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Concorsone per Insegnanti 2012


Leo_91

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E come proponi di "premiare il merito"? :)

Perché per premiare i migliori, bisogna selezionare i migliori. E per selezionare i migliori, bisogna valutare le persone secondo criteri oggettivi (ovvero, non un giudizio personale, ma un parametro misurabile e ripetibile).

Quello che si nota, è che ogni tentativo non va mai bene...

I test li ho visti e me li son fatti. E non ho visto niente di così scandaloso. Anzi, molti quesiti richiedevano davvero un'analisi molto approfondita della domanda per trovare la risposta (spesso la domanda la si legge superficialmente, e si sbaglia).

E strutturati volutamente così per essere "universali", quindi indipendenti dalla specializzazione e per valutare la capacità di ragionamento, prima che la conoscenza di nozioni.

Sono molto simili a quelli che mi sono trovato ad affrontare più volte nella vita

- per la selezione all'università

- per il calcolo del QI

- per la selezione ai dei posti di lavoro

- per l'esame di stato da promotore finanziario

- per l'iscrizione al RUI e al suo mantenimento annuale (e li si che si sono delle supercazzole linguistiche).

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Some critics have complained that the 4C lacks luxury. To me, complaining about lack of luxury in a sports car is akin to complaining that a supermodel lacks a mustache.

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I più attivi nella discussione

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Sono uno dei circa 260000 che sta partecipando al concorso. Vorrei fare alcune brevi considerazioni sul test ma, soprattutto, su quello che, a mio parere, ci sta dietro.

Considero questo test una ennesima (ma nuova) vergogna della scuola italiana. E' stato usato come semplice e comodo metodo di scrematura. Ovviamente, la scelta non è casuale. Discende dalla "concezione" di scuola che in questa fase storica la stragrande maggioranza dei ceti dirigenti italiani porta avanti.

Ci sono 11.500 cattedre per 320.000 candidati, una preselezione era necessaria. Quale alternativa potevano implementare?

Non considero questi test come una vergogna, sono test alla portata di ogni persona normo-dotata. Trovo invece una vergogna che una buona percentuale dei fallimenti riguardi gli insegnanti "precari" usciti dal concorsone del 1999, dimostrazione che i concorsi scolastici di un tempo avevano come obiettivo non quello di fornire personale qualificato, bensì di trovare un posto di lavoro alla gente, posto di lavoro fisso (per i vincitori) o precario per i "semplici" idonei. La qualità dell'insegnamento contava una cippa.

<E comunque con che faccia mi possono dire che logica, comprensione linguistica, competenze di base di informatica e lingua straniera non hanno alcuna attinenza con l'insegnamento?> (Loric)

Con la mia, se ti va bene.

No, non mi va bene. Non più, non oggi. La scuola non deve essere un posto dove parcheggiare i figli, ma un luogo in cui i bambini ed i giovani imparano a pensare con la propria testa (e non con quella dell'insegnante) e possono usufruire degli strumenti conoscitivi più idonei per prepararsi alla vita da adulti.

Ebbene sì, non hanno attinenza o ce l'hanno come molte altre cose – ma allora diventa un minestrone senza sapore. Ma avete visto i quesiti (questione, comunque, del tutto secondaria)? Ammesso e non concesso che questa sia una selezione seria, non si può parlare di logica, comprensione linguistica, ecc. ma della loro caritura.

E' una tua opinione personale. Io invece li ho trovati interessanti, tranne quelli di informatica che sono di livello scarso.

Più in generale, ciò che ho letto nei vostri commenti (mi riferisco soprattutto a Loric e a TonyH) mi sembra – prima che sbagliato o meno (a mio avviso, ovviamente) - molto confuso. Condivido alcune osservazioni, altre no. Ma il punto è che da una parte si critica la mediocrità e la “creatività” della scuola e dall'altra, se non ho frainteso, si appoggiano scelte che sono premessa o conseguenza di quella stessa scuola.

Mi spiego. Giusto premiare il merito, ma così non lo si fa.

I test invalsi fanno ridire (quando sono di buon umore) o piangere (quando sono giù).

Esiste uno strumento migliore di valutazione? A parte il fatto che viene somministrato da chi ha interesse a che gli studenti lo superino brillantemente, ovviamente.

E, comunque, perché simili test vanno bene in tutto il mondo e non in Italia?

Alfiat Bravetta senza pomello con 170 cavalli asmatici che vanno a broda; pack "Terrone Protervo" (by Cosimo) contro lo sguardo da triglia. Questa è la "culona".

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Vado in ordine sparso.

<Perché per premiare i migliori, bisogna selezionare i migliori. E per selezionare i migliori, bisogna valutare le persone secondo criteri oggettivi (ovvero, non un giudizio personale, ma un parametro misurabile e ripetibile).>

La selezione deve essere seria e rigorosa. Qui, però, secondo me c’è una deformazione tecnica: purtroppo non ci può essere – in questo come in altri ambiti – un parametro misurabile e ripetibile. Non si tratta di un esperimento scientifico in laboratorio. Comunque, non per questo si cade necessariamente nell’arbitrio più totale.

<Non considero questi test come una vergogna, sono test alla portata di ogni persona normo-dotata. Trovo invece una vergogna che una buona percentuale dei fallimenti riguardi gli insegnanti "precari" usciti dal concorsone del 1999, dimostrazione che i concorsi scolastici di un tempo avevano come obiettivo non quello di fornire personale qualificato, bensì di trovare un posto di lavoro alla gente, posto di lavoro fisso (per i vincitori) o precario per i "semplici" idonei. La qualità dell'insegnamento contava una cippa.>

C’è stata un’incomprensione. La vergogna non sta nella realizzazione del test, ma nel fatto che è (in buona parte) un test di intelligenza. Quindi, è sicuramente alla portata dei più. Ma il punto non è questo; è che una prova del genere non ha, purtroppo, niente a che fare con la qualità dell’insegnamento (che, se preferiamo, “non contava una cippa”, per l’appunto).

<La scuola non deve essere un posto dove parcheggiare i figli, ma un luogo in cui i bambini ed i giovani imparano a pensare con la propria testa (e non con quella dell'insegnante) e possono usufruire degli strumenti conoscitivi più idonei per prepararsi alla vita da adulti.>

Concordo. Aggiungo solo che la scuola deve fare anche altro.

Il riferimento alla testa dell’insegnante è fuorviante. La soggettività dell’insegnante è (o dovrebbe essere) una risorsa, non un limite, del percorso formativo.

<Esiste uno strumento migliore di valutazione? A parte il fatto che viene somministrato da chi ha interesse a che gli studenti lo superino brillantemente, ovviamente.

E, comunque, perché simili test vanno bene in tutto il mondo e non in Italia?>

Permettimi una (quasi) battuta. I test invalsi (ma non solo) mi ricordano irresistibilmente i sondaggi sui trasporti pubblici. Enormi macchine per (non) scoprire quello che qualunque individuo mediamente intelligente scoprirebbe semplicemente prendendo una decina di autobus in diversi orari della giornata (la proporzione è calibrata sulle dimensioni della città in cui vivo).

Ad ogni modo, vedo che ci si concentra molto sul test (elemento a mio avviso del tutto secondario, anche se segno emblematico di altro, purtroppo) e si ignorano i punti principali: l’incoerenza tra gli obiettivi (che condivido in parte) e i mezzi per realizzarli; il fatto che questa gente non ha un’idea di scuola.

p.s. Giusto per precisare. Il test, ragionando egoisticamente, mi ha fatto comodo: ha tolto di mezzo circa metà dei concorrenti.

Il trucco c'è, si vede benissimo, ma non gliene frega niente a nessuno. (Altan)

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abbi pazienza, ma posso capire alcune delle tue ragioni, ma visto che si parla di apprendimento e di flessibilità, impara almeno a usare il quote :mrgreen:

non si capisce un chezz...:attorno:

CI SEDEMMO DALLA PARTE DEL TORTO VISTO CHE TUTTI GLI ALTRI POSTI ERANO OCCUPATI

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<Perché per premiare i migliori, bisogna selezionare i migliori. E per selezionare i migliori, bisogna valutare le persone secondo criteri oggettivi (ovvero, non un giudizio personale, ma un parametro misurabile e ripetibile).>

La selezione deve essere seria e rigorosa. Qui, però, secondo me c’è una deformazione tecnica: purtroppo non ci può essere – in questo come in altri ambiti – un parametro misurabile e ripetibile. Non si tratta di un esperimento scientifico in laboratorio. Comunque, non per questo si cade necessariamente nell’arbitrio più totale.

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Some critics have complained that the 4C lacks luxury. To me, complaining about lack of luxury in a sports car is akin to complaining that a supermodel lacks a mustache.

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Mi spiace, ma non concordo :)

Un test valutativo per essere significativo deve essere ripetibile per definizione. Sia per avere coscienza in anticipo sui parametri di valutazione, sia per poter confrontare i risultati...

E la cosa diventa ancora di più importante quando iniziano a esserci dei soldi di mezzo (che si vuole idealmente che vadano ai migliori).

Se si leva la misurabilità e la riproducibilità a un obbiettivo....questo non è più un obiettivo :)

E non dimentichiamoci che questo era solo il PRIMO test....non l'unico :)

P.s. Dire che profumo non ha un'idea di scuola, lo trovo errato. Molto errato.

Due cose e poi abbandono.

Prova a pensare alle interrogazioni (all'università o - forse meglio - al liceo). Non erano certe matematizzabili, protocollabili e ripetibili - ma, se il professore era in gamba, erano certamente attendibili. Senza contare tutti gli elementi che potevano essere considerati e che non sarebbero stati considerati dai "test esatti".

In precedenza non mi riferivo solo all'attuale ministro. Anzi, parlavo soprattutto di altri - per dare un riferimento: dall'autonomia scolastica in avanti. Profumo, comunque, come gli altri, non ha nessuna idea di scuola. E' questa non è un'opinione. Attenzione, non ho detto che ha un'idea che non mi piace.

Oppure, forse, non ci capiamo su cosa significa idea di scuola.

Il trucco c'è, si vede benissimo, ma non gliene frega niente a nessuno. (Altan)

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Due cose e poi abbandono.

Prova a pensare alle interrogazioni (all'università o - forse meglio - al liceo). Non erano certe matematizzabili, protocollabili e ripetibili - ma, se il professore era in gamba, erano certamente attendibili. Senza contare tutti gli elementi che potevano essere considerati e che non sarebbero stati considerati dai "test esatti".

Certo, esattissimo.

Ma non voglio nemmeno pensare alla mole di polemiche che si sarebbe sollevata se, al posto di questi test, avessero allestito commissioni per interrogare i candidati insegnanti sulle loro materie di insegnamento... :roll:

"Le domande erano troppo difficili...", "Il presidente di commissione è stato bastardo...", "Mi ha chiesto cose non attinenti all'insegnamento..." e infine, l'aspettativa opposta: "ma perché non mettere test a risposta multipla?" :lol:

Io posso capire che questi test non valutino molte cose, ed è vero. Ma cacchio, ci sono 70 schede su cui esercitarsi che riproducono esattamente le domande della prova, le domande in sè sono superabili da uno studente liceale (io ho fatto 3 schede superandole tutte) senza difficoltà, dov'è il problema? A me sta bene che lo si critichi costruttivamente, proponendo alternative valide. Ma il fatto è che la gran parte della gente l'ha criticato perché "troppo difficile" (?), mascherandolo da "non pertinente". Inaccettabile.

Il problema è mantenere una velocità di pensiero che sia superiore alla velocità della macchina.

E NON VALE SOLO NEL RALLY!!! :§

Gli accenti? Usiamoli bene! Gli accenti in italiano

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Cosa proponi in alternativa? Interrogare tutti i 100.000 pretendenti alle cattedre? :pen:

E come scongiuri la potenziale parzialità della cosa? (perché per un giudicato ci vuole un giudice....e se è una persona, è discrezionale per definizione).

Criticare va benissimo, chiedo solo in cambio un proposta alternativa da valutare se mi è permesso, non mi piace accettare le cose come dogma :)

Riguardo profumo, ripeto che ritenere che non abbia idea della scuola si pecca di presunzione ;) e basterebbe fare un giro in quello che era il suo lavoro precedente per toccarlo con mano.

Per lavoro sono i contatto con molti dei suoi ex dipendenti. E non ne ho ancora trovato uno che ne parli male....anzi...

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Due cose e poi abbandono.

Prova a pensare alle interrogazioni (all'università o - forse meglio - al liceo). Non erano certe matematizzabili, protocollabili e ripetibili - ma, se il professore era in gamba, erano certamente attendibili. Senza contare tutti gli elementi che potevano essere considerati e che non sarebbero stati considerati dai "test esatti".

In precedenza non mi riferivo solo all'attuale ministro. Anzi, parlavo soprattutto di altri - per dare un riferimento: dall'autonomia scolastica in avanti. Profumo, comunque, come gli altri, non ha nessuna idea di scuola. E' questa non è un'opinione. Attenzione, non ho detto che ha un'idea che non mi piace.

Oppure, forse, non ci capiamo su cosa significa idea di scuola.

Si, ho l'impressione che nessuno capisca cosa tu intenda come idea di scuola.

Finora tutti stiamo facendo un discorso molto semplice: per togliere di mezzo gli insegnanti incapaci ed impedire che ne entrino di nuovi altrettanto incapaci, è necessario introdurre degli esami di valutazione. Tali esami non devono limitarsi a quantificare la cultura dei singoli insegnanti in un particolare ambito, ma devono anche quantificare la capacità che tali insegnanti hanno di adattarsi a situazioni non canoniche e gli esami dei quali stiamo discutendo, con l'apparente insulsaggine delle loro domande, riescono benissimo in ciò: segano le gambe a quanti hanno una preparazione scarsa od un'impostazione mentale irrigidita in un certo modo d'intendere l'insegnamento.

Il caso che ha dato il via a questa discussione è emblematico: si trattava di una domanda stupidissima, il classico indovinello che io faccio ai mei amici per passare un po' il tempo quando le serate languono, eppure quell'insegnante non è riuscito a rispondere.

Perché non c'è riuscito?

Perchè non ha avuto l'elasticità mentale di capire quali erano le informazioni inutili e non ha dimostrato d'essere a conoscenza dei fusi orari. Entrambe le cose sono fondamentali per un insegnante, poiché l'elasticità mentale serve sia per adattare il proprio metodo d'insegnamento agli studenti, sia per capire quando uno studente durante un'interrogazione sta rispondendo in modo non errato ma semplicemente diverso. La conoscenza dei fusi orari (anche a livello intuitivo) invece è fondamentale quando si pretende d'insegnare la Geografia; come nel caso dell'indignato insegnante in questione.

Infine una domanda: è possibile che l'indignato ex-insegnante abbia perso la cattedra solo perché ha sbagliato un indovinello in tutto l'esame?

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