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Dossier, la vera storia della Fiat


maxsona

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probabilemente chi ha scritto quel libro è il solito comunista che capisce poco di economia e si scaglia contro e grandi industrie

Cavolo hai le idee chiare sulla politica tu, eh?

guarda che non ci è affatto andato lontano....

io quel libro ce l'ho ed è qualcosa di svisceratamente boscevico...

io non ce l'ho affatto con i comunisti...... anzi

però quello era.....

stasera cerco di ritrovarlo per leggere il nome dell'autore ed editore

Non conosco il libro, ma se anche l'autore fosse di un chiaro orientamento politico, dove risiede il problema? Anzi, forse è meglio leggere un libro che ti costringe a porti delle domande piuttosto che altro...spero di essere stato chiaro.

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Scusate, ma ogni grande azienda ha i suoi scheletri nell'armadio, percio' non capisco l'indignazione. La storia ci insegna che le aziende ( cosi' come i paesi ) sono state conquistate con trucchi e disonesta' non dal piu' capace ma dal piu' abile o piu' fortunato infinite volte. Quanto alla connivenza con il potere politico ( di qualsiasi segno ) quale azienda grande ne e' priva ? Provate voi, per esempio, a produrre e vendere aereoplani civili e militari nei democraticissimi Stati Uniti e vedrete come i vostri prodotti saranno accolti se non stringete accordi con Boeing o Rockwell. La storia di Fiat con i dovuti cambiamenti puo' essere tranquillamente applicata a qualsiasi azienda: per es VW, che nasce da una colossale truffa che il governo tedesco di allora ( non certo un esempio di democrazia... ) fece ai lavoratori tedeschi, o Renault che fu nazionalizzata nel 1945 per aver lavorato a tempo pieno per il Terzo Reich...

Condivido, infatti non riesco a capire il significato di questo post. :roll: se non quello di continuare a gettare fango solamente sull'industria italiana pensando che tutto quello che puzza di crauti sia oro.

E' un pò il discorso che ho già fatto in un altro post:

http://autopareri.com/forum/viewtopic.php?p=49902&highlight=#49902

l' abitudine di molti Italiani di autoflagellarsi masochisticamente; menarsela dopo 20 per la Duna e dimenticare le fantastiche Polo 3 volumi o l'eleganza delle Audi 50 :lol:

O magari tacere delle numerose vittime provocate negli anni passati dalle "BMW saponette", cosa che a nessuna delle tanto vituperate case Italiane può venie addossata.

ho detto quelle cose solo perchè chi scrive del capitalismo al giorno d'oggi lo fa solo x criticarlo,e molto spesso gli autori sono filosofi o pseudo-intellettuali che non sa minimamente come funziona il modo reale ed il mondo del lavoro visto che non hanno MAI lavorao il vita loro.

E' molto più facile (e figo) fare l'intellettuale nei salotti, sui divani in vera pelle, circondato da nobili e principesse; piuttostochè dimostrare quanto valgono le proprie idee e quanto si vale in prima persona, sul luogo di lavoro.

Io rispetto tutte le idee politiche, ma solamente se chi le professa le vive in prima persona, sulla propria pelle ed è in grado di dimostrarmi con casi concreti la loro superiorità.

..per conto mio oggi esiste un partito "anti Fiat"

..estende dai ceghevarini di rifondazione ai post missini di alleanza nazionale..

Una moda, fa figo sparare contro FIAT, per fortuna sta passando.

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ho detto quelle cose solo perchè chi scrive del capitalismo al giorno d'oggi lo fa solo x criticarlo,e molto spesso gli autori sono filosofi o pseudo-intellettuali che non sa minimamente come funziona il modo reale ed il mondo del lavoro visto che non hanno MAI lavorao il vita loro.

Lo so che non c'entra niente ma vi faccio un esempio:a scuola continuano a farci leggere delle vaccate scritte da un certo Galimberti che scrive su Repubblica(e quindi è chiaro l'orientamento) sa solo critixcare e gettare fango ,ma se andasse a lavorare veramente capirebe molto cose.Il problema dell'Italia è che troppo gente si riempe la bocca con cretinate e non sa come stanno le cose nella realtà,che poi è quella che conta

Forse sei un po' piccolo o forse semplicemente hai delle idee troppo radicate, comunque ti faccio notare un po' di cosucce.

Ce l'hai con i "filosofi o pseudo intelletuali" perchè non hanno mai lavorato in vita loro o perchè criticano il capitalismo? No perchè se ti riferisci al primo caso, dovresti avercela anche con i cosidetti "intelletuali di destra", mentre se ti fa rabbia chi critica il capitalismo, beh caro mio ma ti stai perdendo un bel po' di storia, è come dire che tutto, dalle lotte operaie ai film di Charlot, è stato non solo inutile ma anche pernicioso.

Il Capitalismo di Adam Smith non è un sistema economico esente da difetti, il fatto che qualcuno lo critichi non va inteso in senso distruttivo ma in quello costruttivo, ed è una differenza fondamentale.

E se qualcuno critica l'attuale Italia, lo fa perchè ama realmente il nostro paese e non si fa incantare dai tanti specchietti per le allodole.

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Va bè se si continua cosi non si arriva da nessuna parte,

meglio parlare di auto,

tutti hanno scheletri negli armadi e non ammetterlo significa avere la coscenza sporca, meglio parlare di quelle cose con un volante 4 ruote e spesso anche un motore :wink: ,

ciao

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[quote name="TheDreamer

Il Capitalismo di Adam Smith non è un sistema economico esente da difetti, il fatto che qualcuno lo critichi non va inteso in senso distruttivo ma in quello costruttivo, ed è una differenza fondamentale.

Solo un piccolo appunto il capistalismo liberista di Smith è finito già da un pezzo,Adesso siamo nel periodo Post-Fordista del paradigma Keynesiano

 

花は桜木人は武士

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[quote name="TheDreamer

Il Capitalismo di Adam Smith non è un sistema economico esente da difetti, il fatto che qualcuno lo critichi non va inteso in senso distruttivo ma in quello costruttivo, ed è una differenza fondamentale.

Solo un piccolo appunto il capistalismo liberista di Smith è finito già da un pezzo,Adesso siamo nel periodo Post-Fordista del paradigma Keynesiano

pensa che io sono dell'opinione che il modello keynesiano in sè non possa funzionare se non nell'ambito di un mercato chiuso ..... essendo poco adatto a reggere sfide globali di sistemi paese consolidati.....

oggi credo siamo già oltre quel modello

per assurdo credo che il modello capitalistico sia un mezzo ..... non un fine..... ossia un mezzo idoneo a livellare i mercati..... livellati i quali l'evoluzione potrebbe realmente essere di tipo keynesiano anche magari tendente al socialista........ seppure non in senso proprio

per ora il mercantilismo avvicenda piccoli periodi di cresita a grandi periodi di crisi e grandisimi periodi di stasi

vedremo ad esempio cosa avverrà quando la crescita cinese si arresterà o peggio ancora quando sarà in crisi...... perchè questo è inevitabile

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Perbacco! vuoi vedere che quando il vecchio Carlo Marx parlava di "crisi inevitabile del capitalismo" e di "socialismo come sfociare inevitabile del capitalismo" aveva ragione ? ( Scherzo....ma non troppo! :lol: )

Archepensevoli spanciasentire Socing.

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