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  1. No no…tranquilli….non parlerò di un film ma di un bella (spero…me lo direte voi) recensione da leggere tutta d’un fiato, dove il brutto sono io, la bella è Eleonora (la mia ragazza che accetta in silenzio questi viaggi-test) e infine la cattiva…… la S1. Poi vedremo perché si merita questo appellativo. Recensione che racconta il comportamento della mia Audina alle prese con una bella galoppata nel suo territorio naturale (o presunto tale) la montagna. Alla fine Audi dice che l’Italia e le sue montagne sono “land of Quattro” no!? Quest’anno in era Covid molti di noi hanno dovuto cambiare i loro piani per le vacanze, preferendo l’Italia a mete esotiche, o come nel mio caso, a saltarle del tutto avendo a disposizione solo due week end lunghi dal lavoro…(e meno male, aggiungo…..finché c’è lavoro…meglio non lamentarsi visti i cali cui tutti siamo stati soggetti purtroppo). Dato che io sono un integralista delle vacanze in Italia, nel senso che sdoro viaggiare lontano e spero di poterlo fare ancora presto, ma ogni anno, trovo sempre un week-end o un mini periodo di 4 o 5 gg da passare qui in Italia, magari in agosto, o a cavallo di un ponte. L’Italia, lasciatemelo dire ancora, è proprio bellissima….e abbiamo posti favolosi, che fanno togliere il fiato. Premetto che metterò solo qualche foto, ma non tutte quelle che ho….sennò manderei il server in down! Ad ogni modo, avendo poco tempo a disposizione….uscito all’ultimo minuto (solo dopo il 13 agosto ho saputo che potevo avere un secondo lunedì oltre a quello del 17 da utilizzare come vacanza) la scelta è stata ovvia, il primo al mare (siamo rimasti in “casa” veneta a Jesolo), il secondo week end in montagna. Già ma dove? Fin da quando ho preso la M140, ho sempre voluto portarla sullo Stelvio…anche perché non c’ero mai stato prima di decidere che la meta era proprio quella zona. “Ele, guarda un po’ su booking se c’è qualcosa a Bormio tra il 22 ed il 24” le dissi mentre già mi stavo guardando la mappa su google. “ho trovato un posto che potrebbe piacerti, sembra tutto prenotato altrove, io prenoto poiché non vorrei che non trovassimo più nulla”. Dopo questa parentesi, dopo aver passato il ferragosto, e dopo aver terminato il lavoro venerdì 21 scorso, scendo in garage per controllare meticolosamente la macchina. Acqua, olio, freni, battistrada….tutto ok. Eh no, c@zzo.....aspetta un po’….che cavolo è questo? Un bellissimo chiodo che spunta dal battistrada della posteriore sinistra della M140 e il fatto che mio fratello si era già portato via l’unico kit rimasto in azienda per la riparazione delle forature fai da te, mi impongono di non rischiare inutilmente un nuovo Pzero, preferendo quindi di far entrare in scena la piccola S1. Le “giro” in garage, mettendo a riposo la M140…la sistemerò tornato a casa lunedì. Un po’ mi è dispiaciuto sul momento, poiché già mi vedevo a buttare giù le marce nei tornanti sentendo il suono del 6 cilindri che rimbalzava dalle pareti…….vabbè….vorrà dire che lo faremo alla vecchia maniera. Un buon manuale a 6 marce, un passo corto, un motore turbo e una trazione integrale, cosa volere di più in fin dei conti per affrontare quelle strade? Il mattino della partenza, sveglia di buon’ora, Eleonora ancora dorme, prendo la S1…sciacquatina di rito, e pieno di benzina. Poi si caricano le borse e via, si parte! Asolo, Romano d’Ezzelino, poi imbocchiamo la Valsugana in direzione Trento e poi al A22. Tutto scorre liscio, la S1 sembra felice di dimostrare alla sorellona che comunque i numeri li ha anche lei per lasciare un bel ricordo nel suo padrone dell’epico viaggio, seppur corto…la prima volta sullo Stelvio penso che farebbe emozionare chiunque sia appassionato di motori e sport di fatica…..io sono pure ciclista, (amatoriale eh!’)…per cui io sono doppiamente emozionato, di ripercorrere una delle strade definite tra le più belle d’Europa dal mitico trio Clarkson-Hammond-May durante la mitica puntata di top gear che li vide arrivare sullo Stelvio da Davos. Il tutto in piena souplesse, la S1 è assai comoda anche per tragitti autostradali più o meno lunghi, i sedili poi sono sportivi ma comodissimi, e pure la silenziosità di rotolamento e l’insonorizzazione aiutano a rilassarsi, tant’è che Eleonora ha pure preso sonno. Quindi si conferma comunque una vettura piccola e sportiva…ma dalle grandi doti stradistiche. Unica annotazione, essendo il cambio rapportato assai corto specie tra quinta e sesta, dove ci sono solo 450 giri/min di separazione tra una e l’altra marcia, si viaggia a 130 prossimi ai 3mila….ma devo essere sincero, il motore è davvero ben filtrato, e il sound del 4 cilindri non diventa mai invasivo, solo se si richiama in dynamic, ma vi dirò…è pure un bel sentire! Certo è che si vuole andare via tranquilli, si lascia in “auto” la valvola dello scarico resta chiusa e quindi è molto, molto più silenziosa. Una nota tecnica, lo scarico della S1 prevede quello di destra sempre aperto, mentre le uscite a sinistra sono dotate di una valvola che si apre in dynamic, o sopra un certo numero di giri in richiamo. Usciti a Bolzano eccoci andare in direzione di Merano e poi finalmente si arriva a Prato allo Stelvio. La macchina ha consumato davvero poco, ora ha poco più di 20 mila km, più fa chilometri e più mi accorgo che il consumo medio stanno via via migliorando, il motore probabilmente sta arrivando a “maturazione” come si dice in gergo. Altro rabbocco di 100 ottani, in salita il serbatoio è meglio sempre averlo pieno! ……e la mia navigatrice controlla la strada……non si fida del GPS del MMI……… Inizia la strada per la “scalata”, non c’è nessuno….tranne qualche subdolo autovelox…..la strada è dolce ed incorniciata da un bel paesaggio……quale migliore occasione di provare a fondo l’assetto? Metto in dynamic e senza follie, inizio a mandare in appoggio i pneumatici. Inizio a sentire anche quando il differenziale fa diventare la A1…una S1, una macchina vera insomma…non una banale a trazione anteriore! I primi chilometri di strada sono scorsi con il sorriso, tra punta tacco in scalata (a me piace farlo sempre) e qualche leggera smusata (maledetto sottosterzo in ingresso………) e la S1 si è pure presa un sonoro apprezzamento da un ciclista, che ci ha urlato “tirala!”. A proposito di punta tacco vi sono due modi per farlo, o con il piede che lambisce con la pianta sia il freno che l’acceleratore, sia con il vero punta tacco old school, punta sul freno e tacco sul gas. Sulla S1 è d’obbligo, per chi come me ha un 42, farlo alla vecchia maniera, poiché i pedali sono distanziati parecchio e bisogna avere un piedone enorme o delle scarpe con la suola molto larga per farlo in modo “moderno”. Il pedale del gas non incernierato al fondo è poi un difetto che in un’ auto sportiva non deve esistere. Pure sulla Ghibli è inspiegabilmente di tipo sospeso….sulle BMW e sulle Porsche invece è incernierato al fondo e quindi è più facile e divertente cimentarsi in scalata (con i cambi manuali e senza rev matching). A parte questa, marginale, annotazione, la S1 si districa bene e dimostra di avere molto fiato nonostante la quota inizi a farsi importante (a 2mila metri, di norma, qualsiasi motore perde almeno il 20/25% della potenza a livello del mare). Il tutto viene accompagnato da uno scarico sempre più caldo e sempre più “romboso”, cosa che apprezzo! La piccola Audi sta davvero tirando fuori le unghie….e posso dirlo, anche con pendenze elevate, e quota, il motore ha un tiro e una progressione davvero appagante, brava VAG! No oso immaginare come potrebbe diventare con una mappa, freni e ammortizzatori bilstein. Ma già di serie, con le sospensioni adattive che la mia ha, in dynamic è davvero cattiva, anche se ad essere sinceri, la sensazione che le sospensioni non riescano a copiare fondi troppo sconnessi permane; è la stessa sensazione che ho sulla M140, che ho volutamente preso senza le adattive, dove si sobbalza troppo ad andature veloci e fondi irregolari. Ma il tutto viene comunque gestito da un telaio davvero lodevole, e dalle sospensioni indipendenti posteriori, che, checché se ne dica, in questi casi sono davvero un plus rispetto ai limitanti ponti torcenti di molte auto sportive di analoga classe. Ricordo molto bene la 595 Turismo che mi presi in Sardegna lo scorso anno, e nelle strada verso Orgosolo, non hanno reso giustizia ad un motore ed un telaio degno di nota, limitando molto la tenuta in certi contesti con reazioni brusche e sobbalzi…come un cavallo imbizzarrito. Sulla S1 invece si ha sempre la sensazione di stabilità e controllo, nonostante gli ammortizzatori non siano proprio il massimo. Il differenziale posteriore comunque fa sentire, anche meccanicamente la sua presenza, specie in curva accelerando con fondo umido. La S1 da la sensazione di maturità e di “macchina” che sulla 595 non ho trovato, seppur reputi la Abarth davvero un bel giocattolino per divertirsi, e che regala comunque belle soddisfazioni. Dopo il primo tratto di Strada da Ponte allo Stelvio, passando per Gomagoi dove ho potuto apprezzare il telaio e le sospensioni, ci fermiamo un secondo a Trafoi, a fare qualche scatto all’imponenza e alla bellezza dell’Ortles. Accidenti…ma quanto siamo fortunati a vivere in Italia e godere di viste del genere? Solo a scriverlo mi viene la pelle d’oca….se non ci siete mai stati…andateci…ne vale la pena, la maestosità e la bellezza di questa Montagna lascia senza parole. Peccato che il ghiacciaio soffra e si ritiri sempre di più…..accidenti……..tanta bellezza viene comunque “rovinata” dalla consapevolezza che stanno sparendo molti ghiacciai bellissimi e iconici, come quello dell’Ortles appunto. Si riparte subito, neanche trecento metri, e si vede il cartello del tornante n°50, il primo di altri 49 che ci porteranno in vetta. Il cambio e la frizione vengono subito messi sotto stress, cerco di essere gentile sapendo che la S1 “soffre” di una fragilità congenita della frizione…..e che in caso di mappa è d’obbligo rinforzare con un disco adeguato. Ad ogni modo si sale, e dietro di me una bella Giulia Veloce nera e minacciosa cerca di tenere il passo, un po’ ci riesce, poi però quando la strada diventa impegnativa ricca di tornanti e curve strette, l’agilità della S1 e del suo passo corto la favoriscono in modo netto, aiutata comunque dal tiro del motore che resiste nonostante l’altitudine. La Giulia la potete vedere nella foto qui sotto, bella davvero, in combo con le pinze gialle. Scambio due parole con il proprietario proprio sotto all’ultimo tratto della salita, dove ci fermiamo a fare qualche scatto di rito…..che ammette che gli andavo via con estrema facilità in ripresa in salita. La sua è una 210cv diesel, comunque. Anche da lui, prendo i compimenti per il sound allo scarico, dice che da dietro è “tanta roba…un benzina è sempre un benzina”. Si riparte, e in un batter d’occhio si arriva in cima. Vado a portarla al parcheggio della funivia, per farle qualche scatto in solitaria immersa nel paesaggio lunare della cima. Stupendo…che vista…che posti. Mangiando un panino allo Speck al bar “tibet”, e guardando la bellezza scenica del tracciato che sale sulla montagna dalla terrazza traggo qualche conclusione. Una nota, in tutta questa mia follìa, devo elogiare Eleonora che non solo sopporta, ma addirittura mi aiutava a mò di navigatore a leggere i tornanti e ad avvertirmi di altre auto in discesa, nonché a ciclisti. E’ doveroso dire che qualche tiratina l’ho fatta, ma sempre nel rispetto altrui, essendo ciclista anche io, so bene che ci si può divertire senza oltrepassare certi limiti. A proposito di bici….sempre parlando da ciclista….la prossima volta lo voglio conquistare sulle gambe. Magari l’anno prossimo…meglio và…….è bello duro e non sono particolarmente amante delle salite lunghe e tecniche…… 😊 A livello meccanico, la S1 si è dimostrata assai avvezza a digerire un uso intensivo della frizione e del cambio, la temperatura dell’acqua è sempre stata inchiodata ai 90°, il motore sempre pronto ma, specie nel tratto in alta quota, ha sofferto molto un certo turbo lag evidente….e la mancanza d’ossigeno e di potenza, si faceva sentire piuttosto nitidamente. La risposta al gas era sempre un po’ in ritardo dopo i tornanti, per poi andarci giù pesante quando il turbo riusciva a dare pressione all’aspirazione. La frizione si è comportata bene, ma sul finale tendeva davvero leggermente ad essere brusca in rilascio e la leva del cambio era un po’ più turistica…..meno precisa, probabilmente era anche lui leggermente accaldato. Ma come detto, sto parlando per essere certosino, ma se devo dargli un voto, si merita un bel 7. Per essere la entry level della gamma sportiva Audi, ha saputo tener testa ad una Giulia, e non ha sofferto in modo particolare un utilizzo che poco a che fare con la direttive progettuali della macchina. La pancia è piena, il tempo sta peggiorando, sono quasi le 16:00, meglio dirigere verso Bormio. Lo scenario in discesa è stupendo tanto quanto l’andata, prati verdi, strade dritte, silenzio…..che scenografia…degna del miglior coreografo. La S1 dimostra di avere i muscoli anche nei freni, e se posso dire, seppur siano meno “vistosi” di quelli della M140, hanno una resistenza alla fatica quasi maggiore. Una cosa che non ho mai apprezzato della serie 1 è la tendenza ad allungare il pedale molto velocemente. E’ una critica che ho sentito arrivare da diversi proprietari….mentre quello della S1 seppur più semplice (ma ugualmente di dimensioni maggiorate rispetto alle A1 standard, specie davanti, dove il diametro del disco e davvero notevole. Arriviamo a Bormio, dove scoppia un temporalone, troviamo il nostro albergo, che oltre ad essere moderno esteticamente e gestito da persone giovani, ha pure la peculiarità di avere il garage perfetto per chi come me ha la fobìa delle sportellate. Il parcheggio è interrato, custodito con la guardiola e ogni posto è singolo, con tanto di illuminazione a pavimento. Per aprire il protone di legno ed entrarci è necessario il badge d’accesso alla camera. Lo consiglio, non solo per il garage ovvio, per chi volesse andare a Bormio. Si chiama Eden Hotel, davvero molto bello e moderno! La mia S1 aveva buona compagnia in garage, vi erano infatti anche una Giulietta Qudrifoglio, una Golf VII R, una A35 AMG e una X6 M50d…non male. Si cena in un ristorantino li vicino, “alla caneva”, pizzoccheri ottimi……personale molto giovane e cortesia davvero di livello. Anche qui consiglio una visita per chi passa di lì. Il giorno seguente il piano d’attacco scelto, con buona pace di Eleonora, prevede Livigno la mattina con pranzo vista lago, poi di nuovo Stelvio all’inverso, per scendere e dirigere verso il lago di Resia per ammirare il campanile che spunta dall’acqua, poi di nuovo Stelvio e ridiscesa a Bormio. Vi chiederete come mai rifare per due volte lo Stelvio nella stessa giornata quando basta semplicemente attraversare il confine svizzero e fare un tarforo……eh porca miseria….perché la mia carta d’identità è rimasta nella porta della M140. Prendendomi del pazzo da Eleonora avverto in garage la S1 del programma della giornata, lei senza battere ciglio mi fa capire che è pronta alla fatica. Iniziamo la salita verso Livigno: Premadio, Predenosso, Isolaccia, Semogo, Gembrè, la S1 è sempre lì, pronta a divertire, composta e arzilla. Livigno è l’occasione per una sosta. Una passeggiata prima di pranzo e di un bel giro sul lungo lago a vedere la frontiera…..ah quanto mi sarebbe piaciuto poter valicare il confine e fare un’altra strada nuova mai fatta…ma è anche un’occasione per fare altri bellissimi scatti, anche alla S1. Dopo pranzo è ora, di dirigere al lago di Resia, la cena è prenotata per le 8, sono le 14:00 ce la facciamo? Chiede la Ele…..”guarda di non fare il matto, sennò scendo”. Ci mancherebbe altro, rispondo! Un po’ allegri ritorniamo a Bormio, dopo aver fatto il pieno con appena 17 euro! (la S1 aveva comunque consumato poco) e dopo uno sguardo veloce all’Audina da parte della FdO alla piccola dogana. Poi di nuovo salita, tappa sullo Stelvio, sempre al “tibet” per una spremuta e uno sguardo al panorama, e poi giù verso prato allo Stelvio. Seppur sfruttata la S1 si è dimostrata ancora una volta cazzuta, salite e discese impegnative, e non ad andature da pensionato, non le fanno certo paura! Si conferma la bontà delle sospensioni e del telaio, dal mio punto di vista assai meglio invece del cambio, dove la S1 meriterebbe un qualcosa di più macho e fisico invece del cambio, che seppur sportivo, è fin troppo addomesticato. Chi ha avuto una R53 cooper S sa di cosa sto parlando. Un cambio così sulla S1 sarebbe la ciliegina sulla torta….ma…la perfezione non esiste, e tuttavia, la S1 è comunque un value for the money incredibile. Arriviamo al lago di Resia, un vento pazzesco, passeggiata, gelato, qualche stupendo scatto del lago e via, di nuovo in marcia. Sono le 17:30, e bisogna rifare tutto lo Stelvio…speriamo di farcela. Google Maps dice traffico scorrevole, e l’orario previsto d’arrivo delle 19:40 mi fa andare tranquillo. Stavolta la salita la affrontiamo in modo normale, godendoci il paesaggio. La piccola S1 trotta serena tra un tornante e l’altro…..ogni tanto una seconda la tiriamo un po’ su….ma nulla di che…..scolliniamo, e arriviamo a Bormio in perfetto orario, giusto il tempo di una doccia e siamo pronti per andare a cena. Anche stasera abbiamo trovato un posto davvero bello, per chi ci vuole andare, ristorante “ al filò”. È in centro, cucina strepitosa! Abbiamo assaggiato gli Sciatt e la tradizionale zuppa di pane bollito e guanciale. Ragazzi….che bontà! Anche stavolta devo dire che il livello della cucina che si può trovare a Bormio è eccellente (come in tutta in Italia del resto…). Inutile dire che consiglio vivamente di cenarci! Il giorno seguente, dopo la colazione, si carica la borsa…..controllo ai freni, refrigerante, olio, pieno e via. Oggi si scala il passo Gavia, per dirigere verso il Tonale e Madonna di Campiglio. Già il Gavia, la strada è stretta e messa maluccio, e non permette di mettere in risalto le doti della S1 come lo Stelvio, ma chissenefrega, il paesaggio è talmente incredibile che mette in secondo piano qualsiasi velleità ingegneristica o voglia di mettere alla prova l’auto. A parer mio, non sarà blasonato e famoso come lo Stelvio, ma il Gavia a livello paesaggistico è molto più bello. Occhio solo alla strada, specie scendendo verso Ponte di Legno….è strettissima (a malapena in certi tratti ci passavo con la mia)….priva spesso di qualsiasi protezione tra te ed il dirupo, e in certi tratti la larghezza della careggiata utilizzabile è di 2,10 metri……. ma come vedete qui sotto….ne vale qualsiasi pena. Uno spettacolo…..non c’è altro da dire…..forse il termine maestoso rende l’idea di dove ci si trova, tanto è bella Madre Natura. Come detto si scende dal Gavia, ripeto….occhio alla strada stretta specie da Ponte di Legno da metà salita verso la cima! Arriviamo a Ponte di Legno, e subito su ad attaccare il Tonale, dove arriviamo in modo agevole e pure divertendoci. La strada stavolta è larga, tenuta bene, che permette di ridestare la S1….assai felice dopo tanta, inevitabile, perizia e lentezza. Via anche dal Tonale e scolliniamo subito per attaccare la salita verso Madonna di Campiglio. Parcheggiamo in centro, nel sotterraneo della piazza dove tra l’altro campeggiano diverse Audi in prova, tra cui una RS7…….in parcheggio la S1 fa conoscenza con una cuginetta rossa….. Un gelato e via verso Trento, strada davvero trafficata, caotica, piena di camion……un ritorno alla normalità dopo tanta bellezza. In Valsugana “inbound” Bassano del Grappa Eleonora dorme, la S1 viaggia in cruise control a velocità codice, e c’è una bella pace in abitacolo. Inevitabile ripensare alla veloce avventura appena compiuta, a tutti i posti bellissimi visitati, ai tornanti e salite affrontate da bullo di quartiere con la S1….che bel week end…si davvero. Un ‘ottima compagna seduta nel sedile di fianco, un’ottima cucina, un paesaggio stellare che tanto avevo desiderato visitare, e un’ottima auto sotto le chiappe. Cosa posso evincere da questo raid-test drive? Che la S1 è una macchina che ti permette di andare in vacanza…in due…non di più……in modo allegro, veloce e con stile (anche se minuscola, la piccola Audi attirava sempre qualche sguardo…..e la cosa comunque non mi dispiaceva…ero felice che anche lei avesse un po’ di gloria in mezzo a tante belle auto a Bormio come a Campiglio o sullo Stelvio). Ha sopportato in modo divino ben 970 km, di cui oltre 500 di montagna, in neanche 2gg, e non sempre in modo così gentile, consumando poco rispetto a quanto avevo preventivato, e senza mai avere un colpo di tosse (mi dispiace per la coppia, lui e lei, italiana che con la M3 E90 grigia era ferma a bordo a strada con la pompa dell’acqua esplosa in una nuvola di fumo direzione Livigno, io stavo rientrando a Bormio, dopo essermi accertato che non avessero bisogno di aiuto e che il carro attrezzi stava arrivando, siamo ripartiti in direzione dello Stelvio….chissà com’è andata loro a finire, spero siano riusciti a rimetterla a posto e non avere ulteriori problemi. Magari il ragazzo ci legge qui nel forum, speriamo bene!), è una vettura pratica che comunque meriterebbe e sosterrebbe una potenza di 300cv, e soprattutto meriterebbe un cambio manuale più da “uomini”. Capisco che magari il 90% dei proprietari di S1 sono donne o magari persone che la usano come auto cittadina trendy e veloce, però di base, sarebbe una hot hatch davvero strepitosa con qualche piccola modifica meccanica. La S1 la promuovo, ma la consiglierei solo a chi cerca una 595 abarth….ma più macchina, più “auto”. Ecco, forse è giusta per chi cerca proprio una seconda auto tutto pepe ma che sia più matura e tecnica delle solite piccole pimpate in commercio. Del resto, costa poco ad oggi, la si trova con pochi chilometri, e comunque è una vettura con un buon manuale, una trazione integrale e sempre oltre 230cv, 5,4 secondi sullo 0-100 e 250km/h di velocità di punta….per cui di fondo, il pedigree c’è eccome. Modificarla? Bah, in onestà non ne sento la necessità, piuttosto andrei di qualcosa di più preparato e sicuro, come una RS3, poiché per esperienze dirette di amici, andare a mettere le mani a centraline ecc, anche da preparatori famosi e sicuri, speso…porta a rogne al motore che provocano danni e spese enormi…per cosa poi? Sullo Stelvio, la mia piccola Audi, ha dimostrato che per divertirsi ne ha in abbondanza, tenendo ben presente che le strade non sono chiuse al traffico e che quindi….le modifiche sarebbero necessarie solo per eventuali sessioni in pista…ma per un utilizzo quotidiano, ventimila euro per una S1, per chi volesse una piccola tutto pepe, sono soldi ben investiti. La praticità di carico comunque c’è, la mia è sportback, ma in bagagliaio avevo messo due borsoni, una borsa della spesa rigida (con acqua e qualche “rancio” di fortuna, scarpe a gogò, tra trekking, sneakers, ombrelli ecc e tutto il corredo di ruota di scorta, cric, kit di pronto soccorso ecc, abbassando solo uno dei due sedili posteriori! Per cui, volendo si poteva andare via comodamente anche in 3, poiché un terzo borsone ne ci sarebbe stato senza intaccare l’abilità del posto dietro superstite. Su tutto questo, consente trasferimenti assai veloci, umiliando vetture ben più potenti e blasonate (come una Macan S…….che se lo ricorderà a lungo), così come viaggi tranquilli da cruise control, sena avere il motore troppo invasivo e senza constringervi al rifornimento ogni due ore. Inoltre permette di divertirsi davvero fra le curve, ed il suo terreno di caccia ideale non è l’alta montagna, ma le strade collinari, misto curve e rettilinei, li la S1 sa dare il meglio di se quanto a piacere di guida. Per cui il termine “pocket Rocket” le calza a pennello. Mi ricorda tanto una Abarth concettualmente, ma meno chiassosa, più charmant, matura……. diciamo che è più fine ed elegante, ma pur sempre “cattiva” come non ti aspetteresti. Per cui, non sto dicendo di andare tout court a comprarla, ma, se uno cerca una second auto che comunque sappia il fatto suo e non sia il solito, noioso suvvetto asmatico o la solita e noiosa berlinetta diesel, consiglio davvero di valutarla come auto per la spesa, per portare il figlio a scuola…., distinguendosi dai “mollicci con il Macan” e magari divertendosi in qualche curva in salita, o con la neve……..guidando ancora in modo autentico….con tre pedali. Peccato che l’Audi non abbia voluto fare la nuova S1, ma dato che probabilmente sarebbe stata S-Tronic, probabilmente è meglio che la S1 resti così com’è, un inno alla pazzia di voler mettere (in rapporto alle dimensioni) 230cv, una trazione integrale e un cambio manuale in meno di 4 metri. Il testimone lo ha raccolto la Yaris GR4……ma come detto, l’aria charmant ed elegante della S1 resterà inarrivabile e purtroppo, fine a sè stessa, ma è proprio per questo che la S1 resterà comunque una vera piccola “Hot Hatch”.
    19 punti
  2. 7 punti
  3. Auto noleggiata con i miei amici, in vista delle vacanze estive. Percorsi 2.000km in 10giorni. ESTERNI: 9/10. Gusti sempre soggettivi, tuttavia è con la Tipo che si ha avuto una virata verso lo standard attuale nel design all’interno del segmento C. Attualmente la trovo una delle linee più piacevoli (5 porte, ovviamente). Le successive Focus, Classe A hanno preso diversi spunti dalla linea Tipo, che comunque la preferisco per pulizia stilistica, equilibrio. Mi piace particolarmente il frontale con la caratteristica griglia ed i fari molto aggressivi ed originali, oltre che il posteriore che scende deciso con lo spoiler piuttosto pronunciato. INTERNI: 8/10. Spazio ce n’è in abbondanza, soprattutto dietro e nel baule, che è davvero grande per una segmento C. In versione Lounge con il tablet centrale è più che piacevole. Non stupisce come design e plastiche, ma ti soddisfa a pieno nell’uso di tutti i giorni. Tutto è a portata di mano, feedback più che ottimo, l’ergonomia è particolarmente curata. Gli unici difetti (se così possiamo chiamarli), sono i comandi degli alzavetri troppo avanzati (e solo il guidatore ha la discesa e salita automatica) e il tessuto dei sedili che tende a sporcarsi con una eccessiva facilità. Le famose goffrature interne dei pannelli porta e sulla plancia non sono un particolar problema, anche perché nella vita reale, di fatto non sono soggetti a scricchiolii ed a rumori passivi. POSTO GUIDA: 9/10 Anche qui, ottima posizione di guida, quasi di scuola “tedesca”. Si sta seduti correttamente, tendenzialmente in basso (come piace a me), sedile molto comodo (con regolazione lombare), un comodo bracciolo che non interferisce e con una ergonomia particolarmente curata. Visibilità ottima avanti, dietro problematica. Per fortuna sono di serie i sensori (solo posteriormente però). In effetti si va un po alla cieca dietro, per cui direi siano essenziali. Consiglio anche la retrocamera! Si fa tutto dal volante, con dei comodi tasti sul volante da cui si gestisce tutto. Comandi vocali, cruise control, chiamate, volume, cambio traccia, computer di bordo, tutto è particolarmente immediato. Mi piace molto il sistema UConnect: fluido, ottima grafica, intuitivo, tante ed utili funzioni. I comandi del clima sono davvero intuitivi, in pochi clic si ottiene subito quel che si vuole. Climatizzazione potente, rapida, mai brutale nella gestione dei flussi. MOTORE: 8/10 Il 1.6 Multijet in versione Euro 6B (senza AdBlue) è ormai un motore “maturo”. Ha smorzato molto le sonorità di un tempo, sebbene al minimo ed a freddo esternamente si fa sentire abbastanza. Con l’Euro 6B è un motore con meno turbolag rispetto al passato, generalmente più pronto ai bassi giri senza tralasciare un lieve incremento nell’allungo. Ha guadagnato talmente tanto in omogeneità che apparentemente sembra abbia perso quell’esplosione ai medi regimi (nell’arco compreso tra i 2.000 – 3.000 giri). Rispetto al passato è dunque un motore meno “nevrotico”, ma comunque molto incisivo. Il suo vero punto di forza è sempre l’abbondante coppia motrice (tanto da non far rimpiangere in gamma l’assenza di un 2.0 turbodiesel), che fa divertire tanto nei percorsi tutte curve, oltre a far riprendere agevolmente con la sesta marcia anche da velocità e regimi particolarmente bassi. Non si sente affatto la necessità di un automatico, complice anche un buona rapportatura (non particolarmente lunga che personalmente preferisco ad oscene rapportature da 2.000 giri a 130km/h.) Va da sé, che è un motore, che per chi ha il piede pesantuccio come il mio regala particolari soddisfazioni, perché ha sempre tanto tiro e nei giusti regimi ha prestazioni paragonabili ad un 2.0. Solo oltre determinate velocità (abbondantemente da ritiro patente in Italia), la progressione cala. ACCELERAZIONE: 8/10 E’ un auto che scatta velocemente, soprattutto grazie all’abbondante coppia. Di allungo c’è, ma non lo si usa quasi mai, perché è un motore che va guidato di “coppia”. RIPRESA: 8,5/10 Ottima in pianura, ce n’è in qualsiasi condizione. A pieno carico, in salita in montagna e con il clima acceso, è più che adeguata, ma si sente che l’omologazione Euro 6 in genere abbia reso il 1.6 Multijet più tranquillo, posato ed omogeneo rispetto al passato. CONSUMI: 7/10 Sarà che è un motore di suo brillante, sarà che il mio piede non è stato particolarmente attento, in 2.000km ho riscontrato una media prossima ai 15 km/l. Il cdB addirittura è stato pessimistico, segnandomi 14.7km/l, a fronte dei 14,9 registrati pieno – pieno. C’è da dire che le andature, complice il buon tiro e l’agio nello stare fisso in corsia di sorpasso, appena le condizioni lo permettessero sono state spesso moderatamente fuori codice. Nonostante tutto nei ritmi autostradali, i consumi non sono particolarmente proibitivi; anzi, come tutti i turbodiesel il rendimento è particolarmente elevato in queste condizioni e prossimo ai fatidici 15km/l, sicuramente più vicini ai 16km/l con un un più ampio uso di Cruise control, con un piede meno pesante del mio e velocità nei dintorni stretti dei 130km/h. Nell’extraurbano moderato con un filo di gas nei dintorni dei 70 – 90 ed in città, il 1.6 Mjet consuma sì meno, ma non tanto meno rispetto ad un uso più disinvolto. Con un piede posato, rispettando diligentemente i limiti e con un filo di attenzione, credo non siano fattibili più dei 17-18km/l. In città ci ho girato abbastanza poco, ma l’impressione è che sia piuttosto assetata di carburante in queste circostanze, tale da stimare un consumo non superiore agli 11 – 12km/litro. Con un pieno (43 litri), il massimo che ho raggiunto sono stati 650km, in un percorso quasi esclusivamente fatto di autostrada e strade extraurbane, sebbene con vari dislivelli. In conclusione, una vettura per cui nel ciclo misto siamo sui 15km/litro. STERZO: 7/10 Di sportivo non ha molto. Leggermente demoltiplicato e vuoto al centro, è l’ideale per viaggiare in souplesse e comodità, tuttavia se si da dentro, resta un comando tutto sommato valido, anche se resta un filo troppo filtrato ed indiretto per i miei gusti. Probabilmente l’unica cosa che non mi è piaciuta della Tipo. CAMBIO: 7,5/10 Un cambio adatto ad una tradizionale vettura di segmento C. Non ti fa innamorare per qualche dote particolare, tuttavia ha innesti precisi e secchi HANDLING: 9/10 Il telaio è di buon livello, il reparto sospensivo anche. Mi ha particolarmente sorpreso in positivo. Nonostante il ponte torcente al posteriore ed un tipico McPherson all’anteriore, l’auto è molto piacevole da guidare, è comoda, solida, piacevole nell’uso tranquillo ed assorbe bene le asperità. Quando si guida col coltello tra i denti, l’auto è sorprendentemente precisa. Ha davvero poco rollio, il sottosterzo è molto moderato, è molto equilibrata nella ripartizione dei pesi. Avvicinandosi al limite (che è comunque non l’ho raggiunto per ovvie ragioni) è davvero molto progressiva, il posteriore segue e chiude molto bene. Equilibrio è l’aggettivo più appropriato. Complice poi il 1.6 Mjet, nei percorsi tutti curve, da amanti della guida si esce più che soddisfatti. La motricità, pur con delle Ecocontact sull’esemplare in prova mi è parsa più che buona! FRENI: 8/10 Impianto adeguato alle prestazioni della vettura. Buona escursione del pedale, l’auto frena piuttosto bene. COMFORT: 9/10 Auto in generale comoda, silenziosa in qualsiasi condizione. Il 1.6 Multijet è incapsulato bene, in autostrada a velocità codice si viaggia su livelli più che adeguati. Mi ha sorpreso l’assenza di fruscii aerodinamici anche a velocità piuttosto elevate. Anche il rumore di rotolamento è tenuto a bada. Il mio punto di paragone nel seg. C è una nuova Mercedes A180d Sport. Qualitativamente l’ambiente acustico nella media di Stoccarda è più piacevole, ma non siamo chissà quanto lontani. Da un punto di vista riguardante l’assorbimento, la Mercedes è leggermente più efficace all’anteriore, ma posteriormente la Tipo mi è parsa addirittura migliore (e non di poco) rispetto ai pochi piacevoli rimbalzi sulla Classe A al posteriore In genere la Tipo è una vettura versatile, a suo agio in ogni condizione d'uso, capace di fare tanti km senza stancare, complice un assetto ben riuscito, un comodo sedile ed a suo agio in ogni condizione d'uso. In conclusione. L’auto, che già avevo guidato, è probabilmente una dei prodotti più validi dell’intera gamma FCA, oltre che la scelta più “smart” all’interno del segmento C. Al prezzo al quale è proposta, è un’auto che ha davvero tante qualità, senza rivali, che non fa rimpiangere modelli ben più blasonati. Impossibile trovare rivali altrettanto intelligenti e di sostanza. A prezzi fortemente scontati più di qualche chance la darei al duo coreano Hyundai i30/Kia Ceed ed all’attuale generazione di Opel Astra e Renault Megane. Avendo sempre come punto di paragone la Mercedes Classe A (premium per definizione), alla fine si scopre che differenze sostanziali non sono così marcate, anzi. Dovessi scegliere tra queste due, ad esempio, andrei tranquillamente sulla Tipo, perché da più l’idea in genere di un auto con la quale stai spendendo meglio i tuoi soldi. Quello che accadeva qualche anno or sono, quando si comprava una Golf, un’Astra, una Focus. Oggi la situazione è capovolta. La Tipo ha più sostanza delle sue rivali tedesche. Con l’arrivo del restyling (nuovi motori mild-hybrid)e un’ondata di ADAS, con il nuovo sistema di infotainment questa vettura continuerà a restare una delle proposte più interessanti all’interno del segmento C.
    6 punti
  4. ...ma sicuramente molto meglio come negli anni ottanta del ultimo secolo...😆
    6 punti
  5. Si si, sono passato, ho fatto tutto il passo. Ma grazie del "Alpenstrassen-Führer" di Denzel ho gia saputo prima, che il ultimo pezzo della rampa nord e quasi piu della meta del rampa sud erano sterrato (in questo tempo) con qualche tratti difficile e delicati per una vettura normale. Ma la piccola Delta GT ha fatta tutto con bravura, anche oggi in condizioni di buonissima salute e in mio possesso 😊
    4 punti
  6. Bravissimo! Complimenti per la bella recensione.... ci siamo mancati di un nulla! Dopo 4 giorni in Baviera sono salito dall' Austria al Resia, ho fatto lo Stelvio il 19/08, relax alle terme di Bormio ed il Gavia il 20/08 ... finito il Gavia pensavo al Mortirolo ma la moglie ha detto che fino a primavera prossima non ne vuole più sapere di passi alpini ( l'ho coccolata finendo il viaggio a Polesine Parmense a sfondarci di Culatello ). Unica grossa differenza è che la mia auto non è adatta ai passi montani .... ho sofferto soprattutto la discesa dal Gavia dove in 2 / 3 occasioni ci siamo fermati ( ma non eravamo i soli, si fermavano anche le auto piccole ) per far salire altri turisti. Come dice Tony, ho dovuto stringere le chiappe un paio di volte ... 50 metri di retro in salita alla cieca con motociclisti e ciclisti che sfrecciavano in entrambi i sensi per far salire contro un Camper bello grosso ( anche lui ha il diritto di salire, ma vi assicuro che non è stato piacevole e gli avrei volentieri ostiato contro ).
    4 punti
  7. O.T. La mia bellezza è imbarazzante... Non hanno ancora coniato un termine per descriverla. Il Gavia, lo feci una volta, sotto il diluvio universale. (c'erano ancora i tratti sterrati) Con questa: "due risate" (anche tre...) Voi, "guidatori moderni" non potete capire...😂
    4 punti
  8. Aggiornato il primo messaggio con la gamma motori coreana ed altre notizie diramate da KIA
    3 punti
  9. I tratti significativi non avevano parapetto...😂
    3 punti
  10. Sul settore auto, il Sole24h fa cacare. Su FCA, nello specifico, fa cacare e qualche volta è illazioso.
    3 punti
  11. In Italia non potresti parcheggiarla in giardino senza previa autorizzazione comunale per un piano casa o l'utilizzo di volumetria residua. ☏ SM-G950F ☏
    3 punti
  12. No è che, ogni tanto, esce dalle fottute pareti...
    3 punti
  13. io l'ho vista dal vivo in collaudo su strada. Sarà ma a me ha dato l'impressione che potesse essere di una qualsiasi marca sportiva (aston,maserati ad esempio). Mentre una F12/812 per rimanere su GT hanno proporzioni ferrari secondo me.
    2 punti
  14. Il problema dell'acqua è che oltre a gelare, non lava niente. I composti apolari tipo idrocarburi, olii, grassi, resine... vengono solo spalmati. Io personalmente prendo il dp1 invernale -20 da 5 litri e lo diluisco a metà (dove abito io difficilmente si scende sotto 0) in acqua distillata (quindi anche quella del clima). Me ne prendo qualche tanica quando fanno le offerte i centri commerciali intorno ai 5/6€, ottieni 10 litri di antigelo a circa 6€, 60cent al litro. Per quella cifra, non vale la pena fare intrugli strani di saponi e alcool, che poi magari lasciano anche la carrozzeria macchiata se dovessero asciugare troppo in fretta.
    2 punti
  15. ProDoTTo NazZioNNaLe aVtaRCChiCo
    2 punti
  16. non vuole rimpiangere il bagagliaio della Focus sw, col Compass lo rimpiangerebbe di sicuro.
    2 punti
  17. Si 😊 (giro simile come il tuo, solo con partenza non nel Trevigiano ma dal Monaco)
    2 punti
  18. Non mi aiuta. R53 ha 75 CV come MINI One D (1.4 Diesel Toyota) R56 ha 75 CV come MINI Ray (1.6 BMW-PSA benzina) F56 ha 75 CV come MINI One (1.5/1.2 BMW benzina a 3 cilindri) Ti riferisci all'ultima? Se sì, il motore è sottodimensionato. Il modello da 136 CV consuma meno del 75 e del 102 CV (all'inizio erano di 1.2 litri) Se ti riferisci alla R56 è assolutamente da evitare per problematiche e sottodimensionamento Se ti riferisci al 1.4 Diesel Toyota è un mulo da soma.
    2 punti
  19. si turbo S è quella più paragonabile in toto...di nuovo a parte posti posteriori e TI sarebbe davvero difficile preferirla alla Roma. Se proprio vogliamo fare i difficili, c'è dire che in Molti ambienti usare come daily (leggi anche andare a lavoro) Una Ferrari non è facile, con una 911 (seppur più vistosa di una semplice Carrera ) è più facile passare inosservati. Vedremo, l’interesse per l’auto c’è, giustamente sta piacendo molto. PS /OT - sono d’accordo che in Porsche hanno esagerato con il prezzo della Turbo S, la Carrera w Carrera S non costano poco però c’è da dire che rispetto a prima ora la dotazione di serie è più adeguata al prezzo richiesto, tanto è vero che si può configurare un’auto anche base o con un 10% di extra.
    2 punti
  20. Io lo feci nel 2010 con la Mini Mi piacque molto di più il tratto verso Bormio (che feci a scendere). Probabilmente perchè a salire mi feci 3/4 dei tornanti inchiodato dietro una Megane Mk1 amaranto che faceva i tornanti in prima, sfrizionando. Arrivai in cima con una vescica che pareva una Zeppelin. Mi ripromisi di ri-farlo ma poi per xyz motivi ancora non si è concretizzato....vediamo se riuscirò a farlo con la QV o con quella che sarà la sostituta. Secondo me hai fatto bene a farlo con la S1. Con la BMW o ancora peggio con la Ghibli te la saresti goduta di meno. Sono strade che esaltano le piccole dimensioni e l'agilità (e non devi stringere le chiappe se incontri qualcuno in senso contrario)
    2 punti
  21. La nuova Sl sara sviluppata da AMG su base della nuova AMG GT e ci saranno due declinazioni - Mercedes SL (2021) e AMG GT Roadster (2022) Molto probabile (secondo le informazione qui in Germania) la nuova SL sara una 2+2 per sostituire la SL attuale e la S-Cabrio.
    2 punti
  22. reportage bellissimo, mi ha fatto venire una voglia matta di andare da quelle parti (e di comprare una maledetta Audi!!) PS: solo un appunto: conosco donne che sono incredibilmente forti, esperte e coraggiose, e uomini che non sono capaci di fare un buco dritto col trapano sulla parete di casa. Nel 2020 fa un po' specie sentire che esistono auto, o cambi, "da uomini" o "da donne"...
    2 punti
  23. 2 punti
  24. leggi sotto ma stai veramente confrontando la 500 ‘07 con questa? Per curiosità, quante Mini elettriche vedi? Quante Smart elettriche vedi?
    2 punti
  25. Ma questa cosa della 500 a 5 porte da dove viene fuori? 🤔
    2 punti
  26. Qua non supererebbe nemmeno il primo dissuasore 😅
    1 punto
  27. Sbaglio o si tratta di un 102cv castrato brutalmente dalla centralina? ☏ iPad ☏
    1 punto
  28. No, si chiamerà Young Ferrari! Cit.
    1 punto
  29. Tutti i rumors parlano di tetto in tela. Anch’io vedo un po’ di confusione ma è una questione generale del brand MB.
    1 punto
  30. A$$ociazione immediata: Saranno i prossimi due modelli? 😃
    1 punto
  31. No si puo fare anche questo O|||||||O 😂
    1 punto
  32. La Mercedes Classe S sarà presentata il 2 settembre alle ore 14:00 CEST in streaming al seguente link ➡️ CLICCA QUI! Nell’attesa la casa di Stoccarda ha rilasciato uno sketch che si aggiunge ai tanti teaser.
    1 punto
  33. Non so quanto una Turbo S possa passare inosservata sinceramente, oppure quanto più “pacata” di Roma. Una cosa è certa, la Ferrari veste un abito elegante, la coeva 911 no, e visto che si parla di understatement... 😌
    1 punto
  34. si è decisamente bravo a fare queste cose, anche dal vivo quando va a braccio è brillante.
    1 punto
  35. Si certo, gia dal inizio di un progetto sono definito tutte le variante future, ma tuttavia la partenza di un progetto nuovo e sempre nella BMW AG e non nella M GmbH. La M non sarebbe mai in grado (gia per capacita/risorsa dei ingegneri e dei soldi) di iniziare un progetto da zero. LAvorano sempre su base della macchina standard (che ha in sua definizione di prima fase naturalmente ha gia anche l'esigienza M).
    1 punto
  36. Sono più che d’accordo con te, ma se fanno due versioni un motivo c’è e lo sai meglio di me... 😉 @VuOtto ti aveva già chiesto se la Competition sarà manuale o meno, ergo... 😜
    1 punto
  37. Ferrari sulle vetture di serie ha dei prezzi (secondo me) molto competitivi. sono i prezzi delle crucche (911 in particolare) a non essere minimamente giustificabili.
    1 punto
  38. In tanti pur averla si metteranno il paraocchi 😜 Scherzi a parte, quel muso non è stato pensato per i gusti europei. Piacerà in US soprattutto, mercato principale per queste auto. Il problema che per averla manuale e RWD ti devi “accontentare” della versione da ~ 480 cv.
    1 punto
  39. Io ne ho due in casa: - una 150 cv Business, Blu Montecarlo (di mia moglie) - una 190 cv B-Tech, Blu Misano (mia) E' arrivata prima quella di mia moglie, che l'ha voluta per sostituire la sua Giulietta (da quando ebbe una 147, vuole solo Alfa). Poi io l'ho guidata, ho tentato invano di portargliela via, e qualche mese dopo ho cambiato la mia BMW Z4 per un'altra Giulia.
    1 punto
  40. Il watermark lo devi mettere su parti dell'immagine che non possono tagliare.
    1 punto
  41. occhio d'aquila! confermo, anche la Panda ce l'aveva, solo più piccola, mica era un'auto di lusso come la Uno! e aveva due chiavi: una per l'accensione e una di PURO METALLO per le porte
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  42. È un nome da vascello ausiliario di StarFleet 😁 ( U.S.S. Stellantis ) 😂
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  43. Costruire auto più belle, che non si prestano a queste operazioni di scarso profilo stilistico per inseguire le mode ... Il mascherone è una buffonata da costruttore coreano che deve inventarsi qualcosa per farsi notare Prima si è persa l'esperienza di guida BMW, poi sono arrivate le utilitarie TA (benché costose) e adesso ci si lascia andare a queste cose ridicole I clienti che hanno fatto grande la BMW sono quelli che si erano innamorati delle serie 3 (quelle belle), gli stessi che poi restavano perché si erano affezionati a quel modo di intendere l'automobile ... Quelli che comprano la serie 1 TA con il muso da topo Gigio, i SUV o questa serie 4 ridicola, un giorno comprano BMW, quello dopo Mercedes Benz o Audi
    1 punto
  44. Veloce confronto con le colleghe che l'hanno preceduta ed Aston Martin. Resta il fatto che questa Ferrari Roma, mi piace.
    1 punto
  45. La differenza tra maranza ed eleganza.
    1 punto
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