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Caso De Tomaso-Rossignolo: troppe cose non tornano... (UPDATE: infatti è fallita)


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direi che forse stiamo tamponando ma al momento non stiamo risanando un gran chè,

però finchè non saremo almeno in vista della riva , non vedo altra alternativa che continuare a togliere l'acqua che entra.

Cita

7:32 : Segni i punti coglionazzo !

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De Tomaso: allarme Fim, temiano ultima beffa di Rossignolo

19 Marzo 2012 - 18:18

(ASCA) - Torino, 19 mar - Allarme della Fim Cisl sul caso De Tomaso a poche ore dal previsto vertice dl 21 marzo. Secondo il segretario torinese Claudio Chiarle c'e' infatti il fondato sospetto che l'investitore cinese che deve acquisire l'80% della societa' dalla famiglia Rossignolo non si 'materializzera'' entro dopodomani. Il rischio e' che quindi non vi sia la proroga ella cigs per ristrutturazione, ma la concessione della indennita' per 'cessata attivita'', togliendo ogni speranza ai dipendenti di tornare al lavoro.

''Temo molto l'ennesima beffa della famiglia Rossignolo, perche' se il compratore cinese non si presentera' all'incontro sara' anche difficile ottenere la cassa integrazione straordinaria per ristrutturazione. Purtroppo a pagarne il costo piu' alto saranno i lavoratori. - dichiara Chiarle - Chiedo al Ministero uno sforzo fuori dall'ordinario per rinnovare la cigs perche' i mille lavoratori della De Tomaso non possono subire le conseguenze di scelte industriali inconcludenti dell'attuale proprieta'''.

''Tutto il Sindacato dovrebbe riflettere sulla vicenda De Tomaso, un'azienda che per tre anni ha prodotto un'auto sola, senza un portafoglio clienti e senza un macchinario per costruire auto non aveva speranza tranne quella di trovare un compratore a cui vendere un'effimera idea. - osserva il segretario della Fim di Torino che conclude -: Farsi da parte e' l'unica scelta giusta che oggi possono fare sperando che non sia troppo tardi e che il cinese ci sia davvero''.

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Voglio quotare solo una piccola parte di quanto riportato dal buon Isogrifo:

...

Tutto il Sindacato dovrebbe riflettere sulla vicenda De Tomaso, un'azienda che per tre anni ha prodotto un'auto sola, senza un portafoglio clienti e senza un macchinario per costruire auto

...

Possibile che se ne siano accorti solo adesso? O forse faceva comodo aver le fette di salame (anzi: mortadella, diametro maggiore) sugli occhi per far finta di non vedere?

Oppure speravano di poter andare avanti per una ventina d'anni di CIG senza produrre nemmeno un chiodo?

Statisticamente, il 98% dei ragazzi nel mondo ha provato a fumare qualsiasi cosa. Se sei fra il 2%, copia e incolla questa frase nella tua firma

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Ai sindacati interessa solo continuare a prendere la stecca sottobanco da chi teoricamente sta in antitesi con loro,cioe' gli imprenditori,e contemporaneamente i contributi degli iscritti alle loro associazioni...se producono o meno,poco importa,basta che hanno il loro tornaconto personale e continuano a mangiare sulla pelle dei lavoratori...

''l'Alfa Romeo,non e' un semplice marchio come tanti,ma una filosofia di vita e di pensiero...o c'e l'hai nel sangue questa filosofia o non la potrai mai capire e carpire...''

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De Tomaso, incontro in salita i soldi dei cinesi non ci sono - Torino - Repubblica.it

De Tomaso, incontro in salita

i soldi dei cinesi non ci sono

All'incontro di questa mattina di fronte ai tecnici dei ministeri del Lavoro e dello Sviluppo economico non ci sarà il presidente della HotYork, possibile acquirente dell'azienda. L'avvocato della società spiegherà che i 500 milioni da Hong Kong non sono ancora arrivati. E potrebbe scattare la cassa integrazione per crisi, preludio dei licenziamenti

di STEFANO PAROLA

Quello di stamani a Roma sarà un incontro tutto in salita per il futuro della De Tomaso. Perché le operazioni di acquisizione da parte del gruppo cinese HotYork e il relativo aumento di capitale da 500 milioni non sono ancora stati chiusi. I ministeri del Lavoro e dello Sviluppo economico aveva dato più tempo all’azienda per consentirle di presentarsi con un nuovo assetto e soprattutto con le risorse necessarie ad andare avanti. Ma oggi quelle risorse ancora non ci sono.

Nell’incontro di questa mattina il legale della HotYork, Simone Brambilla dello studio milanese Lsc, non sarà accompagnato dal presidente della società cinese, Qiu Kunjian. Però cercherà comunque di mostrare ai tecnici dei due ministeri i progressi fatti in questi giorni. Per esempio, dimostrerà che la divisione europea del gruppo HotYork sta lavorando a supporto dell’acquisizione della De Tomaso.

Ma non sarà semplice né per lui né per la famiglia Rossignolo (la vecchia proprietà, che dovrebbe rimanere in azienda con una quota di minoranza) convincere il ministro Elsa Fornero a firmare il decreto per la cassa integrazione per ristrutturazione destinata ai 900 addetti della fabbrica ex Pininfarina di Grugliasco.

L’esponente del governo Monti aveva chiesto precise garanzie e già durante l’incontro del 29 febbraio aveva concesso (malvolentieri) una proroga. L’incontro definitivo avrebbe dovuto svolgersi venerdì scorso, ma l’azienda ha chiesto di avere altro tempo. Così si è arrivati all’appuntamento di oggi. Che rischia di essere risolutivo, ma in negativo: se i proprietari vecchi e nuovi della De Tomaso non dovessero essere abbastanza persuasivi, il ministero farà scattare la cassa integrazione per crisi. Un ammortizzatore che è il preludio dei licenziamenti.

(21 marzo 2012)

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I cinesi non sono mai esistiti,come non sono mai esistiti malesi o arabi...e' solo una scusa di rossignolo per prendere tempo e SOPRATUTTO soldi...in un paese che si professa tale,starebbe gia' dentro da un pezzo...

''l'Alfa Romeo,non e' un semplice marchio come tanti,ma una filosofia di vita e di pensiero...o c'e l'hai nel sangue questa filosofia o non la potrai mai capire e carpire...''

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MF Dow Jones - Economic Indicator - Borsa Italiana

De Tomaso: Fismic; non credibile, basta fondi pubblici

ROMA (MF-DJ)--"Era la terza riunione ed era una riunione importante in cui si doveva discutere del futuro dei lavoratori della De Tomaso, ma la De Tomaso non si e' presentata. Siamo di fronte a un'azienda non credibile, che non ha un piano industriale. E' ora di dire basta all'elargizione di fondi pubblici per aziende che si comportano in questo modo".

Cosi' Luigi Risi, responsabile dell'Ufficio sindacale della Fismic, commenta in una nota l'incontro di stamattina al ministero dello Sviluppo Economico.

Alla riunione non erano peraltro presenti i presunti soci cinesi, che dunque non hanno fatto pervenire alcun finanziamento, come invece avevano promesso. "A questo punto - prosegue Risi - il nostro obiettivo principale e' quello di tutelare e salvaguardare i lavoratori con una richiesta di cassa integrazione per crisi, rimodulabile nell'arco del tempo se l'azienda presentera' un piano di ristrutturazione".

Il tavolo al ministero dello Sviluppo Economico resta comunque aperto nell'attesa della richiesta di cassa integrazione per crisi da parte dell'azienda. Vorremmo ora sapere dal Segretario della Fiom di Torino, Federico Bellono, di quali notizie fosse in possesso per avere cosi' tante certezze sulla presenza al tavolo dei sedicenti soci cinesi. com/mur rosario.murgida@mfdowjones.it

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De Tomaso, giallo con delitto - Lo spiffero, quello che gli altri non dicono

De Tomaso, giallo con delitto

Pubblicato Mercoledì 21 Marzo 2012, ore 13,15

Epilogo della pochade dei Rossignolo. Né la famiglia né il fantomatico socio cinese si sono presentati al tavolo ministeriale. Ora si tratta sulla cassa integrazione per cessata attività

CLOSED De Tomaso, ex Pininfarina

Fumata nera per la De Tomaso. Il giallo, inteso come finanziatore cinese - tal Qui Kunjian, presidente del gruppo HotYork, società "conchiglia" di Hong Kong che aveva annunciato l'intenzione di rilevare l'azienda, si è dileguato. Così come si è data alla macchia la famiglia Rossignolo, dopo quasi tre anni di tira e molla, di annunci, promesse, avvertimenti. Tempo sufficiente però a drenare una quantità, questa sì, industriale, di denaro pubblico e della vecchia gestione Pininfarina: a partire dai 15 milioni di denaro in cassa dei Tfr dei lavoratori, ai contributi per l'innovazione agli anticipi sulla formazione professionale. Tutto in fumo.

Il nuovo socio cinese individuato dalla famiglia Rossignolo non si è presentato oggi all’incontro al Mise, ministero per lo Sviluppo economico, e soprattutto non ha fatto pervenire la documentazione relativa ai finanziamenti annunciati, ben 500 milioni. «L’incontro - dichiara Giuseppe Anfuso della Uilm - ha dato esito negativo, infatti non sono arrivate garanzie dal socio cinese, di conseguenza, la cassa integrazione straordinaria per ristrutturazione non può essere concessa. Si è in attesa di verificare col Ministero del Lavoro, per un incontro urgente, la concessione della cassa straordinaria per crisi. Siamo molto delusi come sindacato per questo progetto che doveva garantire ripresa e tutela dei lavoratori, e che invece è un grosso buco nell’acqua».

Condanna espressa anche dalla Fismic, che per bocca di Luigi Risi: «Era la terza riunione ed era una riunione importante in cui si doveva discutere del futuro dei lavoratori della De Tomaso, ma la De Tomaso non si è presentata. Siamo di fronte a un'’zienda non credibile, che non ha un piano industriale. E' ora di dire basta all’elargizione di fondi pubblici per aziende che si comportano in questo modo». E attacca i colleghi del sindaco di Landini, da sempre in prima fila a dare credito alla famiglia Rossignolo: «Vorremmo ora sapere dal Segretario della Fiom di Torino, Federico Bellono, di quali notizie fosse in possesso per avere cosi' tante certezze sulla presenza al tavolo dei sedicenti soci cinesi».

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E adesso ci vuole un bel bastone grosso e nodoso. :(r

Alfiat Bravetta senza pomello con 170 cavalli asmatici che vanno a broda; pack "Terrone Protervo" (by Cosimo) contro lo sguardo da triglia. Questa è la "culona".

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