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La SF90 Stradale è la Ferrari "di serie" più potente mai realizzata. Il suo posizionamento è sopra la 812 Superfast. Prende l'eredità de "LaFerrari", ma è prodotta in serie. SF90 è l'acronimo per Scuderia Ferrari e 90 per gli anni dalla sua fondazione. I numeri sono assolutamente impressionanti: abbiamo un motore termico V8 da 3.9 litri TwinTurbo che nulla ha a che vedere con quelli realizzati fino ad ora per 488GTB ed F8 Tributo. Abbiamo una nuova termodinamica sviluppata ex-novo, pistoni ed albero a gomiti differenti, più un diverso sistema di sovralimentazione. A questo si aggiunge un motore elettrico associato all'albero motore che fa da ISG e da booster, oltre che a compensatore per ridurre il turbolag. Sull'asse anteriore troviamo due motori elettrici che rendono, a tutti gli effetti, la vettura a trazione integrale quando occorre. La potenza combinata è di 735 kW / 1000 CV che sono divisi tra i 573 kW / 780 CV ed 800 Nm di coppia del V8 TwinTurbo e gli altri 162 kW / 220 CV dai motori elettrici che erogano altri 800 Nm. La trasmissione è affidata ad un doppia frizione ad 8 rapporti che mediante la presa sulle 4 ruote, garantisce uno 0-100 km/h in 2.5 secondi ed uno 0-200 km/h in 6.7 secondi. La velocità massima ? 340 km/h. Sul circuito di Fiorano la SF90 ha girato in 79 secondi...(1:19) mentre LaFerrari completava il tempo in 1:19,70. Ma la cosa stupefacente è l'adozione della modalità solo elettrica: questo bestione da 1000 CV si muove anche in perfetto silenzio per 25 km e con una velocità massima di 135 km/h. Esteticamente la forma segue la funzione, ecco perché abbiamo molte aperture "strategiche" create ad hoc per massimizzare il carico aerodinamico. Il punto centrale del muso si trova 15 mm più in alto delle zone laterali, così da indirizzare al meglio i flussi d'aria: in questo modo si possono generare ben 390 kg di carico aerodinamico a 250 km/h. All'interno è tutto costruito attorno al pilota, con un cruscotto digitale curvo da 16" che racchiude le maggior informazioni tra cui la modalità di guida scelta dal selettore sul volante: eDrive, Hybrid, Power e Qualifiy. Nella modalità eDrive la SF90 si muove in religioso silenzio. Nella modalità Hybrid si utilizza la potenza combinata di comparto elettrico e termico secondo logica elettronica In modalità Power si utilizza il V8 TwinTurbo anche per ricaricare le batterie In modalità Qualify si scatenano tutti i 1000 CV. Quanto pesa? 1570 kg (secondo Ferrari) il che la rende circa 13 kg più leggera de LaFerrari, ma è il 20% più rigida di quest'ultima ed il 40% più rigida dei modelli che utilizzano la medesima piattaforma: il tutto senza aggiungere ulteriori masse. VIDEO Modalità di guida E-DRIVE HYBRID PERFORMANCE QUALIFY Cartella stampa Ferrari ——————————————————————————————— SPY TOPIC ⤵️ https://www.autopareri.com/forums/topic/66064-ferrari-sf90-stradale-prj-f173-spy ————————————————————————————————
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Le ibride plug-in iniziano ad essere sotto la lente d'ingrandimento degli ecologisti e degli enti governativi: l'uso che ne viene fatto, non risulta essere conforme a quello previsto (andrebbero usate prevalentemente in elettrico) e quindi penalizza l'ambiente. Le "ibride alla spina", si presentano con un eccellente biglietto da visita: sono auto termiche con bassissime emissioni di CO2. Questo risultato è conseguenza della curiosa procedura matematica, che da molto peso all'utilizzo in modalità elettrica. A beneficiare di questo "trucchetto" sono soprattutto le auto di una certa caratura (ovvero quelle più grosse, pesanti e potenti), le quali improvvisamente sembrano emettere meno anidride carbonica di quasi la totalità delle utilitarie. Ma non è tutto: al momento, vendere un'ibrida plug-in consente ai costruttori di avere un "supercredito", un bonus che consentirà di compensare le maggiori emissioni di altri veicoli inquinanti, eventualmente in gamma. I vantaggi però non sono solamente dal lato produttori, diversamente - visto gl'importanti costi all'acquisto - tali auto rimarrebbero in concessionaria. Essendo ritenute ecologiche, le plug-in godono d'importanti incentivi, detassazioni e vantaggi assicurativi, talvolta parcheggi gratuiti e possibilità di accesso ad area a traffico limitato. Anche per tali ragioni, in Europa ne sono state vendute circa 220.000 nel 2019 e si stima di raggiungere le 590.000 nell'anno in corso, per arrivare a coprire una quota di mercato del 5,2 % nel 2025. Finalmente però, qualcuno d'influente si è accorto di quanto possano essere controproducenti dal punto di vista ecologico ed economico. Transport&Environment (T&E), che da anni si occupa di analisi sulla mobilità sostenibile, ha portato alla luce i controsensi di tali tipologie di veicoli: people often get plug-in hybrids as a company car for which they get fuel paid on a fuel card, but they don't get electricity paid so there's no incentive to charge" - riferisce Julia Poliscanova, direttrice di T&E. Quindi una semplice analisi delle carte carburante, ha dimostrato come i conducenti non ricarichino praticamente mai le batterie delle auto Plug-in (sarebbe a loro spese..), preferendo invece utilizzarle in modalità termica. Il tutto con importanti dispendi di carburante e consistenti emissioni, solitamente superiori a quelli di un'auto tradizionale. Sono infatti auto significativamente più pesanti di un'equivalente non plug-ing, quindi poco efficienti, soprattutto nel momento in cui funzionano solamente in modalità termica. La tecnologia ibrida che utilizzano poi, nella maggior parte dei casi non è delle più evolute, quindi non fornisce un'ottimizzazione sufficiente a compensare la maggiorazione della massa. Come se non bastasse, l'attuale venduto riguarda mezzi molto potenti e quindi di loro già molto energivori, scelta che probabilmente consente ai costruttori di giustificare più facilmente i listini molto alti e garantire prestazioni apprezzabili, nonostante lo svantaggio sulla bilancia. Tutte queste incongruenze hanno portato paesi come l'Olanda alla rimozione di ogni forma d'incentivazione, seguita a ruota dall'Inghilterra e probabilmente in futuro anche da altri stati. Ciò ovviamente sta terrorizzando i costruttori, perché a quanto pare le svariate forme di incentivazione, sono il "doping" che alimenta le vendite di tale tipologia di modelli, tanto dispendiosi, quanto àncora di salvezza in vista dell'introduzione del tetto dei 95 g/km di emissioni medie di CO2. Resto curioso di vedere come andrà a finire. Perché è abbastanza antipatico assistere a come questi mezzi, non di certo alla portata di tutti, spesso dati come benefit aziendale a personale con impieghi abbastanza ben remunerati, drenino risorse destinabili altrove, magari a fasce più penalizzate e numerose. Il tutto senza raggiungere lo scopo d'impattare meno sull'ambiente, anzi, penalizzando utilitarie che emettono "il giusto" e che tornerebbero molto utili al rinnovo di un parco auto vetusto ed inquinante. Se volete approfondire, vi indico un articolo da cui ho preso spunto: https://europe.autonews.com/automakers/plug-hybrids-give-automakers-emissions-compliance-lifeline
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Update 03/01/2022 Alfa Romeo Tonale ~ Prj. 965 Informazioni tecniche - SUV di segmento C - Dimensioni -> 4528x1835x1601 mm - Piattaforma S-USW “Hybrid” - Sospensioni di tipo McPherson - Infotainment U-Connect 5 sviluppato in collaborazione con Harman fino a 10,25” con comando vocale Amazon Alexa ed Apple Car Play ed Android Auto wireless - Virtual cockpit fino a 12,3” - ADAS - Fari full led e Matrix led Motori - 1.5 T4 MHEV DCT7 130 cv (EMEA) - 1.5 T4 MHEV DCT7 160 cv (EMEA, IAP) - 2.0T 255 cv (NA, MEA) - 1.3 T4 PHEV AT6 275 cv (EU, NA) - 1.6 Multijet DCT7 130 cv (EMEA) Informazioni produttive - Presentazione stampa 8 Febbraio 2022 - Inizio produzione marzo 2022 - Inizio delle vendite 4 giugno 2022 - Assemblata a Pomigliano d’Arco Immagini della versione produzione che la ritraggono durante un clinic test con altre auto della stessa tipologia (Audi Q3, BMW X2, Range Rover Evoque, Jeep Compass, Nissan Qashqai).
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Assieme alla nuova Clio, Renault ha presentato anche il sistema ibrido che equipaggerà alcuni dei futuri modelli, tra cui la Clio stessa, per l'appunto. Le informazioni non sono ancora chiarissime, sappiamo che si tratta di un powertrain nuovo in cui trovano applicazione 150 brevetti. Come unità termica, abbiamo un 1.6 aspirato dalla potenza per ora ignota, abbinato ad una trasmissione automatica a 4 rapporti. Non è specificata la tipologia di cambio, ma da ciò che si è visto nei video, la configurazione sembra essere quella tipica di un robotizzato, ma privo di frizioni: le cambiate avverranno previo un meticoloso gioco di sincronismi e riduzione di coppia dei motori. Perché solo 4 marce? Probabilmente perché verranno utilizzate principalmente in crociera, quindi rapporti equivalenti ad una 3a-4a-5a e 6a marcia. A bassa velocità, il movimento dovrebbe essere garantito da motore elettrico ad inserimento meccanico e 2 rapporti (frizione a denti dritti) che, qualora venga chiamato all'opera in movimento, subentra dopo una sincronizzazione con il resto della trasmissione. Presente, sempre all'interno della trasmissione (quello più piccolo, in alto a sinistra), anche un generatore elettrico per caricare la batteria, fornire corrente al motore elettrico in alcune fasi, avviare il termico. Secondo quanto asserito da Renault, il sistema E-TECH Hybrid sarebbe in grado di garantire un funzionamento in modalità elettrica per l'80% delle percorrenze urbane, grazie anche ad una batteria HV da 1,2 kWh. A proposito di batteria, su alcuni modelli arriveranno anche delle versioni Plug-in Hybrid, quindi con sistema di ricarica da presa elettrica, abbinate ad una batteria HV di capacità tale da permettere percorrenze dell'ordine di qualche decina di km in modalità puramente elettrica. Aggiorneremo il messaggio quando arriveranno ulteriori informazioni.
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Messaggio Aggiornato Polestar 1 sarà una sorta di faro per il futuro brand Polestar. Polestar 1 è una Grand Tourer Coupé due porte, 2 posti più 2, spinta da un propulsore Electric Performance Hybrid. In pratica un’auto elettrica supportata da un motore a combustione interna capace di un’autonomia di 150 km in puro utilizzo elettrico – la più estesa autonomia in full electric rispetto a qualsiasi altro ibrido oggi sul mercato. La sua potenza di 600 CV e la coppia pari a 1000 Nm la collocano di diritto – e saldamente – nel segmento delle vetture ad alte prestazioni. Polestar 1 è basata sulla Scalable Platform Architecture (SPA) di Volvo, ma circa il 50% dell’auto è inedito e realizzato specificamente dagli ingegneri di Polestar. Per rendere ancora più efficaci le sue caratteristiche dinamiche, Polestar 1 trae beneficio da una serie di nuove tecnologie mirate a renderla una vera auto tutta da guidare. Polestar 1 è la prima auto al mondo a essere equipaggiata con la sofisticata tecnologia applicata al telaio resa possibile dalle nuovissime sospensioni elettroniche a controllo continuo della Öhlins – Continuously Controlled Electronic Suspension (CESi). Il telaio in fibra di carbonio riduce il peso e aumenta la rigidità torsionale del 45%, contribuendo nel frattempo ad abbassare il baricentro dell’auto. In aggiunta, Polestar 1 utilizza un doppio motore elettrico sull’asse posteriore che permette una distribuzione ottimale della coppia motrice a ciascuna ruota. Questo dà a chi guida un’accelerazione precisa ed efficiente che permette di mantenere aderenza e velocità di percorrenza in curva. Polestar 1 verrà prodotta nel Centro di Produzione specifico di Polestar in via di realizzazione a Chengdu, in Cina. Un impianto all’avanguardia tecnologica che verrà completato per la metà del 2018. Inoltre, Polestar si staccherà dal tradizionale modello di proprietà dell’auto che conosciamo oggi. Le auto verranno ordinate al 100% on line e offerte sulla base di abbonamenti di due o tre anni. La formula, che non prevede alcun apporto o deposito iniziale e sarà del tipo all-inclusive, prevede servizi quali ritiro e riconsegna dell’auto a casa in caso di manutenzione e la possibilità di utilizzare un altro modello della gamma Polestar, il tutto compreso nella rata mensile. L’abbonamento con rata fissa significa che avere una Polestar diventa un’esperienza priva di problemi per il cliente. Ulteriormente facilitata dalla tecnologia Phone-As-Key, che consente al proprietario dell’auto di condividere una chiave virtuale – e quindi l’utilizzo dell’auto – con altre persone di sua scelta e di accedere a una serie di servizi on-demand. Tali servizi di concierge semplificano l’esperienza di utilizzo del cliente, che si può concentrare esclusivamente sul piacere di guida. Tutte le future Polestar avranno motorizzazioni completamente elettriche. Polestar 2 inizierà a essere prodotta sempre nel 2019 e sarà la prima battery-electric vehicle (BEV) di Volvo Car Group. Sarà una BEV mid-size ed entrerà in competizione con prodotti come Tesla Model 3; di conseguenza, avrà volumi di produzione più elevati rispetto a Polestar 1. La fase iniziale della proposta di prodotti Polestar si completerà quindi con il successivo arrivo di Polestar 3, un ulteriore BEV in stile SUV di maggiori dimensioni, che definirà una moderna espressione di prestazioni elettriche e dinamica di guida. Gli ordini e la configurazione delle auto Polestar avverrà on line attraverso una app Polestar o un portale dedicato. Tuttavia, Polestar non è insensibile al fatto che i clienti vogliono ancora venire a contatto con un brand e con i suoi prodotti. Per questo, Polestar aprirà una rete di Spazi Polestar in tutto il mondo. Sono questi i luoghi nei quali i futuri clienti Polestar potranno interagire con il brand e con i suoi prodotti. I Polestar Spaces saranno strutture indipendenti e non collegate a concessionari Volvo. Gli ordini della nuova Polestar 1 si aprono nella giornata di oggi 17 ottobre 2017. Polestar sarà quindi in grado di valutare immediatamente il livello di interesse dei potenziali clienti. Volvo Cars ha creato una joint venture con due aziende all’interno dell’azienda madre, Zhejiang Geely Holding. Tale JV capitalizzata con 640 milioni di Euro di capitale sociale per supportare lo sviluppo di Polestar. Polestar rimane una sussidiaria di Volvo Car Group e sarà interamente consolidate all’interno di Volvo Car Group. Si prevede che oltre il 40% delle vendite globali di auto entro 20 anni sarà dato da veicoli elettrici. Via VolvoCars Spy: http://www.autopareri.com/forums/topic/63851-polestar-volvo-coupé-spy
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BERLINA RS iV (Plug-in hybrid) INTERNI MOTORI La Skoda Octavia di quarta generazione arriva in occasione dei 60 anni del suo ciclo produttivo. Bernhard Maier, CEO di ŠKODA AUTO, ha dichiarato: Si rinnova nel frontale, che ora appare meglio integrato e con una mascherina più importante, atta a sottolineare la crescita del modello. Con 4.689 mm, la quarta generazione ŠKODA OCTAVIA Wagon è più lunga di 22 mm rispetto al suo predecessore; la sua larghezza è cresciuta di 15 mm a 1.829 mm (la lunghezza della berlina è aumentata di 19 mm a 4.689 mm e di 15 mm di larghezza, portandola a 1.829 mm). L'interasse misura 2.686 mm. Con la crescita delle dimensioni, anche il vano bagagli aumenta arrivando a 600 litri per la berlina e 640 litri per la Combi. Le barre del tetto ridisegnate e poco profonde sottolineano la sagoma allungata del veicolo, mentre i cerchi in lega, fino a 19 pollici, gli conferiscono un aspetto potente. La berlina ha un coefficiente di resistenza (cd) da 0,24 e OCTAVIA COMBI da 0,26. La nuova OCTAVIA si colloca quindi tra le auto più aerodinamiche al mondo. Di serie, la nuova Octavia, è disponibile con fari LED, mentre sugli allestimenti più ricchi sono presenti i Matrix LED. Tecnologia LED anche per i fari al posteriore. Al momento del lancio sul mercato, il nuovo OCTAVIA sarà disponibile nei livelli di allestimento Active, Ambition e Style. Più tardi nel 2020, la robusta OCTAVIA SCOUT e la sportiva OCTAVIA RS saranno aggiunte alla gamma. La gamma motori Oltre ai motori diesel e benzina, esiste anche una variante particolarmente ecologica con propulsione a metano, varianti ibride plug-in e, per la prima volta a ŠKODA, motori con tecnologia Mild-Hybrid a 48V. Se si sceglie di equipaggiare la propria Octavia con il cambio a doppia frizione DSG a 7 rapporti, il 3 cilindri 1.0 turbo da 110 CV ed il 4 cilindri 1.5 Turbo da 150 CV, sono mild-hybrid. Mentre, se si sceglie la trasmissione manuale a 6 rapporti, non abbiamo il modulo mild-hybrid. La 2.0 TSI con una potenza di 140 kW (190 CV) è disponibile esclusivamente con trazione integrale e DSG a 7 velocità. Tutte le TSI sono dotate di un filtro antiparticolato per benzina. Ibrido plug-in con due diverse varianti di potenza In seguito al primo ibrido plug-in ŠKODA, ŠKODA SUPERB iV, il marchio ceco offre anche il nuovo OCTAVIA con un motore a benzina 1.4 TSI abbinato ad un motore elettrico, che realizza la OCTAVIA iV con due diverse varianti di potenza. Oltre al modello con una potenza di 150 kW (204 CV), è prevista l'aggiunta di un'altra versione al da 180 kW (245 CV). Entrambe le varianti arriveranno con un DSG a 6 velocità. Per OCTAVIA, un totale di tre nuovi motori diesel forniscono potenze che vanno da 85 KW (115 CV) a 147 kW (200 CV). I TDI hanno ciascuno una cilindrata di 2,0 litri e provengono dalla nuova generazione di motori EVO equipaggiati con filtro anti-particolato DPF e sistema SCR "twin dose" con aggiunta di ADBlue G-TEC: variante CNG ŠKODA offre anche la quarta generazione OCTAVIA come modello G-TEC con propulsione a metano particolarmente ecologica. Rispetto a un'auto alimentata a benzina, OCTAVIA G-TEC produrrà quindi ancora una volta circa il 25% in meno di CO2, significativamente meno ossido di azoto (NOx) e nessuna particella di particolato. La 1.5 TSI che fornisce 96 kW (130 CV) è progettata per funzionare a metano. La capacità totale dei tre serbatoi di metano è di 17,7 kg. Se necessario, l'auto può anche utilizzare il suo serbatoio di benzina da 9 litri. Entrambe le varianti di carrozzeria della OCTAVIA G-TEC sono disponibili con la scelta di un cambio manuale a 6 marce o DSG a 7 marce. VIDEO DELLA PRESENTAZIONE WAGON ——————————————————————————————————————— SPY TOPIC ⤵️ https://www.autopareri.com/forums/topic/65228-skoda-octavia-iv-2020-spy? ———————————————————————————————————————
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La gamma di Seat Tarraco si amplia con l'arrivo di una variante ibrida plug-in: al debutto al Salone di Francoforte 2019, la Tarraco PHEV sarà la prima ibrida della storia della casa di Martorell. Disponibile in abbinamento all'allestimento sportivo FR, la Tarraco plug-in hybrid arriverà sul mercato il prossimo anno; entro il 2021, il numero di modelli elettrificati tra Seat e Cupra salirà a quota sei. Il powertrain della Seat Tarraco ibrida plug-in consta di un motore 1.4 TFSI da 150 CV e da un'unità elettrica da 116 CV, alimentata da un pacco batterie da 13 kWh. La Tarraco FR PHEV svilupperà fino a 245 CV e 400 Nm di coppia massima: valori, questi, che mettono la Tarraco FR PHEV al top della gamma del SUV della casa di Martorell. Press Release: SEAT Per quanto concerne gli altri dati tecnici della Tarraco FR PHEV, Seat ha fornito dati provvisori. L'autonomia in modalità full electric dovrebbe aggirarsi sui 50 km/h, mentre le emissioni sui 50 g/km nel ciclo WLTP. Quanto alle prestazioni, Seat parla di uno 0-100 km/h in 7,4 secondi e di una velocità di punta di 217 km/h. Nessun dato, invece, per quanto riguarda i tempi di ricarica. Visto che la Tarraco la facciamo qui a Wolfsburg insieme alla Tiguan , sicuramente ci sarà una versione ibrida anche per questa. È un anno che ne vedo girare una in fabbrica , due giorni fa anche una Allspace ibrida ho visto.
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1.6 aspirato da 141 CV e 265 Nm di coppia che lavora in associazione ad una trasmissione doppia frizione a 6 velocità ed un motore elettrico da 44.5 kW. La batteria è da 8.9 kWh. La XCeed PHEV scatta da 0 a 100 km/h in 11 secondi, mentre la Ceed Sportwagon PHEV ne impiega 10.8. L'autonomia elettrica, dichiarata, è pari a 60 km e la presenza della batteria fa calare il volume utile del bagagliaio da 600 litri a 437 litri (per la Sportwagon) e da 426 a 291 litri per la XCeed PHEV. Cartella stampa completa Via Kia Topic Spy --->https://www.autopareri.com/forums/topic/68181-kia-xceed-phev-spy
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Via Skoda Alla Skoda Octavia iv RS, spinta dal 1.4 turbo benzina e dall'unità elettrica che insieme producono 245 CV - si aggiungono due declinazioni benzina e diesel. La Octavia RS TSI spinta dal 2.0 litri turbo da 180 kW / 245 CV e 370 Nm di coppia che è abbinata alla trazione anteriore ed alla trasmissione manuale a 6 rapporti o DSG a 7. Lo scatto da 0 a 100 km/h è coperto in 6.7 secondi e la velocità massima è di 250 km/h. La 2.0 TDI, invece, eroga 147 kW / 200 CV e 400 Nm di coppia, che sono scaricati al suolo o attraverso le ruote anteriori o integralmente su tutte e quattro. La trasmissione è solo la DSG 7 marce, che le consente di coprire il classico 0-100 km/h in 6.8 secondi e raggiungere una velocità massima di 243 km/h. Inoltre, sulla 2.0 litri turbo benzina è disponibile un differenziale anteriore a slittamento limitato con frizione multi-disco a bagno d'olio. ______________________________ Topic Spy ➡️Clicca qui! ______________________________
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Dovendomi dare una mossa per copertura incentivi scarsa, mi sono deciso oggi ad andare a fare un test drive di XCeed PHEV e Niro PHEV e cercare di uscire dall'impasse dell'indecisione tra le due. Sulla carta (e su video e foto), ognuna sembrava avere vantaggi e svantaggi consistenti per le mie preferenze ed esigenze ed ero veramente indeciso. Mi sono reso conto che non ne avevo imbroccata una che una, ragionando davanti al PC. Estetica: Già sapevo che la Xceed mi piaceva di più della Niro, che tuttavia non mi dispiaceva. Entro nel salone e al centro ci sono, affiancate, una Xceed Silver e una Niro bianca, per un perfetto paragone. Botta. La Niro, che avevo visto in strada già da anni, sembrava una carriola al confronto. La Xceed sembrava non un CUV ma un'auto sportiva. Le foto non rendevano, il posteriore è aggressivissimo, bellissimo. La linea piena di riflessi e dettagli in movimento. Il colore Silver, dalle foto online, neanche lo avevo considerato, sembrava squallido e deprimente per le curve dell'auto. Io volevo il bellissimo giallo. Risultato: il giallo era per niente convincente e appiattiva le linee perchè faceva sparire i riflessi. Il Silver era un trionfo di riflessi. Non avevo capito niente. Scoprirò dopo che comunque la PHEV è disponibile solo in 4 colori: Nero, Blu elettrico (in esposizione), Bianco perlato (quello della prova) e Silver. Silver tutta la vita. Interni: Uno dei motivi di preferenza per la Niro era gli interni, plancia e posto guida in primis, che in foto sembravano bellissimi. Al contrario gli interni di Xceed dalle foto sembravano piuttosto tristi e scialbi, praticamente quelli della Ceed, e avevo pensato che Niro fosse la lussuosa e Xceed la popolare. Non avevo dubbi. Non mi potevo sbagliare di più. Appena aperta la porta di Xceed lo capisco. Anche i filetti cromati tra i pulsantini. Stupito salgo sulla Niro: una roba vecchia plasticosa imbellettata e non così rifinita. Schockato dall'abbaglio che avevo preso, se ci ripenso mi sembra impossibile. Confermo ciò che molti hanno detto, abitacolo, plancia, porte e posto guida curatissimi e un trionfo di profili d'alluminio che mi fanno impazzire. Non guardate le foto, mai visto una cosa che rende meno. Bagagliaio: Qui la Niro doveva avere un vantaggio, 320 lt contro 291. Nella realtà Xceed, un pelo piu lunga e con gli schienali dei sedli post piu inclinati, ha una profondità maggiore in basso e addirittura sembra piu capiente. Probabilmente è solo meglio sfruttabile, ma paga al di sopra della cappelliera col suo (bellissimo) lunotto very raked. A sedili stesi e col metro in mano, per vedere se ci si riesce a mettere il materassino per dormire in due in situazioni countryside, Xceed ha 10 cm in più di lunghezza. Bene. Prova Xceed PHEV Non avevano la Niro PHEV ma mi dico, meglio, così vedo anche le differenze tra il powertrain PHEV e quello HEV, visto che la prova del PHEV mi interessa farla solo in modalità ibrida. Fantastica, rimango basito. Cerco di sentire il motore e le cambiate del DCT e non ci riesco. Accellero per far partire sicuramente il termico (sono in modalità HEV) ma non riesco a sentire niente. Non identifichiamo una spia o indicatore che faccia capire l'inserimento del termico e ci fermiamo e selezioniamo lo schermino dei flussi, almeno li si capisce. Si, non sono riuscito nè a sentire il rumore del motore, nè le cambiate del DCT. Sicuramente se avessi avuto più spazio (eravamo in sobborgo industriale mezzo extraurbano ma piu di tanto non si poteva sparare) lo avrei sentito e anche le cambiate, ma non è stato possibile. La ripresa mi sembra lenta, strano, e mi accorgo che sono arrivato a 75 km/h: ecco, è che non riesco a percepire la velocità del tutto. E non sto esagerando, con 7 anni di ibrido sotto al sedere. L'auto ha i 18", mi accorgo che in curva veloce c'è un leggero coricamento e capisco perchè tutte le buche e irregolarità che ho cercato deliberatamente di prendere, invece non le ho sentite, taratura morbida da comfort, eccezionale. Nonostante i ruotoni sembra di avere le sospensioni pneumatiche. Tra gli interni inaspettati, la silenziosità fuori dal mondo e l'impossibilità di sentire il cambio, mi escono dalla bocca i complimenti al venditore, proprio spontaneamente, sono stupito. Prova Niro HEV Salgo e subito ri-comparo gli interni e la posizione di guida. Interni nero lucido con ditate, quel poco che mi piaceva è andato, tristezza totale. Posizione guida Xceed sportiva con schienale inclinato indietro , da camioncino su Niro, con ottima visibilità e spazio sulla testa, un pò carente con il lunotto inclinatissimo di Xceed (credo abbia un CX molto migliore, ora lo cerco), ma l'effetto mi ricorda le auto degli anni 70, stile Fiat 124. Comodo ma non mi esalta, mi sembra di guidare un'auto vecchia. Parto e praticamente lì finisce la storia. Si accende il motore per il ciclo di riscaldamento ed è lì bello chiaro chiaro. Non che sia rumoroso, ma se stai scendendo da un'auto in cui neanche accelerando riuscivi a sentirlo, ti passa ogni voglia. Mi arresto per la rotonda ed il termico in riscaldamento non solo si sente ma fa pure un rombo di risonanza. Faccio alcuni metri in ripartenza ed ecco: rumore di motore e cambiata del DCT con leggero scattino. Mi dico: OK, è finita. Rifacciamo la stessa strada, che ha un pò di curve e un pò di buchette e asfalto rovinato. Sospensioni rigidissime per compensare l'assetto alto, si sentono tutte le irregoralità una a una. In compenso mi sembra che rolli di meno, il che da idea della durezza delle sospensioni. Mi ricordo che Niro è del 2016 e Xceed esce 3 anni e mezzo dopo. Non credendo alla delusione, chiedo e ottengo dal venditore, di fare un'altro giro di controllo su XCeed PHEV. Anche perchè mi sono accorto che la Niro HEV con un nonnulla accendeva il motore, la Xceed PHEV mi sembrava sempre in elettrico (Nota; ho fatto le prove tutte in modalità ibrida apposta. Di una prova in EV non sapevo che farmene). Il secondo giro lo faccio durare ben poco: tra le due auto ci sono anni luce di differenze, la Xceed mi sembra un prodotto superiore al suo segmento e ho la conferma che il powertrain PHEV è tarato in modo molto diverso da quello HEV, con una propensione elettrica molto ma molto piu spinta. Riesco anche a vedere in funzione il famoso funzionamento seriale in mod. Ibrida: se non hai lo schermino manco te ne accorgi, perchè il motore non si sente, e dai numeri dei test già so che è di incredibile efficienza. I contro di Xceed e i pro di Niro. Davo poche speranze a Xceed perchè Kia italia ha fatto un'enorme cazzata. L'allestimento unico High Tech manca rispetto all'allestimento top "Evolution" delle altre Xceed di qualificanti accessori non disponibili nemmeno optional. Tra questi troneggia il riscaldamento sedili e volante che comprende anche sedili ventilati ed elettrici in tutte le direzioni. E anche impianto JBL e altre cosine. Dare riscaldamento sedili e volante e ventilazione sedili alle versioni termiche e non alla PHEV urla di incompetenza e deficienza assoluta. Se penso che devo mettere il coprisedile riscaldante aftermarket su una macchina di 40,000 euro di listino mi sale il mostro dietro le spalle. La prova è finita, non c'è storia. E per la Niro vorrebbero anche tipo 2500 eur in più. Per la cronaca, ieri sono uscite le foto spia della prossima Niro in camuffo, un anno e mezzo e Niro va in pensione.
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Debuttano le rinnovate Kia Niro Hybrid e Kia Niro Plug-In-Hybrid, il cui stile esterno è ispirato alla versione full electric (Kia Niro EV), mentre all'interno troviamo l'utilizzo di nuovi materiali e nuove opzioni di colore. Inoltre, i modelli Niro sottoposti a restyling ottengono il nuovo sistema telematico UVO Connect di Kia. All'esterno, la Kia Niro M.Y. 2019 riceve un nuovo design dei paraurti, fari riprogettati caratterizzati da un design "ice-cube" (disponibile come FULL LED, optional), nuove LED DRL con un esclusivo layout a doppia freccia e fari antinebbia LED (optional). Nella parte posteriore, i crossover adottano luci posteriori a LED ridisegnate, una piastra inferiore in argento, nuovi catadiottri e fendinebbia posteriori. La Kia Niro Hybrid è disponibile con cerchi da 16 sino ai 18 " (quest'ultimi anche diamantati bicolore), mentre la declinazione Plug-In-Hybrid è disponibile esclusivamente con cerchio da 16". La telematica è affidata ad un sistema di infotainment da 8,0 pollici touchscreen e da uno schermo TFT da 4,2 pollici nel quadro strumenti. Optional schermo touchscreen da 10,25 pollici e schermo nel quadro strumenti da 7,0 pollici. La gamma Niro guadagna anche due pacchetti di colori in Europa: rosso-arancio o prugna. Altre modifiche includono l'adozione dei "paddles" al volante per il cambio a doppia frizione a sei rapporti ed un nuovo freno di stazionamento elettronico con freni posteriori più grandi. Il sistema telematico UVO Connect diventa disponibile sulla Kia Niro Hybrid. Compatibile con il touchscreen opzionale da 10,25 pollici ed uno smartphone, UVO connect offre accesso a informazioni sul traffico in tempo reale, previsioni meteo, POI, prezzi del carburante, parcheggio, informazioni sulla stazione di ricarica ed altro ancora. La gamma Niro aggiornata vede anche l'introduzione di nuove tecnologie di sicurezza attiva come la funzionalità Stop & Go per il sistema Smart Cruise Control e Lane Following Assist. Nessun cambiamento viene apportato ai propulsori, che combinano un motore a benzina GDi da 1,6 litri con una batteria ai polimeri di litio da 1,56 kWh (per Niro Hybrid) e lo stesso motore termico con una batteria da 8,9 kWh nell'ibrido plug-in . Le emissioni di CO2 dell'ibrido sono pari a 99,8 g / km (ciclo combinato WLTP) mentre l'ibrido plug-in emette 31,3 g / km. Il modello PHEV può essere guidato in modalità EV fino a 49 km. Kia inizierà le vendite europee della Niro PHEV e Niro Hybrid durante il secondo trimestre del 2019.
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Vettura con due mesi di vita, 6500 km all'attivo, km percorsi durante il test 650 km. Modello Outlander Phev 2020 dati dichiarati Motore a benzina Cilindrata cm3 2360 No cilindri e disposizione 4 in linea Potenza massima kW (CV)/giri 99 (135)/4000 Coppia max Nm/giri 211/4500 Motore elettrico anteriore Potenza massima kW (CV)/giri 60 (82)/n.d. Coppia max Nm/giri 137/n.d. Motore elettrico posteriore Potenza massima kW (CV)/giri 70 (95)/n.d. Coppia max Nm/giri 195/n.d. Potenza massima complessiva kW (CV) 165 (224) Emissione di CO2 grammi/km 41 No rapporti del cambio cambio assente Trazione integrale Freni anteriori dischi autoventilanti Freni posteriori dischi Quanto è grande Lunghezza/larghezza/altezza cm 470/180/171 Passo cm 267 Peso in ordine di marcia kg 1880 Capacità bagagliaio litri 463/1602 Pneumatici (di serie) 225/45 R18 ESTERNO - 8 grossa imponente, leggermente pesante se vista di lato, molto meglio il frontale bello e caratteristico. La coda alta ed imponente, ma piacevole. POSTO GUIDA - 8.0 Vettura molto comoda, posto guida spazioso, ci mancherebbe viste le dimensioni, peccato per i tasti, delle varie funzioni un po troppo disordinati, ed alcuni senza illuminazione, Comodi e funzionali i sedili in pelle, con regolazioni elettriche. FINITURA – 8.5 Passi avanti rispetto alla serie precedente, rimangono alcune plastiche bruttarelle in zone meno visibili e dei tasti che sembrano arrivare da auto di segmenti ben inferiori. peccato. Materiali buoni su sedili, in pelle e pannelli portiera, assenza di rumori e vibrazioni. ABITABILITA’ – 8.0 Grossa e lunga, era la versione a 5 posti, di spazio se ne trova molto, ma non è da record. si viaggia bene in 4 ma pure in 5 senza soffrire troppo. DOTAZIONE DI SERIE – 8.5 Dotazioni di sicurezza ADAS, di buon livello , trattandosi di una top di gamma ha su di tutto, ottimo impianto audio, e sistema multimediale. Buoni i fanali per potenza e distribuzione del fascio luminoso. telecamere complete che aiutano molto. INFOTAINMENT – 8.0 di buon livello, migliorato rispetto alle serie precedenti. abbastanza facile da usare, ma serve prenderci un poco la mano. bella la parte dedicata, al sistema ibrido con molte informazioni di ogni tipo. Strumentazione classica e ben fatta. MOTORE – 7.5 Nuovo motore, 2.4 cc da 99kw, onesto e buono per il tipo di vettura, 211 nm di coppia a 4500 giri non sono molti, ma poi entrano in campo quelli elettrici e tutto cambia. Alla fine è come avere 220 cv circa, ed effettivamente anche in autostrada, riprendendo affondando tutto giu, la spinta è molto buona ed appagante. In salita la massa si sente, e complice il cambio con effetto scooterone, non regala sensazioni piacevolissime e diventa rumoroso, ma vabbe, questo capita quasi a tutte le ibride, avrei preferito un bel 1.5 turbo da 150 cv.... da accoppiare ai motori elettrici.. CONSUMI 7.5 costo della ricarica, su colonnina enel x 0,45 a kw un pieno 6 euro circa, e lo fai in poco tempo, , esempio nel tempo di una spesa veloce di 40 minuti ho ricaricato quasi 4 kw... ci aggiungi un caffe ed hai ricaricato metà delle batterie con 3 euro, piu il caffe. ricarica a casa, a 0,30 x kw, in 7-8 ore fai il pieno con meno di 5 euro..e poi hai almeno 40 km reali elettrici, oppure da usare come una ibrida.. usata per tragitto casa lavoro, e sei sotto i 20 km puoi praticamente viaggiare solo elettrico o spendere davvero poco di carburante. Nell'uso di tutto i giorni tra benzina e elettrico sei sui 13 km litro...stando attenti, medi reali, volendo anche di più. la massa non aiuta sicuro...se esageri salgono e non poco, senza batterie cariche facile stare a 10 litro... se hai a casa i pannelli fotovoltaici tutto cambia. Le Ibride Plug in sono, secondo me molto interessanti COMPORTAMENTO DINAMICO – 7.5 Migliorato rispetto alle serie precedenti, sia per guidabilità generale, che per percorrenza di curva, mi è è piaciuto anche forzando tra le curve. Ovvio è una vettura pesante con baricentro alto. tenuto conto di questo ripeto, non mi è dispiaciuto ed è migliorato sicuramente in questa nuova versione. Impianto Frenante 8 Mi sono trovato bene, ben dimensionato e ben fruttabile, puoi dosare la forza del freno motore che ricarica le batterie, usando le pallette, grosse al volante. simpatico, comodo ed immediato. anche scendendo forte in discesa non ho percepito nessun problema di surriscaldamento. CONFORT – 8,5 Davvero comoda e ben insonorizzata, paga sol quando, il motore termico frulla al massimo dei gira causa il cambio automatico, ma nel resto dell'utilizzo va bene ed è molto confortevole. Principali pregi Bello poter decidere se usare solo i motori elettrici, o altre cose, tipo forzare la ricarica delle batterie usando il motore termico per avere, magari dopo le batterie cariche. La spinta complessiva di tutti i motori è apprezzabile, e nell'uso autostradale molto veloce, FINO A QUANDO LE BATTERIE REGGONO. Difetti. Bagagliaio grosso, ma non sfruttabile bene per alcune limitazioni e conformazione. Tasti non illuminati al volante davvero assurdo., alcuni tasti di utilizzo quotidiano un poco nascosti. peccato che il motore termico non è turbo... IN CONCLUSIONE: solo pochi anni fa, si pensava a questo tipo di vetture come il futuro, ora sono la realtà. La tecnologia Plug in la trovo interessante ed intelligente. Bel suvvone, comodo e ben rifinito, ovvio il peso non lo aiuta. la mia video Prova.
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Ciao a tutti! Certi di voi lo sanno già, ma ho finalmente ricevuto 2 settimane fà il mio Volvo XC40 T5 Recharge (Twin-Engine) ordinato a settembre scorso. Ecco una prima foto : Tante altre foto qui : Entro domani, vi farò una recenzione completa su i miei primi 1200km. Ma l'idea di questo topic è di capire come si usa e come funziona un ibrida Plug-In. Aspetto anche tutte le vostre domande e provero a rispondervi! Ecco già qualche informazione : Marchio : Volvo Modello : XC40 Versione : T5 Recharge (o Twin Engine a seconda dei mercati) Livello : Inscription Motore termico : 1.5 3cyl 180cv Motore eletrico : 82cv Totale : 262cv Trazione anteriore (per entrambi i motori) autonomia elettrica dichiarata : 40-45km WLTP Perché hò scelto un ibrida Plug-In ? Faccio parecchia strada (tra i 30'000 e 35'000km ogni anno) e le mie due ultime auto erano Diesel 4x4 (una Mini Countryman R60 Cooper SD che mi sono tenuto 3 anni e una Mini Clubman F54 Cooper SD che ho tenuto 4 anni). Questa volta, forse per curiosità o per la novità, volevo passare al 100% elettrico... ma... - per il momento affitiamo un appartamento e se abbiamo una presa elettrica in garage che basta per una Plug-In con una "piccola" batteria, non basta per una Full Electric, e : - vengo in Italia circa 1 volta al mese... e vado anche molto spesso in Francia... Qui da noi (Svizzera) e anche in Francia, la rete di colonnine comincia ad essere sufficiente, e anche quelle rapide appaiono sempre più... Ma in Italia, specie in certe reggioni, ci sono pochissime colonnine... e per il momento non mi è molto chiaro di come e in quali condizioni potrei installare una colonnina nel mio garage in condominio (da chiarire e se avete consigli o idee, ne possiamo parlare volentieri qui, o su un topic apposito... ). Dal prescindere di tutto questo, mi sono detto che il Plug-In era "forse" una buona via di mezzo... Infatti : - abito a circa 45km del lavoro (6km di città, 10km di strade limitate a 60 o 80 km/ora e 29km di autostrada) - posso ricaricare con la presa in garage (e stiamo costruendo, dunque installeremo la colonnina) - posso ricaricare al lavoro... - Ci sono colonnine quasi ovunque (per esempio al supermercato vicino casa ne hanno appena installate 6 ) : Ecco per la presentazione... Aspetto le vostre domande e preparo la prima recenzione Tutti i dati di consumi saranno consegnati qui : https://www.spritmonitor.de/fr/detail/1075577.html
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Arriva l'Audi A8 L 60 TFSIe Quattro e dietro questa sigla chilometrica si nasconde una A8 passo lungo che è spinta da un motore termico benzina 3.0 V6 da 340 CV e 500 Nm, accoppiato ad un motore elettrico sincrono inserito nella trasmissione di ZF ad 8 rapporti, da 136 CV e 350 Nm che insieme erogano 450 CV e 700 Nm di coppia! La batteria, agli ioni di litio da 14.1 kWh da 385 V sistemata nel vano sottostante il baule, garantisce alla A8L un'autonomia di 46 km in ciclo WLTP. La vettura è Plug-in, e con una connessione a 400 V e 16A , bastano 2 ore e mezzo per ricaricare la batteria (con una potenza massima di 7.4 kW). Con la rete domestica da 220/240 V e 10A sono necessarie 6,5 ore. Lo scatto da fermo a 100 km/h è coperto in 4.9 secondi e la velocità massima è autolimitata a 250 km/h. Può muoversi in modalità completamente elettrica sino a 135 km/h. In modalità "Coasting" può recuperare 25 kW di potenza Debutterà nell'ultimo quadrimestre del 2019 in Germania ad un prezzo di partenza di 109'000 Euro.
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WCF Sembra confermata quindi la produzione della versione di serie della DBX Concept presentata a marzo. Li amo
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Opel presenta la nuova PHEV basata sulla Opel Grandland x. La nuova Opel Grandland X Hybrid4 è la prima di una lunga lista di modelli ibridi che arriveranno nei prossimi anni, che vanno da Corsa a Zafira Life, al commerciale Vivaro ed il futuro successore della Mokka X , che si estende fino al 2024 , uno dei i primi frutti del piano strategico PACE! avanzato dalla casa tedesca dopo l'acquisto di PSA. Dotata di un motore turbo a benzina, quattro cilindri 1,6 litri - sviluppa una potenza massima di 200 CV, insieme a due motori elettrici da 109 CV che sono alimentati da una batteria agli ioni di litio con una capacità di 13,2 kWh; questa fornisce un'autonomia in modalità elettrica di 50 chilometri. Il layout meccanico è il medesimo della DS7 E-Tense e della 3008 Hybrid4, uno accoppiato al motore a combustione che aziona l'asse anteriore e l' altro, insieme con il differenziale, è integrato sull'asse posteriore azionato elettricamente. La potenza massima è di 300 CV ed è trasferita all'asfalto tramite un cambio automatico a 8 velocità e attraverso le quattro ruote. Sul lato sinistro, dov'è il vano del rifornimento, è presente una presa di ricarica con un massimo di 3.3 kW, mentre è disponibile una Wallbox da 7.4 kW che consente una ricarica completa in 1 ora e 50 minuti.
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Oggi oltre alla Grand Commander standard 7 posti, Jeep presenta in Cina la Commander PHEV, ovvero il modello che abbina il 2.0 litri turbo ad un elettrico posteriore con abitacolo 5 posti (per questo perde la denominazione Grand e la terza fila di sedili). I consumi dichiarati nel misto sono inferiori a 2 litri per 100 km nel ciclo di omologazione cinese (diverso dall europeo). La tecnologia é derivata dalla Pacifica Hybrid. Piu avanti Jeep presentera anche la Commander standard ovvero con soli 5 posti e motori tradizionali, piu economica rispetto la Grand Commander. Non vi saranno differenze estetiche tra Commander e Grand Comander. https://www.autohome.com.con/news/201804/915861.html#p7
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