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Champions League 2009/'10


Prestige

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io continuo a pensare che facciamo ancora un paio di partite e poi andiamo a casa

c'e' sempre troppa tensione nella testa dei giocatori che vanno subito nel panico

potenzialmente potrebbe essere una squadra da primi 4 posti in europa, ma continuano a scendere in campo psicologicamente gia' sconfitti

ieri e' andata bene che loro non erano sti fulmini di guerra davanti e noi al primo tiro in porta abbiamo segnato. MA la prossima volta se becchiamo una squadra mediamente organizzata ... ce ne torniamo a casa

poi, se le strategie segretissime del number one sono di mettere 4 davanti, due ia centrocampo a ballare in mezzo a 4/5 avversari e lanci lunghi dalla difesa :pz:pz:pz

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Forse ha questa testa anche perchè ha quei piedi, come dire che se non fosse così bravo (e se non glielo dicessero continuamente) non farebbe così tanto lo sbruffone...

Non è una fatalità, esistono tanti fuoriclasse che non sono fuori di testa.

L'ultimo Italiano che mi viene in mente è Roberto Baggio. Non so cosa sia stato fuori dai campi di calcio, ma almeno, sul terreno, era un gentiluomo.

io continuo a pensare che facciamo ancora un paio di partite e poi andiamo a casa

c'e' sempre troppa tensione nella testa dei giocatori che vanno subito nel panico

potenzialmente potrebbe essere una squadra da primi 4 posti in europa, ma continuano a scendere in campo psicologicamente gia' sconfitti

ieri e' andata bene che loro non erano sti fulmini di guerra davanti e noi al primo tiro in porta abbiamo segnato. MA la prossima volta se becchiamo una squadra mediamente organizzata ... ce ne torniamo a casa

poi, se le strategie segretissime del number one sono di mettere 4 davanti, due ia centrocampo a ballare in mezzo a 4/5 avversari e lanci lunghi dalla difesa :pz:pz:pz

Quoto ogni singola parola. Questa Inter non è vincente.

La prova contro il Barcellona è più significativa del nostro livello, riguardo a una grande squadra europea.

"But before the most charismatic car maker of them all finally went, they left us with a final reminder of what they can do, when they try" (Jeremy Clarkson, Top Gear)

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Guardate che è una gran squadra il Siviglia... a tutte e 3 le nostre squadre farebbe vedere i sorci verdi

Per il resto, gran sfiga di sorteggio... rischiamo sul serio di lasciarci le penne tutte e tre... a occhio quella con + chances appare il Milan

Chi è più criminale, chi tiranneggia il suo popolo, o chi prima finanzia il tiranno, e poi rimpiazza la dittatura con l'anarchia?

(Niall Ferguson, trad. Rita Baldassarre, Corriere Della Sera 02/01/2007)

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  • 1 mese fa...

Lione' date=' buona la prima[/size']

Il Real cade col gol di Makoun

Il Lione strappa una vittoria di grande prestigio e importanza allo stadio Gerland contro il Real Madrid. Decisivo il gol di Makoun all'inizio del secondo tempo, grazie al quale i francesi partiranno favoriti nella gara di ritorno. Real in difficoltà, con Casillas costretto a un miracolo qualche minuto più avanti. Ulteriori tegole per Pellegrini, i gialli rimediati da Marcelo e Xabi Alonso, che salteranno il match al Bernabeu.

C'è anche un palo di Delgado nel tabellino del Lione, che da ancora più valore alla vittoria dei transalpini. Nel Real, Higuain ci prova nel primo tempo, ma l'occasione migliore capita a Marcelo: bravo Boumsong quasi sulla linea a salvare. A inizio ripresa il vantaggio: Makoun avanza indisturbato prima di scaricare un destro dai 25 metri che non lascia scampo a Casillas. Ancora Higuain prova a scuotere i "blancos" e ha una buona possibilità ma è poco incisivo dalle parti di Lloris. Real chiamato alla rimonta il 10 marzo.

16 febbraio 2010

da Sport Calcio Mercato Gossip F1 MotoGp News Live Foto Video - SPORTMEDIASET

Modificato da Navarre75

Passare per idiota agli occhi di un imbecille è voluttà da finissimo intenditore. - Georges Courteline -

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Champions: Rooney affonda il Milan

I rossoneri cedono' date=' 3-2 Manchester[/size']

A San Siro cinque gol e tante emozioni nell'andata degli ottavi di finale tra Milan e Manchester United: purtroppo per i rossoneri, tre sono degli inglesi e la qualificazione è ora estremamente difficile. Grande l'avvio del Milan, in gol al 3' con Ronaldinho e vicino più volte al raddoppio. Poi pareggia Scholes al 36' e nella ripresa viene fuori la classe di Rooney, in gol al 66' e al 74'. Seedorf segna all'85', poi inutile assalto: finisce 3-2.

LA PARTITA

La sensazione è stata quella di un incantesimo, di un ritorno indietro nel tempo. Ma il calcio non è Cenerentola, e le carrozze tornano zucche prima di mezzanotte. Purtroppo per il Milan, al quale non è bastata una serata aperta e chiusa tra fuoco e fiamme per potere rivivere sogni di gloria europea. In mezzo c'è stato il Manchester United e un fuoriclasse, Wayne Rooney, capace di risolvere pressoché da solo una partita così grande e importante. Certo, l'idiosincrasia di questo Milan leonardiano a coprirsi, a essere continuo e organizzato specie nella fase difensiva, lo ha aiutato parecchio. Ed è proprio questa insostenibile leggerezza rossonera, alla fine, a scavare un fossato insormontabile con i club di primo livello. Perché la qualità c'è ancora, così come lo spirito di interpretazione di certe serate a cinque stelle: ma col solo talento è difficile arrivare in fondo alle cose.

Per trentacinque minuti, il Milan è stato parente stretto di quello che, fino a tre anni fa, è stato osannato dai suoi tifosi e ammirato da tutti gli altri. A sintonizzare le teste rossonere su una frequenza da pochi auspicata, è senz'altro il gol-lampo di Ronaldinho, che buca Van der Sar al 3' con la collaborazione di Carrick, che devia quel tanto che basta. Una spinta della fortuna che il Milan, però, ha voglia di meritarsi rimanendo ordinato, pressando come forse mai si è visto in sei mesi di campionato e mettendo a guarnizione del tutto un Ronaldinho ispirato, immarcabile per il tenero connazionale Rafael da Silva e per chi, tra i Red Devils, prova a dare una mano. Dallo United, poche e dimenticabili notizie: Rooney crea delle ansie a Nesta, ma i rinforzi, dai lati (con Bonera e Antonini impeccabili) o dal centro, non arrivano pressoché mai. Il peccato mortale rossonero è quello di non capitalizzare questa sorprendente superiorità: già subito dopo l'1-0, Ronaldinho (assist di Pato) e Antonini (da Thiago Silva) vanno a un passo dal raddoppio. E al 34' è Huntelaar, con un'isolata fiammata sullo smarrito Evans, a toccare il destro sull'uscita di Van der Sar: la sfera passa a pochi centimetri dal palo. Leonardo impreca, ma non sa che sta per arrivare un fulmine molto più dannoso. Su uno dei pochi cross che arrivano in mezzo all'area da destra (anche perché Antonini, un attimo prima, si è stirato), la palla bassa di Fletcher arriva a Scholes, in anticipo su Nesta: ciccata di destro, stinco sinistro, palo interno, gol. È la legge non scritta del calcio, qualcuno sentenzia: ma la fortuna, stavolta, non ha aiutato i più audaci. E la mazzata è pesante, pesantissima, specie per una squadra molto dipendente dagli entusiasmi, dalle onde cerebrali più o meno forti.

Ronaldinho, Pato e Pirlo, a cavallo dei due tempi, mettono ancora paura a Sir Alex, che non cambia nulla di un Manchester United che, pur maggiormente in campo rispetto al primo tempo, sembra vivere solo sugli spunti velenosi di Rooney. E a sir Alex, di fronte a un Milan che man mano cala di intensità, basta una sostituzione per fare saltare il banco. Fuori l'indisponente Nani, dentro la freccia Valencia, messo dalla parte di Favalli: un'azione, un cross, Nesta a spasso, Bonera in ritardo, Rooney invece c'è. Testata sul secondo palo ed è il 2-1 per il Manchester che denuda il Diavolo, ora privato anche del bocchettone della benzina psicologica. Il Milan sparisce dal campo, così' come aveva fatto lo United in avvio: e Rooney, a differenza degli attaccanti di casa, non se lo fa dire due volte. Quando c'è il cross buono, a metà strada tra i due centrali rososneri, c'è anche il 3-1. Leonardo poco prima ha messo Seedorf e subito dopo mette Inzaghi. Il vecchio a cui si chiede di avanzare, di tirare fuori dal cilindro le magie con le quali hanno riempito negli anni che furono la bacheca di casa. Seedorf, a 5' dalla fine, esegue: tacco sopraffino su assist di Ronaldinho, l'ultimo ad arrendersi. Subito dopo, palla del 3-3 per Superpippo, che invece ha la fiala del veleno ormai rinsecchita. Ambrosini e Thiago Silva, nelle classiche mischie disperate, fanno ancora sussultare gli 80mila di San Siro. Ma il pareggio capace di salvare la serata e qualche chance per Old Trafford non arrivano. Sulla musichetta della Champions, fosse suonata anche dopo il 91', passerebbero probabilmente i titoli di coda per il Milan europeo: dall'anima fragile e indifesa.

LE PAGELLE

Ronaldinho 7,5 È andata a finire male, ma il Gaucho ha mantenuto fede al patto del tavolino. Nella notte più delicata e alla fine più amara, è lui e non altri a prendersi sulle spalle il Milan lasciando la sregolatezza appoggiata vicino ai bonghi e dando il massimo in qualità e quantità. Fa sognare San Siro dopo 3 minuti, ma le mascelle le fa spalancare in mille veroniche in dribbling a saltare l'uomo e in un paio di recuperi difensivi cattivi. E l'ultimo ad ammosciarsi e riesce ancora, al primo spiraglio, a offrire l'idea per l'inutile 3-2 di Seedorf. Partita molto vicina a quella del Ronaldinho-playstation: ma è anche la perfetta icona di una squadra-non-squadra che manca di fondamenta solide.

Bonera 6,5 Per un'ora abbondante, è uno dei più della serata. Leonardo lo schiera al posto di Abate per assicurare più appoggio a Nesta e Thiago Silva e viene assecondato dal bresciano, che ha giocato - vale la pena ricordarlo - la sua terza partita dopo quasi un anno di inattività. Con Nesta avvolto da una strana nebbia, è lui a regalare anticipi e scivolate degne del centurione romano. Al 21' della ripresa, lascia tre metri di troppo a Rooney: con uno così, non è il caso. E il Milan scivola nell'abisso

Beckham 5,5 "Se segno, non esulto", ha dichiarato prima del match. Esulta, però, quando al 3' spedisce in area il tracciante che Ronaldinho trasforma nel parziale 1-0. Dopodiché è il solito Beckham, diligente nel compitino, puntuale nell'aiutare il Milan a reggere un ritmo per lui inedito. Poi, fa udire una delle prime esplosioni, e lascia il posto a Seedorf: che con il gol e qualche idea buona suscita probabilmente qualche rimpianto a Leonardo.

Dida 5,5 Nei primi 13 minuti, il Manchester è... Disunited e non arriva dalle sue parti nemmeno per ischerzo. Poi un calcio d'angolo, il cerchio dei milanisti a creare lo spazio per l'uscita del portiere che si fa sfuggire la palla, rinviata prima di guai peggiori. È la copertina della solita, perenne incertezza che Dida assicura ai compagni di reparto. Anche sul gol di Scholes non dà una sensazione di reattività esplosiva. Incolpevole sul secondo e terzo gol

Rooney 8 Il blackout complessivo del pacchetto di incursori ed esterni chiamati a spalleggiarlo lo mette in una situazione non facile. Ma è talmente forte che può fare da solo, come al 19' (controllo, finta, tiro fuori di niente). È forse lui la causa dei tilt in chiusura e rilancio di Nesta, mai visto quest'anno così confuso. E non è casuale che appena il Manchester torna a giocare decentemente a calcio e Ferguson butta fuori il coreografico Nani in nome della freccia Valencia, lui confeziona i due gol che valgono quasi certamente il passaggio del turno. Si parla sempre di Messi, di Ronaldo: ma questo appartiene alla categoria dei fenomeni.

Scholes 6,5 Finta di destro, sinistro al volo, gol nell'angolino. A San Siro è un'impresa da album dei ricordi. Peccato che la finta è un liscio, e il sinistro è lo stinco colpito dal pallone ciccato. Il gol nell'angolino, però, è vero: se si ferma qualche ora in più in Italia può provare al Superenalotto, probabile che becchi il sei.

IL TABELLINO

MILAN-MANCHESTER UNITED 2-3

Milan (4-3-3): Dida 5,5; Bonera 6,5, Nesta 5, Thiago Silva 6, Antonini 7 (37' Favalli 5,5); Beckham 5,5 (27' st Seedorf 6,5), Pirlo 5,5, Ambrosini 6,5; Pato 6, Huntelaar 5,5 (31' st Inzaghi 5,5), Ronaldinho 7,5. A disp.: Abbiati, Abate, Gattuso, Flamini. All.: Leonardo.

Manchester United (4-5-1: Van der Sar 6,5; Rafael da Silva 5,5, Ferdinand 6,5, Evans 5,5, Evra 6; Nani 5 (19' st Valencia 7), Fletcher 6,5, Carrick 5,5, Scholes 6,5, Park 5,5; Rooney 8. A disp.: Foster, G.Neville, Brown, Gibson, Berbatov, Owen. All.: Ferguson.

Arbitro: Benquerenca (Portogallo)

Marcatori: 3' Ronaldinho (M); 36' Carrick (MU); 21' st Rooney (MU); 29' st Rooney (MU); 40' st Seedorf (M)

Espulso: 94' Carrick (MU) per somma di ammonizioni

Ammoniti: Rooney (MU)

16 febbraio 2010

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La tanto osannata difesa milanista del duo Nesta-Thiago Silva è stata la peggiore in campo facendo fare a Rooney quello che voleva. Due colpi di testa di cui il primo sormontando, ed ho detto tutto vista l'altezza del ragazzo di Liverpool, il basiliano tanto acclamato ed il secondo addirittura completamente libero al centro dell'area su un cross lento e prevedibile. La prima italiana è fuori e questo non è un bene per l'immagine del nostro calcio che perde, anno dopo anno, sempre più competività.

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