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Mercato auto - L'influenza delle grandi società di rent e delle flotte aziendali


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Quoto. come dicevano x radiodeejay stamattina parlando di questo articolo notizia uscita oggi sui giornali, Non c'è nulla di male a girare col Range o il Porsche purche non te lo sei fatto coi soldi *R-u-b-a-t-i* agli altri...

e io sono un po piu convinto che ora questa gente non è che all'improvviso (guarda caso i 2-3 mesi di questo governo...) non lo puo piu mantenere... anzi.. i loro soldi son sempre quelli... semplicemente ora si cacano sotto anche solo a fare qualche km su una macchina "rubata" alla collettività.

Francamente diro che ho amici (in questo caso titolari di agenzia immobiliare ma poteva essere altro settore) che dal niente in pochi anni di attività hanno cambiato in questo decennio svariate Porsche, Q7, motoBmwGs decine di orologi e compagnia di vogliette varie... come fosse carta igienica di un bagno e come NON ho visto fare nemmeno da (veri e storici) ricchi imprenditori locali che hanno avuto sulle spalle produzione, dipendenti, commercio e magazzini da anni... e vedere ora che i primi iniziano finalmente a capire come girano le cose per la gente normale mi fa piacere.

Ribadisco, non c'è niente di male nel possedere cio' che si desidera e qualsiasi lusso... purche non sia ottenuto "rubando" alla società, cioè noi...

vale per un politico, per un amministratore.. e vale anche per un qualsiasi cittadino.

agenzie immobiliari? :§

I rampantori degli ultimi anni :mrgreen:, per lavoro ne conosco due o tre del genere che conosci tu.. gente che fino a un anno fa aveva un tenore di vita inconcepibile, cose alla piccolo Briatore.. a quanto ne so però uno è con le pezze al culo e l'altro si sta preparando alla grande fuga. Gente furba e capace nel suo lavoro, ma che, approfittando di controlli e banche con tutte e due gli occhi chiusi, hanno operato sulla linea di confine della legalità, varcando troppo spesso il limite. Non mi fanno per niente pena, imparano un po' a stare al mondo e ad essere meno arroganti

CI SEDEMMO DALLA PARTE DEL TORTO VISTO CHE TUTTI GLI ALTRI POSTI ERANO OCCUPATI

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Aproposito d´influenza.

Dato ieri: Il mercato EU si orienta a ritmo di vendite per flotte aziendali. Il mercato per privato solo rilevante per seg. A e E-F e superluxury.

Fonte: Eurostat e Autohaus, Automobilwoche settimana scorsa.

T!

Factum abiit, monumenta manent.
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Aproposito d´influenza.

Dato ieri: Il mercato EU si orienta a ritmo di vendite per flotte aziendali. Il mercato per privato solo rilevante per seg. A e E-F e superluxury.

Fonte: Eurostat e Autohaus, Automobilwoche settimana scorsa.

T!

Pazzesco..praticamente tutte le nostre pippe mentali su questo o quel modello, su flop/non flop , non c'entrano una mazza..

Chiedete al rospo che cosa sia la bellezza e vi risponderà che è la femmina del rospo.

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  • 1 mese fa...

dall'altro topic : http://www.autopareri.com/forum/immatricolazioni-e-dati-di-vendita/54291-marzo-italia-marchionne-prevede-un-40-a-28.html#post27856013

All’asta tra musi lunghi e macchine invendute | AutoDifesa
L’altro ieri ho assistito a un’asta di macchine usate, un mercato “b2b”, come dicono gli addetti ai lavori, di cui poco sappiamo noi normali automobilisti. Si tratta di auto di proprietà di società di noleggio a lungo termine che intermediari specializzati offrono ai salonisti e ai concessionari.

Che differenza rispetto a 12 mesi fa: l’anno scorso c’erano più macchine e, soprattutto, erano molti i commercianti presenti. Dopo un anno tutto è cambiato: pochi operatori (anche se alcuni, va detto, partecipavano da remoto via internet), meno macchine sul piazzale e un risultato deludente: delle prime cento vetture battute (ma c’era anche qualche veicolo commerciale leggero), ben 41 non sono state aggiudicate e 28 sono state aggiudicate al prezzo base d’asta, cioè hanno avuto una sola offerta.

Colpa della crisi? Non solo. Colpa del prodotto: ben 80 macchine di quelle cento avevano più di 100 mila chilometri, 63 ne avevano più di 150 mila e 12, addirittura, più di 200 mila. Belle, per carità, ma appesantite da una percorrenza che, onestamente, è difficile far digerire a un acquirente privato italiano. Tutto ciò è l’inevitabile risultato dell’allungamento dei noleggi da 36 a 48 mesi, deciso due o tre anni fa dalle aziende per limitare i danni dell’allora incipiente crisi. E un paradosso: un mercato interessato a un usato fresco di qualità che però non si trova più.

Piuttosto, a sorprendere è stata la presenza sul piazzale di una decina di chilometri zero, anch’esse in gran parte ignorate dagli operatori. Questo sì un segno della crisi… A proposito, oggi è il giorno delle chilometri zero, oggi i commercianti di mezza Italia immatricoleranno migliaia di macchine per raggiungere gli obiettivi di vendita “imposti” loro dalle Case. Ne abbiamo parlato su Quattroruote di aprile, da qualche giorno in edicola: tra chilometri zero, finti noleggi e immatricolazione degli stessi produttori e importatori, una macchina su cinque tra quelle che sono targate in Italia ogni anno è riferibile, direttamente o indirettamente, a chi l’ha prodotta. Fino a quanto potrà durare questa anomalia?

in realtà, secondo la mia esperienza, le aziende si stavano già orientando verso i 5 anni (come è giusto che sia).

perchè se fai 30l km anno x 4 =120k km l'auto non è affatto da buttare e quindi puoi arrivare a 150k km.

imho chi la acquistasse dopo, previa una seria revisione (qui Si potrebbe intervenire il governo a costo zero)

  • o ci dovrebbe fare pochi km e quindi pensare di tenersi per un bel pò una bella auto pagata poco
  • oppure dovrebbe comprarla con l'idea di portarla alla morte, sfondandola di km finchè regge.

invece (ipotizzando l'acquisto di un auto privata a scopo lavorativo) già da tempo ho notato come ad esempio 4R

consideri come kilometraggio normale per la classica berlina 2.0 nafta sui 30k neuri poco più di 20k km annui :pen:

Cita

7:32 : Segni i punti coglionazzo !

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Forse può interessare questo articolo sulle flotte e relative capacità gestionali, da motori.it

Company car drive, premiati i fleet manager - All'autodromo di Vallelunga, in occasione di Company Car Drive, sono stati premiati i migliori gestori di flotte auto aziendali.

I migliori fleet manager di flotte auto aziendali sono stati premiati a Vallelunga in occasione di Company Car Drive, l'evento dedicato agli operatori del settore del noleggio a lungo termineorganizzato da GL Events col patrocinio di AIAGA - Associazione Italiana di Acquirenti e Gestori di Auto aziendali.

In questa occasione, i fleet manager hanno seguito seminari e hanno provato e confrontato le auto di diverse marche presenti alla manifestazione che meglio si adattavano a essere adottate all'interno delle aziende.

I seminari, organizzati in collaborazione con la facoltà di Economia aziendale dell'Università degli Studi di Bologna, hanno approfondito il tema del noleggio a lungo termine, analizzando i dettagli del Total Cost of Ownership (TCO) e valutando le aree dove è possibile tagliare i costi delle auto aziendali riuscendo al contempo a diminuire l'impatto sull'ambiente.

La giuria, presieduta dal presidente AIAGA Giovanni Tortorici e composta da Gian Primo Quagliano, direttore responsabile di Auto Aziendali Magazine, da Stewart Whyte, direttore di Fleet Audits Ltd, da Angelo Paletta, professore di Economia Aziendale alla Facoltà di Economia dell'Università degli Studi di Bologna, ha attribuito il riconoscimento di Fleet Italy Manager dell'anno 2011 a Robert Satiri, responsabile dei servizi generali di Colacem Spa, azienda umbra da 1.100 dipendenti che produce il 13,7% della quota nazionale di cemento.

Il premio Fleet Italy SQE (Safety Quality Environment) dell'anno 2011 è andato invece a Tiberio Tesi, Organization & HR Director & Chief Sustainability Officer di Sap Italia Spa, mentre il riconoscimento di Fleet Italy Mobility Award è stato attribuito ex equo al team Enel Servizi(composto da Giovanni Soldatich, responsabile servizi generali, Laura Gazzani, responsabile servizi alla persona, Angelo Riccardi, responsabile gestione automezzi ed altri servizi e Michele Ricco, responsabile dei progetti di sviluppo e gestione dell'auto elettrica nella flotta), a Laura Gobbis, fleet procurement manager di Luxottica Srl e a Gianfranco Martorelli, general services Fleet & Mobility Manager di Wind Telecomunicazioni Spa.

Gli altri finalisti dei Fleet Italy Awards erano Marco Claudio Agazzi, direttore servizi generali di Alcatel Lucent Italia Spa, Giovanni Panzeri, direttore Facility Management di Arnoldo Mondadori Editore Spa, Rocco Femia, direttore acquisti di Alliance Medical Srl, Roberto Natini, buyer indirect spending and corporate cost analyst di Birra Peroni Spa, Mauro Altissimo, responsabile gestione auto aziendaali di Banco Popolare Soc. Coop., Simone Boeretto, responsabile servizi generali di Eismann Group Srl, Marco Onorati, responsabile acquisti flotta aziendale di Ericsson Telecomunicazioni Spa, Umberto Ruggeri, fleet manager di Frigomeccanica Spa, Barbara Cottini, direttore human resources di Gi Group Spa, Marco Cantini, car fleet, drivers coordinator & switchboard di Guccio Gucci Spa, Cesare Bernardoni, facility manager di Novo Nordisk Spa e Riccardo Vitelli, mobility manager diTerna Spa http://www.motori.it/aziende-e-flotte/12918/my-company-car-drive-premiati-i-fleet-manager.html?utm_source=newsletter&utm_medium=email&utm_campaign=Newsletter:+Motori.it&utm_content=2012-04-20+Company+car+drive%2c+premiati+i+fleet+manager;)

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  • 4 settimane fa...

Questa mossa di BMW potrebbe anche essere letta come una risposta all'accumularsi di auto ri-acquistate:

Riassumendo, BMW aprirà una serie di punti vendita in cui commericalizzerà esclusivamente BMW usate.

Ho scritto potrebbe perchè non è chiaro se si tratterà di soli modelli commercializzati come nuovi in Cina (e quindi ripetere anche lì i meccanismi visti nei post precedenti) o comprenderà anche modelli in arrivo da altri mercati (per smaltire eventuali accumuli sui piazzali).

BEIJING -- BMW will open more used-car centers in China to build the brand and expand its customer base in the world's largest auto market.

BMW is considering setting up two to four second-hand car trading centers this year in cities including Shanghai and Chengdu, said Gunther Quest, head of used-car strategy at BMW China Automotive Trading Ltd. The carmaker currently operates one such center in China, in the southern city of Shenzhen.

"We see big potential," Quest said in an interview in Shenzhen, where the Chinese unit held a road show for second-hand models. "It's a young market and we have to build trust with our customers."

General Motors Co. and BMW are among foreign automakers setting up their own used-car trading units in China, where most second-hand vehicles are sold through dealers not appointed by the carmakers.

Annual sales of used passenger vehicles in China are forecast to jump fourfold from 2011 to about 10 million by 2017, according to figures from industry researcher LMC Automotive.

"BMW's used-car business in China is developing rapidly," said Quest, who declined to give a sales forecast. The division "helps us to build the brand in China and enlarge our customer base," he said.

The brand's 68 authorized dealers and the Shenzhen center sold about 10,000 used models in China under the BMW Premium Selection program last year, according to the company. BMW doesn't provide figures for total sales of second-hand cars in the country.

BMW Premium Selection is a global program for used BMW cars that meet certain criteria, including mileage of less than 120,000 kilometers and a vehicle age of less than five years, according to its Web site.

Last week, BMW Group reported new-car sales in China, its biggest single market, rose 30.8 percent to 27,197 vehicles in April.

Source: Bloomberg and Automotive News Europe

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