Vai al contenuto

Crisi VW


Messaggi Raccomandati:

Era inevitabile, Audi vende discretamente A4 e sotto le previsioni A3, A6 e A8, male TT.

Skoda va male, Octavia, Fabia per non dire Superb sono in grande difficoltà.

Seat va malissimo, solo Ibiza a furia di incentivi vende qualcosa.

Bugatti: un disastro!

Lamborghini: per ora ha avuto sol spese per gli invstimenti.

VW: Lupo malissimo, Polo discreta, Golf discreta ma sotto le previsioni, Bora malissimo, Touran male, Passat oramai a fine carriera in difficoltà, Phaeton fallimentare, Toureg bene, nuovo Transporter e commerciali sotto le previsioni.

Un bilancio veramnte disastroso, quasi degno della Fiat di Fresco-Cantarella-Testore!

Pischetsrieder è proprio sfigato, anche se per VW non tutte le colpe sono sue ma solo in parte, dopo essere stato cacciato malamente da BMW (è stato l'artefice dell'acquisto di Rover e del suo mancato rilancio) rischia ora il posto in VW.

Link al commento
Condividi su altri Social

Guest fabvio
Era inevitabile, Audi vende discretamente A4 e sotto le previsioni A3, A6 e A8, male TT.

Skoda va male, Octavia, Fabia per non dire Superb sono in grande difficoltà.

Seat va malissimo, solo Ibiza a furia di incentivi vende qualcosa.

Bugatti: un disastro!

Lamborghini: per ora ha avuto sol spese per gli invstimenti.

VW: Lupo malissimo, Polo discreta, Golf discreta ma sotto le previsioni, Bora malissimo, Touran male, Passat oramai a fine carriera in difficoltà, Phaeton fallimentare, Toureg bene, nuovo Transporter e commerciali sotto le previsioni.

Un bilancio veramnte disastroso, quasi degno della Fiat di Fresco-Cantarella-Testore!

Pischetsrieder è proprio sfigato, anche se per VW non tutte le colpe sono sue ma solo in parte, dopo essere stato cacciato malamente da BMW (è stato l'artefice dell'acquisto di Rover e del suo mancato rilancio) rischia ora il posto in VW.

io cercherei di leggere il tutto anche in considerazione della nota questione "legge vw"

senza quella legge..... e con una vw in crisi ..... potrebbero esservi dei risvolti anche societari di non poco conto

vedremo....... per ora nonmi sento nemmeno di parlare di vw in cresi..... direi meglio che è in difficoltà

Link al commento
Condividi su altri Social

Era inevitabile, Audi vende discretamente A4 e sotto le previsioni A3, A6 e A8, male TT.

Skoda va male, Octavia, Fabia per non dire Superb sono in grande difficoltà.

Seat va malissimo, solo Ibiza a furia di incentivi vende qualcosa.

Bugatti: un disastro!

Lamborghini: per ora ha avuto sol spese per gli invstimenti.

VW: Lupo malissimo, Polo discreta, Golf discreta ma sotto le previsioni, Bora malissimo, Touran male, Passat oramai a fine carriera in difficoltà, Phaeton fallimentare, Toureg bene, nuovo Transporter e commerciali sotto le previsioni.

Un bilancio veramnte disastroso, quasi degno della Fiat di Fresco-Cantarella-Testore!

Pischetsrieder è proprio sfigato, anche se per VW non tutte le colpe sono sue ma solo in parte, dopo essere stato cacciato malamente da BMW (è stato l'artefice dell'acquisto di Rover e del suo mancato rilancio) rischia ora il posto in VW.

io cercherei di leggere il tutto anche in considerazione della nota questione "legge vw"

senza quella legge..... e con una vw in crisi ..... potrebbero esservi dei risvolti anche societari di non poco conto

vedremo....... per ora nonmi sento nemmeno di parlare di vw in cresi..... direi meglio che è in difficoltà

Concordo con Fabvio...ancora non credo che si possa parlare di Crisi...corretto invece il concetto di difficoltà.

Del resto quello che dici tu è corretto, ma non va dimenticato che:

Seat: ci sono molte novità in arrivo (altea fra tutte, ma anche la nuova toledo...)

Skoda: la Octavia di cui tu parli ha parecchi anni sulle spalle...adesso esce la nuova, vediamo a che prezzi viene venduta e che risultati avrà.

Audi: l'A3 va bene, sta per uscire la nuova A6 che a me piace tanto e credo sia un'ottima auto, la A8 credo risenta della strana strategia del gruppo che ha spinto commercialmente di più la Phaeton ai danni, appunto, della A8.

Vw: La Golf è appena uscita...certo non sta andando bene, ma...aspettiamo. La Passat è vecchia tra un po' uscirà la nuova e da quanto si vede in giro dovrebbe essere più personale. Gli altri modelli vanno male, è vero, ma il successo di Tuareg potrebbe trainare anche questi

Link al commento
Condividi su altri Social

Dal Sole24Ore:

Volkswagen, arrivano i tagli

Il gruppo tedesco affronta la crisi finanziaria e di vendite annunciando esuberi per 11.700 persone.

di Mario Cianflone

Per Volkswagen, alle prese con una crisi di vaste proporzioni, è iniziata la stagione dei tagli. Il colosso di Wolfsburg ha annunciato che procederà a prepensionare il 3,5% della forza lavoro per un totale di 11.700 posti (in totale i dipendenti sono 335mila) che non saranno rimpiazzati se non in minima parte. Entro la fine del 2005, Vw conta di eliminare 5mila posti nel tentativo di recuperare redditività dopo il recente calo degli utili. La riduzione del personale avverrà al di fuori della produzione auto. Gli esuberi per 2.000-2.500 persone riguardano la Germania. La casa automobilistica europea spera così di risparmiare quattro miliardi di euro entro il prossimo anno. Ed è solo la prima di una serie di manovre, che contenute in un piano battezzato ForMotion, sono tese a rimettere in carreggiata l'"auto del popolo" che recentemente ha presentato risultati disastrosi nell'esercizio 2003.

I numeri della debacle.

La corazzata di Wolfsburg ha chiuso il 2003 con utili in picchiata del 57% a quota 1,1 miliardi di euro. In forte flessione anche il risultato operativo (1,78 miliardi ) che ha lasciato sul terreno il 63 per cento.

La Casa tedesca ha affrontato anche il peso di oneri straordinari per 711 milioni di euro, legati alle misure di ristrutturazione. Lo scorso anno il gruppo ha lanciato un vasto piano di riassetto in Brasile che ha pesato sul risultato per circa 120 milioni. Non brillante neanche il dato di fatturato che risulta stagnante: il giro d'affari pari a 87,1 miliardi è aumentato dello 0,2 per cento.

Vendite in calo.

Nel 2003 il gruppo Volkswagen, con Audi, Seat e Skoda (nel conto è esclusa Lamborghini) ha visto calare le sue quote di mercato dal 18,4 al 18,2 per cento. Vw è il marchio che ha sofferto di più (-4,7%, probabilmente a causa della transizione tra la Golf IV e la quinta serie che però ancora non decolla). A febbraio il gruppo tedesco ha segnato un ulteriore regresso con un market share europeo che è sceso dal 18 al 16,4 per cento, pur restando comunque il leader continentale con quasi due punti in percentuale di vantaggio su Psa (Peugeot-Citroën). La corazzata di Wolfsburg ha immatricolato il 10,5% di vetture in meno, ma la deblace più grande è quella di Seat che ha lasciato sul terreno il 17,7 per cento. Audi invece cala del 5,2% con un market share che passa da 3,7 al 3,5 per cento. In Italia, a febbraio, Volkswagen è diminuita del 16,80% nelle immatricolazioni e il peso sul mercato si è ridotto di oltre un punto (5,56 per cento). Nel periodo gennaio-febbraio Vw, complessivamente, ha venduto 689.000 veicoli, il 6% in meno rispetto allo stesso periodo del 2003.

Le previsioni.

Il 2004 non promette nulla di buono. Secondo il presidente del gruppo, Bernd Pischetsrieder, le entrate dei primi tre mesi di quest'anno sono "pessime" e per l'intero anno si prevede solo "una modestissima crescita". Le stime, infatti, parlano di circa cinque milioni di veicoli, al livello dello scorso anno, sempre che non intervengano fattori recessivi esogeni.

ForMotion, arriva il piano di emergenza.

Di fronte a questi dati e alle previsioni pessimistiche il taglio dei posti di lavoro sembra essere solo la punta dell'iceberg di un'ampia manovra di ristrutturazione e di controllo dei modelli di business. Il vertici del gruppo hanno delineato il piano ForMotion per migliorare complessivamente le performance incrementando le vendite e ridurre i costi operativi e gli investimenti. Il piano, definito da Pischetsrieder come un programma di innalzamento delle prestazioni aziendali, si prefigge risparmi per due miliardi di euro entro i prossimi due anni. La società ritiene che 800 milioni possano essere risparmiati procedendo a una maggiore condivisione di componenti comuni nell'assemblaggio di vetture differenti per marca e modello. Questa razionalizzazione permetterà di produrre con costi minori e avrà un'impatto anche sulle catene di fornitura. ForMotion mira ad abbattere gli sprechi nello sviluppo dei veicoli incrementando al contempo la possibilità di costruire numerosi modelli e varianti sulla base di piattaforme comuni o di macro-assemblati condivisi all'interno di tutto il gruppo. Un'altra area che sarà rivista sarà quella dei contratti in outsourcing per il quali si prospettano "savings" per 600 milioni. Vw conta di incrementare gli introiti di almeno 300 milioni di euro potenziando gli sforzi della forza vendita nei settori delle flotte aziendali e delle società di noleggio a lungo e breve termine. Vw intende anche riorganizzare il servizio alla clientela e si è posta l'obiettivo di focalizzare i budget del marketing al fine di migliore le prestazioni di vendita complessive. Novità anche sul fronte dei servizi finanziari: la Casa introdurrà soluzione creditizie (prestiti e leasing) anche per l'acquisto di vetture usate e non solo per quelle nuove. Nel mirino vi sono anche le attività nel settore dei veicoli commerciali che sono fortemente in perdita.

Modelli di business in crisi.

La Casa si trova ad affrontare anche un fenomeno nuovo: il suo cavallo di battaglia, la Golf, regina delle auto medie, non vende come ci aspettava. E Vw era abituata al successo della sua berlina a due volumi. La quinta serie, da poco in vendita, infatti stenta a decollare, eppure era predestinata a un rapido successo al pari delle sue progenitrici (la prima, quella del 1974 disegnata da Giugiaro, salvò la casa tedesca dal fallimento).

Al momento Golf non figura nella classifica di vendite italiane (solo la versione diesel è al quinto posto). E nel nostro Paese la Golf è da sempre una delle auto più e vendute. La media Made in Germany, da sempre riferimento del settore per qualità costruttiva, ha di fronte proposte della concorrenza che sono molto migliorate rispetto al passato, riducendo il gap con la vettura tedesca. Ora macchine come la nuova Opel Astra, La Mazda 3 (sul cui pianale sarà prodotta la nuova Ford Focus) o la Renault Megane hanno poco da invidiare alla Vw Golf che è offerta, in ragione anche del blasone del marchio, a un prezzo nettamente superiore alle media di mercato.

Sulla partenza al rallentatore della Golf V incide probabilmente un listino decisamente salato e questo può aver spinto gli automobilisti a cercare altrove e a comprare, da un'altra casa, per qualche migliaia di euro in meno un'automobile di analoga categoria oppure, allo stesso costo, una vettura ben più grande. Forse il modello di business di Vw basato sul premium price per il valore del marchio è giunto al capolinea: i consumatori in una fase recessiva dei consumi sono più attenti a spendere.

La pesante eredità di Piech.

Pischetsrieder si trova ad affrontare i cali delle vendite e una situazione finanziaria pesante ereditata dal suo predecessore Ferdinand Piech che si è lanciato negli anni scorsi in una dispediosa campagna di acquisti per conquistare le nicchie di lusso dell'industria automobilistica.

Vw dopo aver tentato il controllo di Rolls Royce, tramite Audi ha comprato Lamborghini e ha speso fortune nella fallimentare avventura della casa dei quattro anelli in Bugatti.

Ormai tutti i costruttori generalisti hanno marchi di super lusso (Ford per esempio ha in mano Aston Martin, Jaguar e, un paio di gradini più in basso, Volvo), ma forse Volkswagen ha osato troppo. Piech ha voluto sfidare il gotha del segmento luxury car (Mercedes Serie S e Bmw Serie 7) con la Phaeton, vettura certo straordinaria, ma che non ha fatto breccia visto che sul cofano ha comunque il troppo popolare marchio dell'"auto del popolo".

Vw è sicuramente un brand di prestigio e qualità per l'utenza normale, ma per chi può permettersi una vettura "senza compromessi" il nome Volkswagen non ha certo grande appeal. In più la vettura dal punto di vista stilistico sembra una Passat "gonfiata" e come se non bastasse con la Phaeton, Volkswagen è entrata in concorrenza interna con l'ammiraglia del gruppo: la Audi A8.

Quello della concorrenza interna tra vetture che usano i medesimi motori e gli stessi pianali è un altro problema da affrontare. Come fare a rilanciare Seat (ora disegnate da Water de' Silva) senza ridurre le vendite di Vw e Audi? Se si rende troppo appetibile un'"economica Leon poi potrebbe essere più difficile vendere una costosa Audi A3 (sotto la pelle l'auto le due macchine sono quasi uguali). Ma sui conti di Vw pesano anche ingenti costi di sviluppo dei prodotti e il gruppo conta di ridurre anche questo tipo di spese, ma il rischio è quello di perdere il vantaggio competitivo della tecnologia Made in Volkswagen. E forse sull'emorragia finanziaria pesano anche strategie controcorrente sui motori: Vw non si affida a economicamente convenienti partnership sugli "strategici" turbodiesel e i suoi propulsori con iniettori-pompa sono montati solo dalle auto del gruppo. Altri costruttori hanno invece scelto la strada della sinergia e del risparmio. Ford e Psa (Peugeot-Citroën) hanno quasi allineato la gamma dei turbodiesel in tutte le cilindrate: persino la nuova Volvo V50 (la Svedese è di proprietà ford) monta il 2.0 common rail da 136 cv sviluppato congiuntamente dalle due case, mentre fa ancora eccezione il duemila Duratorq (tutto made in Ford) della Mondeo che vive anche sulla Jaugar X-Type, però il marchio inglese (sempre di proprietà ford) sta per utilizzare motori diesel da 2,7 litri sviluppati da Ford e Peugeot. Renault per fare un altro esempio, "presta" i motori common rail alla Toyota Yaris, mentre Fiat e Gm (tramite la joint-venture Powetrain) si scambiano organi propulsori meccanici, procedendo a risparmi considerevoli, mentre l'unica parntership di un certo rilievo è quella con Ford per la produzione dei monovolume (Galaxy, Sharan e Alhambra) in Portagallo.

9 marzo 2004

"Every time I see an Alfa Romeo pass by, I tip my hat" -- Henry Ford

- 2003 Volvo S60 D5 (201.000 km)

- 1988 Lancia Delta HF Turbo (125.000 km)

- 1987 Austin-Rover Montego Estate 1.6 HL (290.000 km)... and still roaring

Link al commento
Condividi su altri Social

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere iscritto per commentare e visualizzare le sezioni protette!

Crea un account

Iscriviti nella nostra community. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Sei già registrato? Accedi qui.

Accedi Ora
×
×
  • Crea Nuovo...

 

Stiamo sperimentando dei banner pubblicitari a minima invasività: fai una prova e poi facci sapere come va!

Per accedere al forum, disabilita l'AdBlock per questo sito e poi clicca su accetta: ci sarai di grande aiuto! Grazie!

Se non sai come si fa, puoi pensarci più avanti, cliccando su "ci penso" per continuare temporaneamente a navigare. Periodicamente ricomparità questo avviso come promemoria.