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Autopareri - Finanza e Economia


TonyH

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Mi spiace dirlo ma io credo che siamo destinati ad un ulteriore declino, quali sarebbero

i presupposti realistici che nei prossimi 10 anni potrebbero far pensare che il nostro

paese possa ritornare ad incrementare la sua forza produttiva? Mentre quanti sono

i fattori già in atto che ci fanno capire che questo non succederà e non potrà

accadere? Anche diventando virtuosi da domani come e perchè dovremmo essere

in grado di ripristinare quello che abbiamo perso? Quale motivo realistico ci può

essere perchè la fiat torni a fare quasi due milioni di auto in italia? Come possiamo

pensare che alitalia diventi anche solo air france, per non dire Lufthansa,

chi fa' rinascere una montedison che competa con Basf e così via.

Cosa pensiamo di fare, di risorgere facendo montature di occhiali e cravatte

che già ora i NOSTRI produttori di fatto già fanno all'estero?

E soprattutto con chi pensiamo di farlo visto che i nostri migliori ragazzi in gran parte

già hanno preso al largo, e invece importiamo gente semianalfabeta che ormai

non vede l'ora anch'essa di andare verso altri lidi.

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alitalia è in mano agli emiri ;) alla faccia dei tedeschi che ora sono piuttosto preoccupati

per il resto è inutile piangere sul latte versato

così come pensare che una determinata situazione sia permanente e definitiva:

anzi di solito più è insostenibile più velocemente cambia e di stravolgimenti personalmente ne ho già visti

ben più di quelli che avrei mai pensato.

quindi rimango della idea di Seneca: la fortuna è l'incontro fra preparazione ed occasione.

certo che se si pensa che l'attuale assetto italiano ed europeo sia ineluttabile ed immodificaibile

e si pensa di ragionare secondo al legge della iungla,

quando l'opportunità si presentasse, verrebbe sicuramente sprecata.

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7:32 : Segni i punti coglionazzo !

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e quindi ci mettiamo alla pecorina ?:pen:

cioè sicuramente sono vere entrambe le cose e

e come dicevo il primo passo è rendersi conto che sono vere entrambe,

il secondo provare a cambiare la logica di entrambe

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7:32 : Segni i punti coglionazzo !

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io penso che l'attuale crisi economica sia aggravata da un fattore esterno che riguarda tutto il mondo: la minore necessità di posti di lavoro per un numero enorme di attività a causa della tecnologia.

Il terziario che ha assorbito moltissimi lavoratori persi dall' industria in passato sta subendo la stessa sorte, dovranno nascere nuovi tipi di posti di lavoro ma quali?

Sicuramente la ricerca scientifica può crescere ma da sola non basta, altro non mi viene in mente.

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io penso che l'attuale crisi economica sia aggravata da un fattore esterno che riguarda tutto il mondo: la minore necessità di posti di lavoro per un numero enorme di attività a causa della tecnologia.

Il terziario che ha assorbito moltissimi lavoratori persi dall' industria in passato sta subendo la stessa sorte, dovranno nascere nuovi tipi di posti di lavoro ma quali?

Sicuramente la ricerca scientifica può crescere ma da sola non basta, altro non mi viene in mente.

Vero. Però il problema, secondo me, è più specifico.

La tecnologia ha fatto aumentare la produttività. Ma l'aumento dei salari, in tutto il mondo occidentale, è dagli anni 80 che non segue con la stessa rapidità quello della produttività:

Wolff.JPG

Questo fa aumentare i profitti, ma impedisce che ci sia sufficiente richiesta di beni di consumo, domanda che viene sostenuta facendo indebitare i consumatori. Ciò favorisce solo il mondo della finanza, creando instabilità enormi che abbiamo già visto all'opera (bolle speculative, mutui subprime ecc).

La soluzione sarebbe dare più soldi ai consumatori (o evitare di tartassarli), aumentando i salari ovunque ma in particolare nei paesi che possono farlo (quelli in forte surplus, vedi cina o germania).

Il contrario di ciò che dice la troika, FMI, BCE ecc.

Ovviamente va in favore dei popoli e non delle oligarchie industriali e finanziarie e quindi non verrà attuato.

Modificato da Alfa_Milano

Ciao e buona giornata

Alfa_Milano

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E torniamo alla problematica della ridistribuzione della ricchezza.

Che è appunto un problema di regole. Cazz Amazon e compagnia

fanno una montagna di ricchezza ma la ridistribuiscono malissimo

o forse benissimo dipende se sei un dipendente on un Bezos :-)

Il progresso invece di aumentare la ricchezza di molti sta

inalzando tantissimo quella di pochisssimi. La crisi del 2009

ha visto un incremento mai verificato di miliardari in euro e

dollari. Sia in numero che in ricchezza. Continuare a non vedere

questo problema e continuare a non voler sapere che lo 0,7%

della popolazione più ricca ha il 47% della ricchezza e

invece il 50% più povero della polpolazione ha l'1%

della ricchezza mi sembra veramente non capire chi

è l'elefante nella cristalleria.

Modificato da Giò
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si ma la redistribuzione della ricchezza non può essere quella ti tasso e do i soldi agli altri, che si è già visto che non funziona

al massimo può essere tattica per ottenere dei soldi con cui creare nuovi posti di lavoro

in modo da perseguire una DIVERSA distribuzione di ricchezza,

che conviene a tutti.(citofonare gross e buffet)

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7:32 : Segni i punti coglionazzo !

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no devi obbligare amazon a comportarsi in modo un po' più civile di quanto faceva in germania:

Amazon come Foxconn in Germania. Stanze iperaffollate, lavoratori stranieri sfruttati - Il Sole 24 ORE

L'illusione contrattuale

Lavoratori attratti dall'illusione di un posto sicuro, che arrivano da mezza Europa. Soprattutto dalla Spagna, dove la disoccupazione è dilagante. Poi, però, vengono veicolati attraverso un'agenzia interinale molto discussa, che impone condizioni nettamente diverse dalle attese. Come raccontato nel reportage trasmesso dalla Ard, i contratti che vengono fatti sottoscrivere «non riconoscono il versamento di contributi sociali e, soprattutto, prevedono una decurtazione del salario del 12% rispetto a quanto promesso in origine. In quasi tutti i casi i lavoratori, ancora a digiuno di tedesco, non capiscono neppure quel che firmano, visto tutte le carte sono compilate in lingua locale». I diritti rimangono un sogno.

In sei in una stanza

E non c'è solo il lato contrattuale a far discutere. I dipendenti che lavorano a Bad-Hersfeld si trovano a dormire in miniappartamenti, assiepati come bestie. Anche sei in una stanzetta. C'è un servizio di vigilanza full time che non gli lascia respiro. Li trasportano al lavoro stipati in autobus zeppi, mentre il sole è ancora basso. «Prima dell'inizio dei turni e alla fine – raccontano nel reportage televisivo - i lavoratori sono costretti ad attendere per ore l'arrivo degli autobus sovraffollati per raggiungere il centro di Amazon o gli alloggi cui sono stati destinati». E in azienda il cibo è sconfortante: scorte stipate in cantina. Scatolame.

I legami con l'estrema destra

Ad occuparsi di questi lavoratori c'è un'agenzia interinale molto discussa. Il sospetto di una vicinanza al mondo dell'estrema destra e ai nuclei neonazisti è pesante. Basta guardare l'abbigliamento di alcuni addetti alla security. Lo raccontano i due giornalisti tedeschi, Diana Löbl e Peter Onneken, che hanno realizzato il reportage: «Alcuni dipendenti dell'agenzia indossavano pullover Thor Steinar, una marca proibita in molti stadi di calcio, università e parlamento, perché in passato è stata un simbolo dell'estetica neo-nazista». Come se non bastasse una delle società a cui è affidata la sicurezza nello stabilimento veste i propri dipendenti con casacche con scritto sopra H.e.s.s. come Hensel European Security Services, ma anche come Rudolf Hess, vice di Hiteler ai tempi della Germania nazista.

Nel Paese da due giorni non si parla d'altro. I quotidiani più prestigiosi hanno aperto la discussione. Ci si interroga sui motivi. Le storie dei lavoratori stagionali cinesi non sembrano più così lontane. Cosa succede al Vecchio continente?

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