più bella (o meno inguardabile) della categoria, temo anzi che il restyling l'appesantisca troppo, visto che rispetto alla concorrenza si distigue per la pulizia, ma al fintofuoristradista d'oggidì piacciono le linee sovraccariche...
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