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Politica no, ma la giustizia??


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Guest DESMO16
...evidentemente, l'italietta nella sua vita precedente ha fatto qualcosa di veramente molto brutto, e ora ne paga le conseguenze.

è un casino, non si capisce piu nulla se non che alla fine la giustizia è qualcosa di cui da decenni intere flotte di politicanti si lava la bocca e allo stesso tempo si lava via di dosso. la certezza del diritto è qualcosa che va di moda solo quando non c'è nessun pezzo grosso coinvolta (e questo non capita spesso..) o quando ci si dedica a fare quella schifosa demagogia per la quale paghiamo a caro prezzo i nostri orridi politichetti dei miei bromboli.

ma noi ci va bene fare gli struzzi, evidentemente. basta un pò di bagaglino per sdrammatizzare. alla fine oreste lionello (o come diamine si chiama) è tuttora in gran forma e tutti battono le mani felici.

..e si eleggono sempre gli stessi personaggi che proteggono le varie caste, come quelle di cui sopra.. ;)

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ha, beh....allora dimettiti da italiano....

per me ormai è tardi......:lol:

non è mai troppo tardi, e la famiglia la puoi crescere ugualmente, anzi forse meglio...

...io ci sto lavorando ;)

"The great enemy of the truth is very often not the lie -- deliberate, contrived and dishonest -- but the myth -- persistent, persuasive and unrealistic"

(John Fitzgerald Kennedy)

"We are the Borg. Lower your shields and surrender your ships. We will add your biological and technological distinctiveness to our own. Your culture will adapt to service us. Resistance is futile!"

"Everyone is entitled to their own opinion, but not their own facts!"

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Purtroppo per quanto a volte l'idea mi alletti ho troppo rispetto per tutti quelli che per questo Tricolore il sangue l' hanno versato ( e che probabilmente potendolo ci prenderebbero a calci in culo )

Archepensevoli spanciasentire Socing.

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Purtroppo per quanto a volte l'idea mi alletti ho troppo rispetto per tutti quelli che per questo Tricolore il sangue l' hanno versato ( e che probabilmente potendolo ci prenderebbero a calci in culo )

io ho troppo rispetto x me stesso x continuare a turarmi il naso in questo letamaio... continuo a portare rispetto x chi ha versato il sangue x il tricolore (che anch'io ho servito) ma penso che la misura sia ormai colma e che anche loro a questo punto preferiscono starsene a cavalcare nelle grandi praterie...

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non è mai troppo tardi, e la famiglia la puoi crescere ugualmente, anzi forse meglio...

...io ci sto lavorando ;)

quoto, pur senza famiglia a carico.

mi rendo conto che è un grosso stimolo a far bene nel mio lavoro, quello di poterlo abbandonare quanto prima.

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Io sto dalla parte della magistratura.

sempre.

è 15 anni che sulla magistratura c'è gente che CI SPUTA SOPRA e la delegittima OGNI GIORNO.

la realtà è che di una magistratura INDIPENDENTE e CHE VADA A FONDO DELLE COSE in Italia c'è un bisogno immane

CHIUNQUE VENGA INDAGATO.

"Fare i giudici è da disturbati mentali".

El Caballero de la Bandana Blanca Sobre la Cabeza

Tutti i giornali, 4 settembre 2003.

Le decine di persone oneste, morte sul campo combattendo la mafia, ringraziano ancora; col conforto incondizionato di Falcone e Borsellino.

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Guest DESMO16
DA FORCAIOLI CHE ERANO

L’uragano Clementina scuote i palazzi della politica. Li scuote a tal punto che nel palazzo più autorevole, il Quirinale, s'è ravvisata la necessità d'un intervento. Pur non avendo riferimenti specifici e nominativi al caso Forleo, esso era facilmente collegabile a quel caso. E infatti da tutti è stato collegato. Il gip milanese Clementina Forleo - questo l'antefatto - ha chiesto al Parlamento di poter utilizzare le intercettazioni telefoniche sulle scalate bancarie riguardanti tre deputati - tra loro Fassino e D'Alema - e tre senatori. Nella sua ordinanza la signora ha avanzato l'ipotesi che i parlamentari fossero consapevolmente «complici di un disegno criminoso». Donde l'ira Di Fassino e D'Alema, nonché degli altri onorevoli coinvolti: e un susseguirsi di prese di posizione - pro o contro la Forleo - in cui sono tornati gli argomenti d'obbligo nelle polemiche sulla giustizia.

Questo era scontato. Meno scontato era che dicesse la sua anche il capo dello Stato. Il quale, trovandosi nella sede del Csm - il «palazzo dei marescialli» - per la nomina di Vincenzo Carbone a primo presidente della Cassazione, ha voluto «lanciare un richiamo alla massima responsabilità e riservatezza nello svolgimento di tutte le funzioni proprie dell'autorità giudiziaria»; e in particolare un richiamo «a non inserire in atti processuali valutazioni e riferimenti non pertinenti e chiaramente eccedenti rispetto alle finalità dei provvedimenti».

Nulla da eccepire. Se non fosse che abbiamo assistito al massacro di questi principi e al trionfo dei processi mediatici, con i magistrati divi e i pool posti sugli altari: e inoltre alla sfacciata e mirata propalazione degli avvisi di garanzia e d'altre notizie, se infangavano personaggi «eccellenti». A chi criticava la magistratura per questi sconfinamenti dall'ambito dei suoi poteri e per l'arroganza con cui erano perpetrati si rispondeva che era bene così, che il cittadino doveva essere informato sulle malefatte della classe dirigente. Addebitate, le malefatte, o ai partiti governativi o al centrodestra di Berlusconi.

Ma adesso uomini il cui schieramento si distinse in quegli anni per furia forcaiola sono messi nei guai, e allora i Violante, i D'Ambrosio e compagnia lamentano la spregiudicatezza con cui gli sfoghi telefonici sono stati messi in piazza (solo Antonio Di Pietro e Furio Colombo, cui va riconosciuta coerenza, non rinnegano le loro passate pulsioni giustizialiste). Può darsi che Clementina Forleo - imprevedibile e ingovernabile, come s'è visto - abbia usato termini impropri, nella motivazione della sua ordinanza. Prima di lei l'hanno fatto - mossi, loro, da faziosità politica, e senza attirarsi rampogne - innumerevoli suoi colleghi. Con tutto il rispetto e la stima per Gorgio Napolitano, oso definire non pertinente, o almeno eccedente, la sua bacchettata: non ad ignoti ma a una nota, Clementina Forleo.

Il Giornale

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