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Crisi del mercato auto... crisi della passione per le auto?


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Cerchiamo di mantenerci dalle parti dell'automobilistico. ;)

Infatti, oltre a tutte le considerazioni di ordine economico che sono state fatte, il settore automobilistico ha una grossissima grana in più: si è spenta la passione!!

Sopratutto tra le generazioni più giovani, l'auto non è più fonte di sogno.

Chi come me è negli 'anta si ricorderà di quante scarpe abbiamo consumato davanti alle edicole aspettando che uscisse quattroruote, e siccome Gente Motori usciva 10 giorni prima compravamo anche quello.

Gli anni '70 non erano certo anni ricchi, anzi avevamo una crisi sul coppino forse peggio di quella odierna.

Ma tutti (o quasi) sognavano la A112 Abarth; poi pochissimi se la potevano permettere a 18 anni e tanti (quando andava bene) finivano col girare con la 127 CL di dodicesima mano, però sognavano.

E quando hai un sogno fai di tutto perchè si avveri.

Oggi (fatte salve poche riserve indiane come questa) l'auto non è più un punto d'arrivo per le nuove generazioni, ci sono altre cose (i-pad, I-phone, I-cazz ecc. ecc.) E' uscita dai sogni del possesso.

E' un processo iniziato negli anni '90, alla passione per l'auto si è sostituita quasi esclusivamente quella per lo status simbol, non si comprava più una vettura per i contenuti tecnologici, per le linee sinuose, per la superiorità prestazionale.

Ma per l'immagine che dave di chi era al volante.

Ecco allora le vendite di A3 superaccessoriate, il segmento dei SUV che cresceva a dismisura ecc. ecc.

La gente per oltre 15 anni si è indebitata all'inverosimile per presentarsi al bar financo con Hummer.

Oggi nel momento in cui larghe fascie della popolazione preferiscono non apparire troppo si è rotto il giocattolo, le vendite crollano.

Alla fine resistono low cost ed oneste (o anche buone) auto come le coreane, che saran anche buone o buonissime ma emozionano quanto una supposta.

Temo però che la cosa sia irreversibile, l'auto come traguardo dei propri sogni è un qualcosa riservato ad una minoranza.

Ma qualcuno si ricorda fino a 15 - 20 anni fa durante una cena quante volte si andava su discorsi automobilistici?

Non esisteva cena in cui non saltasse fuori i motori Alfa, le finiture Lancia, la tenuta BMW ecc. ecc.

Oggi fatti salvi noi Moicani, quanti parlano di Auto (nel senso nobile del termine) durante una cena?

Pochissimi!

E' questo che mi fa paura, la crisi passerà; ma riaccendere una passione affievolita è cosa ben difficile.

Rimangono due minoranze: proprietari di storiche e le supersportive.

Peccato però che per un motivo o per l'altro è un anno che rimangono nei box, e no è bello vedere nelle più importanto manifestazioni Italiane più targhe straniere che nazionali.

Non vorrei si spegnesse tutto anche li :pen:

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concordo con Duetto.

ma io mi chiedo: ha senso la passione per l'automobile oggi?

1) l'auto come indipendenza in città: fino a un certo punto. quando devi parcheggiarla in città, diventa un sogno il mezzo pubblico che ti porta da A a B senza intoppi. diciamo che il sogno è diventato quindi un mezzo pubblico funzionante :lol:.

2) l'auto come indipendenza d'estate o in vacanza. visti i costi irrisori dei voli Ryanair, e la possibilità, una volta giunti a destinazione, di noleggiarne una...cosa rimane?

3) l'auto come status symbol: ci sono prodotti più trendy e meno costosi da mantenere ;).

4) l'auto come mezzo di necessità: sempre più vincolato da norme anti-inquinamento e costi di mantenimento.

5) l'auto come mezzo di locomozione futuro: ecco, la fiducia nel progresso tecnologico...questo imho rimane.

6) auto sportiva e/o storica: anche questa può rimanere, per quelli che se la possono permettere.

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E' in crisi si' la passione, giovincello.

Ormai non si tunizzano piu' le auto. Il tuning era il vero indicatore della passione.

Trovami un'auto tunizzata come lo fu ai tempi la Punto GT o la Peugeot 206, o la Saxo'..

Di questi ne vendono a secchiate.

Vedrete.

[scritto in data 18 Luglio 2013 - Riferito a Jeep Cherokee]

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Imho è dovuto anche al fatto che si è sbrodolato nell'alzare l'asticella. Senza arrivare alla 112 abarth per non far scendere la lacrimuccia a duetto :) , già solo quando ho preso la patente io bastavano i 120cv della saxò a essere appassionanti....o perfino gli 86 della y elefantino rosso.

In questo decennio si è sempre andato più su più su...alla ricerca dell'auto omnia...più veloce, più comoda ma agile, più potente ma che consuma meno, più accessoriata...che spesso si concretizza in una tedesca dal prezzo impronunciabile.

Finchè le 330xd le pagava la ditta il gioco "costa ma vale la pena per l'appassionato" ha retto (tant'è che le 330xd post 2009 sono meno numerose dei piloti italiani apprezzati da Matteo.....). Ora non più, ma è stato un gioco al massacro per tutto che era sotto....che si è beccato lo status di sfigato, indirizzando le persone su passioni più a buon mercato...

Esempio terra terra. La discendente spirituale del 12 abarth, la 500 abarth. I sostenitori son più capelli bianchi, che han vissuto più un mondo di auto fatte da assaporare guidando e non spippolandosi di numeri, che ragazzini.

Per i ragazzini...è troppo alta, è ta, ha l'interconnesso, non va un cazzo, non frena, non sta in strada (se non sai guidare ovvio), ha l'esp non disinseribile, non ha spazio, consuma troppo.

Concludendo che è meglio un 120d.

E...gioia mia....grazie al cazzo...ce ne compri due di 500 con un 120d, vorrei anche vedere....

[sIGPIC][/sIGPIC]

Some critics have complained that the 4C lacks luxury. To me, complaining about lack of luxury in a sports car is akin to complaining that a supermodel lacks a mustache.

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Questione di generazioni.

Qualcuno di una generazione o due più su della tua direbbe che il tuning è stata la dimostrazione che le auto non erano più una passione. ;)

E un po' in generale, c'è l'effetto "una volta non era così!", che vale un po' per tutti in ogni epoca. :)

Hai ragione Rega...ormai anche la nostra generazione sta entrando nel tunnel di "perché una volta era meglio :saggio...", "ah, i giovani di oggi le auto, quando ero giovane io, tutta un'altra musica"...

:D

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"Una volta qui era tutta campagna" ....:)

Scherzi a parte, l'auto ha certamente perso quella carica eversiva/passionale che negli anni '80 aveva per noi figli dei '60.

Solitalmente si accompagnava, anche fisicamente, con la libertà di uscire la sera, di andra a prendere / accompagnare a casa ( absit injuria verbis :) ) la nostra ragazza, con l'andare in vacanza da soli con gli amici, ed in generale con il distacco dalla vita di famiglia per affrontare in autonomia la propria.

E l'auto era il mezzo, ma anche il fine di questo crescere , fosse nuova fiammante od un utilitaria Fiat di n-sima mano tenuta insieme dalla ruggine, dallo sputo e da tante preghiere. :)

Oggi i modi di emanciparsi sono altri, ( SN in primis ) e l'auto è tornata ad essere un utile elettrodomestico.

Facciamocene una ragione ( mai lodare il tempo passato ) ed andiamo avanti.

Archepensevoli spanciasentire Socing.

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Secondo me vi è una commistione di fattori.

Sostanzialmente vi è un problema di percezione dell'auto a livello generale, questo naturalmente ha fatto calare la passione che avevamo.

40 anni fa l'auto era un oggetto quasi elitario, tutti la desideravano per avere un indipendenza nel muoversi che era praticamente sconosciuta.

Questa percezione è calata col passare degli anni, ormai l'auto è una necessità ma anche una gabbia.

Se un tempo voleva dire spostarsi in libertà ora vuol dire fare coda, passarci ore, stressarsi e avere delle belle spese a fine mese.

Il tutto dando per scontato cosa rappresenti in quanto ormai tutti nascono con l'auto in casa.

Altro argomento, un tempo non vi era l'inquinamento, il caro benzina, ecc.

L'auto non rappresentava un peso per la società.

Ora l'automobile è quasi un peso etico, in parte giustamente ed in parte demonizzata da certe fazioni e certi media.

Terzo problema:ormai le richieste legislative, del mercato, del pubblico sono esasperanti nei confronti dei produttori che standardizzano la produzione, un auto di adesso è molto più elettrodomestico e banale delle vecchie glorie automobilistiche.

Le differenze tecniche si assottigliano,ormai prevale l'estetica.

A corollario di questo aggiungo che i nuovi ricchi son molto meno signori dei ricchi di un tempo, si è virati verso l'ostentazione, l'auto dev'essere mega: tanti cavalli, cerchi allucinanti dove non servono, prezzi folli, sistemi d'intrattenimento da volo in first-class, dimensioni da carri armati...i suv ne sono il perfetto esempio.

Questo incrementa nell'italiano l'immagine dell'automobile da sogno come oggetto sbagliato e di pura ostentazione, non più di godimento.

A questo aggiungiamo il rimando alle competizioni (la vera passione motoristica) che ora si ottiene ormai attraverso il marketing, non tramite la tecnica.

Quindi tanto fumo e poco arrosto su cui discutere con gli amici :D.

Tra l'altro un tempo tutti potevano parlare di meccanica, ora è molto più complicato e se non si è esperti si fa fatica a capire certi meccanismi e funzionamenti, insomma l'auto di adesso è molto più misteriosa per il comune mortale.

Inoltre le leggi son sempre più severe (giustamente), le strade sempre meno adatte alle auto attuali, i costi burocratici sempre più alti.

Naturalmente il tutto IMHO ;)

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