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Terremoto L'Aquila, sei anni ai membri della Grandi Rischi


Cosimo

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Su repubblica.it, un articolo di A. Caporale chiarisce ulteriormente la posizione dei magistrati in merito alla sentenza, contestata anche dal ministro Clini:

Al ministro replica il presidente dell'Associazione nazionale magistrati, Rodolfo Sabelli: "Agli imputati è stata contestata l'errata analisi dei rischi, che ha comportato un'informazione non corretta". E che le riunioni della Commissione Grandi Rischi, in quel marzo 2009 in cui L'Aquila era investita da uno sfibrante sciame sismico, fossero "un'operazione mediatica" non è suggerito solo dalle famigerate parole dette da Guido Bertolaso una settimana prima della grande scossa del 6 aprile.

L'articolo prosegue chiarendo che, anche a disastro avvenuto, la posizione degli esperti doveva essere di rassicurare la popolazione, riportando la conclusione di una telefonata di Bertolaso in cui si fa riferimento ad una riunione post-terremoto dai contenuti ancora misteriosi.

L'ordine di Bertolaso dopo il sisma "La verità non si dice" - Repubblica.it

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Clini che non è fesso, si è ben guardato da criticare le posizione dei magistrati,a questo proposito ha già i suoi bei cazzi con l'ilva. Ho Sentito con le mie orecchie le dichiarazioni in parlamento. Ha semplicemente detto che aspettava le motivazioni del giudice e che non credeva fosse stato punita la non previsione dell'evento in quanto tesi irrazionale. Naturalmente i giornali hanno scritto quello che volevano.

CI SEDEMMO DALLA PARTE DEL TORTO VISTO CHE TUTTI GLI ALTRI POSTI ERANO OCCUPATI

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Resta il fatto che la posizione della CGR non è limpida e ingenua come voleva apparire: d'accordo trovare una posizione condivisa tra CGR, PC, comune, provincia ed enti vari per venire incontro alla richiesta legittima di serenità della popolazione, ma qui emerge che si sono volutamente taciuti elementi di rischio evidenti, anche dopo che si erano registrate vittime.

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Se questa frase:

Al ministro replica il presidente dell'Associazione nazionale magistrati, Rodolfo Sabelli: "Agli imputati è stata contestata l'errata analisi dei rischi, che ha comportato un'informazione non corretta"

E' correttamente riportata, allora nemmeno i magistrati hanno molto chiaro cosa hanno combinato.

A casa mia, per redigere "un'analisi del rischio" è necessario conoscere i dati riguardanti il rischio, come ad esempio, per calcolare il rischio un'inondazione, bisogna conoscere la quantità di acqua che ci si aspetta nelle precipitazioni, la massa d'acqua presente e quindi la relativa variazione di volume, nonchè lo stato del terreno e la sua permeabilità per immaginare la propagazione dell'acqua.

Nella valutazione di un rischio sismico, essenzialmente parliamo del dover conoscere l'intensità delle scosse e la loro collocazione temporale e spaziale, nonchè precisi dati statistici sulla resistenza strutturale degli edifici possibilmente colpiti.

Cioè, in sostanza per valutare CORRETTAMENTE (visto che l'imputazione è l'ERRATA valutazione del rischio) il rischio è necessario PREVEDERE IL TERREMOTO.

Ops.

C'è qualcosa che non mi torna.

"Fico, io ti rispondo che al buio tutti i gatti sembrano leopardi e che non bisogna mai comprare un gatto in un sacco. C'entrano qualcosa? Probabilmente no, esattamente come la tua metafora." [Loric]

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Non sono daccordo.

Un conto è non poter dire se (dove e quando) una cosa potrà succedere.

Un'altro conto è dire che una cosa probabilmente non succederà.

Rimane comunque che questo non denota un'analisi del rischio errata.

Il terremoto è un evento stocastico, quindi, se dall'analisi dei dati presenti, la CGR ha giudicato il rischio di scossa devastante estremamente basso, così basso da potersi permettere di tranquillizzare la popolazione, questa tecnicamente è un analisi giusta e coerente con i dati fino a quel momento in possesso.

Il magistrato ha giudicato la stima errata A POSTERIORI, quando l'arrivo di ulteriori dati, di cui nessuno in quel momento poteva essere in possesso, l'ha dimostrata sbagliata.

Questo discorso non ha senso: non si può giudicare una stima sbagliata dall'intervento di una variabile casuale nella dinamica stimata.

Se io, che di lavoro faccio lo sviluppatore, stimo di avere la nuova release pronta dopo 7 giorni, ed al terzo giorno cade la corrente e si resta al buio due giorni, è chiaro che il termine slitterà. Ma la mia stima, quindi, è sbagliata?

Ovviamente no, la mia stima era assolutamente corretta a prescindere dal risultato finale, perchè nel processo di stima le variabili casuali non possono essere considerate.

Altrimenti nessuna stima al mondo sarebbe mai valida.

"Fico, io ti rispondo che al buio tutti i gatti sembrano leopardi e che non bisogna mai comprare un gatto in un sacco. C'entrano qualcosa? Probabilmente no, esattamente come la tua metafora." [Loric]

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Allora non capisco più nulla.

Un momento si dice che il processo e la condanna non hanno senso perchè non si possono prevedere con accuratezza i terremoti (o il rischio di terremoti).

Il momento dopo si dice che se hanno previsto che non ci sarebbero stati e/o hanno dichiarato che non ci sarebbero stati, essere accusati di aver sbagliato, perchè la loro era una stima? :pen:

Ma allora stimare il rischio puntuale di un terremoto è (quasi) impossibile, quindi non va fatto, oppure può essere fatto e non è contestabile in quanto stima e poi quella stima può essere usata a supporto di dichiarazioni ufficiali?

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Se questa frase:

Al ministro replica il presidente dell'Associazione nazionale magistrati, Rodolfo Sabelli: "Agli imputati è stata contestata l'errata analisi dei rischi, che ha comportato un'informazione non corretta"

E' correttamente riportata, allora nemmeno i magistrati hanno molto chiaro cosa hanno combinato.

A casa mia, per redigere "un'analisi del rischio" è necessario conoscere i dati riguardanti il rischio, come ad esempio, per calcolare il rischio un'inondazione, bisogna conoscere la quantità di acqua che ci si aspetta nelle precipitazioni, la massa d'acqua presente e quindi la relativa variazione di volume, nonchè lo stato del terreno e la sua permeabilità per immaginare la propagazione dell'acqua.

Nella valutazione di un rischio sismico, essenzialmente parliamo del dover conoscere l'intensità delle scosse e la loro collocazione temporale e spaziale, nonchè precisi dati statistici sulla resistenza strutturale degli edifici possibilmente colpiti.

Cioè, in sostanza per valutare CORRETTAMENTE (visto che l'imputazione è l'ERRATA valutazione del rischio) il rischio è necessario PREVEDERE IL TERREMOTO.

Ops.

C'è qualcosa che non mi torna.

Però, se tu, a priori, asserisci che un evento disastroso è improbabile (frase riportata sia sul verbale della riunione del 29 marzo, sia in video durante un'intervista di DeBern.) stai AUTOMATICAMENTE dando un giudizio sul rischio.

E' come se io dicessi: la Terra può essere colpita da un'asteroide (cosa vera, e sfiorata più volte, nonchè accaduta in passato), ma è molto improbabile che ciò succeda: ciò implica automaticamente che non ci si preoccupi di un tale evento.

PS: Artemis ha poi aggiunto:

Se io, che di lavoro faccio lo sviluppatore, stimo di avere la nuova release pronta dopo 7 giorni, ed al terzo giorno cade la corrente e si resta al buio due giorni, è chiaro che il termine slitterà. Ma la mia stima, quindi, è sbagliata?

Ovviamente no, la mia stima era assolutamente corretta a prescindere dal risultato finale, perchè nel processo di stima le variabili casuali non possono essere considerate.

Altrimenti nessuna stima al mondo sarebbe mai valida.

Però se consegni il lavoro dopo la stima, in un modo o nell'altro, paghi la penale del ritardo...e la stima va a farsi benedire, perchè, alla fine della fiera, è risultata una stima sbagliata.

Vallo a raccontare al cliente che non avevi corrente per il pc: quello ti risponderà di procurarti un gruppo di continuità e si sarà rivolto a qualcun'altro per il lavoro e all'avvocato per il danno subito per il ritardo che gli hai procurato (sto esagerando volutamente, ma è per far capire).

Modificato da fonzino1
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Cioè, in sostanza per valutare CORRETTAMENTE (visto che l'imputazione è l'ERRATA valutazione del rischio) il rischio è necessario PREVEDERE IL TERREMOTO.

Ops.

C'è qualcosa che non mi torna.

L'imputazione è che hanno raccontato un sacco di favole ai microfoni, favole non giustificate da alcuna analisi di rischio, tant'è che il famoso verbale (tralasciando il fatto che è stato redatto, sottoscritto e, forse, aggiustato, dopo il sisma) non contiene conclusioni compatibili con le dichiarazioni rese alla TV e sui giornali dal portavoce della commissione, dichiarazioni che, a differenza di quanto contenuto nel verbale (che, ripeto, in quel momento non era stato neanche scritto), erano finalizzate a minimizzare fino a quasi azzerare ogni ipotesi di rischio.

Quelle favole hanno spinto alcune persone che si erano trasferite da amici/parenti a tornare a casa e altre ad ignorare le due scosse "di avvertimento" della notte fra il 5 ed il 6 aprile 2009. Quelle persone ci hanno rimesso la pelle perché hanno creduto alle favole che il portavoce della commissione ripeteva urbi et orbi attraverso i media.

A questo punto diciamo pure che la famosa riunione della commissione grandi rischi che doveva valutare la situazione sismica dell'Aquila è stata uno show a beneficio dei media. E' durata un'ora (che razzo valuti in un'ora?) e le conclusioni erano state già stabilite, in via politica, a monte da qualcuno che di terremoti ne capisce poco più di quanto ne capisco io, visto che è un ex medico diventato funzionario e poi direttore della protezione civile.

Quindi non mi si venga a dire che è stata processata la scienza o che l'unico precedente a questo processo è stato quello contro Galileo, perché con l'attività posta in essere dalla commissione prima del sisma del 6 aprile 2009 la scienza non c'entra una mazza.

Alfiat Bravetta senza pomello con 170 cavalli asmatici che vanno a broda; pack "Terrone Protervo" (by Cosimo) contro lo sguardo da triglia. Questa è la "culona".

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Ma allora stimare il rischio puntuale di un terremoto è (quasi) impossibile, quindi non va fatto, oppure può essere fatto e non è contestabile in quanto stima e poi quella stima può essere usata a supporto di dichiarazioni ufficiali?

La mia opinione personale è che la stima di rischio correlata ad un evento sismico è una minchiata in essere. Cioè, non ha senso per definizione.

E' chiaro che poi qualcosa bisogna pure fare: per questo motivo la scienza, la magia e la prestigiribizzazione hanno messo insieme nel corso del tempo una serie di teorie statistiche che, basandosi sulle statistiche pregresse, ovvero sulla traccia delle scosse fino a quel momento incrociata con i dati idrogeologici della zona, pretendono di cercare di capire l'andamento dello sciame sismico.

Ci sono una tonnellata di teorie, tutte in contrasto tra loro, ognuna con un modo diverso di ricavare dati in una forma simile a quella delle previsioni meteo: ovvero probabilità di verificarsi un determinato evento in un determinato luogo in lassi di tempo via via più laschi.

E' chiaro che la CGR nel momento in cui fa queste stime applica queste teorie o alcune di esse, quelle in teoria più giuste, quelle in cui tali scienziati sono più confidenti.

Non c'è propriamente un giusto o uno sbagliato in questa materia. Non c'è una procedura. La previsione dei terremoti è un campo ancora completamente pioneristico.

Il fatto che un'autorità non competente, ovvero la magistratura, entri nel merito della correttezza di queste conclusioni è qualcosa di assolutamente intollerabile, secondo me.

Quindi, se quello che ho riportato più sopra è vero, se è vero che quel magistrato pensa quello che ha detto, siamo di fronte ad un problema di persecuzione giudiziaria.

"Fico, io ti rispondo che al buio tutti i gatti sembrano leopardi e che non bisogna mai comprare un gatto in un sacco. C'entrano qualcosa? Probabilmente no, esattamente come la tua metafora." [Loric]

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