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Renault Talisman e Talisman Wagon - Prj. LFD/KFD (Spy)


Touareg 2.5

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I più attivi nella discussione

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sbaglio o la seconda ha avuto un discreto successo? Ricordo un collega di mio padre che la prese in leasing e gli piacque così tanto che la riscattò

Bene anche se non quanto la prima (almeno credo), comunque la GranTour era davvero molto bella.

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la prima e la seconda sono le migliori, soprattutto la seconda la trovo ancora molto attuale ;)

Giusto l'altra sera ho intercettato una laguna coupè parcheggiata: la prima che vedo dal vivo! Male non è, però migliorabile... penso sia stata una spremuta de sangue a livello di investimenti e ritorno economico...

"Ci sono persone che amano circondarsi di cose il cui valore concreto si esprime anche nel valore formale. Molto probabilmente una Lancia fa parte del loro mondo."

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"Il successo non si improvvisa, ma al contrario è sempre frutto di fantasia, applicazione, dedizione e tenacia." (Vittorio Ghidella)

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La coupé lo sempre avvicinata al concetto "rivalutiamo la gamma" ed è un vero peccato perché era un'auto che, anche esteticamente poteva dire la sua, pur senza essere perfetta. Purtroppo subì il giudizio negativo che pendeva sulle sue sorelle

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sbaglio o la seconda ha avuto un discreto successo? Ricordo un collega di mio padre che la prese in leasing e gli piacque così tanto che la riscattò

Citando le parole del mio socio di americanate, che di losanghe - come ormai molti sapranno - ne vende dalla 5 del '72, la Laguna II all'arrivo sul mercato vendette anche TROPPO :D.

Loro erano veramente entusiasti, per due motivi.

La prima era stata un buon successo ed inoltre il parere dei clienti (ovvio basandosi sul tam-tam della rete lombarda, il panorama del mio socio è quello) era molto positivo. Macchina che andava bene, e da parte dei meccanici, macchina su cui si lavorava bene se era il caso (smontaggi-rimontaggi, soluzioni costruttive pensate anche nell'ottica di una certa praticità nel lavoro post-vendita), ma raramente era il caso. Per cui si veniva da una buona storia.

Compare la Laguna II, ed in rete (secondo le sue memorie) son tutti con la bocca spalancata. La macchina piace moltissimo nelle visioni in anteprima, e piace nella stessa maniera anche al pubblico qualche settimana dopo. Si vende, si vende bene. Lui (che comunque non è grande come dealer) ne targò diverse in poco tempo fra cui addirittura una 3.000.

Qualche mese dopo iniziò il bagno di sangue.

"Ho venduto tante macchine, ho perso tanti clienti." Ed in più, quando era il caso (frequente...) di metterci mano, si trovava davanti ad un metodo di costruzione molto meno benevolo (come materiali e montaggi) nei confronti di chi ci doveva lavorare.

Tanto che ancora oggi, in modo un po' buffo, quando siamo in giro per qualche bischerata ed incrociamo una Laguna II fase 1, lui guarda gli occupanti e sussurra "buon viaggio eh? Auguri...."

Poi le cose migliorarono ma si sa, a perdere la faccia ci metti trenta secondi.

Mica per dire male di Renault eh.... i nodi vengono sempre al pettine. Opel non ha fatto una cosa differente quando qualcuno ha pensato che era ora di risparmiare montando PORCHERIA sulle auto. Risparmi/guadagni oggi, domani ti becchi i "vaffa". Anche Astra H coi suoi alternatori e le mille menate ha venduto TROPPO. Poi a volte quella di oggi non trova il cliente perchè egli risponde "no grazie non ne voglio più sapere". Sempre stato un ragionamento di una miopia assurda.

"... guarda la libidine sarebbe per il si, ma il pilota dopo il gran premio ha bisogno il suo descanso... e poi è scattata la regola numero due: perlustrazione del pueblo e ricerca de los amigos... ah Ivana, mi raccomando il panta nell'armadio, il pantalone bello diritto. E un po' d'ordine in stanza... see you later!" (Il Dogui, Vacanze di Natale)

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  • 3 mesi fa...
  • 3 mesi fa...

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autoevolution.

Quasi sicuramente questo è il primo muletto per la Laguna IV, come tempistiche "ci siamo" (debutto al 2015, salvo imprevisti).

Piattaforma modulare CMF che ha debuttato con Qashqai II.

Probabilmente monterà ancora le 4 ruote sterzanti. E si parla di un nuovo 1.6 dCi biturbo da 160cv.

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1.6 diesel? biturbo? :pen::disp2:

quando poi mi spiegheranno i reali vantaggi d'uso e manutenzione tra un coso del genere e un pari potenza meno tirato, mi sa che sarò troppo vecchio.

La sofisticazione mi fa piacere se le prestazioni in gioco son roba seria, non su un cagafumo che per il 90% della sua vita vedrà solo tangenziali.

CI SEDEMMO DALLA PARTE DEL TORTO VISTO CHE TUTTI GLI ALTRI POSTI ERANO OCCUPATI

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Questo è un articolo di quattroruote di circa 1 mesetto fa:

https://www.quattroruote.it/notizie/industria/motori-renault-un-nuovo-biturbo-diesel-e-inediti-pistoni

La Renault ha annunciato tre interessanti soluzioni tecniche per il 2014 e tutte riguarderanno la gamma dei motori diesel. Prima novità: si aggiungerà anche un biturbo di 1.6 litri, che a questo punto potrebbe prendere il posto di qualche versione meno potente del 2.0 litri.

Piacere di guida con un occhio ai consumi. In nome del downsizing, questo biturbo nasce per esaltare il piacere di guida, tenendo però sotto controllo i consumi di carburante e le emissioni di CO2. L'obiettivo non sarà soltanto quello d'una potenza di punta elevata (160 CV), ma soprattutto quello di una coppia notevole, il cui valore di punta sarà erogato già a partire dai 1.200 giri/min e per un intervallo di giri particolarmente ampio. Questo migliorerà le doti di ripresa, la prontezza di risposta ai comandi dell'acceleratore e permetterà d'adottare rapporti di trasmissione più lunghi.

Doppio turbo. Dedicato alle diesel al top di gamma, il motore prevedrà due turbo a geometria fissa di differente diametro e montati in successione:

- il turbo più piccolo, a bassa inerzia, permette di erogare una coppia elevata (oltre 220 Nm/litro di cilindrata) e disponibile fin dai bassissimi regimi per assicurare reattività nelle fasi di partenza e in ripresa. Il suo lavoro si esaurisce quando il motore arriva a 2.500 giri/min, quando una valvola a controllo pneumatico blocca l'afflusso dei gas di scarico alle sue palette.

- il secondo turbo, di dimensioni maggiori, subentra gradualmente e si associa al primo (così a 2.500 giri è già lanciato, non deve partire da fermo come accadrebbe in un'applicazione dove i due turbo lavorano in parallelo) al fine di ottenere una potenza elevata (100 CV/litro di cilindrata) fin dai regimi medi.

Soluzione scartata. Il sistema è fornito dalla Garrett Honeywell e vuole essere compatto, economico (turbo entrambi a geometria fissa) e assai efficiente. Il responsabile del progetto ci ha confermato che la Renault ha sperimentato anche l'ipotesi del solo turbo di grandi dimensioni aiutato da un motorino elettrico a 12 V per vincere l'inerzia iniziale notevole, tuttavia questa soluzione (anch'essa peraltro fornita dalla Honeywell) è stata accantonata perché ha finora dato vantaggi inferiori rispetto al doppio turbo con flusso dei gas in serie.

Peso contenuto. Seconda novità: per i soli diesel dotati di basamento di ghisa la Renault adotterà pistoni d'acciaio invece che i classici di lega leggera. Il motivo? L'acciaio è un materiale che si dilata meno dell'alluminio alle alte temperature, quindi i pistoni d'acciaio permettono di mantenere più a lungo invariati i giochi tra pistoni e canne dei cilindri, con una maggiore precisione degli accoppiamenti e conseguente diminuzione degli attriti. Ne risulta un miglioramento del rendimento, con riduzioni di emissioni di CO2 stimate intorno al 3% nel ciclo di omologazione europeo. Il tutto, senza aumentare il peso. L'acciaio, infatti, è più resistente rispetto alla lega e questa maggiore rigidità consente di "svuotare" il pistone nella zona superiore, accorciandone il mantello. Questa riduzione dell'altezza (vedi disegno) permette quindi d'ottenere un pistone che pesa come quello d'alluminio. Un principio progettuale che s'ispira a quello da anni utilizzato nei motori di F.1. Questo significa che la casa francese ha sposato definitivamente i basamenti di ghisa? Niente affatto, e lo dimostrerà la terza novità del 2014: la Renault produrrà anche un nuovo diesel con basamento d'alluminio.

Emilio Brambilla

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