Pleo, il robottino a forma di dinosauro

[Dodicicilindri]

Fino a stamattina non ne sapevo niente, poi ho casualmente sentito parlare alla tv di questo strano giocattolo, un robottino a forma di dinosauro che in realtà è molto sofisticato e dovrebbe essere in grado di autoapprendere, oltre che di interagire emotivamente con gli esseri umani.

Posto un articolo:

Il caso Dietro il successo dell' apparecchio interattivo prodotto dalla società americana Ugobe: 14 motori, telecamera, ricevitori a infrarossi. Ma in Italia non c' è ancora

Pleo, il robot che si accende. Con la chiave Usb

Il dinosauro inventato dal creatore del Furby è «emotivo». Si aggiorna con il software da Internet

Si chiama Pleo ed è un cucciolo di «camarasaurus», un dinosauro che ha realmente abitato le grandi pianure del Nord America circa 150 milioni di anni fa, nel periodo Giurassico. Ora è un robot e vaga libero nelle case di decine di migliaia di persone, per la felicità dei bambini e degli amanti della tecnologia. Era ed è vegetariano - per non incutere alcun timore in famiglia - e si nutre di foglie, ora di plastica. Alla sua prima accensione rimane immobile per qualche decina di minuti, emette qualche mugolio e sbatte gli occhi, a riprodurre sinteticamente lo stato di un infante alla schiusura dell' uovo che lo conteneva. Nelle ore successive cresce e si evolve, acquista autonomia nei movimenti, inizia ad esplorare l' ambiente che lo circonda, a manifestare le sue preferenze in fatto di colori e oggetti e - soprattutto - a suscitare immediata tenerezza in chiunque lo stia osservando, inclusi i più scettici. È lo scopo per cui è stato creato, quello di robot da compagnia, ed è il motivo per cui il suo stato evolutivo non può raggiungere l' età adulta: Pleo è destinato a rimanere un cucciolo di poche settimane di vita. È programmato per interagire e giocare con l' uomo, è sensibile alla luce, al tocco e ai suoni e, se lasciato libero, è capace di identificare gli ostacoli ed evitarli. Questo perché, a dispetto delle apparenze ludiche, Pleo è uno dei robot più complessi mai realizzati per un utilizzo domestico: vanta sei microprocessori a governarne il funzionamento, quattordici motori per consentire il movimento di ognuna delle articolazioni, una telecamera a colori, due microfoni stereofonici, un giroscopio elettronico, due emettitori e ricevitori di segnali a infrarossi e una decina di sensori di tocco nascosti sotto la sua colorata pelle di silicone. Oltre a tutto questo, definitivo elemento di distinzione dal mondo dei giocattoli, Pleo utilizza un sistema operativo aggiornabile (Pleo OS) per aggiungere nuove funzionalità e animazioni alla sua vita sintetica. Le nuove versioni del programma possono essere scaricate gratuitamente dalla Rete e memorizzate all' interno del robot con una comune scheda di memoria o utilizzando un cavetto Usb. Prodotto e commercializzato dalla società americana Ugobe (un nome che in lingua inglese suona enfaticamente come «tu vai e sei»), Pleo è stato ideato da Caleb Chung, lo stesso creatore del celebre Furby che, sul finire del secolo scorso, vendette oltre 40 milioni di unità in tutto il mondo, diventando fenomeno di costume. È stato proprio Chung a volere che la sua nuova creatura robotica fosse un dinosauro (la forma animale più amata dai bambini di tutto il mondo dopo il successo del film Jurassic Park) «capace di provare emozioni». Ma la principale motivazione del successo di Pleo, la cui produzione da oltre sei mesi è sensibilmente inferiore alla richiesta del mercato, è dovuta al prezzo estremamente contenuto a cui è in vendita al pubblico. Con un contenuto tecnologico appena inferiore al celebre cagnolino Aibo di Sony, la cui produzione è stata interrotta nel 2006, Pleo vuole davvero essere alla portata di tutte le tasche: costa 349 dollari (225 Euro), rispetto agli oltre 2 mila euro necessari per Aibo. Pleo è in vendita dalle passate festività natalizie negli Stati Uniti e in molte nazioni europee ma, fenomeno sempre più frequente per prodotti di una certa innovazione, non è arrivato in Italia, tra i pochi Paesi per cui non è stata ancora decisa né una data di lancio né un prezzo, sicuramente più alto di quanto praticato nel resto del mondo. Non rimane che acquistarlo in Rete.

Triulzi Massimo

Fonte: corriere.it

Guardate questo video:

http://it.youtube.com/watch?v=E0C55PEcj5E

Probabilmente è un'americanata, e costa anche abbastanza (299 € è il prezzo fissato per l'Italia), ma non posso nascondere che faccia davvero simpatia. Che ne pensate?

[jeby]

l'ho visto al mondadori mediastore in duomo a milano. Costa 299 euro e lo odio già. Per favore, dategli fuoco.