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DDL editoria: registro per siti internet


Guest DESMO16

Messaggi Raccomandati:

Internet è territorio libero e neutrale, per sua stessa ed inconfutabile natura.

Voler a tutti i costi tirare dentro delle regolamentazioni per sapere chi-scrive-cosa-e-quando è solamente un modo per limitare la libertà d'espressione.

Siamo già a contatto con tanti e troppi casi di censura e di sequestro preventivo, in italia, ed il fenomeno è già di per sè intollerabile.

Figuriamoci poi con questa pagliacciata.

Aggiungo che uno può anche essere stufo della disinformazione o degli insultatori anonimi, ma non dovrebbe essere autorizzato a stufarsi per cose simili. Internet, come detto, è territorio libero, e chi non vuole leggere qualcosa non lo legge.

Al contrario è importante che chiunque possa scriverci quello che vuole: che gli insultatori anonimi possano insultare anonimamente e che i disinformatori possano disinformare.

La libertà ha anche i suoi lati negativi, nessuno l'ha mai nascosto. Ma è libertà proprio per questo. E la libertà non è barattabile.

"Fico, io ti rispondo che al buio tutti i gatti sembrano leopardi e che non bisogna mai comprare un gatto in un sacco. C'entrano qualcosa? Probabilmente no, esattamente come la tua metafora." [Loric]

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Internet è territorio libero e neutrale, per sua stessa ed inconfutabile natura.

Voler a tutti i costi tirare dentro delle regolamentazioni per sapere chi-scrive-cosa-e-quando è solamente un modo per limitare la libertà d'espressione.

Siamo già a contatto con tanti e troppi casi di censura e di sequestro preventivo, in italia, ed il fenomeno è già di per sè intollerabile.

Figuriamoci poi con questa pagliacciata.

Aggiungo che uno può anche essere stufo della disinformazione o degli insultatori anonimi, ma non dovrebbe essere autorizzato a stufarsi per cose simili. Internet, come detto, è territorio libero, e chi non vuole leggere qualcosa non lo legge.

Al contrario è importante che chiunque possa scriverci quello che vuole: che gli insultatori anonimi possano insultare anonimamente e che i disinformatori possano disinformare.

La libertà ha anche i suoi lati negativi, nessuno l'ha mai nascosto. Ma è libertà proprio per questo. E la libertà non è barattabile.

:clap:clap:clap:clap:clap:clap:clap:clap:clap:clap:clap:clap:clap:clap

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Idiozia...mi faccio il blog col server di un altro paese e siamo da capo

Siamo al livello della Cina :( no words!Svizzera aspettami!

ESATTO!! :redd

Solo che così facendo, chi uscirà di qui si sentirà in dovere di attaccare il governo :clap

MeneS sponsored by L.S.D.M.

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non so se piangere o ridere:

Ddl editoria, Gentiloni ammette

"Un errore la registrazione dei siti"

Ddl editoria, Gentiloni ammette: "Un errore la registrazione dei siti"

ROMA - "Un errore da correggere". Con queste parole Paolo Gentiloni, ministro delle Comunicazioni, ammette sul suo blog che è giustificato l'allarme suscitato dalla norma sulla registrazione dei siti internet inserita nel disegno di legge di riforma dell'editoria proposto da palazzo Chigi. Una presa di posizione che segue le assicurazioni date ieri dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Ricardo Levi sul fatto che l'esecutivo non intende in alcun modo censurare internet.

"L'allarme lanciato da Beppe Grillo e ripreso da molti commenti al mio blog è giustificato", scrive Gentiloni, aggiungendo che la correzione è necessaria perché la norma in questione "non è chiara e lascia spazio a interpretazioni assurde e restrittive".

Il ministro riconosce poi, come ha fatto anche il titolare delle Infrastrutture Antonio Di Pietro nel suo blog, la propria fetta di responsabilità nell'accaduto "per non aver controllato personalmente e parola per parola il testo che alla fine è stato sottoposto al Consiglio dei Ministri". Il disegno di legge è stato approvato la settimana scorsa dal governo e già nei prossimi giorni dovrebbe essere preso in esame alla Camera.

"Pensavo - prosegue Gentiloni - che la nuova legge sull'editoria confermasse semplicemente le norme esistenti, che da sei anni prevedono sì una registrazione ma soltanto per un ristretto numero di testate giornalistiche on line, caratterizzate da periodicità, per avere accesso ai contributi della legge sull'editoria".

Per il ministro delle Comunicazioni, dunque, "va bene applicare anche ai giornali on line le norme in vigore per i giornali, ma sarebbe un grave errore estenderle a siti e blog. Ho sempre sostenuto questa tesi, sia in Parlamento che nei dibattiti pubblici, anche martedì scorso, rispondendo a una domanda del verde Fiorello Cortiana (in occasione del Festival Eurovisioni di Roma, ndr). Il testo, invece, è troppo vago sul punto e autorizza interpretazioni estensive che alla fine potrebbero limitare l'attività di molti siti e blog". In definitiva, "meglio, molto meglio lasciare le regole attuali che in fondo su questo punto hanno funzionato. Riconosciuto l'errore, si tratta ora di correggerlo. E sono convinto che sarà lo stesso sottosegretario alla Presidenza Levi a volerlo fare".

(20 ottobre 2007)

http://www.repubblica.it/2007/10/sez...ni-errore.html

fatemi capire: il ministro ha firmato un disegno di legge in materia di internet/libertà di pensiero ecc ecc senza leggerlo con cura?

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