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Ma cosa succede a Rossi-Ducati??


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Anche se queste dichiarazioni non sono molto eleganti, direi che - purtroppo - è difficile dargli torto.

"But before the most charismatic car maker of them all finally went, they left us with a final reminder of what they can do, when they try" (Jeremy Clarkson, Top Gear)

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[h=1]Conferenza stampa ad Indy, Rossi “Ecco perchè ho scelto Yamaha”, Stoner “Mai rilasciato interviste su Valentino”[/h]

Senza dubbio, la “Pre Event Press Conference” più attesa della stagione. Alla vigilia del Red Bull Indianapolis Grand Prix, presso la “Pagoda” dell’Indianapolis Motor Speedway si è tenuta la conferenza stampa di presentazione dell’undicesimo GP stagionale dove sono intervenuti cinque Campioni del Mondo: in rigoroso ordine di classifica di campionato, Jorge Lorenzo (Yamaha Factory Racing), Casey Stoner (Repsol Honda Team), Stefan Bradl (LCR Honda MotoGP), Nicky Hayden (Ducati Team) ed il più atteso, Valentino Rossi. Il 9 volte Campione del Mondo ha parlato pubblicamente per la prima volta da nuovo acquisto Yamaha per il biennio 2013-2014, motivando questa sua scelta… “Mi è dispiaciuto molto lasciare la Ducati, ma la mia decisione è stata dipesa dalla necessità di trovare la moto più competitiva per i prossimi 2 anni che potrebbero per me esser gli ultimi in MotoGP. In Yamaha adesso la situazione è cambiata rispetto al passato: è Jorge il numero 1, ma i rapporti tra noi sono migliorati. Ci rispettiamo a vicenda, in più Jorge è diventato più forte. Per quanto mi riguarda, dovrò cercare di capire se riuscirò ad esser nuovamente competitivo prima di pensare di batterlo“.

Valentino ha poi confermato che la sua storica “crew” capitanata da Jeremy Burgess lo seguirà anche in questa nuova avventura, e che “No, non ho portato sponsor in Yamaha“, smentendo di fatto le voci che volevano diversi suoi sponsor personali “finanziatori” di questo suo ritorno con la casa dei Tre Diapason.

Dal canto suo Jorge Lorenzo si è detto: “Felice del ritorno di Valentino in Yamaha. Sarà interessante vedere cosa succederà nel 2013. Penso che per la Yamaha il ritorno di Rossi sia stata la soluzione migliore. Per quanto mi riguarda non ho imposto il “muro”: anzi, non ce ne sarà bisogno, ne sono convinto. Il mio obiettivo l’anno prossimo non sarà battere Valentino, ma diventare Campione del Mondo

Tra i piloti più attesi in conferenza stampa non poteva mancare Casey Stoner, dominatore ad Indianapolis lo scorso anno e reduce dalla strepitosa vittoria di Laguna Seca, che ha smentito pubblicamente alcune dichiarazioni riportate nei scorsi giorni dalla stampa di mezzo mondo. “Non ho rilasciato nessuna intervista. Sono parole del 2011 estrapolate del contesto.

Insomma, diatriba Rossi Vs Stoner conclusa, inizia un nuovo capitolo invece per Nicky Hayden, riconfermato con Ducati per il 2013 e, con ogni probabilità, con Andrea Dovizioso compagno di squadra. “Penso che la scelta di Dovizioso per sostituire Rossi sia la soluzione migliore per la Ducati“, ha espresso il Kentucky Kid che proprio ad Indy nel 2008 celebrò il primo podio (3° sul traguardo) da pilota Ducati.

Infine, in conferenza stampa è intervenuto anche Stefan Bradl, prossimo al riconoscimento di “Rookie of the Year” della MotoGP 2012, deciso a far bene anche ad Indianapolis con una motivazione in più: nel week-end la Honda RC213V del team LCR vestirà i colori Red Bull…

Su MotoGP.com il video integrale della conferenza stampa pre-evento ad Indianapolis.

Bikeracing.it | Conferenza stampa ad Indy, Rossi “Ecco perchè ho scelto Yamaha”, Stoner “Mai rilasciato interviste su Valentino” - Risultati Moto GP e superbike - Classifiche MotoGP e Sbk - Classifiche e risultati Moto 2 - Cla

;)

I motori sono come le donne, bisogna saperli toccare nelle parti più sensibili.(Enzo Ferrari)

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VALENTINO ROSSI CONFERENZA STAMPA – Dopo aver comunicato il passaggio alla Yamaha, Valentino Rossi, prima del Gran Premio Indy, ha parlato in una lunga conferenza stampa e ha spiegato le motivazioni, il rammarico e le sensazioni di questo suo nuovo cambio di scuderia. Ecco quanto raccolto da Sportmediaset.it

“Sono dispiaciutissimo di non essere riuscito ad avere competitività in questi due anni con la Ducati. Dal mio punto di vista ci ho provato in tutti modi, lavorando con gente molto in gamba, ma non è andata. Io ho bisogno di divertirmi e di riprovare gioia quando parto per i Gran Premi”.

Come torni in Yamaha? Che condizioni hai chiesto?

“Nessuna, torno da numero due. Lì sono stato il numero uno, ma era tanto tempo fa. Ora il riferimento è Lorenzo con il quale penso e spero che potremo fare una bella squadra. Ma non so che moto troverò nè quel che riuscirò a fare”.

Cioè, non sei più convinto della tua competitività?

“Si dice che nei brutti momenti le persone diventano più forti. Io spero che sia vero! Ma sarebbe stupido adesso non essere umile e non essere realista. Molti sportivi risponderebbero che un periodo difficile come quello che abbiamo passato io e la Ducati insieme non lascia il segno. Io dico che invece un’esperienza così incrina. Non lo so, metto nel conto tutto. Ho soprattutto voglia di scoprire se sono ancora capace di guidare forte, di fare dei podi, magari delle vittorie, ma pensare al decimo mondiale non ha senso. Vorrei andare avanti in MotoGP anche più di due anni, ma prima bisogna vedere se sono ancora capace. Se dovessi trovarmi ancora a fare sempre quinto o sesto o anche peggio dopo quindici anni, con tutto quello che ho raccolto, magari potrei pure arrivare a dire basta. Ma spero di no. Ora devo lavorare su di me e scoprire quale sia ora il mio livello. Quando passai in Yamaha dalla Honda avevo 24 anni ed ero al massimo della forma. Ora sono diverso io e ci sono un sacco di piloti fortissimi. Quindi non ho in preventivo niente. Sono solo contento di avere un’altra chance. Io vorrei poter lottare e potermi divertire”.

Lasci per strada molti soldi?

“Se devo fare un calcolo, beh sì, è un grande calcolo. Ma in questo momento non conta”.

Ci sarà di nuovo il muro in Yamaha tra te e Jorge?

“No, proprio no. Son cambiati i tempi. Ora lui è fortissimo, ma tra tutti i miei avversari è stato anche quello più corretto e comprensivo nei confronti miei e del mio momento difficile in Ducati. È stato sempre molto rispettoso e non si è messo di traverso e questo per me è molto importante, l’ho apprezzato”.

Chi porti con te?

“Non c’è ancora la certezza, ma vorrei portare quelli che mi hanno seguito nel passaggio dalla Yamaha alla Ducati”.

È vero che ti porti dietro degli sponsor per la Yamaha?

“No, non so da dove vengano queste voci, ma portare sponsor non è il mio mestiere. Se poi arriverà qualcosa tanto meglio, ma non è una questione di cui ci siamo dovuti occupare”.

Cosa è mancato nella tua esperienza con la Ducati?

“Quando ho parlato con loro le prime volte, Preziosi mi aveva detto che aveva bisogno di me per fare una moto che fosse compatibile con le mie caratteristiche e il mio stile di guida e invece nel tempo questo non è successo, non è stato fatto, non ci siamo riusciti”.

Si dice che il tuo successore sarà Dovizioso. Hai consigli?

“No, non direi. Cioè mi auguro che faccia bene, ma se devo dare un consiglio più che a Dovizioso lo darei alla Ducati: quello di seguire più le indicazione dei piloti che i numeri che escono dai computer”.

Un paio d’anni fa avevi detto che il problema della Ducati era Stoner che non dava indicazioni precise. Oggi lo ridiresti?

“Non avevo detto così. Avevo detto che il problema, per la Ducati e per me, era che Stoner era troppo veloce”.

Qualcuno gli chiede se il prossimo anno la Ducati dovesse fargli un proposta per tornare a guidare la Desmosedici cosa farebbe.

“Non la prenderei in considerazione”.

Valentino Rossi e “il ritorno” in Yamaha: “Riparto da numero due” | Direttanews.it

Interessante questa parte:

Si dice che il tuo successore sarà Dovizioso. Hai consigli?

“No, non direi. Cioè mi auguro che faccia bene, ma se devo dare un consiglio più che a Dovizioso lo darei alla Ducati: quello di seguire più le indicazione dei piloti che i numeri che escono dai computer”.

purtroppo è difficile sapere come sono andati realmente i fatti:pen:...

Modificato da RiRino

I motori sono come le donne, bisogna saperli toccare nelle parti più sensibili.(Enzo Ferrari)

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Valentino Rossi e “il ritorno” in Yamaha: “Riparto da numero due” | Direttanews.it

Interessante questa parte:

Si dice che il tuo successore sarà Dovizioso. Hai consigli?

“No, non direi. Cioè mi auguro che faccia bene, ma se devo dare un consiglio più che a Dovizioso lo darei alla Ducati: quello di seguire più le indicazione dei piloti che i numeri che escono dai computer”.

purtroppo è difficile sapere come sono andati realmente i fatti:pen:...

come sono andati realmente lo dice la riga dopo:

Un paio d’anni fa avevi detto che il problema della Ducati era Stoner che non dava indicazioni precise. Oggi lo ridiresti?

“Non avevo detto così. Avevo detto che il problema, per la Ducati e per me, era che Stoner era troppo veloce”

:lol:

PETIZIONE 125 in Superstrada e Autostrada

La Desmosedici è una moto difficile, quando dai gas vibra e si muove, ma è una sua prerogativa perchè se non ti fai spaventare vedi che tutto funziona. [Casey Stoner]

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Mi ricorda l'autobiografia di Zanardi, quando ricordava come nel 2001 il suo compagno, Tony Kanaan, fosse per disgrazia del team velocissimo.

Dico per disgrazia perchè il team si convinceva di auto un'auto di gran lunga superiore a quella che aveva in realtà. E non la sviluppava.

Stoner è veloce, dannatamente veloce. Quando ha voglia di vincere, sarebbe davvero lui in grado di vincere con un Califfone Vip 3 con kit Polini.

Ma il fatto che faccia sempre pochissimi giri in qualche modo incasina il team. A uno Stoner bisogna sempre affiancare un buon Dovizioso.

[sIGPIC][/sIGPIC]

Some critics have complained that the 4C lacks luxury. To me, complaining about lack of luxury in a sports car is akin to complaining that a supermodel lacks a mustache.

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Guest EC2277

Preziosi è dell'avviso contrario, ha infatti più volte dichiarato che Stoner è un talento puro nell'indirizzare lo sviluppo della moto. Un talento così puro che l'australiano non dovrebbe sprecarlo facendo anche il pilota.

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come sono andati realmente lo dice la riga dopo:

Un paio d’anni fa avevi detto che il problema della Ducati era Stoner che non dava indicazioni precise. Oggi lo ridiresti?

“Non avevo detto così. Avevo detto che il problema, per la Ducati e per me, era che Stoner era troppo veloce”

:lol:

E cosa c'entra??:pen:questo non credo sia una cosa messa in dubbio...si può discutere ogni tanto senza tirare in ballo le gesta dei propri piloti preferiti facendo il tifo e con un minimo di obiettività??:|

I motori sono come le donne, bisogna saperli toccare nelle parti più sensibili.(Enzo Ferrari)

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