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Film stars e sigarette


Salvino

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Sono perfettamente d'accordo che l'industria del tabacco si infiltri e influenzi quasi ovunque in USA, Cinema e TV in prima linea.

Ma la documentazione di quanto venivano pagati gli attori negli anni '30, prima che la legge lo proibisse (ammesso che lo proibisca del tutto, ancora oggi) cosa dovrebbe dimostrare?

Che erano sponsorizzati?

Cosa dovrebbe dimostrare oggi?

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A parte il piccolo fatto che l'hanno negato per anni,

Sono perfettamente d'accordo che l'industria del tabacco si infiltri e influenzi quasi ovunque in USA, Cinema e TV in prima linea.

Questo non mi pare cosa di poco in un paese dove e' vietato fumare anche per strada.

o questo

As in the 1930s, nothing today prevents the global tobacco industry from influencing the film industry in any number of ways

ps non era uno sponsor come lo intendiamo oggi.

Erano tipo back-handers

Modificato da Salvino

ARTISTA-ALFISTA

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In effetti io ho iniziato a fumare dopo aver visto un film con Gary Cooper.... :shock:

:lol:

Scherzi a parte... sarà che forse era una cosa che si sapeva già... sarà che mi fa ridere pensare che ad oggi Gary Cooper avrebbe preso SOLAMENTE 146583$ (2008) per sponsorizzare illegalmente le sigarette...

Sarà che ad oggi la situazione non è cambiata di una virgola.... ma tutto ciò non mi tocca minimamente!

http://dl.dropbox.com/u/1126539/nexus_s_boot_animation.gif

 

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Te lo posto in Italiano cosi' forse lo capirai meglio

Le star del passato pagate

per promuovere il fumo

Gary Cooper, uno degli attori pagati dalle industrie del tabacco

MULTIMEDIA

FOTOGALLERY

Hollywood, soldi agli attori per fumare nei film

Le multinazionali del tabacco finanziavano attori come Clark Gable, Gary Cooper e John Wayne

ROMA

Maliarde platinate dallo sguardo assassino nascoste dietro un velo di fumo, avventurieri irresistibili dal sorriso strafottente, armati dell’immancabile sigaretta. Ma non per caso, o per esigenze di copione. Il binomio cinema e tabacco, un classico dei tempi d’oro del cinema hollywoodiano, ha svelato i suoi segreti. Sembra infatti che l’industria delle «bionde» abbia versato fior di quattrini ai divi degli anni ’30, ’40 e ’50 del Novecento, per promuovere le sigarette nei loro film. Documenti segretissimi, svelati dopo l’approvazione delle leggi antifumo, rivelano le dimensioni del rapporto storico tra cinema e tabacco. Per avere un’idea, una sola ditta avrebbe versato oltre 3 milioni di dollari in un anno (1937) alle stelle dell’epoca, spiegano i ricercatori dell’Università della California di San Francisco, autori di uno studio pubblicato online su «Tobacco Control». Al centro degli accordi segreti pellicole che ormai sono diventati classici del cinema, sotto accusa perché - secondo i ricercatori - attraverso immagini celeberrime promuovono il fumo ancora oggi.

Virtualmente, spiega il team diretto da Stanton Glantz del Center for Tobacco Control Research and Education dell’ateneo Usa, tutti i grandi nomi del cinema degli anni d’oro erano coinvolti in un sistema di pagamenti per la promozione delle sigarette. Gli studiosi hanno ottenuto i contratti siglati all’epoca da aziende e attori, per pubblicizzare specifiche marche di sigarette. Così hanno potuto calcolare l’entità di denaro versato nelle tasche dei divi. Secondo la ricerca, fra le star pronte ad appoggiare il tabacco figurano Clark Gable, Spencer Tracy, Joan Crawford, John Wayne, Bette Davis e Myrna Loy. «Ci era stato detto che il fumo era parte della storia di Hollywood e la sigaretta un necessario strumento artistico», afferma Glantz. Non era proprio così. «Il nostro lavoro - dice lo studioso - rafforza l’importanza di escludere il tabacco dai film destinati ai giovani».

Il rapporto fra cinema e fumo era complesso. Le case cinematografiche usavano la pubblicità del tabacco per «vendere» i film - aggiunge Robert Jackler, docente di otorinolaringoiatria della Stanford University School of Medicine - e l’industria del tabacco usava Hollywood per vendere i suoi brand e rassicurare il pubblico che il fumo non era pericoloso«. Tanto che nei film dell’epoca medici, infermiere, atleti e perfino Babbo Natale sono comparsi con una sigaretta in bocca. E non sono mancati i divi protagonisti di film, spot e immagini promozionali delle «bionde».

E se le immagini di molte pellicole, riviste oggi con occhio critico, lasciano pensare e danno adito ai sospetti, le carte parlano chiaro. Uno dei documenti chiave scoperti dai ricercatori è infatti la lista dei pagamenti effettuati in un solo anno (la stagione 1937-38) da American Tobacco, azienda produttrice delle Lucky Strike. Stelle del calibro di Carole Lombard, Barbara Stanwyck e Myrna Loy hanno portato a casa 10.000 dollari a testa, l’equivalente di quasi 150.000 dollari di oggi, per «appoggiare» la marca di sigarette. Proprio come Clarke Gable, Gary Cooper, Robert Taylor e Spencer Tracy. Un pò meno, appena 3.000 dollari (43.975 dollari di oggi), per Henry Fonda, e ancora meno per Gloria Swanson, che si è dovuta accontentare di 1.500 dollari (quasi 22.000 dollari di oggi).

Il fatto è che immagini potenti, come le scene fumose di classici tipo «Casablanca», «ancora oggi aiutano a perpetuare la pubblicata tolleranza» nei confronti del fumo sul grande schermo, accusano gli studiosi. «E, proprio come negli anni ’30, oggi nulla impedisce all’industria del tabacco di influenzare quella cinematografica in diversi modi», scrivono i ricercatori. Lo studio è stato sostenuto dal National Cancer Institute americano.

La Stampa

Modificato da Salvino

ARTISTA-ALFISTA

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Quale parte di "documenti di 70 anni fa" non ti è chiara? :lol:

La parola "prescrizione" ti suggerisce qualcosa?

E il concetto di "sono tutti morti, corruttori e corrotti" può aiutare a spiegare meglio? ;)

L'opinione pubblica potrà scandalizzarsi un po' e vedere con un occhio meno affascinato quei divi (defunti) di Holliwood.

Ma a livello legale, quei documenti di 70 anni fa... non contano NULLA. 8)

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Lei non ha capito , o non vuole capire,come spesso succede quando scrivo ,quello che poi alla fine viene capito

Queste rivelazioni , ora ufficiali, potrebbero essere usati nei casi ,in corso ,contro l'industria del tabacco.Ecco l'importanza

ARTISTA-ALFISTA

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70 anni... prescrizione...

Non c'è altro da capire.

Prove e elementi con cui mettere all'angolo in tribunale i grandi del tabacco ci sono e vanno trovate.

Ma vanno trovate ora, in relazione a quello che accade adesso e quello che è accaduto nella vita dei cittadini (americani e non) e devono essere cose consistenti e serie...

In tribunale non ci si fa nulla con queste CAZZATE vecchie di 70 anni, utili solo alle antologie e alle curiosità da rotocalco . :D

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Far parte di una conspiracy che ha ucciso milioni di persone non e' un cosa che va archiviata e dimenticata con gli anni ( che poi non sono 70, al peggio 40 se non meno, e ci sono i precedenti. ) Si ricordi stiamo parlando dell'America .

Una volta stabilito il link cioe' il filo conduttorio.

Come sempre ne riparleremo piu' avanti

ARTISTA-ALFISTA

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Francamente non capisco dove sia la notizia eclatante: da che mi ricordo ho sempre visto film nei quali casualmente veniva inquardato l'attore che sorseggiava un Cinar o che chiaccherava accanto ad un manifesto pubblicitario dell'acqua Pejo; non so quale sapore avesse quell'acqua ma la bionda del manifesto aveva delle belle tette.

Modificato da EC2277
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