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I Raid di Gente Motori - N.1 - Casablanca-Parigi in Chrysler 180 - 1972


PaoloGTC

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Ho appena letto tutto d'un fiato questo viaggio, trovo assolutamente giusta la tua scelta di pubblicarli tutti senza derubricare quelli apparentemente meno coinvolgenti.

Io l'ho trovato affascinante, anche interessante se vogliamo per una questione di cultura generale automobilistica. La Chrysler 180 era una vera e propria meteora dalle nostre parti, io personalmente non ho mai avuto l'opportunità di conoscerla e di vederla un po' più nel dettaglio, questo reportage mi ha dato la possibilità di saperne qualcosa in più, oltre chiaramente al fascino del racconto dei luoghi, del vaggio, degli aneddoti.

E' anche curioso notare la diversità di approccio di allora rispetto ad oggi verso la presenza o la mancanza di determinati accessori. Si criticano gli appoggiatesta mettendone in risalto più la scomodità in termini di visibilità che non l'importante funzione nell'ottica della sicurezza passiva, cosa impensabile ai giorni nostri; per contro si segnala la scomodità per l'automobilista italiano dell'assenza del deflettore:lol:...cose che a leggerle oggi fanno inevitabilmente sorridere.

Dalle notizie da Wikipedia che hai allegato mi sorge però un dubbio: qual'era il marchio ufficiale col quale veniva commercializzata ufficialmente quest'ammiraglia sul mercato interno e nel resto d'Europa, Chrysler o SIMCA? Ed ancora: sulle riviste speciallizzate dell'epoca, tipo GM o QR, compariva nei listini ufficiali d SIMCA o Chrysler appariva come marchio autonomo?:pen:

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Ed ancora: sulle riviste speciallizzate dell'epoca, tipo GM o QR, compariva nei listini ufficiali d SIMCA o Chrysler appariva come marchio autonomo?:pen:

"... guarda la libidine sarebbe per il si, ma il pilota dopo il gran premio ha bisogno il suo descanso... e poi è scattata la regola numero due: perlustrazione del pueblo e ricerca de los amigos... ah Ivana, mi raccomando il panta nell'armadio, il pantalone bello diritto. E un po' d'ordine in stanza... see you later!" (Il Dogui, Vacanze di Natale)

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Il listino, unico, presenta i modelli in questo modo: compaiono come Simca le 1000, le 1100 e le 1301 (ovviamente con tutte le loro varianti) e poi, salendo di gamma si arriva ai modelli 160 e 180 che vengono denominati "Chrysler 160" e "Chrysler 180" proprio DENTRO il listino, cioè "Chrysler" fa parte del nome del modello.

In pratica nello stesso listino c'erano "Simca 1000 LS" e "Simca Chrysler 180".

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paoletto è sempre il migliore :D ehhh se non ci fosse lui (anzi, ehhh quando non c'era lui) :lol:

bellissimi questi reportage di altri tempi.. tral'altro devo dire che è anche bella esteticamente l'auto :pen: e poi le americane mi hanno sempre affascinato non poco..

beh se come ha detto paoletto questo non era niente di chè allora aspetto con ansia gli altri :D

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Ah ecco, perfetto, è proprio quello che volevo sapere:agree:. Quindi era commercializzata come una SIMCA a tutti gli effetti, in pratica era l'ammiraglia di casa; Chrysler era declinato a nome del modello e non a marchio a sè stante e 160/180/2 litres erano le versioni. E' in pratica la stessa cosa che accadde alcuni anni più tardi con la Talbot Sunbeam, dove Sunbeam identificava il modello e non più una casa autonoma.

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Grazie a tutti, ma sono io che ringrazio voi per la lettura e la partecipazione a questi topic-amarcord. Per me questo è molto bello, perchè quest'anno col quarantennale della nascita di Gente Motori mi fa piacere avere il tempo di riproporne alcune gesta che dai più sono dimenticate. Gente Motori è una rivista che già molti anni fa iniziò la sua fase calante, con la perdita di importanza nel settore della stampa automobilistica, e questo ha fatto sì che sia stata dimenticata più in fretta.

Ad esempio, è molto più difficile trovarla ai mercatini, rispetto a Quattroruote. Non sono stati conservati. Di conseguenza molte "imprese" come quelle che riproporrò quest'anno, dai più sono dimenticate o non sono mai state lette proprio. Però io trovo che siano meritevoli di attenzione e quindi ho cominciato questo lavoretto, e per questo sono contento che abbia un seguito. Ci sono tante storie interessanti da raccontare.

Parlando di raid, è vero, Quattroruote fece qualcosa di analogo, qui e là. La Montreal se non ricordo male andò a Lubecca (dovrebbe essere il numero con l'Alfetta rossa in copertina), mentre con la Beta non ricordo sinceramente. La due volumi Lancia comunque sarà protagonista di uno dei raid più interessanti di Gente Motori. Con una sorpresa finale.

"... guarda la libidine sarebbe per il si, ma il pilota dopo il gran premio ha bisogno il suo descanso... e poi è scattata la regola numero due: perlustrazione del pueblo e ricerca de los amigos... ah Ivana, mi raccomando il panta nell'armadio, il pantalone bello diritto. E un po' d'ordine in stanza... see you later!" (Il Dogui, Vacanze di Natale)

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Letto tutto, bellissimo...... Mi preoccupa solo che alcune auto delle foto le ricordo (seppur a malapena) "de visu"....:oops:

Sai che cosa diceva quel tale? In Italia sotto i Borgia, per trent'anni, hanno avuto assassinii, guerre, terrore e massacri, ma hanno prodotto Michelangelo, Leonardo da Vinci e il Rinascimento. In Svizzera hanno avuto amore fraterno, cinquecento anni di pace e democrazia, e che cos' hanno prodotto? Gli orologi a cucù.( O.Welles)

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