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Mercato del lavoro o mercato delle prese per il sedere?


TonyH

Messaggi Raccomandati:

11 minuti fa, Alfa_Milano dice:

 

Se siamo quelli che investono meno nella formazione scolastica poi non ci possiamo stupire se questi sono i risultati. Tutti gli ultimi governi hanno chi più chi meno tagliato ulteriormente.

(il mondo della scuola ha anche lui le sue responsabilità, ma è il mondo della politica che ne ha di più)

 

 

balle.

 

spendiamo più  o meno nella media OCSE (è vero che abbiamo tagliato un po' , ma c'è stata una crisi spaventosa).

 

la spesa per la scuola (come molte altre del perimetro pubblico) è altamente inefficiente.

 

l'articolo è chiaro, la scuola italiana è pesante (siamo quelli con più compiti a casa) e si impara molto poco.

 

mi sembra chiaro dove  sono i problemi. sono in Aula.

 

 

scuola=serbatoio di voti e ammortizzatore sociale da DECENNI. ecco i risultati.

Modificato da Matteo B.
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22 minuti fa, Matteo B. dice:

 

 

balle.

 

spendiamo più  o meno nella media OCSE (è vero che abbiamo tagliato un po' , ma c'è stata una crisi spaventosa).

 

la spesa per la scuola (come molte altre del perimetro pubblico) è altamente inefficiente.

 

l'articolo è chiaro, la scuola italiana è pesante (siamo quelli con più compiti a casa) e si impara molto poco.

 

mi sembra chiaro dove  sono i problemi. sono in Aula.

 

 

scuola=serbatoio di voti e ammortizzatore sociale da DECENNI. ecco i risultati.

 

Balle?

http://mobile.ilsole24ore.com/solemobile/main/art/notizie/2016-09-15/scuola-ocse-italia-penultima-spesa--record-neet-e-prof-anziani-141752.shtml?uuid=ADBWUyKB

 

Penultimi per spesa. E hai coraggio di dire che io dico balle?

A me pare che chiedere di più alla scuola sia doveroso, ma per farlo credibilmente bisognerebbe almeno non ridurre continuamente le risorse.

Ciao e buona giornata

Alfa_Milano

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8 minuti fa, Alfa_Milano dice:

 

Balle?

http://mobile.ilsole24ore.com/solemobile/main/art/notizie/2016-09-15/scuola-ocse-italia-penultima-spesa--record-neet-e-prof-anziani-141752.shtml?uuid=ADBWUyKB

 

Penultimi per spesa. E hai coraggio di dire che io dico balle?

A me pare che chiedere di più alla scuola sia doveroso, ma per farlo credibilmente bisognerebbe almeno non ridurre continuamente le risorse.

 

al solito NON LEGGI gli articolo. estrapoli senza leggere.

 

da inizio crisi (2008) tutti hanno ridotto la spesa sulla scuola (errore, per me ..ma se non ci sono..)

 

http://www.ildiariodellavoro.it/adon.pl?act=doc&doc=62208#.WEh_4Hd57MU

 

 

l'Italia non è mai stata nella parte alta della classifica, ma comunque "sta in mezzo".

 

a risultati (test PISA)  ABBIAMO SEMPRE FATTO SCHIFO.

 

 

spendiamo poco e MALE. al solito col pubblico in Italia.

 

 

ripeto: la Scuola è il paradigma dell'inefficienza della spesa pubblica italiana.

 

 

cito perché forse cosi capisci

 

"I bassi tassi italiani testimoniano che l'investimento in istruzione in tutto l'arco della vita attiva fornisce rendimenti inferiori nel nostro Paese rispetto agli altri paesi Ocse", conclude l'Ista

 

 

NON RENDE....I SOLDI SPESI (POCHI,OK)  NON PORTANO RISULTATI

 

E' QUESTO CHE DEVE ESSERE IL PUNTO DI PARTENZA.

Modificato da Matteo B.
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12 minuti fa, Matteo B. dice:

 

al solito NON LEGGI gli articolo. estrapoli senza leggere.

 

da inizio crisi (2008) tutti hanno ridotto la spesa sulla scuola (errore, per me ..ma se non ci sono..)

 

http://www.ildiariodellavoro.it/adon.pl?act=doc&doc=62208#.WEh_4Hd57MU

 

 

l'Italia non è mai stata nella parte alta della classifica, ma comunque "sta in mezzo".

 

a risultati (test PISA)  ABBIAMO SEMPRE FATTO SCHIFO.

 

 

spendiamo poco e MALE. al solito col pubblico in Italia.

 

 

ripeto: la Scuola è il paradigma dell'inefficienza della spesa pubblica italiana.

 

Questo è quanto dice l'articolo. Come si vede la spesa e' inferiore alla media ocse  (figuriamoci rispetto ai paesi forti dell'ocse) ed e' scesa molto di piu' di altre spese del comparto pubblico. Significa che a fronte di difficolta' si e' tagliato selettivamente sulla scuola.

 

Spesa pubblica in calo
Secondo i dati, tra il 2008 e il 2013 l'Italia ha tagliato la spesa pubblica per le istituzioni scolastiche del 14%, pari a quasi il doppio del calo del Pil nel periodo (-8%) e contro un calo inferiore al 2% per altri servizi pubblici. Nel 2013 il nostro Paese ha stanziato solo il 7% della spesa pubblica complessiva per l'insieme dei cicli d'istruzione - contro l'11% della media Ocse - percentuale più bassa dopo l'Ungheria. Per l'Ocse in Italia «il livello relativamente basso della spesa pubblica per l'istruzione - si legge nel rapporto - non è riconducibile al basso livello della spesa pubblica in generale, ma al fatto che all'istruzione è attribuita una quota del bilancio pubblico relativamente esigua». La spesa annua dell'Italia per l'istruzione dalla scuola primaria all'istruzione universitaria nel 2013 è stata in media di 9.238 dollari per studente, inferiore di oltre 1.200 dollari alla media Ocse

 

Ciao e buona giornata

Alfa_Milano

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e ti rispondo che andavamo male anche prima. 

 

e aggiungo

 

http://www.lastampa.it/2014/09/05/cultura/scuola/la-scuola-italiana-poco-efficiente-iogonIBMz76xEE8iEyv2LN/pagina.html

 

te ne porto 100 di articoli pieni di dati.

sicuramente spendiamo meno di Finlandia, ma spendiamo  anche MALE.

 

e sappiamo benissimo che il cardine del discorso è una valutazione del MERITO dei professori.

 

argomento OVVIAMENTE tabu'. si incazzano subito i "soliti noti".

 

Ovviamente l'articolo della stampa per non urtare la sensibilità di qualcuno parla di aumentare gli stipendi ai professori, ma OMETTE di parlare di salario di merito, prassi in Nord Europa.

 

l'ipocrisia sulla Scuola regna sovrana, sulla pelle dei giovani.

 

i professori devono essere pagati di pi (giustissimo)  ANCHE in base al merito e CACCIATI se palesemente inadeguati.

 

fine.

 

Modificato da Matteo B.
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4 ore fa, justjames dice:

 

Leggenda metropolitana.

 

Il 95% degli italiani emigrati comincia lavando i piatti, mica lavorando nelle multinazionali...

 

Se guardi chi parte con la valigia posso essere d'accordo.

Il problema e' chi parte COL CONTRATTO IN MANO.

 

Solo tra la cerchia di chi conosco personalmente, partiti col contratto in mano, c'è gente finita in

- Mc Laren

- Agenzia Spaziale Europea (Francoforte)

- Wall Street

- Nasa (Langley)

- Toyota (Colonia)

- Audi (Ingolstadt )

 

devo continuare?

 

Gente uscita dal Politecnico di Milano, il quale sta in piedi grazie ai soldi degli italiani. Il colmo e' formare gente che poi va via a portare ricchezza altrove :(

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Di questi ne vendono a secchiate.

Vedrete.

[scritto in data 18 Luglio 2013 - Riferito a Jeep Cherokee]

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3 minuti fa, TurboGimmo dice:

 

Se guardi chi parte con la valigia posso essere d'accordo.

Il problema e' chi parte COL CONTRATTO IN MANO.

 

Solo tra la cerchia di chi conosco personalmente, partiti col contratto in mano, c'è gente finita in

- Mc Laren

- Agenzia Spaziale Europea (Francoforte)

- Wall Street

- Nasa (Langley)

- Toyota (Colonia)

- Audi (Ingolstadt )

 

devo continuare?

 

Gente uscita dal Politecnico di Milano, il quale sta in piedi grazie ai soldi degli italiani. Il colmo e' formare gente che poi va via a portare ricchezza altrove :(

 

 

Gimmo, è vero.

 

ma il grosso fa lavori  non ad alta specializzazione. Avevano anche fatto un'articolo-inchiesta con numeri precisi.

 

certo, il fatto che escano quelli che citi tu è un pessimo segnale, non dovrebbe esistere quel fenomeno. di sicuro le controparti tedesche e francesi di quelli che citi tu o non escono o escono molto poco. perché trovano a casa loro.

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1 ora fa, TurboGimmo dice:

 

Se guardi chi parte con la valigia posso essere d'accordo.

Il problema e' chi parte COL CONTRATTO IN MANO.

 

Solo tra la cerchia di chi conosco personalmente, partiti col contratto in mano, c'è gente finita in

- Mc Laren

- Agenzia Spaziale Europea (Francoforte)

- Wall Street

- Nasa (Langley)

- Toyota (Colonia)

- Audi (Ingolstadt )

 

devo continuare?

 

Gente uscita dal Politecnico di Milano, il quale sta in piedi grazie ai soldi degli italiani. Il colmo e' formare gente che poi va via a portare ricchezza altrove :(

 

Leggi il post di Matteo.

"Ah! Rotto solo semiasse, IO KULO ANKORA!" (cit.)

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9 ore fa, mikisnow dice:

Abbiamo per esempio dell'eccellenze nell' hi-tech e stiamo buttando nel cesso tutto l'artigianato ed agricoltura ....ci si difende col bio, che con lo schifo che si respira in Pianura Padana fa sorridere, ma va beh. Potrebbero coesistere entrambe . Penso che fare qualche passo indietro sarebbe saggio, invece di cercare l'impossibile mascherata da novità. (e non intendo innovazione e colpi di genio). Si sente spesso "bisogna fare innovazione (giusto) e specializzarci, non possiamo competere con la manodopera". .....ma se le tue fabbriche non producono nel tuo territorio, dove va a lavorare chi non si e' laureato con una preparazione da Nasa?!!

 

Di ricerche e progetti nel biotecnologico ce ne sono non pochi.

(e la cito nuovamente http://www.novamont.com/leggi_press.php?id_press=6 )

 

Ci sono ricerche, iniziative, prove di industria in un sacco di campi...

 

solo che come al solito

1- devono fare le nozze senza i fichi secchi. I ricercatori italiani sono i primi AL MONDO come risultati prodotti in base alla spesa. Solo che gli si concede un cazzo (e pure piccolo) Perchè bisogna spendere acriticamente (e qua mi ricollego a Matteo)

2- le idee buone faticano mostruosamente a arrivare in produzione per migliaia di vincoli burocratici e normativi...in un sacco di campi, alimentare su tutti, quelli dentro NON VOGLIONO nuovi concorrenti...e te lo fanno capire con richieste che fungono da barriera (X anni obbligatori di esperienza necessaria per ottenere la licenza, richieste di idoneità che non tengono conto delle dimensioni dell'azienda) o promesse fittizie (i famosi fondi per l'imprenditorialità giovanile, a cui può accedere liberamente giusto chi dimostra che non ha bisogno di quei soldi)..

 

il punto è che se vuoi creare nuovi posti di lavoro devi:

1- avere sempre un sacco di idee nuove (quindi R&S)

2- permettere a chi abbia voglia di mettersi in gioco di provare 

 

Se vuoi crearli usando sempre le stesse idee, magari già mature da tempo, e poni enormi vincoli all'ingresso di nuovi attori.....finisci solo per sovvenzionare le aziende affinché non licenzino...altro che assumere

 

 

Modificato da TonyH

[sIGPIC][/sIGPIC]

Some critics have complained that the 4C lacks luxury. To me, complaining about lack of luxury in a sports car is akin to complaining that a supermodel lacks a mustache.

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Di ricerche e progetti nel biotecnologico ce ne sono non pochi.
(e la cito nuovamente http://www.novamont.com/leggi_press.php?id_press=6 )
 
Ci sono ricerche, iniziative, prove di industria in un sacco di campi...
 
solo che come al solito
1- devono fare le nozze senza i fichi secchi. I ricercatori italiani sono i primi AL MONDO come risultati prodotti in base alla spesa. Solo che gli si concede un cazzo (e pure piccolo) Perchè bisogna spendere acriticamente (e qua mi ricollego a Matteo)
2- le idee buone faticano mostruosamente a arrivare in produzione per migliaia di vincoli burocratici e normativi...in un sacco di campi, alimentare su tutti, quelli dentro NON VOGLIONO nuovi concorrenti...e te lo fanno capire con richieste che fungono da barriera (X anni obbligatori di esperienza necessaria per ottenere la licenza, richieste di idoneità che non tengono conto delle dimensioni dell'azienda) o promesse fittizie (i famosi fondi per l'imprenditorialità giovanile, a cui può accedere liberamente giusto chi dimostra che non ha bisogno di quei soldi)..
 
il punto è che se vuoi creare nuovi posti di lavoro devi:
1- avere sempre un sacco di idee nuove (quindi R&S)
2- permettere a chi abbia voglia di mettersi in gioco di provare 
 
Se vuoi crearli usando sempre le stesse idee, magari già mature da tempo, e poni enormi vincoli all'ingresso di nuovi attori.....finisci solo per sovvenzionare le aziende affinché non licenzino...altro che assumere
 
 

E qua cito di nuovo il caso di mia sorella, quella che fa l'insegnante (di matematica, alle scuole medie). Ha un dottorato di ricerca (è biologa) ed ha lavorato per una quindicina d'anni al CNR, sempre con contratti a termine, nel campo delle biotecnologie applicate all'agricoltura (contratti da 800€ al mese finanziati dall'industria privata). Alla fine, visto che di entrare a lavorare in maniera permanente non se ne parlava perché i concorsi vengono fatti ad personam per far entrare i raccomandati dei baroni, s'è rotta il cazzo ed è andata ad insegnare full time (cioè, 24 ore a settimana). Da precaria, naturalmente, ma i prof di matematica mancano e quindi tutti gli anni il lavoro lo trova. In un paese del genere, come si fa a sperare di progredire?

☏ T8-PLUS ☏

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