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Il futuro dei siti produttivi Stellantis


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non solo quello: elettronica, meccanica e soprattutto di tempi e costi. Sono volate parole grosse a quanto ne so, anche perchè gli austriaci, alla faccia della professioanlità, se ne fottevano un po' delle lamentele e davano precedenza ad altri lavori.

Tutti pettegolezzi naturalmente..

CI SEDEMMO DALLA PARTE DEL TORTO VISTO CHE TUTTI GLI ALTRI POSTI ERANO OCCUPATI

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Intanto se parliamo di siti industriali del gruppo FIat, pare che lo stabilimento di Imola di Case-New Holland sia destinato alla chiusura.

Guidatore medio di S.w. mi piacciono le auto , fumatore Light e AD INTERIM convivente... questo è nicogiraldi....

875kg - 260+ cv i numeri del mio piacere

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Che significa?

«Die ganze Welt ist Land.”

nicogiraldi ad Imola che produce la New Holland? Sono collegati all'impianto di Jesi?

In principio fu lo scudo, poi i bulloni, quindi i cerchi a turbina, poi i fari,quindi i led,poi il pianale,quindi il nome,poi venne il turno della plafoniera, non fu da meno il bagagliaio, infine (per poco ancora) il volante con i tasti della punto. Ho dimenticato qualcosa? :mirror:

Ah si, il peso dichiarato rispetto la Bravo, il feeling dello sterzo, lo schema delle sospensioni, i motori.

Ovviamente anche il devioluci ed il prosciutto, la maschera della plancia.

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se non erro si producevano le terne.

Jesi?

Se non sbaglio case cnh aveva in itali tre stabilimenti lecce,racconigi, e appunto imola.

Guidatore medio di S.w. mi piacciono le auto , fumatore Light e AD INTERIM convivente... questo è nicogiraldi....

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  • 2 mesi fa...

Fra 2 o 3 settimane Fiat illustrerà, in un incontro con Governo e sindacati, il piano di riorganizzazione dei siti produttivi Italiani.

I punti intorno a cui ruoteranno discussioni e decisioni saranno la diminuzione del numero di addetti per auto prodotta, aumento della produzione in Italia e incentivi.

La Repubblica ieri ha pubblicato alcune anticipazioni, non ancora confermate ufficialmente, ma che trovano conferma indiretta in varei voci che sono arrivate, anche qui, negli ultimi mesi.

Fiat prepara piano produzione Italia con occhio a incentivi

TORINO (Reuters) - Fiat Automobiles prepara i progetti sui futuri assetti delle produzioni negli stabilimenti italiani per il confronto con governo e sindacati.

Il piano sarà presentato nella riunione che governo e azienda hanno indicato per l'inizio di dicembre, che avrà al centro anche la discussione sul rinnovo degli incentivi alla rottamazione per il prossimo anno. Nelle scorse settimana il ministro per lo Sviluppo economico Claudio Scajola ha detto che il rinnovo deve essere collegato a un aumento della produzione.

L'AD Fiat, Sergio Marchionne, ha detto piu volte che gli incentivi per il prossimo anno sono decisivi per mantenere in equilibrio gli assetti degli stabilimenti e il governo ha sottolineato che Fiat ha sempre detto che non chiuderà nessuno stabilimento italiano.

Il progetto che sarà presentato a dicembre sulle produzioni italiane è propedeutico al piano industriale del gruppo, che Marchionne ha annunciato per il primo trimestre 2010, che dovrebbe comprendere anche volumi e modalità del rinnovo della gamma prodotti. Un processo che derivera' in modo consistente dalla progresssiva integrazione con l'americana Chrysler.

A differenza di Daimler, che a suo tempo scelse di mantenere l'autonomia della casa americana, il progetto di Marchionne è basato sulla rapida costruzione di un gruppo unitario (sul piano produttivo), con una precisa ripartizione di compiti e missioni nello sviluppo dei nuovi prodotti, per abbassarne i costi attraverso i maggiori volumi complessivi conseguiti sulle due sponde dell'oceano.

TERMINI IMERESE PRIMO NODO STABILIMENTI

La discussione delle prossime settimane avrà un punto importante nel prolungamento degli incentivi. Il governo ha fatto capire che il rinnovo con tutta probabilità ci sarà, ma dovrebbe essere vincolato strettamente al fatto che aumenti la produzione italiana e non si chiudano stabilimenti. Una ipotesi che comunque lascerebbe sul piatto il problema delle prospettive produttive di Termini Imerese, lo stabilimento siciliano in cui Fiat vuole chiudere la produzione di automobili nel 2011, con la fine della attuale Lancia Ypsilon. Per domani è in programma a Termini un'ora di sciopero con assemblea dei lavoratori fuori dallo stabilimento.

Secondo indiscrezioni de La Repubblica, che Fiat non commenta ma non smentisce, la nuova Ypsilon sarebbe trasferita in Polonia, nell'impianto che produce - piattaforma A - Fiat 500, Ford Ka e Fiat Panda.

Anche per evitare una ipersaturazione la produzione della prossima Panda sarebbe trasferita invece a Pomigliano d'Arco. Lo stabilimento campano è storicamente legato al marchio Alfa Romeo, produce ancora diversi modelli del marchio del "Biscione" che vanno però verso l'uscita dalla produzione (Alfa 159, 147 e Gt).

Non a caso, la nuova Alfa Mito, modello di punta del marchio, viene fabbricata a Mirafiori (Torino) e la nuova vettura che sostituirà la 159 uscirà dalle linee di Cassino, secondo le anticipazioni. Per Pomigliano sarebbe una nuova storia, con un incremento di numero di vetture ma di valore unitario decisamente inferiore rispetto alle Alfa Romeo.

Più stabili gli impianti di Melfi - piattaforma B - che continua con la Grande Punto, e quello di Cassino con Fiat Bravo, Lancia Delta e Fiat Croma. Secondo fonti del settore, anche Fiat Croma è destinata a non essere rinnovata, ma a Cassino arriverà la nuova Alfa Milano.

La situazione si presenta piu complessa per lo stabilimento torinese di Mirafiori.

Nel vecchio impianto storico del gruppo, che ospita anche gli Enti Centrali e Powertrain, si producono oggi diversi modelli destinati alla phase out: i monovolume Fiat Multipla, Fiat Idea e Lancia Musa, l'ammiraglia del gruppo Lancia Thesis.

Resta stabile la linea di Alfa Mito ma anche Fiat Punto Classic dovrebbe migrare verso altre sedi produttive. Nei giorni scorsi Marchionne ha dichiarato che entro dicembre sarà annunciata la missione produttiva dello stabilimento in Serbia che a suo tempo fonti di stampa avevano indicato come base della Punto Classic (in attesa di una futura vettura piccola di nuova generazione). Proprio oggi la produzione nello stabilimento Zastava è stata bloccata per due settimane a causa di un incendio.

La gamma produttiva del gruppo Fiat sarebbe poi arricchita da una nuova ammiraglia su base Chrysler 300 fabbricata nello stabilimento ex Bertone. Uscirebbero invece i monovolume grandi Fiat Ulysse e Lancia Phedra, prodotti dalla Sevel di Valenciennes (50% Psa).

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Chissa i costi del trasloco Panda a NA.. e chissà se resterà profittevole..

La produzione di qualità trasloca (ypsilon) e va in Polonia, dove hanno dimostrato di saperlo fare.

Sono curioso di vedere le nuove Panda..

Cito anche un trafiletto dello stesso articolo tratto da republica

L'obiettivo dell'ad del Lingotto è quello di riequilibrare una realtà da lui definita "non più accettabile" e sintetizzata in queste cifre: nei cinque stabilimenti italiani dell'auto (Mirafiori, Cassino, Pomigliano, Melfi, Termini Imerese) con 21 mila 900 addetti quest'anno si produrranno 645 mila vetture (15-20 mila in più del 2008); nello stesso periodo, in Polonia, 5 mila 800 addetti produrranno 600 mila vetture e in Brasile 8 mila 700 addetti ne produrranno 700 mila.

......

Con questo piano la produzione italiana di Fiat passerebbe dagli attuali 600-650 mila a 850-900 mila pezzi all'anno con un incremento del 40 per cento, naturalmente "se il mercato ci assiste", come è sempre stato detto a Torino.

Fiat Punto I 55 sx '97

Fiat Punto II restyling 1.2 60cv '04

Toyota Prius V2 '06

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