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Luci retronebbia e retromarcia nelle Fiat...


Grinta

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Per quanto riguarda la luce retronebbia (questioni estetiche a parte) ritengo sia molto meglio averne una sola.

Mi spiego. Legislativamente le luci retronebbia hanno sia una minima luminosità da garantire, sia una massima luminosità: due luci sommano il proprio effetto e quindi ciascuna è meno potente; però, nella nebbia, finiscono col risultare due puntini meno luminosi; una sola luce è spesso più forte e di conseguenza visibile a maggiore distanza nella nebbia.

Inltre, mio personale parere, è più facilmente avvertibile come pericolo la singola luce, che non le due luci di retronebbia, facilmente confondibili con gli stop accesi: confusione potenzialmente più pericolosa.

per questo motivo, sulla tua volvo un retronebbia è finto.

la simmetria è salva e la sicurezza anche. anche altre case adottavano questo sistema.

l'avere 2 retro accesi, a mio parere confonde con gli stop accesi.

mentre per la retro preferisco sempre 2, molto più visibili.

"Io non ce l'ho co' te, ma co' quello che te sta vicino e nun te butta de sotto!"

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Vi siete dimenticati la mtica Uno che aveva doppie luci.

La potenza della lampada di retronebbia/retromarcia è di 21W, sia se ce ne sono 2 che una. Quindi credo che il discorso su una lampada ma più potente non sia giusto...

Personalemnte preferisco la simmetria, quindi 2 lampade per funzione.

L'ammiraglia: Lancia Delta 1.4 tjet 120cv Oro ecochic 2010: 335.000 km + 13.500 km al traino di Eiffeland 495TF Treno lungo: 11,70 mt!!!

Il muletto: Punto 1.2 8v ELX GPL 2001 339.000 km

Moto Guzzi Norge 1.200 2007: 21.000 km

 
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La lampadina non è tutto.

Quello che conta è la luminosità percepita dall'occhio di un osservatore posto dietro l'auto. Quello si regola con la forma della parabola riflettente che, nel caso dei retronebbia.

Con la stessa lampadina si possono ottenere un infinità di distribuzioni della luce (Altrimenti tutti i fari di tutte le auto sarebbero uguali).

Solo che, essendoci un limite massimo di luminosità (di legge), quando si usano 2 lampadine spesso si deve fare dei retronebbia con una luce più diffusa, perchè si va a sommare l'effetto di due fari.

Il problema è che in caso di nebbia l'effetto di somma non c'è più: ci sono solo due singole luci meno "forti" e quindi che "spariscono prima nella nebbia.

;)

Trovo interessante la questione della presunta luminosità imposta per legge...

Proprio questa sera notavo come invece vi siano ENORMI differenze tra un auto e l'altra in termini di luminosità dei fari (sia anteriori sia posteriori).

Anche auto dello stesso periodo hanno molto spesso differenze abissali...

Ad esempio questa sera ero in coda in tangenziale (chi è di Milano sa di cosa parlo...) e davanti a me c'erano una BMW Serie 5 e una Clio... Ebbene, le luci posteriori di posizione della BMW sembravano almeno 4 volte più grandi e luminose! Lo stesso dicasi per i fari anteriori... dove gli xenon della BMW illuminavano a giorno, quelli della Clio (piuttosto recente) sembravano delle misere lanternine...

Alla "luce" di questa esperienza empirica che tutti potete fare osservando le auto intorno a voi di sera, nutro qualche dubbio che questi presunti valori di luminosità vengano osservati con così tanto scrupolo in sede di omologazione: ci sono troppe differenze tra un modello e l'altro!

Infine, non mi sembra affatto che le auto con due retronebbia li abbiano meno potenti di quelle che ne hanno due... In genere sono mediamente di potenza e luminosità uguali... Tra l'altro, avendone uno solo se malauguratamente si brucia la lampada siete fritti mentre con due le probabilità di rimanere completamente senza retronebbia è praticamente azzerata...

Sulle luci di retromarcia, per conto mio dovrebbero metterne anche TRE se possibile... Non bastano mai, specialmente sui SUV e le station wagon...

Alfa Romeo e Ferrari: due marchi uniti dalla storia e orgoglio automobilistico italiano.

Il cavallino rampante vede la luce sulle fiancate delle Alfa Romeo della Scuderia Ferrari in occasione della 24 Ore di Spa, in Belgio, nel luglio del 1932.

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Trovo interessante la questione della presunta luminosità imposta per legge...

Proprio questa sera notavo come invece vi siano ENORMI differenze tra un auto e l'altra in termini di luminosità dei fari (sia anteriori sia posteriori).

Anche auto dello stesso periodo hanno molto spesso differenze abissali...

Ad esempio questa sera ero in coda in tangenziale (chi è di Milano sa di cosa parlo...) e davanti a me c'erano una BMW Serie 5 e una Clio... Ebbene, le luci posteriori di posizione della BMW sembravano almeno 4 volte più grandi e luminosi! Lo stesso dicasi per i fari anteriori... dove gli xenon della BMW illuminavano a giorno, quelli della Clio (piuttosto recente) sembravano delle misere lanternine...

Alla "luce" di questa esperienza empirica che tutti potete fare osservando le auto intorno a voi di sera, nutro qualche dubbio che questi presunti valori di luminosità vengano osservati con così tanto scrupolo in sede di omologazione: ci sono troppe differenze tra un modello e l'altro!

Le luci delle varie funzioni devono garantire in fase di omologazione dei valori minimi e massimi di luminosità e delle partivcolari zone di maggiore e/o minore illuminazione.

E in fase di omologazione non si scappa.

Dove lavoro progettiamo e produciamo fari e luci per mezzi commerciali e pesanti e il rispetto della normativa è un vincolo fortissimo: abbiamo una enorme sala fotometrica, completamente nera, con tutta la strumentazione, un responsabile che effettua i test e deve garantire l'omologabilità e tutti i prodotti vengono testati e misurati minuziosamente. ;)

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Le luci delle varie funzioni devono garantire in fase di omologazione dei valori minimi e massimi di luminosità e delle partivcolari zone di maggiore e/o minore illuminazione.

E in fase di omologazione non si scappa...;)

E allora come si spiega l'enorme differenza di luminosità esistente tra un modello e l'altro di auto (visibilissima anche a occhio nudo) sia confrontando i fari anteriori sia le luci posteriori di molti modelli coevi?

Possibile che vi siano case che optino (giustamente) per i valori massimi consentiti e altre (ma per quale motivo poi?) garantiscano solamente valori minimi, appena sufficienti all'omologazione?

Alfa Romeo e Ferrari: due marchi uniti dalla storia e orgoglio automobilistico italiano.

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