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Autopareri - Finanza e Economia


TonyH

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c'è da dire che comunque più che in altri settori i prezzi degli immobili sono cresciuti ben più dei relativi stipendi.

una volta prendere casa senza mutuo era possibile, ora anche solo riuscire a coprire una percentuale prima dell'acquisto è quasi improponibile.

es.

quando abbiamo preso casa mio padre prendeva sui 2.800.000£.

una villetta da 120mq veniva 120.000.000£

con lo stipendio e 2 figli era comunque possibile accantonare qualcosa, quindi un po' già avevano un po' di mutuo(che non pesava comunque troppo sul budget familiare) si è preso casa.

adesso prende 1.700\1.800, è a carico solo mio fratello e per una villetta a schiera(non singola come la nostra) vogliono per 100mq sui 350\400K€

mica ce la farebbe adesso a prendersi la casa

Il fatto che gli immobili crescano di valore in maniera apparentemente slegata dalle condizioni reali di costo della vita/inflazione/andamento dell'economia etc. è un fatto che mi sono spiegato con l'esplodere delle bolle (in primis quella immobiliare americana): far crescere il valore degli immobili è funzionale a pareggiare i bilanci di molti istituti di credito e affini, quindi, se per coprire dei buchi, io devo artificialmente aumentare il valore di proprietà immobili nel mio portafoglio, sto creando valore inesistente, che prima o poi dovrò scontare (nel momento in cui non riesco più a vendere la proprietà al prezzo che voglio, devo segnare un passivo in bilancio, e la bolla scoppia).

L'aumento di prezzo "al dettaglio" di case è figlio, imho, ancora della vecchia concezione del mattone come investimento principe per una famiglia ed è causato, a mio avviso, anche dai costi sostenuti dal costruttore per edificare (e non mi riferisco solo a mattoni, cemento ed acciaio...).

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ma, infatti non è solol'imu, anche la tares, cresciuta del 25 % rispetto all'anno scorso

e tutte le altre tasse che già ci sono e già c'erano sulla casa,che in generale non incentiva affatto.

e non è che bisogna incentivare per creare la bolla immobiliare, come ad esempio oggi accade in GB

però non si può nemmeno deprimere un settore che ha perso 400.00adetti

L'allarme Confartigianato sull'edilizia: dal 2008 persi 400mila posti di lavoro - Repubblica.it

Incentivare tanto per incentivare no. Ma a mio avviso non bisogna sovrastimare il primo problema e sottostimare il secondo (allargato non solo all'edilizia).

Che quelli che hanno perso il lavoro e che vivono di CIG, mobilità, lavoretti saltuari e sottopagati....non è che non comprano casa perchè spaventati dall'imu/tares...non comprano casa perchè non tengono la materia prima.

E questo va anche a danno di chi la casa ce l'ha già...perchè non riesce a venderla/affittarla.

A quel punto, più che a una eliminazione completa, sarebbe più organico migliorarne alcune storture, e dedicare tutte le energie (politiche) non a togliere una tassa (o a cambiargli nome) ma a far si che ci sia più reddito....

i mutui al 95 % li concedevano anche sulle case, senza essere scajola.

Oh, anche di più...con le stime gonfiate ;)

I problemi più grossi, non derivano dai mutui non pagati per le abitazioni (su cui spesso hanno apposite coperture assicurative di protezione del credito). Quello è il caso spagnolo.

Il nostro caso riguarda molte imprese, non solo PMI.

Quando il SanPaolo deve mettere 400 milioni a copertura del buco della Tassara...o Unicredit vende a Cerberus quasi 1 miliardo di crediti deteriorati....son mica appartamenti. Hai voglia a fare buchi simili con i mutui non pagati.

Son spesso frutto di imprese di amici "fatte con i soldi della banca e non i propri", di cui in Italia, specie ai vertici, siamo maestri...

edit: che nei periodi inflattivi, il mattone aumenti, essendo un bene reale, ci sta. Quello che non ci sta, è quello che è successo dal 2000 in poi, con prezzi delle case che aumentano ogni anno pur in uno scenario a bassa inflazione. Creando una forchetta sempre più grossa tra valore e potere di acquisto.

Cosa che adesso si sta ridimensionando.

E - come tutti gli investimenti - dipende sempre dal timing.

Se hai comprato 30 anni fa, anche se si è in una fase calante, hai sempre un guadagno. Sei sotto ai massimi, ma rispetto a quando hai comprato, hai voglia...

Chi ci sta perdendo, è chi ha comprato 6-7 anni fa attualmente.

Ma a meno che non abbia comprato per investimento (e quindi ha fatto un cattivo investimento, a entrare in un mercato troppo tirato)...chi ha comprato per abitarci, non dovrebbe farsi troppe seghe. L'ha comprata per starci dentro...goditela ;)

E, nelle compravendite, se compri bene vendi male e vicerversa....è utopia se si cambia casa pensare di vendere ai massimi e comprare ai minimi nello stesso momento :)

Modificato da TonyH

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Some critics have complained that the 4C lacks luxury. To me, complaining about lack of luxury in a sports car is akin to complaining that a supermodel lacks a mustache.

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ok, ma aumentano anche le case costruite 50 anni fa...:)

In 50 anni che hai una casa, ci avrai speso in manutenzione, ristrutturazione, tasse, tributi etc.: vuoi che non ci si voglia rifare anche di quello?

Poi gli immobili hanno un valore di mercato che dipende molto dalla zona, percui in centro sicuramente il valore aumenta (almeno in condizioni normali), in periferia, con l'economia stagnante è più facile che spunti un prezzo più basso di quanto richiesto inizialmente.

E, comunque, come tutti i commerci, anche quello immobiliare è caratterizzato da domanda ed offerta: si può sempre tentare un'offerta non congrua con la richiesta del venditore, un accordo lo si trova, se ha bisogno di soldi.

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Sono daccordo, anche perché parliando di flessibilità del mercato del lavoro, ciò implica anche spostamenti più frequenti, un po' come accade negli USA; questo cozza con la nostra impostazione culturale del posto fisso in luogo fisso in casa fissa, ma se gli affitti, con le loro procedure diventano più snelli e abbordabili, diventa più semplice affittare (quindi non mi resta la casa vuota) e trovare casa.

Anche perché, sinceramente, comprare la casa gigante a 40anni, finisci di pagarla a 65 se tutto va bene, poi i tuoi figli (giustamente) si fanno una vita lontano da te e magari resta loro sul groppone il tuo immobile da manutenere e/o invendibile...

Forse davvero anche la casa si deve iniziare a concepire come "servizio", per cui pago un canone di servizio e al bisogno cambio casa, sia perché mi sposto, sia perché invecchio e non mi serve più il tricamere su 2 piani con megagiardino ma mi basta un mini possibilmente piano terra vicino al centro/ai mezzi.

è un salto culturale che quando dico ai miei mi prendono per scemo, ce lo diciamo io e mia moglie e già facciamo fatica a mandarlo giù perché ti han cresciuto col mito del mattone, ma mi sa che dovremo entrare in quest'ordine di idee..

Mah, io non sono d'accordo.

Capisco che la mobilità sul territorio da giovani possa essere incentivata, che non sia necessario vivere per forza vicino ai genitori (anche se dei nonni arzilli e vicino a casa, quando si hanno figli, sono una risorsa inestimabile), ma viene il momento in cui pensi che hai trovato il lavoro della vita, che vuoi costruirti la tua tana, il tuo castello.

E quella casa resta il tuo rifugio anche quando i figli diventano grandi e se ne vanno.

E man mano che passano gli anni hai accumulato sempre più cose (mobili, libri, collezioni, quadri, ecc...) che non sapresti dove mettere in una casa più piccola, quella casa è il tuo nido, il tuo territorio, è parte di te, col cavolo che la si lascia se non per bisogno estremo.

R: "Papà cosa è successo alla macchina?"

J: "Ho investito un uomo che attraversava la strada senza guardare"

R: "Ma è molto molto rovinata papà"

J: "Continuava a rialzarsi"

Rat-boy e Janus Valker, da Rat-Man

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Un altro perché sull'Italia che non si muove, dal Sole24Ore:

Un cavillo blocca l'elettrodotto veneto - Il Sole 24 ORE

In pratica, un modernissimo elettrodotto in Veneto, che dovrebbe sostituirne altri obsoleti che girano tra le case, bloccato perché l'importante è "dire di no".

Statisticamente, il 98% dei ragazzi nel mondo ha provato a fumare qualsiasi cosa. Se sei fra il 2%, copia e incolla questa frase nella tua firma

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Mah, io non sono d'accordo.

Capisco che la mobilità sul territorio da giovani possa essere incentivata, che non sia necessario vivere per forza vicino ai genitori (anche se dei nonni arzilli e vicino a casa, quando si hanno figli, sono una risorsa inestimabile), ma viene il momento in cui pensi che hai trovato il lavoro della vita, che vuoi costruirti la tua tana, il tuo castello.

E quella casa resta il tuo rifugio anche quando i figli diventano grandi e se ne vanno.

In linea di principio sono daccordo con te, ma oggi i mutui di norma raggiungono i 30 anni, se non vogliono mangiarsi uno stipendio o quasi, quindi dovresti partire a 30 anni per ritrovarti con la casa di proprietà a 60: chi ha a 30 la possibiliutà di fare un mutuo, quando se ti va bene, hai lavoro a tempo determinato o precario?

Inoltre, quali cose accumuli oggi se non hai reddito, a parte i vestiti di Zara (che fai prima a regalarli alla Caritas)?

Metti, inoltre, che già quando stai pagando il mutuo (e non sei a tutti gli effetti proprietario di casa) ti tocca pagare l'IMU come se lo fossi, e la propensione ad investire nel mattone crolla. Poi, sono daccordo che da anziani si voglia un tetto sicuro sopra la testa, ma a quel punto, conviene un miniappartamento (come diceva boygrunge) che non divori rendite e pensioni e via andare...

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la crisi attuale frutto di innumerevoli cazzate,

fra cui aver speso troppo per case ed auto,

con il risultato per cui quei soldi ORA mancano.

il problema è che questo impatta tutti.

Cita

7:32 : Segni i punti coglionazzo !

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la crisi attuale frutto di innumerevoli cazzate,

fra cui aver speso troppo per case ed auto,

con il risultato per cui quei soldi ORA mancano.

il problema è che questo impatta tutti.

si compravano troppe auto e si costruivano troppe case... il problema è che centinaia di migliaia di persone hanno investito le loro vite in queste due "bolle" (il virgolettato è d'obbligo) e ora si trovano col culo per terra... e non è colpa loro

non è colpa di tizio se all'epoca della "Bolla" dei leasing, dei finanziamenti facili e degli ecoincentivi che pompavano il mercato ha aperto un concessionario che ora è di troppo... idem con le aziende edili.

Alfa Romeo Giulietta, 1.4 TBI Multiair 170 CV Exclusive (2013)

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si compravano troppe auto e si costruivano troppe case... il problema è che centinaia di migliaia di persone hanno investito le loro vite in queste due "bolle" (il virgolettato è d'obbligo) e ora si trovano col culo per terra... e non è colpa loro

non è colpa di tizio se all'epoca della "Bolla" dei leasing, dei finanziamenti facili e degli ecoincentivi che pompavano il mercato ha aperto un concessionario che ora è di troppo... idem con le aziende edili.

Oddio, aprire in un mercato in piena "bolla" qualche colpa te la fa tenere (vedasi anche le e-cig). Quelli che guadagnano forte sono i primi che entrano e "inventano" il mercato. Tutti quelli che arrivano dopo, nella migliore delle ipotesi vivacchiano, nella peggiore si mangiano i soldi e chiudono.

Purtroppo, queste vicende dimostrano come ancora si abbia un rapporto "amatoriale" col denaro. Dai mercati schizzati all'insù, si esce (parzialmente o totalmente). E si entra in quelli depressi (ma non morti...certo...non metterei i soldi nel mercato delle candele da illuminazione stradale :lol:).

Sarebbero sempre passi da fare consigliati da un esperto (possibilmente non solo presunto).

Ma oramai, siamo un paese dove il sapere è visto col fumo negli occhi, e si elogia l'incompentenza...

p.s. accordo per non far fallire la Rosso Costruzioni...i creditori hanno sottoscritto un concordato per recuperare l'8-10% della somma. Buco da 240 milioni...(anche, hai voglia ad averne di mutui non pagati....)

p.p.s. A Torino, ha chiuso un concessionario storico VW (c.so Ferrucci)....era lì da più di 30 anni...della serie "anche se sei forte, se il tuo vicino sta male, te non pensare di scamparla..."

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Some critics have complained that the 4C lacks luxury. To me, complaining about lack of luxury in a sports car is akin to complaining that a supermodel lacks a mustache.

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