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Stai visualizzando i contenuti con il più alto punteggio, pubblicati in data 14/05/2024 e localizzati Tutte le aree/sezioni
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La piattaforma supporta anche motori termici è vero, ma il progetto di entrambi i veicoli è partito come Full Electric e tale è rimasto. Non si può passare da EV a termico in quanto il layout anteriore del vano motore e relativi flussi d'aria sono stati progettati per veicolo a sola trazione elettrica. Quando il progetto è stato passato all'industrializzazione, non era più possibile rivederlo per avere anche motori termici\ibridi. Il discorso del cambio di rotta verso il termico è "scoppiato" negli ultimi mesi quando le vendite su tutti i mercati sono calate drasticamente, ma ormai per Giulia e Stelvio nuova generazine era troppo tardi. Altra info Giulia non sarà 3 volumi come l'attuale, ma con portellone e la linea per chi l'ha vista sarà notevole e aggressiva. Continuerà ad avere targa laterale. Lo scudetto sarà una via di mezzo tra Junior e 33 con il logo in rilievo. Le info che ho ritengo siano da fonti certe e purtroppo la scelta di sola elettrica a mio avviso sarà una grossa limitazione, per quanto le 2 auto siano di sicuro di assoluta eccellenza in termini di tecnologia. Ma ci sarà un motivo per cui la concorrenza continui a proporre sia EV che ICE sia bz e ds con diversi livelli di ibridazione.13 punti
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La "sua idea". Che genio! Magari se la fantastica idea gli veniva qualche anno prima in modo da non avere un buco in gamma era anche meglio, ma sara` chiesto troppo6 punti
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Quando avrai lavorato con grandi manager francesi per più di 20 anni capirai meglio. Loro hanno sempre ragione. Quando hanno torto marcio, rileggere la frase precedente. Per trovare scuse invece, sono i campioni del mondo.5 punti
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Quando capirete che i CEO non sono dei bambini picciosi il mondo sarà un posto migliore…5 punti
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Ma di qui al secondo trimestre del 2025 (quando si ipotizza arriverà sul mercato la Uno/Panda a benzina/ibrida che darà manforte alle vendite, almeno si spera) oltre alla 600 quale vetture si aspetta di vendere il marchio Fiat? Le versioni elettriche, salvo quale spunto dato dagli incentivi (di cui è lecito attendersi che all'interno del segmento A-B approfitteranno E C3 e Spring visto il listino favorevole piuttosto che 600 e 500e), non credo faranno la differenza...spiace vedere come viene trattato il prodotto "500" dismesso con la scusante che la clientela può scegliere altro in gamma (la Pandina? ) e di riflesso il marchio Fiat che si presenterà, nella suo storia centenaria, fra qualche settimana con la gamma più limitata di sempre... E' da folli (o da voluta follia) vedere com'è stata gestita la dipartita dei vari modelli, su tutti proprio la 500 hybrid che continua a fare a numeri importanti anche in Europa..,come si fa a pensare solo oggi ad una sostituta che arriverà se tutto va bene nel 2026? l temi sono 2: o c'è impreparazione o volutamente si sta smantellando brand e prodotti, la seconda ipotesi sarebbe grave per l'ormai ex produttore nazionale...5 punti
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Diciamo che è costumanza abbastanza diffusa tra gli Stilisti italici quella di di denigrare i modelli successivi ai loro lavori, con toni vieppiù acidi col passare dell' età...5 punti
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Ciao a tutti, tra pochi giorni partirò per una grande avventura in bicicletta, il Tuscany Trail, ovvero uno dei più grandi eventi di bikepacking (quel particolare tipo di cicloturismo che ama andare fuoristrada) del mondo. Il percorso coprirà oltre 470 km per un totale di 6000 m di dislivello complessivo. Ho deciso di documentare la mia avventura sul mio blog, dove automaticamente ogni giorno verrà postato un link per seguirmi in tempo reale col GPS l'idea è di attaccare alla biciclettata anche un'iniziativa benefica, più pedalerò più donerò all'associazione Amici di Marco. L'invito è, ovviamente, a donare anche voi Qui un'intro a questa avventura: https://www.jeby.it/2024/05/tuscany-trail-preparativi-per-unavventura-sensazionale/ se riuscirò terrò anche aggiornata questo thread4 punti
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Se l’utente dasilvamj avesse ragione, possono anche cancellare il lancio di nuovi Stelvio e Giulia e ricominciare da capo su basi Dodge per il 2028. Tanto non venderanno nulla, né in Italia , né in Germania né negli USA. Siamo sempre alle solite : arrogante ossessione Bev da imporre a clienti … e se non comprano, colpa del governo che non paga il conto con le tasse. Direi che l’incompetenza ha ormai superato ogni limite. Meritano solo il licenziamento. Aspettando il prossimo salvatore di Alfa che dovrà rilanciarla da zero tra 5 anni. 🙄4 punti
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Se l'idea è vendere le 500e in USA allo stesso prezzo della model 3, sono sicuro che ci sarà la fila. Con la depreciation fiat vs tesla poi immagino le rate mensili. Molto meglio che sviluppino il prima possibile la 500 ibrida piuttosto.4 punti
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Possono fare Giulia/Stzelvio II bev insieme con le Maserati bev a Mirafiori - basta un turno accorciato per settimana ogni mercoledi mattina per riempire la richiesta globale4 punti
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Olivier Francois is always full of words, but doesn't deliver. 10 months after the Fiat "no grey" campaign I can still configure the 500 only in white, black, (red) and rosé gold in Germany. Only one strong color.4 punti
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la 155 TA é stato un errore, ma era fatta in Italia, con motori Twin Spark ALFA ROMEO, da ingegneri italiani ecc. ma paragonare un errore o meglio farne discendere l'insulto di una macchina TA B-SUV, e di quelle future, decisa a Parigi, ingegnerizzata in Francia, con motori peugeot e prodotta in Polonia, mi sembra impossibile. Ma se volete difendere a priori e non sentirvi insultati in quanto italiani, fate pure. Io credo che PSAintis, Tavares, Elkann stiano sputando in faccia all'industria e tradizione automobilistica ITALIANA, distruggendola, depredandola. Io mi sento insultato, schifato, inorridito. Poi, capisco che altri non si sentano come me. Tradizione Italica tafazzista. I francesi lo hanno fatto anche con Fiat ferroviaria ecc. E lo faranno ancora.4 punti
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di tutte quelle viste non ci salirei sopra manco su una detto questo sfornano vetture in continuazione ora capisco perchè il gruppo DR venda in Italia più di stellantis4 punti
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Passano su unaCitroën, ma su una Opel, anche se è la base non si possono accettare3 punti
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Loro vorrebbero, per risparmiare l'ingegnerizzazione dei motori termici che è la parte più complessa dell'auto, ma a) Chi usa l'auto per fare almeno 30k l'anno non è scemo e sa bene che l'elettrico non è un'opzione se non per tragitti fissi e con disponibilità di carica. b) Come facilmente prevedibile (vedi telefoni cellulari che all'inizio erano prodotti in Europa e ora solo in paesi asiatici a basso costo), le elettriche sono quasi tutte Tesla (per il nome) o cinesi (per il costo).3 punti
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Ho l’impressione che non ci sia più molto da dire su questa Junior, fino a quando non si potrà vedere in concessionaria e non usciranno le recensioni delle prove su strada…3 punti
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Mi verrebbe da dire che ormai il termine "cinesate" non ha più luogo di esistere o eventualmente avere ben altra accezione...3 punti
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Si e direi che ha un senso a differenza dell'operazione precedente. Sembra che comunque stiano dividendo i marchi in base al costruttore di riferimento: EVO > Baic, DR > Chery, Sportequipe > Chery Jetour, Tiger > Dongfeng3 punti
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ahahah l'unica volta in cui dovevano continuare a rimaniere indietro su tutto (come han sempre fatto).....e invece... Per me sarà un discreto tonfo3 punti
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Articoli polacchi dicono che a giugno termina la produzione di 500 e Ypsilon in Polonia e hanno giá avviato licenziamenti https://www.tychy.info/wiadomosci/21009-kilkaset-osob-straci-prace-zbiorowe-zwolnienia-z-dwoch-firm-motoryzacyjnych-w-tychach-tychy EDIT: Olivio ha confermato che la produzione della 500 è terminata in Polonia, la data del 2026 è inventata dalla stampa, ma il progetto della nuova 500 Hybrid è complicato ma ancora non han deciso nulla!3 punti
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Buonasera riporto in auge il topic con riferimento alla “berlina bianca del mistero” perchè ieri, leggendo con piacere l'accurata analisi fatta qualche post fa, per la quale ringrazio (mi scuso se non cito ora il nickname perchè non mi sovviene) perchè era veramente interessante e approfondita, mi sono messo per l'ennesima volta a valutare quelle foto e mi sono concentrato su un dettaglio che avevo tralasciato tanto tempo fa, quando le postai per la prima volta. Mi sono messo, così per curiosità, il mattino della domenica a leggere le targhe prova. Ora non sto a ripubblicare le foto, per non sprecare spazio, ma dopo un'analisi approfondita (per quanto possibile, chè manco a farlo apposta, in entrambe le foto dove le possiamo leggere... non si vedono bene) ho constatato che una sembra essere un “TO 457” o “467” e l'altra un “TO 795” o “797” o “799”. (magari qualcuno di voi ci vede meglio di me e sa dire i numeri con più precisione, io non ci sono riuscito...) Così ho detto: chissà se ci possono aiutare? Chissà se, essendo Lancia entrata a far parte di Fiat da poco nel periodo in cui la “berlina bianca del mistero” era in giro per le strade, le targhe prova potevano essere un dettaglio importante nel cercare di capire da dove arrivava un prototipo? Da lì è partito uno di quei “viaggi” che faccio a volte, quando inizio da una pagliuzza e mi viene fuori un lavoro infinito per cercare di far luce su un qualcosa. Mi son messo quindi a realizzare un documento composto da TUTTE le targhe prova Fiat-Lancia-Autobianchi che riuscivo a leggere nell'archivio delle foto-spia, mettendole in ordine e segnando a quali muletti/prototipi/vetture preserie erano state attaccate negli anni. Son venute fuori diverse cose curiose (ad esempio targhe prova che hanno “lavorato” per decenni, come una “TO 6” vista su una Dino Coupè e... qualche giorno dopo... su una Marea Weekend camuffata... ma questa è un'altra storia e magari la tratteremo in altra sede) ma la cosa più importante è che sì, in effetti, a parte alcuni casi (che vado ad elencare) i muletti/prototipi Lancia hanno sempre avuto targhe diverse da quelli Fiat. Ci sono, come appena detto, i casi di alcune targhe che hanno “lavorato” per entrambe le marche, e ve li elenco qui. Se possono sembrarvi tanti, tenete conto che il documento in sé è lungo 7 pagine, quindi questi casi, pur numerosi, in proporzione sono molto pochi. Tanto da poter dire che tranne alcune eccezioni, Lancia usava certe targhe e Fiat ne usava altre. Queste sono le targhe che ho trovato attaccate ai “posteriori” di prototipi di marche diverse all'interno del Gruppo. Vedete solo il numero, ovviamente la provincia è “TO”. 106 FIAT 131 RACING – AUTOBIANCHI Y10 4WD 238 FIAT RITMO PRIMA SERIE – LANCIA BETA MONTECARLO 273 LANCIA THEMA LIMOUSINE – AUTOBIANCHI A112 289 FIAT PANDA – AUTOBIANCHI Y10 500 FIAT MAREA – LANCIA BETA COUPE' – LANCIA DELTA PRIMA SERIE– LANCIA THEMA 563 FIAT 127 SPORT III SERIE – AUTOBIANCHI Y10 4WD 755 FIAT X1/9 – LANCIA BETA MONTECARLO 882 FIAT PANDA PRIMA SERIE BLINDATA – LANCIA THEMA FERRARI 1025 FIAT REGATA DIESEL – FIAT RITMO PRIMA SERIE – LANCIA K 1075 FIAT CROMA – LANCIA PRISMA TD – LANCIA THEMA FERRARI 1120 FIAT BRAVO – LANCIA THEMA RESTYLING 1988 1285 LANCIA K – AUTOBIANCHI A112 2085 FIAT DOBLO' PRIMA SERIE – LANCIA DELTA TERZA SERIE 2125 FIAT CINQUECENTO – AUTOBIANCHI Y10 RESTYLING 1989 2129 FSO POLONEZ – AUTOBIANCHI Y10 2130 FIAT FIORINO “UNO” FURGONE – AUTOBIANCHI Y10 RESTYLING 1989 2702 FIAT DUNA WEEKEND – FIAT REGATA II ATTO – LANCIA THEMA TERZA SERIE SW 2974 FIAT TIPO 16V – AUTOBIANCHI Y10 4WD 2979 FIAT MAREA WEEKEND – LANCIA DEDRA 2988 FIAT CINQUECENTO – AUTOBIANCHI Y10 4WD 2989 FIAT PANDA SUPERNOVA 4X4 – LANCIA Y 1995 – AUTOBIANCHI Y10 4WD 3165 FIAT TEMPRA SW – LANCIA THEMA (MULETTO TREVI) 5125 FIAT BRAVO – LANCIA THEMA II FERRARI 6531 (targa completa - nuova serie - AB P0 6531) FIAT GRANDE PUNTO – LANCIA Y 1995 Come vedete, è un bell'elenco, ma come dicevo prima è assai ridotto rispetto alle 7 pagine che mi son venute fuori mettendole tutte insieme. Una volta finito questo lavoro, mi sono concentrato sulle targhe che si leggono (in qualche modo) nelle foto della misteriosa berlina bianca. Abbiamo visto che una sembra essere un “TO 457” o “467” e l'altra un “TO 795” o “797” o “799”. Come vedete queste targhe non rientrano nell'elenco di quelle condivise dai due marchi. Dove le ho ritrovate? Solo su delle Lancia. Una “TO 457” non l'ho trovata da nessuna parte, forse non esisteva. Poteva quindi essere "467". E questa l'ho trovata. Sul prototipo di una Delta HF Turbo. Non pervenute nemmeno la “795” e la “797”, ma ho trovato la “799”. In ordine di tempo, su un prototipo della Beta berlina, su uno della Delta prima serie e per finire su quello di una Delta HF 4WD. Tutto questo noioso pippone per dire che alla fine anche le targhe prova di quella berlina dicono “Lancia”.3 punti
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Con la Model 3 2024 a 40,000 USD in effetti non venderanno una s*g@. Ma riempiranno i piazzali dei poveri concessionari urlando al miracolo per qualche mese. Poi dovranno aiutarli a ridurre gli stocks con finanziamenti e extended warranties. Santa pazienza, è talmente ovvio.2 punti
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È una poverata a livelli assoluti, eppure la lavagnetta magnetica la trovo una genialiata.2 punti
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Continuo ad avere grande confusione sul posizionamento di Opel nella galassia Stellantis... e penso anche loro.2 punti
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Tavares sul prezzo "La C3 parte attorno ai 20 mila euro, 23 mila per l'allestimento medio, ed è una segmento B. La T03 è una segmento A, quindi il prezzo sarà inferiore. Non posso svelare la cifra esatta, perché non voglio dare questa informazione ai nostri concorrenti. È ancora troppo presto". https://www.quattroruote.it/news/mercato/2024/05/14/leapmotor_t03_prezzi_italia_tavares_costera_meno_di_20_mila_euro.html2 punti
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Spero che questa affermazione possa portare con sè un prolungamento, anche solo di un paio di anni, delle attuali versioni "termiche", ammesso che lo stabilimento lo permetta2 punti
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All'estero e in america i numeri non saranno mai come quelli con una gamma completa. Il prezzo se sarà proporzionato agli ultimi lanci dei modelli inferiori (Junion, Y, 500Abarth) saranno fuori mercato. Concordo con le previsioni per Cassino e aggiungo anche Melfi2 punti
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Fiat CEO: 500e EV an ‘urban Tesla' Olivier Francois, who heads Fiat and oversees Stellantis marketing, says the new 500e can open people's minds about the potential for EVs in dense cities. Fiat is Stellantis' largest brand, with more than 1.3 million global sales and dominant positions in countries that include Brazil and Turkey, as well as its home market, Italy. But in Europe and North America, Fiat has been starved of product and investment. A new-model offensive has started in Europe with the Fiat 600 as well as the 500e electric minicar, which just began reaching U.S. dealerships. CEO Olivier Francois introduced four additional models coming to Europe in a humorous video released to coincide with the start of the Geneva auto show — although Fiat did not attend the show. The guerrilla marketing move netted millions of views on YouTube, all with virtual concept cars. In an interview with Automotive News Europe, Francois, who also is CMO of Fiat parent Stellantis, discussed the automaker's plans for Fiat and its digital marketing efforts. Here are edited excerpts. Q: What is different for Fiat under Stellantis? A: The beauty of FCA was the complementarity. The beauty of Stellantis are the synergies. The complementarity back then was because you had Chrysler's bigger cars in North America and Fiat Group's smaller cars in Europe. Now I can play with people who are like me. Before, the older kids like Ram, Dodge, Chrysler, Jeep, even Alfa Romeo and Maserati, shared the playground with me, even if they weren't like Fiat. Today I'm sharing with Stellantis' European brands that are subject to European standards, European tastes, European ways. Also, more important, they have models in the B- and C-segment, which are my turf. We have the best of both worlds because we finally have the synergies I have been dreaming of for so long, and at the same time we have more complementarities than ever. What does Fiat bring to Stellantis? Three things. One is a unique approach to mainstream brands. Fiat brings joy, simplicity, dolce vita, Italian design. We have a very particular recipe that is of great value, especially when we are starting to see a lot of Chinese brands coming to Europe. Second, we have a dominant share in a few large markets like Brazil and Turkey, not to mention Italy. And third, we have A-segment cars (minicars), which is one of the reasons we confirmed we would continue to develop the Panda classic model with the Pandina. Together with the 500, this is a segment that none of the other brands occupy with two complementary models. LAPRESSE “We live in a digital age, so every participation in an auto show should be compared to the cost of a digital campaign,” says Fiat CEO Olivier Francois, with the Fiat Topolino, left, and 600e. You are starting sales of the Fiat 500e in North America. How can the new model do better than the previous 500 EV, not just for emissions compliance but also in terms of market share? The context is different. Back then we had a kind of compliance obligation and we needed to push cars. Today, Stellantis is preparing for a big EV offensive in North America, so we need to open people's minds to electric cars, and more than that, we need to open the American driveways to electric. I'm thrilled with the new 500e. It's much more substantial [than the old one], so initially I did something not very popular with the PR teams, but I asked journalists to drive the old one and the new; sit in it, touch it, feel it so they could metabolize this incredible leap we made. The new one is an urban Tesla. The old one was not a bad car, but it was obviously electrified after the fact, so there is a world of difference. The new one was designed to conquer Europe and is delivering big volumes and market share there, while the old one was really designed for compliance in California. How will you persuade U.S. buyers to revisit the 500 EV? First, there is a lot more substance to the car, and substance is everything in America, but there are other selling points. One is emotion. The 500e is an Italian design, and it's made in Italy, which makes it even better with the old one made in Mexico. The price also seems to be well accepted for a car with this level of emotion, design and substance. For Europeans, $30-34,000 sounds like a lot, but apparently not for wealthier multicar East and West Coast Americans. But the most important point — and this is my main pitch — is that we're not trying to sell you this car as a replacement for a sedan or SUV. But if you want to go electric today, it often means trading in [an internal combustion engine] SUV or sedan, which is a little bit of a stretch, and that's why [new EV] buyers are on the fence. Instead, I'm asking them to take the 500e as a second or third car. It's not for everyone, everywhere, and more importantly, it's not for everything. It's ideal for driving in the city and commuting, and you can do that for a week before you need to charge. This will open the American driveways to electric, and I hope it will act as an on-ramp to electrification. There will be another brand in the Stellantis universe: China's Leapmotor. How will you position it in Europe and potentially in North America? It's early, but as chief marketing officer, I can't wait to learn more and contribute to the creation of the brand. For now, we have a lot to learn from them, and we have a lot to offer them. But it's a little early to say how we're going to position Leapmotor in Europe and the U.S. How are you adapting Stellantis' marketing and communications to online sales? The digital sales experience is now an expectation, and we need to cope with it. My thinking about online business for everything, but especially for cars, is that there are three challenges. One is price; it's easier to click on an object priced at 19 or 29 or 99 euros than 100,000, but this is changing. Even so, online sales are probably better suited for a Fiat Topolino [electric quadricycle] than a DS 9 [sedan], to take two examples. The second thing is choice. What kills online business is too much choice, too many small crisis situations. Even choosing the color can be an issue — you need to open another page, you need to Google things, or I need to add a link, then maybe activate an online sales representative — so the less choice is better. The third thing is emotions, which will get people to click on a product. That's a good thing for Fiat, which is very much based on emotion. Simple, emotional, not too expensive: This is a good cocktail for some of our brands. We haven't seen Stellantis brands at a lot of auto shows recently. Can we expect to see them again? It's on a case-by-case basis. You want to spend money for an auto show if you have something to say, something to show, and if you're relevant in a given country. We live in a digital age, so every participation in an auto show should be compared to the cost of a digital campaign. Clearly the auto show is more challenged than in the past when it was the only way to communicate, but today there are many other ways to do so. You're speaking to a guy who didn't go to Geneva but launched a video during the show that got 13 million views, not paid, which is probably much more than Geneva would have drawn in terms of traffic, and I didn't even have to create physical concept cars to do that. (Automotive News)2 punti
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So che realisticamente non c'è alcuna correlazione, ma a colpo d'occhio mi ha ricordato il blu Misano usato a Pomigliano per Tonale/Panda.2 punti
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« Che supporta molteplici sistemi di propulsione “ Ma quando si decide a comunicare sul L6 e sul Phev 1.6 per Stelvio e Giulia ? Magari un paio di anni di vendite < 10,000 unità con Cassino in cassa integrazione l’80% del tempo ? Così nel frattempo può aspettare il 2028 (2 anni dopo lancio) prima di decidere se e quando aggiungere nuove Alfa2 punti
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