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sondaggio sul referendum


viva l'italia

Come voterai al referendum?  

120 voti

  1. 1. Come voterai al referendum?

    • Si
      63
    • No
      4
    • Mi astengo
      21


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la legge è modificabile se c'è volontà politica caro viva l'italia... e la volontà politica di gran parte della maggioranza odierna NON c'è, in quanto la giudicano ECCELLENTE, con buona pace delle storture che ha in se, nel bene e nel male, e sopratutto anche perchè NON hanno il tempo materiale per modificarla, essendo in ben altre faccende + urgenti e contingenti affaccendati...

L'opposizione, dal canto suo, SE andrà al governo nella prossima legislatura, NON avrà MAI i numeri x modificarla, visto che piacione rutelli è favorevole a tenerla così com'è...

Quindi sono solo kiakkere da bar, non dello sport, ma sempre da bar...

Sullo spiegare alla "casalingUa di Voghera" i vari commi, parole, etc, sono d'accordo... anche se fatto 100lo sforzo x informare, la parte impegnata x far capire veramente è stata forse pari a 2...

"The great enemy of the truth is very often not the lie -- deliberate, contrived and dishonest -- but the myth -- persistent, persuasive and unrealistic"

(John Fitzgerald Kennedy)

"We are the Borg. Lower your shields and surrender your ships. We will add your biological and technological distinctiveness to our own. Your culture will adapt to service us. Resistance is futile!"

"Everyone is entitled to their own opinion, but not their own facts!"

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I più attivi nella discussione

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...

Ultima cosa.... se i SI sono meno del 25% (attendiamo i dati) la loro sconfitta sarebbe netta perchè un'eventuale quorum raggiunto avrebbe addirittura decretato la vittoria dei NO.

"Io non ce l'ho co' te, ma co' quello che te sta vicino e nun te butta de sotto!"

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... hai provato a spiegarlo ad una casalinga' date=' ad un operaio, ad un contadino? Io ci ho provato ma al di là di tutto trovavo solo persone che poco capivano su che cosa era un comma di legge etc...

Tutti erano per il SI se comunisti (a volte il popolo abbraccia tale ideologia) e per l'astensione se cattolici (a volte il popolo abbraccia tale religione).

L'astensione non è la vittoria dei NO. La legge resta modificabile... contrariamente a quanto sarebbe accaduto se avessero vinto i NO o i SI.

Il senso civico lo si ha se è lo stato a chiamarmi al voto ponendomi un quesito chiaro: Re o repubblica? Divorzio o non divorzio? Non se sono alcuni cittadini a propormi delle modifiche ad una legge. In questo caso sono i SI a doversi contare, chi si astiene sicuramente non è per il sI e tanto basta. Il referendum non ha l'intento di contare chi è favorevole alla legge ma chi è contrario!

...

Ultima cosa.... se i SI sono meno del 25% (attendiamo i dati) la loro sconfitta sarebbe netta perchè un'eventuale quorum raggiunto avrebbe addirittura decretato la vittoria dei NO.[/quote']

Sullo spiegarlo a qualcuno ho fatto una certa fatica coi miei (artigiano e ex-impiegata) più che altro perchè l'informazione televisiva è stata davvero di basso livello: ripeto, come si fà in un telegiornale nazionale, il sabato prima del ref a dire "il referendum per abrogare la legge 40"?

La legge è modificabile, ma non c'è interesse a farlo in sede legislativa (seppure ce ne sia bisogno). Se avesse vinto il NO la legge poteva essere comunque cancellata e riscritta, seppur rispettando i dettagli decisi dal referendum. Stesso discorso per il SI.

Il fatto che il referendum abrogativo porti con se il solito piccolo nonsense verbale (se ti và bene scrivi NO, se non ti và bene scrivi SI) è inevitabile e dopo decenni di referendum non è una scusa valida: se la gente non lo sà è perchè l'educazione civica è scarsa.

Tanto più che in alcuni casi anche quando i referendum passano alla gente si continui a dire delle balle.

Quanti sanno che il nucleare in Italia non è vietato?

E per finire, i conteggi come quello sul 25% dei SI non hanno grosso fondamento, gli astenuti sono di per se privi di significato o di modellabilità nel conteggio.

Rimango dell'idea che molti astenuti abbiano semplicemente detto, "non ho capito" o "chi se ne frega".

Questo è sconfortante e soprattutto grave perchè è probabile che un'altra volta avranno un po' meno voglia di andare al seggio.

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Sullo spiegarlo a qualcuno ho fatto una certa fatica coi miei (artigiano e ex-impiegata) più che altro perchè l'informazione televisiva è stata davvero di basso livello: ripeto, come si fà in un telegiornale nazionale, il sabato prima del ref a dire "il referendum per abrogare la legge 40"?

La legge è modificabile, ma non c'è interesse a farlo in sede legislativa (seppure ce ne sia bisogno). Se avesse vinto il NO la legge poteva essere comunque cancellata e riscritta, seppur rispettando i dettagli decisi dal referendum. Stesso discorso per il SI.

Il fatto che il referendum abrogativo porti con se il solito piccolo nonsense verbale (se ti và bene scrivi NO, se non ti và bene scrivi SI) è inevitabile e dopo decenni di referendum non è una scusa valida: se la gente non lo sà è perchè l'educazione civica è scarsa.

Tanto più che in alcuni casi anche quando i referendum passano alla gente si continui a dire delle balle.

Quanti sanno che il nucleare in Italia non è vietato?

E per finire, i conteggi come quello sul 25% dei SI non hanno grosso fondamento, gli astenuti sono di per se privi di significato o di modellabilità nel conteggio.

Rimango dell'idea che molti astenuti abbiano semplicemente detto, "non ho capito" o "chi se ne frega".

Questo è sconfortante e soprattutto grave perchè è probabile che un'altra volta avranno un po' meno voglia di andare al seggio.

impeccabile analisi da cima a fondo...

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dal corriere online:

Giovanardi esulta: «Ha vinto il Parlamento». La Bindi: «No, Ruini»

Qualcuno ancora dubita della vox papista??

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alèèèèè ora si scataneno i parolai... ma la bindi ha ivnto un cervello alla lotteria di recente??

Referendum: le reazioni politiche dopo la chiusura delle urne

«Ha vinto il Parlamento», «No, Ruini»

Giovanardi ringrazia Pera e Casini. Bindi: «Il vincitore è il cardinale». L'amarezza dei radicali: «Sconfitta pesante»

ROMA - Il referendum è fallito, il quorum non ci sarà. Tra le file del partito dell'astensione, il primo a esultare è Carlo Giovanardi che non aspetta neanche venti minuti dalla chiusura delle urne per rilasciare il suo commento, in difesa della seconda e della terza carica dello Stato che alle urne hanno deciso di non andare. «Ha vinto il Parlamento - dice il ministro Udc - e grazie ai presidenti Pera e Casini che hanno difeso il lavoro del Parlamento da un attacco demagogico e a tratti addirittura offensivo». Anche il collega di partito e di governo Rocco Buttiglione attacca i «denigratori di Casini e di Pera». Cocente la delusione nel Comitato del Sì, con Daniele Capezzone, segretario dei radicali che ammette senza esitazione: «Abbiamo perso e pesantemente, aldilà delle più nere previsioni».

«HA VINTO RUINI» - L'analisi che fa Rosy Bindi, fervente cattolica che ha votato «No», si sposta sulla Cei. «Il cardinale Ruini è sicuramente il vincitore del referendum, su questo non c'è dubbio», spiega la deputata della Margherita. Che mette in guardia: «Penso che a Ruini interessasse non vincere il referendum o difendere una legge, ma piuttosto l'affermazione di alcuni valori. E non so se vincere con l'astensione vuol dire affermare questi valori».

FI CONTRO FASSINO - Secondo Sandro Bondi, coordinatore nazionale di Forza Italia, il mancato raggiungimento del quorum «è una severa lezione a Fassino». L'attacco contro il segretario dei ds è così motivato: «E' giunto addirittura a servirsi delle libere scelte del Presidente Ciampi per interessi politici di parte».

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