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L'evoluzione dei motori aereonautici


maxsona

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On 23/4/2023 at 16:17, effecube scrive:

Forse perché Carnot non era un bischero?

 

Appunto, quindi è meglio continuare a frignare sul fatto che perderemo il know-how sul come si progetta una caldaia con un'efficienza del 25 invece del 22, o forse era meglio iniziare a parlare di Gigafactory già 5 anni fa?

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19 ore fa, maxsona scrive:

Appunto, quindi è meglio continuare a frignare sul fatto che perderemo il know-how sul come si progetta una caldaia con un'efficienza del 25 invece del 22, o forse era meglio iniziare a parlare di Gigafactory già 5 anni fa?

A parte che siamo arrivati a rendimenti superiori al 50%, a parte inoltre che buttare 150 anni di studio è un'idea degna dei regimi che bruciano i libri, pensi di eliminare completamente dal mondo i motori a combustione? Aerei, navi, gruppi elettrogeni di emergenza, e chissà quanti casi particolari o limite. Pensa a un mezzo che deve attraversare una regione desertica... cosa si porta dietro, un autotreno di batterie? Una nave transoceanica la mandi a pannelli solari?

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Inviato (modificato)

50%? Senza elettrificazione? Si, forse nei motori da F1.

Qui il discorso comunque era legato all'automotive ... se vuole estenderlo, allora dovevamo rimanere legati alle locomotive a vapore per non buttare anni di know-how e dover costruire tutta l'infrastruttura?

Modificato da maxsona
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Tornando al diacorso principale. 

Un motore aereonautico a pistoni della II Gm è un motore molto avanzato per l'epoca, ma costruito con i materiali e le tolleranze di allora. 

Inoltre aveva una vita media tra due revisioni in fabbrica di 200 ore al massimo e richiedeva in pratica una revisione da campo ogni missione od al massimo due o tre. 

I carburanti ed i lubrificanti erano dedicati e delicati. 

Un motore a pistoni, oggi, ha materiali e grado di tolleranza inimmaginabili per l'epoca, e durata e manutenzione con intervalli infiniti, oltre a richiedere pochissima manutenzione ordinaria.

 

Mettiamo due motori Fiat image.thumb.png.161db35d25a47633be04fdad170eb200.png

 

image.thumb.png.a59ba6d3fd4f24c0554beb1e4c0f15c4.png

 

Divisi da 50 anni circa. 

Archepensevoli spanciasentire Socing.

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36 minuti fa, maxsona scrive:

L'architettura di base è rimasta la stessa, sono mai state esplorate - per esempio - altre soluzioni per rendere più efficiente la distribuzione?

No, perché non si pensava sul lungo periodo ...

Certo, per esempio le valvole a fodero del Bristol Centaurus. 

Ovviamente la distribuzione era complicatina

image.png.d856a5955f407fc14d481c548f051273.png

Archepensevoli spanciasentire Socing.

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Io parlavo di automotive in cui l'architettura di base è rimasta la stessa dai tempi dell'iniezione (tra l'altro già adottata appunto nei motori aeronautici trent'anni prima).

Innovazioni? Limitate a rispettare le direttive UE.

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